mercoledì 16 agosto 2017

L’APPETITO VIEN MANGIANDO!” PAROLA DI GIORGIO NUTI
"Speriamo l'anno prossimo di eguagliare questa estate così ricca di soddisfazioni" Cit. Giorgio Nuti
Photo di GIULIA IANNONE

Abbiamo contattato telefonicamente Giorgio Nuti, al ritorno dalla trasferta fortunatissima del  Campionato Europeo di Samorin, per raccogliere il suo commento, emozioni e riflessioni su quanto accaduto in Slovacchia. Il giorno di ferragosto il campione lombardo l’ha trascorso come sempre al lavoro, tenendo lezioni. Non si ferma mai il nostro tecnico italiano! 
Ecco cosa ci ha detto…
Intervista a cura di Giulia Iannone

Facciamo un bilancio di questa trasferta che si è colorata di tanto oro e bronzo?
Si aspettava una prestazione del genere?
“ No, sicuramente così no! Però sapendo che i ragazzi montavano bene …in qualche cosa speravo. Devo dire a questo punto:  bravi ragazzi perché hanno montato bene. Sono stati diligenti, puntuali agli allenamenti; bravi agli istruttori perché ho lasciato loro spazio in campo prova per  lavorare, sempre con la mia supervisione. Devo dire : bravi a tutti! E’ stata una trasferta che meglio di così non sarebbe potuta andare! A questo punto dico che sarebbe potuta andare meglio perché noi nei children siamo partiti in tre. Perché si è fatto male il cavallo della Martina Simoni e siamo rimasti in tre e abbiamo continuato la gara , senza togliere nulla di merito,  prendendo  la seconda e la terza riserva, che sono state bravissime perché la Giulia Bertolla ha concluso con due netti nella Coppa delle nazioni dei children”
 
"Lorenzo Correddu ha seguito tutte le mie indicazioni. Ha fatto un barrage eccezionale"
Cit. Giorgio Nuti
Allora quando ha capito che la situazione stava volgendo a favore dell’Italia?
“ I cavalli il primo giorno, ossia nella gara di qualifica,  hanno saltato tutti bene. Perciò quando sei lì …l’appetito vien mangiando! Devo dire che i ragazzi ci hanno creduto molto. Sono stati molto volenterosi. Tutto poi è venuto bene. Poi ci siamo dovuti dividere io e Piero (Coata, ndr) perché lui ha continuato a seguire gli junior ed io  gli young riders. Questi ultimi hanno montato veramente bene. Previtali ha avuto i complimenti da Albert Voorn che è venuto a farli a me, perché ha fatto un giro in Coppa davvero straordinario. Sono stati tutti bravi. Il secondo giorno eravamo terzi ed ai ragazzi ho chiesto davvero di tenere duro per cercare di mantenere il risultato. E così è stato. Ci siamo persi un po’ con i ragazzi nell’individuale. Però voglio dire che non mi aspettavo nella categoria Young riders dei percorsi così grossi e difficili. Credevo in percorsi interessanti ma lì c’erano le larghezze le altezze c’era tutto, non mancava niente: la riviera, la gabbia di fossi , linee contro linee…tutto!”

Abbiamo visto, grazie al web, molte immagini che la  ritraevano mentre parlava  ai ragazzi. Dunque cosa ha detto loro per motivarli in campo prova e prima delle gare più significative?
“ Li ho motivati all’inizio  e nello stesso tempo tra un giro e l’altro…sa quando andavano bene non c’era da motivarli troppo,  ma solo da tranquillizzarli e concentrarli, quando facevano degli errori nell’individuale, con qualcuno,  mi sono anche inquietato perché cercavo ancora un altro risultato essendo arrivati fino a quel punto,  bisognava tentare il tutto e per tutto. Qualche ragazzo ho dovuto riprenderlo. Qualcuno avrà pensato che invece di motivarli volessi demotivarli! Ma non era così. Volevo reattività, uno scatto in avanti, grinta, determinazione. Devo aver motivato bene, perché qualcuno, nella seconda manche dell’individuale, ha fatto zero!”
"bravi ragazzi perché hanno montato bene.
Sono stati diligenti, puntuali agli allenamenti; bravi agli istruttori perché ho lasciato loro spazio in campo prova per  lavorare, sempre con la mia supervisione.
Devo dire : bravi a tutti! "
Cit. Giorgio Nuti
Photo courtesy X-bionic equestor sphere


Quale era il livello degli altri team e dei binomi presenti al campionato e cosa l’ha colpita stupita impressionata di loro?
“ Il livello era buono! Mi ha colpito il numero delle nazioni che c’erano! Negli young riders ho visto già lavorare come dei piccoli professionisti. Lavorano con consapevolezza, la mattina escono,  fanno 10 minuti di galoppo, sono  dei ragazzi preparati. Mi sono rimasti impressi anche alcuni cavalli. C’è stato il cavallo di un olandese e di uno svizzero che saltavano molto bene e poi ho visto un cavallo di 18 anni che saltava in categoria junior benissimo. “

Parliamo di queste due medaglie individuali Correddu e Casadei. Cosa possiamo dire di loro? Se l’aspettava questa affermazione?
“ Ho creduto molto in tutti e due. Sono due talenti! Giacomo Casadei è stato richiesto da Stefan Contier per andare a lavorare nella loro scuderia! Questo  sta a significare che lo hanno già notato e fin dal primo giorno. Lorenzo Correddu ha fatto un barrage che , mi sia consentita una battuta, forse avrebbe fatto fatica anche Gianni Govoni “master of faster” in persona a prenderlo quel giorno! Ha seguito tutte le mie indicazioni, è stato eccezionale. Giacomo (Casadei, ndr) è un ragazzo che veramente non lo smuove nulla, freddo calcolatore, bello da veder montare , sbaglia pochissimo. In un percorso lo hanno fermato e poi è dovuto ripartire. Quando è risuonata la campana, dopo una decina di secondi,  è dovuto ripartire dal muro – questo nella Coppa- ed è rimasto freddo ed imperturbabile fino a fare zero penalità. Non è da tutti!”
I nostri young riders bronzo europeo...
Photo courtesy Marco Di Paola facebook page

Parliamo della delegazione italiana. Citiamo tutte le figure che hanno lavorato con te nel dietro le quinte?
“Vorrei cominciare citando il veterinario, il Dott. Ugo Carrozzo che è stato molto bravo. Ha seguito tutto il tempo i cavalli. Sui campi di gara l’ho visto veramente poco , è stato sempre dietro i cavalli dei nostri ragazzi. Allora Marco Bergomi  in qualità di  Capo Missione , Chef de Equipe Stefano Scaccabarozzi al quale voglio esprimere un “bravo” perché da quello che abbiamo visto ha fatto delle scelte giuste,  Piero Coata era lì come  tecnico ossia  mi aiutava a lavorare nei campo prova visto che molte gare si svolgevano in simultanea. Meno male che c’era lui ad aiutarmi altrimenti o juniores o Young riders sarebbero rimasti soli per un momento, certo con i propri istruttori di riferimento, ma senza tecnico federale.”

Questo 2017 è stato un anno pieno di lavoro, impegno ripagato subito da due ori e due bronzi. Le aspettative per l’anno prossimo?
“ Sa, ho montato a cavallo per tanti anni! Dico sempre che dopo il sole viene anche a piovere. Speriamo almeno l’anno prossimo di eguagliare questa di estate. Sempre con tanto sole! “
 
"Ho fiducia nella strada che abbiamo intrapreso.
Per l'anno prossimo bisogna concentrare le forze!" Cit. Giorgio Nuti
Photo di GIULIA IANNONE
Però possiamo dire che siete e siamo sulla strada giusta anche con i giovani?
“ Dobbiamo dire grazie agli istruttori perché hanno portato i loro allievi a questo campionato europeo davvero in forma. Io ho fiducia nella strada che abbiamo intrapreso, per l’anno prossimo vorrei cercare  di rivolgere gli stages in maniera più mirata a quelli che sono di interesse federale e dei papabili cavalieri di interesse europeo. Dobbiamo concentrarci di più su questo tipo di allievi. Dobbiamo disperderci di meno e lì subentra il ruolo di Piero Coata che sarà il tecnico che si dedicherà ai binomi di secondo livello. Io dovrei dedicarmi più a quelli di primo livello. Uno stage solo prima dei Campionati Europei è un po’ poco bisognerebbe cercare di farne due o tre sempre agli stessi binomi. Bisogna concentrare le forze. Spero di essere riuscito a far capire il ragionamento!”

Questa è la sua prima esperienza da tecnico? Come l’ha vissuta?
“ Una volta ho fatto il Capo Equipe ad una squadra senior però questa è la prima esperienza da tecnico! L’ho vissuta bene solo alla fine ero un po’ cotto e stanco. Non sembra ma guardando il contapassi sul telefono vedevo che al giorno ci facevamo dai 13 ai 14 km. Secondo mia moglie, questa esperienza mi ha fatto bene! “
Meno male che c’era Piero (Coata, ndr) ad aiutarmi altrimenti o juniores o Young riders sarebbero rimasti soli per un momento, certo con i propri istruttori di riferimento, ma senza tecnico federale.”
Photo courtesy Hipoarena Samorin, facebook page clip hoto 


In chiusura di conversazione, può raccontarci qualcosa che le è rimasto davvero impresso in maniera indelebile: una scena, una immagine, un episodio, un momento speciale ed emblematico ?
“ Diciamo subito che la parola d’ordine di questa “missione” a Samorin è stata “State in Campana”. Me lo diceva sempre Moretti ed io ho chiesto a tutti i ragazzi di stare attenti e molto svegli!  Quanto al momento indimenticabile posso dirvi che Francesco Correddu è stato richiesto come cavaliere, in Germania,  da Renè Tebbel mentre come ho già detto Giacomo Casadei è stato notato da Stephan Conter che lo vorrebbe affiancare in scuderia niente di meno chè a Daniel Deusser. Quelli che montano bene vengono chiamati all’estero. Questo mi riempie di orgoglio per i nostri giovani talenti. “



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