sabato 5 marzo 2022

“SANDRO CENTINAIO”, UN INSIEME ARMONICO DI SENSIBILITA’ E PRONFONDO SENSO DEONTOLOGICO. IL RICORDO DI MARCO REITANO

di Giulia Iannone A poche ore dalla dipartita terrena del Dott. Alessandro Centinaio, abbiamo contattato il suo collega ed amico veterinario, Col. Marco Reitano, presente in Spagna, a Vejer de la Frontera, per un servizio Fei, che immediatamente, di getto e senza esitazione, ci ha fatto pervenire il suo ricordo personale e toccante, via mail. (la foto del Dott.Reitano è tratta dalla facebook page di Marco Reitano, a firma del magazine poniamo che ringraziamo per la concessione)
“ Non è facile salutare adeguatamente e ricordare persone dotate di particolare spessore umano, è ancora meno facile farlo, quando esiste un forte coinvolgimento emotivo. Si rischia di dilungarsi; troppe le cose da dire o da scrivere o da riportare. Conobbi personalmente Sandro (Centinaio,ndr) allo Show di Dublino di fine anni ‘80. Io ero al seguito di una squadra Ufficiale e lui era presente per visitare tutti i cavalli di interesse, a fini di acquisto, da parte del Cavaliere, Graziano Mancinelli. Eravamo ambedue impegnati, ma parlammo a lungo del nostro lavoro, confrontandoci molto proficuamente. Ebbi di lui subito lì impressione di una persona brillante, pragmatica e straboccante di passione per il Suo lavoro. In seguito, le nostre strade si incrociarono molte altre volte: CSIO Di Roma, Commissione veterinaria federale, convegni vari e congressi. Era sempre un passo avanti a tutti. Come un vulcano “proponeva” nuove idee, sia nel campo sportivo che in quello dei palii e giostre e per il benessere del cavallo, ed il ruolo del veterinario, erano i punti fissi delle sue attenzioni. Inventò l’ ambulanza per cavalli, ponendosi almeno 20 anni avanti alle istituzioni ed alla sensibilità sociale. Concepì nuove figure, non professionali, così dette “laiche”, dal conduttore dell’ ambulanza agli aiuti, inizialmente denominati “horse tutors”, in grado di supportare al meglio il veterinario ed il cavallo in caso di grave incidente. Studiò un protocollo operativo di pronto soccorso, comunicando e descrivendo minuziosamente tutte le sue prime esperienze in proposito. Nei diversi contesti, era sì l’ animatore del gruppo, ma sempre molto rispettoso degli altri e dei relativi ruoli. Oltre ad essere trainante, era aggregante e si faceva in quattro per il gruppo. Prezioso il suo contributo per conciliare le esigenze del cavallo e quelle del cavaliere, alle rigorose, ed un tempo, eccessive regole sportive, internazionali contribuendo di fatto al cambiamento epocale dell’ antidoping del cavallo, dalla tolleranza zero al controllo delle medicazioni necessarie per la salute del cavallo stesso, durante le competizioni. E ancora tante altre cose. Insieme a questo “ribollire” di idee ed attività, coesistevano armonicamente in “Sandro” una sensibilità non comune ed un profondo senso deontologico. Una volta mi chiamò un mio cliente che viveva in una regione diversa dalla mia e mi disse che aveva approfittato della presenza del Dott. CENTINAIO in scuderia, per fargli visitare il suo cavallo. Mi raccontò della visita e poi concluse dicendomi “ ….. al momento di pagarlo non ha voluto niente, poiché mi ha detto di aver visitato il cavallo per conto del collega Reitano” Cosa si può dire di più? Sandro è per me una di quelle persone, per cui è motivo di orgoglio esserne stato Amico. Sono quelle occasioni rare, che in una vita si possono contare su poche dita. Arrivederci Sandro!