domenica 26 novembre 2017

LA STORIA DI BEATRICE E MAGUE: ” TWO HEARTS, BELIEVING IN JUST ONE MIND”

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"Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


A cura di GIULIA IANNONE
“Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo.
 Lei è Beatrice Mascioli classe 1996 e lui è Mague, castrone sauro da Fines x Samaca,  nato ed allevato in Spagna, classe 1999. Uno 18enne l’altra 21enne: si conoscono dalle categorie 1 e sono arrivati  a livello tre stelle internazionale .
Insieme da ben 7 anni ed una bella storia da raccontarci.
 Lo spunto  ce lo offre la loro recente partecipazione al concorso di  Le Pouget in Francia.
Ecco cosa ci ha rivelato l’allieva del C&G, al telefono dopo l’ultima gara, a chiusura della stagione agonistica 2017…

Beatrice, hai appena debuttato in Francia nel tuo primo tre stelle internazionale . Tu  ancora Young rider con il tuo storico cavallo 18enne. Raccontaci come è andata?
“Considerando l’esperienza maturata in questi anni, ho deciso, in accordo con i miei istruttori, di prendere parte al CIC *** a Le Pouget insieme al mio fedele compagno Mague.
Il giovedì abbiamo iniziato con la prova di dressage conclusasi con un punteggio davvero soddisfacente di 57,50 pn , considerando il suo temperamento caldo.
Il sabato nel salto ostacoli ho accumulato qualche penalità di troppo, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. La domenica ero pronta e determinata ad affrontare un cross impegnativo sia nell’aspetto tecnico che nell’altezza dei salti e quello che più desideravo era di portare a termine la gara con un netto agli ostacoli. Già in campo prova io e Mague eravamo concentrati, dovevo montare assolutamente bene per portare a termine il percorso …e così è stato, il mio compagno ha affrontato ogni salto dimostrando un grande coraggio ed io insieme a lui. Aver fatto il mio primo tre stelle con Mague è significato affrontare un passaggio di categoria importante con serenità”
"Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo."
Photo courtesy Beatrie Mascioli

Un valore straordinario aver fatto il passaggio di categoria con il cavallo “maestro e del cuore”. Allora parlaci di lui e del vostro primo incontro. Come e quando hai conosciuto  Mague e cosa ti è piaciuto di questo piccolo grande  cavallo?
“ Mague era arrivato da pochi giorni in Italia. Proveniva dall’Inghilterra. Lo montava Wiggy, la moglie  di Andrew Nicholson. Questo cavallino sauro,  nasce nell’allevamento spagnolo di cavalli purosangue da completo  di Ramon  Beca, per intenderci da cui provengono Nereo e Quimbo.  Fu il mio istruttore dell’epoca, Massimo Ramirez, a segnalarmelo ed a suggerirmi di andare a provarlo. E’ stato amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Era il 2010, lui aveva 11 anni ed io tredici! Il cavallo aveva già partecipato a qualche due stelle ed io gareggiavo ancora nelle categorie 1. Già al primo incontro rimasi entusiasta e stupita dalle sue capacità e dal fatto che sapesse “fare tutto”. E’ stato quel giorno di 7 anni fa, in cui  “Mague”  è entrato a far parte della mia vita”.

Carattere e doti del cavallo: punti di forza e punti deboli. Cosa c’è da tenere a bada in questo purosangue?
“ Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo, questo fa in modo che lui possa avere sempre un atteggiamento positivo nei confronti di qualsiasi esercizio gli venga proposto. Tutta questa voglia di fare ed andare, su un fisico leggero e  moderno che è quello di un purosangue, si trasmette in un corpo che certe volte si tende e che non riesce a decontrarsi da un punto di vista psico- fisico. C ’è tantissima energia in questo soggetto che spesso , specie nel lavoro in piano, appare ingestibile e difficile da canalizzare in maniera simmetrica e  si fa fatica a renderlo elastico e cadenzato”
" C'è tantissima energia in questo soggetto, che spesso si fa fatica a canalizzare"
Photo Beatrice Mascioli


Su cosa si basa la tua intesa con il tuo amico cavallo?
“ Credo di poter dire, conoscendoci così bene, che siamo anche simili.  Ci fidiamo l’uno dell’altro e siamo testardi.  C’è molta lealtà nel nostro legame e ci corrispondiamo e compensiamo profondamente, riusciamo ad affrontare ogni difficoltà, in gara e nel lavoro quotidiano, con sicurezza, pacatezza, senza irruenza o impulsività ma con grande decisione. Ci supportiamo l’un l’altro sempre con amicizia.”

Da quanti anni monti al Circolo “C&G” di Ariccia e cosa ti danno tecnicamente ed emotivamente i tuoi istruttori Francesco Girardi e Deadato Cianfanelli?
“ Monto al C&G da cinque anni circa. I miei istruttori mi danno un grandissimo supporto dal punto di vista tecnico, ed ancor di più, mi consentono di avere  una preparazione specifica in ogni disciplina equestre che affronto in completo. Invece posso dire che  mi occupo personalmente della preparazione generale del mio cavallo, sempre con la supervisione dei miei tecnici. “
Beatrice Mague ed il Dressage coach Deodato Cianfanelli
"Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo "
PHOTO DI GIULIA IANNONE
Warm up dressage campionato italiano 2017


Come sono intervenuti, allora, in dressage Deodato Cianfanelli, e Francesco Girardi in campagna, per valorizzare ancor più il binomio e metterlo in luce?
“ In dressage ci siamo concentrati molto sulla decontrazione, proprio il punto preciso della scala del training che è quello di avere il cavallo rilassato  sia nella muscolatura che mentalmente. Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo . La difficoltà più evidente che manifestiamo anche in gara, è quella di mantenere, durante tutta l’esecuzione del grafico, il livello di decontrazione, che spesso viene meno per l’impulsività e per la grande energia che il cavallo investe di fronte ad un obiettivo, sia esso dressage, salto o campagna. Per la campagna, abbiamo focalizzato l’attenzione ugualmente, sulla precisione rispetto al disegno della parabola, sulla centralità del salto, sulla gestione puntuale  delle linee e combinazioni, sulla precisione nell’avvicinamento,  dato  appunto, questo fattore  irruenza e grande voglia del cavallo di fare e accontentarmi in gara. Spesso eravamo molto poco precisi.”
"Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. "
Un momento del rettangolo durante il campionato italiano 2017
PHOTO GIULIA IANNONE


La tecnica raggiunta assieme negli anni, grazie ai tuoi istruttori, ha esaltato ed aumentato intesa e legame?
“ Assolutamente, soprattutto per quanto riguarda il lavoro in piano. Noi come binomio siamo cresciuti moltissimo! Lo dimostra il nostro ultimo punteggio al tre stelle di  Le Pouget.  Per  quanto riguarda la tecnica in cross, abbiamo vissuto una grandissima evoluzione, poiché noi partivamo da categorie di livello juniores e prima ancora da un livello pre-agonistico come categorie 1 e 2. Quindi la nostra, è una storia bellissima, proprio perché parte da lontano, dai miei inizi sportivi e con il lavoro tecnico abbiamo potuto potenziare al meglio  le nostre qualità ed esprimerle”

Mi hai detto che questo cavallo “sapeva e sa fare tutto”. Allora cosa mancava o manca a te per eguagliare e raggiungere questo cavallo?
“ Il cavallo era ed è capace e coraggioso. A me mancava l’esperienza! E’ stato lui il mio unico grande Maestro, anche in termini di volontà e duttilità, poi entrambe abbiamo vissuto un lunghissimo percorso tecnico perchè partiamo da una attività juniores e oggi siamo riusciti ad arrivare ad una attività tre stelle internazionali, tre campionati europei yrider, un bronzo italiano nel 2015. Insieme abbiamo avuto modo di crescere ed aiutarci a vicenda. Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. Lui mi ha saputa ripagare dandomi il massimo ed anche sostenendomi in momenti difficili della mia attività sportiva. Ho affiancato in seguito, altri cavalli a Mague, non sempre sono riuscita ad ottenere gli stessi risultati, ed ogni volta invece il mio sauro spagnolo, è stato in grado di rincuorarmi e tirarmi su ,ad un livello nazionale ed internazionale di rilievo, nonostante esperienze talvolta deludenti”
Photo GIULIA IANNONE
Warm up cross campionato italiano 2017
"La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Cosa ti ha insegnato, allora, il tuo Maestro Mague?
“ A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi, anche a superare i limiti che spesso non sono reali, ma imposti da noi stessi. La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Un cavallo così  speciale ed importante, arrivato così presto ad inizio carriera, è sì un evento fortunato, ma non rischia di essere una presenza ingombrante perché si può essere tentati dal ricercare sempre “Mague” in ogni cavallo?
“ Sicuramente non è facile trovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo! Può essere invece facile intravedere in ogni cavallo quelle grandi qualità morali che Mague rappresenta, quindi la naturalezza e semplicità nel porsi di fronte ad ogni esercizio, con un ritmo ed impulso naturale che tutti i cavalli hanno e che va rispettato, e poi la costanza ed affidabilità a livello agonistico di questo soggetto, perché il mio amico a quattro gambe mi ha sempre dato la possibilità di fare programmi, anche a lungo termine ed avere sempre un compagno valido e pronto a dire di si”
PHOTO GIULIA IANNONE
Campionato italiano completo 2017
"Cosa mi ha insegnato Mague?
"A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi"


Starai affrontando ovviamente già il dopo Mague. Ti fa “paura” passare ad un altro cavallo, dopo aver vissuto un rapporto così intenso?
“ Non posso avere timore perché abbiamo detto che sono uguale a Mague, e quindi il nuovo e ciò che non conosco non deve spaventarmi! Devo essere tenace e coraggiosa e come il mio sauro non devo avere limiti. Devo lanciarmi verso nuovi orizzonti, come fosse un salto da cross!”

Sei preoccupata , dopo esserti sentita invincibile, con un cavallo così preparato, di rimetterti in discussione, e dover fare “da guida” all’interno di un binomio, con un cavallo più giovane ed inesperto? Sei pronta ad affrontare l’ipotesi della sconfitta?
“ Questo devo ammettere che mi ha sorpresa e costretta a fare una  profonda analisi e riflessione. Sono stata messa di fronte ad una diversa realtà rispetto a quanto avevo vissuto prima. Non mi sono tirata indietro, però, mi sono rimboccata le maniche, ho cominciato a lavorare sin dall’inizio tornando agevolmente anche a categorie inferiori per ricostruire un nuovo binomio, che sta fiorendo e crescendo con Sahara d’Iscla Z, grigia Zangersheide del 2009. E’  una cosa che doveva succedere, dovevo prima o poi diventare io quella più esperta all’interno del binomio. Ora tocca a me”
I commenti post rettangolo al campionato italiano di completo 2017
Anche Mague sembra dire la sua...
PHOTO GIULIA IANNONE


Dato che il tuo cavallo proviene dalle mani di Andrew Nicholson, allora il tuo cavaliere di riferimento è il mitico neo zelandese?
“ E’ un mostro sacro del completo, e  vedo nel suo modo di interpretare i cavalli ed i percorsi in cross, grandissima corrispondenza con ciò che sento e che mi piace di questa disciplina. E’ un cavaliere che brilla per il coraggio e supera davvero i propri limiti, e crea dei cavalli facili semplici agili e filanti e senza alcuna esitazione”
"Non è facile ritrovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


I cavalli di Nicholson sono tutti atleti molto longevi.  E’ una provocazione la mia, ma non tanto! Quest’anno con il 17enne  Nereo , figlio di Fines, Andrew ha vinto Badminton.  Quindi l’anno prossimo ti lancerai anche tu in un quattro stelle, visto che Mague è fratello pieno di Nereo?
“ Con il cuore grande che ha , Mague lo farebbe! Sono un po’ preoccupata per il mio dressage coach,  Deodato Cianfanelli, credo che impazzirebbe per farmi preparare il grafico del 4 stelle. Anche a Le Pouget eravamo tutti dubbiosi, ma Mague ha insegnato a tutti noi che, credendoci, si può arrivare lontano”
photo courtesy badminton horse trials
Eccolo Nereo, il fratello più famoso di Mague!










martedì 21 novembre 2017

TRE STELLE “DAL CILINDRO” DI FOSCO GIRARDI


Il giovane completista italiano  chiude la stagione agonistica a “Le Pouget”, questo week end,  esordendo nel tre stelle internazionale sul fido trakehner  “Feldheger”.
A 20 anni il figlio d’arte , spicca il volo verso nuovi traguardi.
Ecco cosa ci ha raccontato al telefono, appena rientrato dalla Francia, dopo la gara in cui ha chiuso al 15mo posto su 68 partenti.
A cura di Giulia Iannone
A 20 anni, ancora Young Rider, Fosco Girardi passa nella categoria tre stelle, in sella al fido trakehner Feldheger.
Photo GIULIA IANNONE , CAMPIONATO ITALIANO 2017



Cosa possiamo dire del tuo esordio in categoria tre stelle questo fine settimana a Le Pouget?
“ Un esordio sicuramente molto positivo e stimolante. Quello che mi lascio alle spalle è un anno durante il quale ho avuto qualche difficoltà in alcune gare : ho fatto un po’ di fatica ai campionati  europei, ho fatto una gara sfortunata, soprattutto in cross, ai campionati italiani, e non ho potuto finire per via di un piccolo, e poi rivelatosi banalissimo, infortunio. Ecco, questa gara internazionale era molto importante per me soprattutto perché mi accingevo a fare il passaggio ad una categoria superiore, pur avendo da percorrere ancora un anno da young rider. Perché ho 20 anni ! “
Eccolo il binomio YR Italiano
impegnato in cross a Le Pouget ***
Photo Courtesy Fosco Girardi


Ci hai un po’ sorpreso, infatti. Come mai hai deciso di fare a fine stagione, il passaggio di categoria, così presto?
“  Abbiamo sentito che il cavallo era pronto. Dico in confidenza che  Il mio cavallo ha sempre molto bisogno di  allenamento in vista di gare così importanti. Ma la programmazione di gare della stagione ed il crescendo personale, non solo fisico ma mentale e tecnico che Feldheger,  ha mostrato di avere raggiunto in questa stagione  , ci ha dato la sensazione – rivelatasi a questo punto concreta- di poterci insieme affacciare ad una categoria superiore.”
Fosco e "Poldo"
un momento del dressage in Francia
Photo Courtesy Fosco Girardi


Puoi raccontarci nel dettaglio le varie fasi della gara?
“ In dressage credo di aver presentato in rettangolo un buon lavoro, forse anche superiore rispetto alle ultime uscite. Dobbiamo considerare che anche il grafico era per me ed il cavallo, nuovo e di livello maggiore, rispetto a quello che affronta un cavaliere young rider.  Sono  inseriti ad esempio, cambi a volo e quindi movimenti molto più  avanzati. La giuria si è un po’ divisa nel giudizio perché due giudici, tra i tre,  mi hanno visto tra i primi dieci. Ho chiuso con 50 punti negativi.”

Come mai in questa gara si è disputata la prova di concorso dopo il dressage ?
“C’erano  molti partenti in tutte le categorie. Erano almeno 70 o 80 partenti, nell’una stella almeno 100 partenti. Per questo hanno deciso di dividere il cross in vari giorni. Il due  stelle  lo ha fatto il venerdì, l’una stella sabato e noi del tre stelle domenica. Per avere una organizzazione più precisa ed ordinata. “

Tu pensi che questo ti abbia favorito con il cavallo, ossia saltare in concorso dopo la prova di dressage?
“ Non in modo particolare. Il mio non è un cavallo che si stanca o fa fatica l’ultimo giorno, perché è dotato di molta forza.”
"Feldheger? Credo che sia il mio compagno migliore di gare: è coraggioso in campagna come un leone, ha sempre cercato il salto" Cit. Fosco Girardi
PHOTO DI GIULIA IANNONE, warm up cross
CAMPIONATO ITALIANO 2017


Quindi, cosa ci puoi dire del tuo percorso in salto ostacoli?
“ Mi reputo soddisfatto. Si trattava davvero di un bel giro, nel quale hanno fatto fatica un po’ tutti.  Ho avuto delle risposte molto positive dal cavallo, nonostante io abbia commesso un errore, “Poldo” ( questo lo stable name del cavallo di Fosco, ndr) ha saltato molto bene.”
Come hai trovato la prova di cross country? Come l’hai vissuta emotivamente?
“ Ero un po’ agitato, non posso nasconderlo. Abbiamo valutato la possibilità di fare una via alternativa, trattandosi di un giro tre stelle impegnativo. Forse per me lo  era ancora di più perché monto a livello young rider! Le difficoltà si presentavano già dai salti singoli a parte le combinazioni con un tasso tecnico molto alto. Lo stacco da un due stelle ad un tre stelle è visibile, adesso posso testimoniarlo, perché c’è molta più ampiezza dei salti, stiamo parlando di ostacoli che richiedono altro coraggio, e lo stesso discorso vale per le combinazioni. Ero abbastanza tranquillo, perché avevo fiducia nelle possibilità del mio cavallo e lo sentivo bene in forma. Non mi sentivo a disagio, mi sentivo adeguato assieme al mio compagno di gara. Pensavo , essendo all’ esordio, di utilizzare una via alternativa, invece poi abbiamo usato tutte le vie dirette …ed è andata bene! Il cavallo era davvero sereno, non ha accusato la categoria superiore. Eravamo al posto giusto al momento giusto”
"sento e spero che la strada sulla  quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.”cit. Fosco Girardi
PHOTO DI GIULIA IANNONE,
warm up dressage CAMPIONATO ITALIANO 2017


Hai visto in Francia qualche binomio che ti ha particolarmente colpito ed ispirato?
“ Sicuramente posso dire Maxime Livio, è un esempio di un cavaliere dotato di una monta molto pulita, molto bella da vedere  e vincente. Ha chiuso al primo e terzo posto nella mia categoria, comunque monta sempre 4 o 5 cavalli in tutti gli internazionali, è venuto anche un mese fa a Montelibretti.”

Ti aspettavi di finire la gara con una posizione tanto alta in classifica?
“ Mi aspettavo di finire tra i primi 15! Comunque se non avessi preso 2, 8 punti per il tempo in cross- che potevo evitare in alcune girate- sarei stato sesto. Sarebbe stato un bel risultato chiudere al sesto posto. C’è un po’ di rammarico. Però sono molto contento perché il cavallo si è comportato bene, ho avuto belle risposte ed ho potuto vivere una bellissima esperienza, sotto tutti i punti di vista”
"Spero, a breve, di prendere il II grado nella disciplina del salto ostacoli ed esordire in Gran Premio con la mia cavalla da salto. “
cit. Fosco Girardi
Nella foto di Giulia Iannone, warm up cross
dal campionato Italiano 2017


Questo ottimo esordio nel tre stelle, ha per certi versi controbilanciato l’amarezza di esserti ritirato, durante il campionato italiano, quando eri tangibilmente in corsa per una medaglia di colore pregiato?
Sicuramente si. Sono sincero. E’ una buona rivincita! Anche ai campionati italiani mi sentivo pronto per vincere una medaglia, d’oro possibilmente. Un po’ mi sono riscattato. Inoltre al campionato italiano  non ci sono stati errori tecnici particolari, non c’è stato un demerito sportivo, ho avuto solo un po’ di sfortuna. Un infortunio davvero piccolissimo, risolto  dopo  un giorno. Sapevo che come binomio stavo vivendo una crescita, ed aspettavo solo il momento giusto per dimostrarlo a pieno. Non mi sono sentito privato di questo risultato al campionato italiano o di questa medaglia, perché so che in futuro, ci saranno altre mille occasioni per raggiungere questi obiettivi. Perché sento e spero che la strada sulla  quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.”

 Si chiude così la tua stagione agonistica, con la soddisfazione di avere un  cavallo al top della forma fisica?  
“ Eh, si! Le gare di completo sono finite, purtroppo! Devo comunque lavorare sodo quest’inverno. Ho 4 cavalli, che prendono parte, tutti, a gare internazionali, da portare avanti. Quindi di lavoro ce n’è. Ci prepareremo al meglio per l’inizio della prossima stagione. Farò molte gare di salto ostacoli per rafforzare il bagaglio tecnico e se ne avvantaggerà anche la mia preparazione per il completo. Spero, a breve, di prendere il II grado nella disciplina del salto ostacoli ed esordire in Gran Premio con la mia cavalla da salto. “
"Poldo" al controllo stinchiere al Campionato Europeo 2016 di Montelibretti. Accanto a lui, lo "zio" Deodato e l'onnipresente groom Sorin
PHOTO GIULIA IANNONE


Dulcis in fundo, parliamo del vero protagonista della tua ascesa in tre stelle: Feldheger, Trakehner baio scuro del 2007 da Betel XX x Feldfee, che cavallo è, che carattere ha, cosa ti piace del tuo amico a quattro gambe?
“ E’ un cavallo al quale sento di voler bene ed al quale sono molto legato. Lo abbiamo preso quando era molto giovane, a 6 anni. Sono partito con lui in una categoria 3 ed ho appena esordito in una categoria tre stelle. Credo che sia il mio compagno migliore di gare: è coraggioso in campagna come un leone, ha sempre cercato il salto. E’ una sicurezza in cross.  Stiamo crescendo insieme, stiamo risolvendo dei difetti tecnici che avevamo entrambe e che stiamo cercando di superare. Credo che stiamo vivendo un momento in cui siamo in sintonia. E’ un cavallo sensibile e delicato, ha bisogno di tanto lavoro ,  ma consono alla sua interiorità. Credo di aver capito che ha bisogno di comprendere ciò che gli si chiede di fare, nulla gli va imposto con la forza o con fretta. Deve capire e così poter scegliere di collaborare con fiducia e serenità. Rispettando questo assioma, dà cuore ed anima”

Warm up dressage dal campionato europeo 2016,lavoro su spalla in dentro.
"Poldo è un cavallo sensibile e delicato, ha bisogno di tanto lavoro, ma consono alla sua interiorità.
Se sceglie di collaborare con fiducia e serenità, allora dà cuore ed anima"
PHOTO GIULIA IANNONE


Quindi la tua prova preferita è il cross?
“ Con “Poldo” in special modo, devo dire di si. Mi piace molto anche il salto ostacoli, non solo all’interno del completo, ma proprio come disciplina a sè stante”

Con il dressage come facciamo?
“ Fortunatamente posso contare su un istruttore, che è anche mio zio, Deodato Cianfanelli, che mi aiuta tantissimo, e che mi ha portato fino ad oggi a poter conseguire ottimi risultati. Piano piano ci stiamo conoscendo meglio con il dressage, miglioreremo…!”
Il Team  "tecnico" di Fosco Girardi: suo padre Francesco Girardi e sua madre "Lalla"  con lo zio
Deodato Cianfanelli.
Campionati Europei di Completo , settembre 2016
PHOTO GIULIA IANNONE


Vogliamo parlare degli altri volti del tuo team, oltre al dressage coach?
Il mio Team è costituito da mia madre Lalla, che è stata la mia prima guida tecnica al tempo dei pony, e che mi sostiene e mi sorregge sempre, non solo come madre, Vincenzo Cinelli , amico di famiglia ed ex completista , che mi aiuta nel salto ostacoli ,  mio padre Francesco Girardi mi segue a tutto tondo. Lui è il mio “mentore” , il mio modello, la mia fonte di ispirazione. Compatibilmente con i suoi numerosi impegni di lavoro, lui cerca di seguirmi sempre tecnicamente sulle tre discipline. E’ fautore e sostenitore della monta naturale di tradizione italiana, che mira a creare un cavallo con la “quinta gamba” , un animale autonomo, che pensa con la sua testa, responsabile, in grado di risolversi con l’equilibrio psico-fisico in ogni situazione. C’è anche da ringraziare il mio bravissimo groom Sorin, che lavora molto bene con “Poldo” ma in general con tutti i cavalli, , sia  a casa che  in trasferta.    E’ un grande team che funziona, ogni tassello del puzzle è al punto giusto. Ogni figura è fonte di arricchimento per me  in termini di esperienza, tecnica e confidenza equestre. Ringrazio tutti loro per quello che fanno per me”.
"La mia prova preferita è il cross country ed il salto ostacoli...
con il dressage ci stiamo conoscendo meglio e miglioreremo!"
PHOTO GIULIA IANNONE,
Warm up Cross CAMPIONATI ITALIANI 2017