mercoledì 25 luglio 2018

VICTOR LEVECQUE: CAMPIONE EUROPEO INDIVIDUALE ED A SQUADRE AL CAMPIONATO YRIDER DI FRANCIA 2018

EVENTING
CLOSE UP:
photo courtesy F.Zaganelli
" Phunambule des Auges  è un cavallo piccolino ma con una energia impressionante ed un cuore più grande di lui. Mi dà tutto ogni volta ed io davvero credo in lui. " 



“ CREDO PROFONDAMENTE NEL MIO CAVALLO: PHUNAMBULE DES AUGES”
A cura di Giulia Iannone

Siamo riusciti ad intervistare via mail il fenomeno del completo francese, dopo il grande successo ottenuto al Campionato Europeo, che si è svolto in terra francese.  Nonostante i numerosi impegni, è riuscito gentilmente a concedersi in intervista. Ecco le sue toccanti parole:
We were able to interview the French phenomenon via e-mail, after the great success achieved at the European Championship, which took place in France. Despite the commitment, he kindly managed to give himself in an interview. Here are his moving words:


1.   Two other medals in your rich results palmares. What kind of emotion do you feel, to win and especially in France, in front of your audience?

“We had a very good team this year. Our goal was to have a medal and we achieved to reach the gold one. It was the first time I ran a championship in France and it was an incredible experience. The audience was amazing and I left this competition with wonderful memories.”
Altre due medaglie si aggiungono al tuo ricco palmares. Cosa hai provato a vincere in Francia, dinnanzi al tuo pubblico?
“ Avevamo una squadra molto competitiva quest’anno. Il nostro obiettivo era ottenere una medaglia, ed alla fine abbiamo ottenuto quella d’oro. Era la prima volta che gareggiavo in un campionato in Francia ed è stata una esperienza incredibile. Il pubblico è stato fantastico, ed ho lasciato questa competizione con ricordi meravigliosi”

2.  Comment and balance of this European championship day by day: dressage, cross and jumping...a championship with many twists, doesn't it?

“We arrived on Monday and I knew I will have my first test on Friday. It allows my horse and I to find our feet and to be well concentrated.
For the dressage day, we have well prepared this test at the training period. I was afraid my horse would be too excited but it wasn’t the case. On the contrary, I think I have trained too long before the test and I made a mistake at the canter. Finally, I am very satisfied of the result, my horse did a very well performance.
For the cross day, we knew that at Fontainebleau the time will be very difficult to do. That’s why the staff and I decided to take this horse because the tour will be perfect for him. My horse was literally incredible and I really enjoyed to run this tour.
For the jumping day, I was really confident on my horse, I just have not to make mistake. I always knew it was a horse for championships. He knew it was the last step before the end ,and he gave everything he could.”
Facciamo un commento ed un bilancio di questo campionato, analizzandolo giorno per giorno: dal dressage al salto ostacoli. Un campionato con molti colpi di scena, non è vero?
“ Siamo arrivati il lunedì, ma sapevo che avrei avuto il mio primo test dressage il venerdì. Questo ha permesso a me ed al cavallo di ambientarci e di essere ben concentrati. Il giorno del dressage, noi ci eravamo preparati molto bene nella fase di allenamento. Avevo solo paura che il mio cavallo sarebbe stato troppo eccitato, ma non era il caso. Al contrario, penso di essermi allenato troppo a lungo prima del test ed ho fatto un errore al galoppo. Alla fine sono molto soddisfatto del risultato, il mio cavallo si è espresso molto bene in campo. Quanto alla giornata del cross, sapevamo che a Fontainebleau il tempo sarebbe stato difficile da fare. Questo è il motivo per cui io e la mia equipe abbiamo deciso di portare proprio questo cavallo, perché il giro sarebbe stato perfetto per lui. Il mio cavallo è stato a dir poco incredibile e mi è davvero piaciuto completare questo percorso. Per la giornata di concorso ippico, ero molto fiducioso del mio cavallo, non dovevo sbagliare. Ho sempre saputo che si trattava di un cavallo per i campionati. Sapeva che era l’ultimo passo prima della fine ed ha dato tutto quello che poteva.”

3.  On the podium and in the lap of honor, alone and with your team. What do you think, feel, remember?

“It is always a unique moment to obtain two European champion titles, it is something that doesn’t happen every day so I try to enjoy as much as possible.
It is for me a huge pride to make sounded the Marseillaise, particularly in France. During the medal ceremony and the honour round, I think of my horse and of all the people around me trying to thanking them as much as possible in my head.”
Sul podio, durante il giro d’onore, da solo e con la squadra. Cosa hai pensato, provato, ricordato?
“ E' sempre un momento unico ottenere due titoli europei, è qualcosa che non succede tutti i giorni, così ho cercato di godermi quegli istanti il più possibile. Per me è un enorme orgoglio far suonare la Marsigliese, specialmente in Francia. Durante la cerimonia di premiazione ed il giro d’onore, ho pensato al mio cavallo ed a tutte le persone attorno a me cercando di ringraziarli  il più possibile nella mia mente”
photo courtesy Victor Levecque


4.  After this competition, what does Victor do? what are the next shows?

“I am going to take a few days of holidays and then I will go to an international competition at the Haras du Pin with two of my horses, Mac which is one of my best ones and my 7 years old horse Giraldi. My last goals of the competition season are the Young Riders French Championships and one or two 3*.”
Dopo questa gara, cosa fa Victor? Quali saranno i prossimi impegni di gara?
"Prenderò alcuni giorni di vacanza e poi andrò a una competizione internazionale all'Haras du Pin, con due dei miei cavalli, Mac che è uno dei miei migliori e il mio cavallo Giraldi di 7 anni. I miei ultimi obiettivi della stagione agonistica sono i Campionati francesi Young Riders e uno o due 3 *. "

5.  Let's talk about your european horse: Phunambule des Auges. Present him well: character, characteristics, qualities, defects, what do you like, what you do not like, how it is to work, in what test is best expressed ...

“Phunambule des Auges, gelding of 15 years old. It is my best horse for now four years. It is a small horse but with an impressive energy and a heart bigger than him. He gives me everything all the time and I really believe in him. It is Junior France champion two consecutive years and twice double European Junior vice champion (individual and by team). Despite its age, it is always 100% motivated at trainings, it likes what it does and it’s always a pleasure to work with him. It’s the first time I have this kind of relationship with one of my horses. It is very comfortable on the three tests, it is a very complete horse.”
Parliamo del tuo cavallo: Phunambule des Auges. Presentacelo bene: carattere, caratteristiche, qualità, pregi e difetti, cosa ti piace, cosa non ti piace, come è da lavorare…
Phunambule è un castrone di 15 anni. E’ il mio cavallo di punta da almeno 4 anni. E’ un cavallo piccolino ma con una energia impressionante ed un cuore più grande di lui. Mi dà tutto ogni volta ed io davvero credo in lui. È il campione francese Junior per due volte consecutive e due volte vice campione europeo junior –individuale ed a squadre. Nonostante la sua età è sempre motivato al 100% durante gli allenamenti, ama quello che fa, ed è sempre un piacere lavorare con lui. E’ la prima volta che ho questo tipo di rapporto con uno dei miei cavalli, è molto comodo nelle tre prove e posso affermare che si tratta di un cavallo molto completo”.

6.  Is it your last European championship by young rider?
“I have only one year left.”
E’ il tuo ultimo campionato europeo Young rider?
“ E’ rimasto solo un altro anno”
photo Psv courtesy Victor levecque


7.  Someone already thinks, when you become senior, at your "confrontation" with Michael Jung. It will be interesting, do not you think? And do you ever think about it?

“In this sport, it is very important to remain humble. My main goal is to keep doing what I do all my life, play high level sports and live with horses. Obviously I can’t wait to evolve on the senior tour and to confront myself to the world’s best riders. I love competition and I always have this will to win and to be the best. Michael Jung is an extraterrestrial, for me he is a reference in this sport. It’s important to do things step by step, when I will be ready I will do my best to do better than him even if his palmares is already incredible but for the moment I admire him and he inspires me and this is what I like.”
Qualcuno già pensa, quando diventi senior, al tuo confronto con Michael Jung. Sarà interessante? Ci pensi mai?
“ In questo sport, è molto importante rimanere umile. Il mio obiettivo principale è continuare a fare quello che faccio per tutta la mia vita, gareggiare ad alto livello e vivere con i cavalli. Ovviamente non vedo l’ora di passare a livello senior e di confrontarmi con i migliori al mondo. Amo la competizione ed ho sempre voglia di vincere ed essere il migliore. Michael Jung è un extraterrestre, per me è un punto di riferimento in questo sport. È importante fare le cose passo dopo passo, quando sarò pronto farò di tutto  per fare meglio di lui, anche se il suo palmares è già incredibile ma per il momento lo ammiro e lui è una fonte di ispirazione  e questo è quello che mi piace. "
Photo courtesy F.Zaganelli



martedì 17 luglio 2018

IL COMMENTO DI ELISA VINCENTI AL TERMINE DEL SUO CAMPIONATO D'EUROPA YRIDER

COMPLETO
PARLANO I PROTAGONISTI:
“ CHE ONORE AVER FATTO  PARTE DI QUESTA SPLENDIDA SQUADRA AZZURRA!”
Photo courtesy Franck Zaganelli
La cavalla era stanca, ma nonostante questo, all’ultima acqua è riuscita a darmi una mano su di una distanza non perfetta nel laghetto."

A cura di Giulia Iannone

Siamo riusciti a rintracciare solo oggi l’amazzone azzurra che monta Herminia, perché dalla Francia è partita subito alla volta del Belgio per tornare alle scuderie di Philippe Lejeune e Lucia Vizzini, ove lavora ormai dal mese di novembre. Ecco, dunque, il suo commento sulla medaglia d’argento di Fontainebleau…

E’ stato un grande onore aver fatto  parte di una squadra del genere. Tutti i componenti della squadra avevano grande esperienza in termini di campionati d’Europa, per me questo era il primo da young rider, ne ho in bacheca solo un altro da junior! Siamo stati molto seguiti e supportati da tutti i tecnici federali, sia nella fase di preparazione sia durante il Campionato vero e proprio. Che dire… è stato bellissimo!
Fosco, durante il  ritiro al Centro di Mustonate, scherzava dicendo a tutti noi che già sentiva il peso della medaglia europea al collo, questo è significativo, perché  la medaglia parte da lontano come motivazione ed aspirazione , un progetto voluto e condiviso da tutti noi, dai primi momenti della preparazione.
Tutti i componenti di questa squadra che si è colorata d’argento sono stati fondamentali, con il proprio stile e carattere: Luca Mezzaroba era molto concentrato, Pietro Majolino è silenzioso però lavora tanto, Fosco era il più esperto e ci ricordava che la medaglia era vicina, Elisa fa tutto quello che può, si impegna e lavora tanto.
Vorrei segnalare anche la presenza eccezionale di Evelina Bertoli e   Zilla Pearse. Quest’aultima, inoltre,   è stata validissima, in primo luogo a gestirci e tramutarci in un team vero e proprio, e poi tecnicamente è davvero preparata e competente, precisa, puntuale. Mi ha messa in ordine sui concetti cardine, dal contatto, al cavallo dritto, la connessione, la riunione. Abbiamo tanto ancora  da migliorare in rettangolo io e la mia cavalla, però!
La prova di dressage non è, dunque, il mio punto forte.  Avevamo  lavorato tanto già dal ritiro ma sono usciti alcuni errorini, ad ogni modo sono soddisfatta perché abbiamo fatto il meglio possibile.
 Nella prova di cross country, ho fatto la prima alternativa all’acqua come mi era stato richiesto dal Ct Jacopo Comelli, per assicurare il netto alla squadra, che è venuto ovviamente, ma il terreno non mi ha consentito di non uscire dal tempo, perché come hanno riportato anche gli altri miei compagni, il fondo del tracciato  era molto pesante. Dunque risultava davvero difficile poter galoppare. La cavalla era stanca, ma nonostante questo, all’ultima acqua è riuscita a darmi una mano su di una distanza non perfetta nel laghetto. Mi ha aiutato ancora una volta la mia grigia di 11 anni fantastica, il suo cuore e la sua generosità sono commoventi. Il giorno dopo in concorso mi sentivo abbastanza a mio agio perché è il nostro punto forte, grazie al lavoro fatto assieme a Philippe Le Jeune e Lucia Vizzini ci siamo molto rinforzati in questa prova, ed è arrivato il netto. Era un giro assolutamente alla nostra portata, per assicurarmi un po’ troppo ogni salto mi sono allargata troppo nelle curve e quindi ho preso 2 penalità per il tempo. Questo mi dispiace però, alla fine, abbiamo eseguito un bel giro!
Photo courtesy Franck Zaganelli
" il mio pensiero grato va prima di tutto alla mia cavalla speciale Herminia"

Gran Finale, tutti sul podio, accanto ad una Francia davvero molto forte, molto preparata, però non dobbiamo definirli imbattibili, secondo me noi italiani siamo sulla strada giusta, con il lavoro, possiamo farcela a battere la squadra col galletto sulle giacche. Dico che se continuiamo a lavorare bene, prima o poi la medaglia d’oro arriva!
Il mio pensiero grato va prima di tutto alla mia cavalla speciale Herminia, che adesso osserverà un piccolo periodo di riposo a casa, per rilassarsi soprattutto mentalmente e psicologicamente e per rigenerarsi dallo stress e dalla fatica. Quanto a me, sono subito tornata in Belgio perché aiuto a lavorare i cavalli nella scuderia Le Jeune. Sono qui da novembre,  poi da gennaio è arrivata  Herminia ed abbiamo preparato l’Europeo galoppando al mare, poi in piano con il tecnico belga Stefan Hollanders e la prova di concorso ippico con Philippe e Lucia. Mi resta ancora un altro anno Young rider da affrontare.
Quanto al ricordo più bello da segnalare, credo sia stata  la serata di chiusura al ritiro: abbiamo fatto un barbecue e cantato tutti insieme, penso che le squadre si costruiscono con tanti momenti di aggregazione, non solo tecnici, ma anche vivendo insieme e condividendo molti istanti della quotidianità. Ecco perché i raduni collegiali e ritiri tecnici sono molto importanti. Preparano la squadra al concetto di coesione e condivisione. Le squadre non nascono da un giorno all’altro! Vorrei ringraziare, per chiudere, tantissime persone, la famiglia Roman tutta da Federico, Luca, Pietro, Francesca Blasi che mi hanno sempre seguita fino al mio trasferimento in Belgio, io ed Herminia siamo cresciuti da loro;  la mia famiglia, tutti sono stati fondamentali, chi era presente lì, chi ci seguiva da lontano. Grazie a tutti!”




lunedì 16 luglio 2018

IL COMMENTO DI FOSCO GIRARDI AL TERMINE DEL SUO “ULTIMO” CAMPIONATO D'EUROPA YRIDER

COMPLETO
PARLANO I PROTAGONISTI:
“POLDO; UN CAVALLO SPECIALE PER CUORE E TECNICA; CHE NON HA ANCORA SVELATO TUTTE LE SUE CARTE”!
Photo courtesy Grand Prix Event
"È  stato un lavoro di gruppo che ci ha portato a questa medaglia, che è veramente importante" Cit. Fosco Girardi


A cura di Giulia Iannone

E’ stata una lunga ed interessante conversazione quella con Fosco, che in genere è alquanto taciturno e riservato, ma stavolta, complice una medaglia d’argento,  7 campionati d’Europa giovanili all’ attivo  e la fine dell’era Young rider, ha voluto svelarci e confidarci numerose emozioni, sensazioni e progetti per il futuro….

“ Questo è per me l’ultimo campionato europeo da young rider. Ho partecipato a ben 7 europei: 2 pony, 2 junior e con questo, siamo a quota 3 young rider. Ho avuto diversi tecnici: Marina Sciocchetti al tempo dei pony, Roberto Rotatori per il primo anno juniores, Andrea Mezzaroba ed infine Jacopo Comelli al quale si collega questo argento. Il campionato d’europa francese  per me ha  un valore intenso e significativo, perché rappresenta la chiusura del ciclo giovanile, e perché questa squadra la portiamo dietro da molti anni, nel 2016 avevamo già fatto un bronzo a Montelibretti – c’era Luca Mezzaroba con me e Pietro Majolino gareggiava individuale al tempo – è una squadra consolidata che ha in comune  molti momenti e ricordi di vita e sport. In  questo background la sua forza e la sensazione di poter essere competitivi come non mai.
Ero concentrato ma mi sentivo sicuro, sentivo di poter fare bene ricordando sempre che ogni gara è a sé, ed incomincia tutto da capo al numero 1, anche avendo fatto gare più alte durante questo anno.
Nel dressage, sinceramente, speravo di prendere un po’ di meno, forse un paio di punti di differenza, che mi avrebbero portato tra i primi 5 a livello individuale, poi non mi sono potuto permettere di uscire di circa 9 secondi dal tempo come sapevo di dover fare per non affaticare il cavallo, comunque la squadra ha delle priorità quando fai questo tipo di gare, sapevo che l’ultimo minuto mi dovevo risparmiare. Quindi forse due o tre secondi in cross mi hanno separato da una buona posizione a livello individuale. Il cross non sembrava tanto duro ed impegnativo, quando lo abbiamo visto in ricognizione, però dopo si è rivelato molto selettivo. Basti pensare che ci sono stati solo 4 netti nel tempo e comunque tanti, appartenenti alle squadre più forti, ed anche più esperti ,  si sono fermati. Credo che l’insidia imprevista sia stata rappresentata dal terreno. Avendo riunito le tre discipline olimpiche in questo campionato, temo che l’area destinata al cross country non sia stata lavorata a puntino, era pieno di radici ed insidie, questo ha reso difficile la possibilità di galoppare. Chi ha provato a scorrere un po’ in avanti, riportava a casa un cavallo molto stanco e provato. Io all’ultimo minuto ho deciso di assicurarmi i salti.
" Poldo, un cavallo speciale per cuore e tecnica"

Ho fatto un netto in salto ostacoli che mi rende orgoglioso, perché il mio trakehner , anche se salta bene in concorso ippico, un errorino spesso lo fa, quindi credo di aver recuperato in salto ostacoli i punti persi in dressage ed i secondi di fuori tempo in cross. Tutto sommato non penso , in coscienza che avrei potuto fare di più! La squadra italiana Yrider di questo campionato si è espressa così bene perché ha fatto da sfondo grande affiatamento, rispetto, amicizia, coesione profonda, armonia, sintonia, intesa, valori provenienti  da molte gare affrontate insieme, stage tecnici e ritiri. È  stato un lavoro di gruppo che ci ha portato a questa medaglia, che è veramente importante perché un argento ha un significato speciale, nessuno ci ha regalato nulla, abbiamo battuto delle squadre competitive e preparate, e mi sento realmente felice e soddisfatto. Se non fosse stato per una Francia in forma smagliante, avremmo potuto battere anche quella! Il mio gesto di esultanza al termine del percorso di salto ostacoli, è stato davvero di liberazione e soddisfazione: capisci che tutto il tuo lavoro – e delle persone che lo hanno fatto con te-  ha trovato una corrispondenza in campo, allora si che puoi far esplodere tutta la tua emozione! La mia gioia va assolutamente condivisa con il vero protagonista di questa medaglia, come di tanti altri risultati, ovvero questo grande cavallo di nome Feldheger che ho la fortuna di montare. Un soggetto molto qualitativo con il quale stiamo crescendo agonisticamente e direi anche interiormente. “Poldo” ha sempre, tutt’ora bisogno, di un lavoro specifico per quanto riguarda il galoppo ed il raggiungimento della condizione fisica ottimale, un lavoro preciso sul salto. Si tratta di un cavallo che ha tante ore di lavoro alle spalle, e tante persone che mi aiutano, alle quali sento di dover esprimere tutta la mia gratitudine e riconoscenza: in primis alla mia famiglia, sempre in prima linea e che mi ha permesso di arrivare fino a qua, che mi dà supporto emotivo e tecnico, e precisamente il mio grazie sentito va a mio padre Francesco, che è anche il mio  tecnico, mio Zio Deodato, dressage coach, Vincenzo Cinelli, il mio jumping coach, mia madre Lalla ovviamente, ed il mio groom Sorin eccezionale accanto a Poldo ed a tutti i miei cavalli, tutta la squadra del team Italia davvero eccellente, dopo 7 campionati d’Europa , questa dell’argento, a mio sentire, senza nulla togliere a nessuno,  è stata la squadra perfetta!
Chiudo il ciclo giovanile, ma in realtà già 9 mesi fa era iniziata la mia esperienza da senior, però avevo veramente voglia, da Young rider, di fare questo campionato d’Europa e prendere una bella  medaglia, che era nell’aria. Al ritiro dicevo a tutti che potevamo farcela ed era il nostro obiettivo primario, vincere una medaglia, che poi, addirittura è di argento pregiato. Sono doppiamente felice! Voglio dire che in passato ho perso molte medaglie perché in campo abbiamo voluto strafare, in Francia ognuno ha fatto la propria parte  con semplicità ed impegno, in questo modo saremmo  arrivati  al conseguimento dell’obiettivo prefisso. Pensavo in cuor mio al bronzo, perché le altre squadre sono fortissime, ma siamo saliti sul secondo gradino del podio.
 Abbiamo saggiato in questo europeo l’emozione di vivere un campionato con tutte e tre le discipline equestri olimpiche insieme, come avviene solo alle Olimpiadi, alle quali spero di partecipare un giorno. Una  grande esperienza con un grande team, con un cavallo fantastico, ed un ricordo amaro, all’europeo  2017, ormai alle spalle : la caduta in cross per via di una banale incomprensione, mentre tentavo di galoppare. Quando succedono situazioni così non è facile ricominciare, levarsi la polvere, rimettersi in sella e ripartire senza ombre e fantasmi. Io sono ripartito, la gara dopo, in un tre stelle, perché ero sicuro dei mezzi prima di tutto del cavallo, e poi dei miei che sono l’altra metà del binomio!
 Non mi sono mai abbattuto e questa è stata la chiave di volta di questa avventura!
 Sono davvero contento di aver trovato questa continuità.
Ora sono 5 o 6 gare che si sta allineando tutto con questo cavallo e sono davvero molto felice. Tanti dicono che “Poldo” è un cavallo complicato perché ha un salto difficile, in dressage è più maneggevole, ma sui salti presenta un passaggio complicato , eppure credo che questo sia un cavallo speciale a livello di cuore e tecnica, un cavallo che , a sentimento, non ha svelato ancora tutte le sue carte.
Spero e credo che ne riparleremo più avanti. “



COMPLETO
PARLANO I PROTAGONISTI:
"HO SENTITO LA RESPONSABILITA' DI PARTIRE COME APRIPISTA DELLA SQUADRA"! 
IL COMMENTO DI LUCA MEZZAROBA  AL TERMINE DEL SUO CAMPIONATO D'EUROPA YRIDER
PHOTO COURTSY F.ZAGANELLI
"Lollo e LUCA compagni di avventure da molti anni. Un binomio tutto italiano"


Abbiamo raggiunto telefonicamente anche Luca –ed idealmente il suo compagno a 4 gambe Laomaco- per farci raccontare emozioni e sensazioni dopo l’argento europeo a squadre. Ecco cosa ci ha raccontato :
“Questi campionati europei a Fontainebleau, organizzati raggruppando insieme  tutte le discipline,  sono stati un evento sportivo eccezionale anche se caratterizzati da una certa complessità.
Ad esempio, per il completo è mancato qualche spazio per lavorare i cavalli e il rettangolo di gara era un po' troppo vicino al pubblico ed al passaggio dei cavalli.
Noi yrider azzurri,  siamo arrivati molto determinati e motivati, convinti di poter fare una buona gara. L'atmosfera era positiva già al ritiro effettuato presso le strutture del Mustonate Equestrian Center e ci sentivamo forti delle esperienze degli anni precedenti.

Photo courtesy Luca Mezzaroba
facebook page

Quando me lo hanno comunicato, ho sentito la responsabilità di partire come primo di squadra. Il mio dressage non è stato brillante come sperato perché Laomaco era molto carico... al galoppo è partito sgroppando!
Il cross, che a prima vista poteva sembrare tranquillo, mi ha dato subito la sensazione di poter nascondere delle insidie, e così è stato! Non avendo nessun riferimento, ho ricevuto disposizione di fare un giro "prudente"; Laomaco ha saltato molto bene uscendo un po' dal tempo che è risultato più difficile del previsto, anche perché il terreno sabbioso nel bosco non teneva bene (ad un certo punto della gara hanno anche soppresso un salto abbastanza significativo...)
Domenica mattina il cavallo era in forma ed in concorso, a parte l'errore iniziale, sono contento di come abbiamo interpretato il percorso.
Anche se non sono riuscito a migliorare il mio 12º posto degli europei dell'anno scorso a Millstreet, la mia gara era finalizzata alla squadra, per cui sono molto soddisfatto. Essere riusciti a migliorare la medaglia di bronzo di Montelibretti del 2016 è stata un'emozione enorme.


Sento di dover ringraziare il mio cavallo italiano di origine sarda, figlio di Ksar Sitte, fedele e generoso compagno con il quale sono cresciuto, la mia famiglia, tutto lo staff federale, il Centro Militare di Equitazione presso il quale  mi alleno, Michele, prezioso aiuto in scuderia, e, ovviamente, i miei compagni di squadra ed i loro cavalli!!!”



domenica 15 luglio 2018

“ITALY IS BACK”: LA SQUADRA YRIDER DI COMPLETO VINCE LA MEDAGLIA D’ARGENTO AI CAMPIONATI D’EUROPA IN FRANCIA.

COMPLETO
Fosco Girardi, Pietro Majolino, Elisa Vincenti e Luca Mezzaroba si colorano d'argento a Fontainebleau.
Photo Courtesy FISE facebook page


A cura di Giulia Iannone
Abbiamo parlato stasera, al termine di una giornata davvero densa di emozioni, con il  CT giovanile del completo, Jacopo Comelli sprizzante di gioia per la seconda posizione della squadra Yrider ed anche per la  buona prestazione degli juniores, che si attestano in quarta posizione. Ecco cosa ci ha detto il tecnico di Parma…

Primo colpo di scena positivo per l’Italia : un cavaliere tedesco, Hanna Knuppel, non viene accettato alla seconda horse inspection. (poi l’altro componente di squadra tedesco verrà eliminato nella prova di concorso per caduta del cavaliere). Inizia dunque quell’onda di fortuna di cui parlavi in queste sere?
“ Si. Così è iniziata la risalita. Da terzi che eravamo ieri sera , siamo passati secondi. I nostri cavalli, alla horse inspection sono risultati tutti perfetti, sia junior che young rider. Bisogna rivolgere un forte ringraziamento al veterinario di squadra, Dott. Marco Eleuteri, che lavora sempre con grande dedizione e competenza. Questa medaglia appartiene a tutto allo staff, dunque anche a lui che lavora sempre con grande professionalità.  I cavalli stamattina erano presentati bene, non solo dai ragazzi, ma perfetti in ogni senso”.
Quale era l’umore dei ragazzi? Sentivano di essere vicini al raggiungimento di una medaglia, allora?
“ C’era l’atmosfera giusta, secondo me. L’ho detto e lo ripeto ancora. L’ho capito e percepito dall’inizio del ritiro. C’erano tante cose che si allineavano e potevano funzionare, e ci voleva un po’ di fortuna. Il dato importante, come nella giornata del cross ci sono stati i netti –qualcuno nel tempo- è essere riusciti a presentare  una bella equitazione. Abbiamo ottenuto i risultati, facendo una bella equitazione. Per me è una grossa soddisfazione. Hanno visto in Francia, i cavalieri italiani, non solo prendere una medaglia, ma montare prima di tutto bene, imponendosi a livello europeo facendo una equitazione di classe. Un lavoro di anni che proviene da Zilla Pearse, da me, dalla Federazione che ha contribuito a tutto questo, dai ragazzi, dai genitori e soprattutto dalla collaborazione dei cavalli”.
Parliamo dei giri della prova di concorso ippico. Cosa possiamo dire?
“ I giri, sia junior che young rider, erano sulla falsa riga. Erano dei percorsi a mio avviso, non tecnicamente difficili, però presentavano qualche salto molto delicato, i salti molto lontani, che a volte sembrano più facili possono indurre  a cambiare idea, su quanti tempi mettere. Il tempo negli young rider era un po’ corto, quindi c’era da girare stretto e prendersi un po’ di rischi. Devo dire che i ragazzi hanno fatto una condotta di gara perfetta. Sono molto contento, di tutti loro.”
Siamo tutti un po’ dispiaciuti per Pietro Majolino, era in odore di una medaglia individuale. Non credi?
“ E’ un binomio che conosco bene, è anni che siamo insieme. Credo che il cavallo oggi ha mostrato di aver patito la gara ieri in cross. Stamattina era bello alla visita, ma fisicamente in campo ha fatto capire che ha accusato il giro in campagna. Non dimentichiamo che ha chiuso netto nel tempo, partendo tra gli ultimi, il terreno era pesante.  Era un po’ meno reattivo del solito. Pietro secondo me questo l’ha sentito, c’era pressione perché comunque era in zona medaglia, tutto questo ha contribuito un po’ a fare uscire questi due errori.. Va bene così, però, Pietro è contento e soddisfatto, portiamoci a casa questo argento di squadra e teniamocelo stretto”.
Parliamo degli altri: Fosco Girardi ha chiuso con un bel netto nel tempo e finalmente ha esultato!
“ Fosco era molto teso perché ci teneva a fare bene. Fosco è maturato molto in questo anno, oggi lo ha dimostrato, perché ha montato in maniera impeccabile. Il cavallo ha veramente reagito bene, ed ha fatto quello che doveva fare ossia netto”
Luca Mezzaroba ha gestito una fase di gara delicata per il suo cavallo…
“ Laomaco sicuramente non è uno specialista in salto ostacoli. E’ un soggetto molto difficile. Devo dire che in campo prova saltava molto bene. Luca è partito un po’ timido infatti è arrivato subito errore al numero 1, poi al 5, prima combinazione. Partito un po’ teso, di lì in avanti ha cambiato marcia, ed il cavallo ha saltato molto bene. Mi reputo soddisfatto anche di Luca, perché abbiamo fatto un lavoro assieme a suo padre, che lo ha seguito veramente meticolosamente, ed anche molto bene, abbiamo fatto un lavoro oggi insieme in campo prova e secondo me abbiamo raccolto dei buoni frutti”.
Elisa Vincenti , monta attualmente  in Belgio in una scuderia di salto ostacoli, dunque sarebbe stata precisa in salto…
“ Elisa oggi era il mio asso nella manica, puntavo molto sul suo netto e così ha fatto, peccato la piccola infrazione di tempo. Le qualità della cavalla e la tecnica di Elisa in concorso mi rendevano sereno della prestazione, lei oggi monta da Philippe Le Jeune e Lucia Vizzini, grandi nomi dell’equitazione. Ci contavo molto, ed Elisa ed Herminia non mi hanno tradito.”
Menzione speciale per la “pezzatona”  Athina Quandolyn ed Allegra Ragaini, molto convincenti in questo europeo, non credi?
“ Fantastica, ed Allegra ha fatto una condotta di gara bellissima ed una ottima esperienza. Il concorso ippico non è tra le tre prove quello che riesce meglio, ma oggi, nonostante un piccolo errore, ha interpretato molto bene il percorso, con un bel galoppo fluido ed in avanti. A questo punto, non dimentichiamo Margherita Bonaccorsi, che ha portato al termine una gara fantastica, anche per lei il concorso ippico non è la sua prova, chiude invece con 4 penalità, penso che ad una prima esperienza europea sia una ottima condotta di gara. Peccato per il dressage, prova in genere  a lei molto congeniale.”
Il CT Jacopo Comelli insieme a Zilla Pearse dressage coach e il direttore sportivo FISE Francesco Girardi
Photo Courtesy Lalla Cianfanelli

Parliamo degli juniores. La squadra chiude al quarto posto: la medaglia di legno lascia sempre un po’ di amaro in bocca?
“ Credo che questa medaglia di legno farà crescere molto il gruppo junior che ho presentato in questo europeo francese. Molti di loro erano esordienti. Quest’anno una prima esperienza, lambiscono davvero il podio, con qualche punto in più in dressage, più veloci e precisi in campagna ed ecco che avremmo rosicato la medaglia. Però mi ritengo soddisfatto.”
Sei d’accordo con me che la rivelazione di questo campionato è Pietro Roncuzzi con questo cavallo irlandese molto giovane?
“ Pietro è alla sua prima esperienza europea, ha fatto una condotta di gara molto buona, oggi abbiamo fatto un bellissimo lavoro in campo prova assieme al suo istruttore Enrico Fiorentini, ed è giunto il  netto. Era da un po’ che gli mancava questo risultato, perché al campionato italiano ha fatto due errori a Marbach internazionale, era in testa e fa due errori. Era il suo tallone d’Achille ed oggi penso che gli si sia aperto un mondo nuovo. Speriamo che continui per questa strada. Questi ragazzi junior, a parte Carolina Silvestri che è stata regina con un bellissimo netto, l’anno prossimo ricorderanno con fastidio questa medaglia di legno, e sbatteranno i piedi per cambiare colore e prendere qualcosa di più importante”.
Intanto, a livello Yrider, Victor Levecque prende il volo e vince il titolo europeo. Come commenti la prestazione straordinario di questo ragazzo?
“ Ormai è un cavaliere! Ormai è il sesto anno del mio mandato, l’ho visto dall’epoca in cui montava i pony. Sono sei anni che vince una medaglia individuale. Tutti gli anni è nei primi tre, qualsiasi sia la categoria. Ha talento, ha una gestione professionale, è bravo, ha tecnica. Nel futuro farà parlare di sé. Non vorrei sbilanciarmi, ma se ci sarà ancora Jung sarà una bella bagarre!”
Adesso Jacopo Comelli cosa fa?
“ Adesso Comelli ha bisogno di riposo! Sono state due settimane di lavoro intenso ed un po’ le ho accusate. Ma sono felice, perché torniamo con questa medaglia importantissima per l’Italia, ci dà lustro ed importanza e stimolo per andare avanti, e perché questa federazione creda un po’ più nel completo, eppure l’anno scorso prende la medaglia con i senior, quest’anno gli Yriders, speriamo giungano anche buone notizie dai campionati del mondo di Tryon. E’ importante per il movimento, che ci sia l’Italia sul podio, in qualsiasi campionato, per la nostra disciplina”.
Che ricordi porti con te da questo campionato europeo?
“ Una sensazione, una premonizione, un presentimento. E’ dal ritiro che avevo capito che stavamo lavorando per qualcosa di importante. Vedevo i ragazzi concentrati, li vedi, gli occhi giusti, lo sguardo giusto, io dico l’occhio della tigre, quell’espressione  arrabbiata, concentrata, capisci  che lavorano bene. Quando hai questa sensazione e poi arriva un pizzico di fortuna, allora il risultato è vicino!. Vorrei invece far trapelare la bellissima atmosfera e lo spirito di gruppo di questo europeo. Siamo stati un team collegato, coeso, unito, una ottima collaborazione tra Zilla Pearse ed il capo equipe Evelina Bertoli, tutti gli istruttori, abbiamo lavorato bene e con il mood giusto. Quando tutto è affiatato, i risultati arrivano. L’Italia è una nazione forte quando siamo uniti”.