domenica 15 giugno 2014

Salto 20 di Luhmuhlen : Perchè?

IL SOGNO "INFRANTO" DI BENJAMIN WINTER
Benjamin scriveva sul suo facebook il 30 maggio  all'incirca " mancano solo 3 settimane a Luhmuhlen . Ho galoppato a Kreuth con Wild ed Ispo e sono molto motivati. Auguratemi a questo punto una buona fortuna"
Photo courtesy BW eventing page

Benjamin Winter nato a Dortmund il 30 dicembre 1988
Photo courtesy benjaminwinter.de

di Giulia Iannone
Credo che la prima sensazione che si prova dinnanzi ad un evento improvviso, ad una fatalità, ad una tragedia, specie nello sport, sia quella di cercare risposta ad un imponente 
"perchè"? In che modo? Come ?
Non perchè la risposta a tutti questi interrogativi possa far tornare indietro persone e tempo e fatti, ma solo per evitare che succeda di nuovo.
Quello che sappiamo, oggi, quello che tocchiamo con mano in queste ore è il dramma e la tragica scomparsa di un giovane cavaliere del completo internazionale, promettente, serio, che tutti chiamavano "Ben".
Benjamin Winter amava i cavalli e si era appassionato al completo scegliendolo tra le altre discipline equestri.
Aveva uno splendido sorriso, i capelli ricci e folti che gli incorniciavano il viso, portava gli occhiali. La sua vita ed il suo scopo di vita -l'equitazione- si sono infranti oggi, a Luhmuhlen, a quel maledetto salto 20 che è stato definito un salto facile, un salto chiaro, da "lasciar saltare " al proprio cavallo e via... un salto che era lì da 4 o 5 anni.
"Quel maledetto salto 20 di luhmuhlen"
Photo courtesy Jenny Autry Eventing Nation

Sognava una cosa, una cosa soltanto Benjamin " Le Olimpiadi". Avrebbe lavorato tanto e tanto per poter giungere un giorno a gareggiare in quel magnifico e leggendario momento purissimo per ogni atleta.
Aveva 26 anni ed era nato a Dortmund il 30 dicembre del 1988.
Provienente da una famiglia equestre: Marius (1984) e laura (1986), i suoi due fratelli, sono attivi in questo sport, e sua madre, Sybille Campionessa tedesca di dressage nel 1983 ed istruttrice. Benjamin ha iniziato a praticare l'equitazione effettuando all'inizio dressage e salto ostacoli. Montava sul suo primo pony ed era talmente piccolo che le gambe uscivano a stento dai quartieri della sella!
In seguito si è appassionato al completo ed ha deciso di dedicarsi ad esso. 
Tutti i successi che aveva già conseguito in ambito nazionale ed internazionale li attribuiva al fantastico sostegno della propria famiglia ed alla competenza tecnica della propria madre. Il motto di famiglia di papà Lotar Winter recita "l'equitazione dovrebbe essere divertente". ed è con questo mood e con questo spirito leggero e positivo che sono venuti i tanti, molti titoli e risultati già all'attivo per il giovane tedesco di Dortmund che da poco indossava la divisa militare e che era entrato a far parte della squadra tedesca sotto le direttive di Melzer e Bartle. 
Benjamin Winter e Melzer l'11 giugno 2014 a Luhmuhlen
Photo courtesy Benjamin Winter eventing page

I titoli...quelli possiamo leggerli su tutte le schede biografiche e sono davvero molti. 
Ma quello che si estrapola dalle righe e dalle interviste e dagli articoli è l'entusiasmo, la passione, la voglia di fare anche con i "cavalli che nessuno vuole e che secondo la famiglia Winter hanno un potenziale..."
Benjamin ed Ispo, il cavallo con il quale ha avuto l'incidente e che è rimasto illeso, qui ritratti a Malmo
Photo courtesy Benjamin Winter Eventing page

Benjamin non aveva "paura" non ha mai avuto paura dei grandi salti. Nel 2008 a Warendorf aveva vinto un premio speciale "il Best dei Best" su Wild Thing Z.
Non posso darvi come e perchè in queste poche righe, perchè non so niente. E nessuno potrà dirci perchè queste cose succedono.
Wiesbaden tre stelle 8 giugno 2014
Photo courtesy BW eventing page

Solo quello che Benjamin sentiva in completo conta " L'emozione del completo non può essere battuta da NIENTE! Sono cresciuto facendo dressage e salto ostacoli ma niente mi coinvolge come il completo. E' molto importante essere attenti ed affrontare i rischi nello sport. Ma se devo essere onesto, questo è uno dei motivi che mi fa amare tanto quello che faccio" ed aveva concluso l'intervista rilasciata 5 anni fa, dicendo " sono sempre stato uno che mira alto. il mio prossimo obiettivo è ottenere una medaglia olimpica. Che ci voglia un anno e dieci io lavorerò sodo per averla"

mercoledì 4 giugno 2014

COMPLETO: LA PAROLA AI PROTAGONISTI


I COMMENTI DOPO KREUTH E CLUNY
Raccolti da Giulia Iannone

REBECCA CHIAPPERO, terza classificata a Kreuth nel CCI1* su Quillando Z (castrone, 12 anni,  Zangerscheide da Quinar Z x Calando I) con 45,90 punti negativi.
"Sono soddisfatta di come Nando ha affrontato i salti in acqua....ha imparato a ragionare prima del salto e a non tuffarsi"
Photo di repertorio Rebecca Chiappero facebook eventing page

“ Sono  tornata da poco  dalla Germania e ancora in fase di recupero fisico. In  compenso “Nando” ( il soprannome di Quillando Z, ndr)  sta un incanto a mangiare beato l'erba nel prato!! Come ho già detto, dopo Montelibretti,c'era da parte mia la volontà di fare un passo indietro, per verificare  e confermare che,  dopo la caduta in acqua, il cavallo non si fosse traumatizzato (anche perché è stato il nostro primo incidente in cross) .Ho scelto Kreuth perché molte persone mi avevano detto essere un posto magnifico e molto impegnativo,quindi anche l'1* sarebbe stata una gara valida e così è stato! 104 partenti (di cui 48 partecipanti al campionato junior tedesco e 56 al CCI1*) Per questa volta prima del dressage ho optato per far  uscire il cavallo  un paio di volte in più prima del rettangolo, e devo dire che è stata una scelta ottima, il cavallo era molto sereno e rilassato e nonostante piovesse molto e il terreno fosse piuttosto pesante, la ripresa è risultata estremamente fluida e piacevole, per fortuna anche i giudici hanno avuto la mia stessa sensazione premiandoci con una percentuale di quasi 70% e 45.9 punti negativi.
 Il cross era lungo!!
Kreuth: gabbia di siepi in diagonale, uno dei salti che ha creato maggiori difficoltà in cross
Photo courtesy Rebecca Chiappero 

 8.30minuti e 4300m(quasi il MaX consentito per l'1*!) su terreno mosso/collinare, con un paio di salite che tiravano parecchio, un percorso dove se non hai i cavalli preparati alla fine sei “ fregato” ( senza usare eufemismi, ndr!) il giro estremamente valido, ben costruito con difficoltà ben distribuite ( i salti che hanno creato maggiori difficoltà sono stati una gabbia di siepi in diagonale e la "combinazione" di angoli a girare) Nando ha saltato tutto molto bene, alla fine era ancora fresco ed è stato nel tempo di 9 secondi. Sono  molto soddisfatta di come ha affrontato i salti in acqua, nei quali ha dimostrato non solo di non aver riportato conseguenze dopo la caduta, ma anche di aver imparato a ragionare prima del salto e a non "tuffarsi" come era solito fare; quindi posso dire che nella sfortuna della caduta c'è stata la fortuna dell'insegnamento.  La prova di salto ostacoli in fine è stata degna del resto della gara : un giro grosso e di livello tecnico ottimo ( solo 8netti su 44partenti) Nando era molto (anche troppo!) fresco e quindi ha saltato brillantemente senza sfiorare una barriera, senza tralasciare la sua solita esuberanza questo percorso netto ci ha fatto guadagnare altre 2 posizioni portandoci a chiudere in terza posizione!! In seguito alla gara ho avuto modo di parlare con il Tecnico Mezzaroba che è stato molto gentile e disponibile a darmi qualche consiglio per migliorare soprattutto la gestione di Nando. Prossime gare, il CIC2* di Jardy ai primi di luglio, e poi, si vedrà. Ho  deciso che non voglio avere fretta e dare al cavallo tutto il tempo per fare esperienza a questo livello prima di passare oltre. Credo  molto in lui e penso che meriti tutta la pazienza e il rispetto che io e il mio team gli diamo. Per  team intendo mamma e papà, anche se a Kreuth ho avuto il supporto anche di mia sorella.  Alla prossima! “

MATTEO ARRIGHI, sesto classificato nel CIC **KAT.D su Quieto du Pin ( stallone AA by Griot de Mara, 10 anni) con 56,10 punti negativi, ha commesso una lievissima infrazione di tempo in cross e due barriere in concorso al 5b e 10 b.
"Torno a casa con un pò di amaro in bocca..."
Photo courtesy Linea Unika for Matteo Arrighi facebook page

“ Torno a casa con l'amaro in bocca . Sono  davvero  contento del cavallo e non contento di me stesso! In dressage il cavallo  si è mostrato sereno, abbiamo commesso due piccoli errori , e siamo stati giudicati con un  47 pn, cosa positiva perché vuol dire che c'è un margine di miglioramento.  La prova di cross si è rivelata decisamente tecnica e soprattutto faticosa per i cavalli non abituati ai dislivelli.  Quieto era in forma, talmente in forma che ha persino messo 1 galoppo in una combinazione di 10 metri..  Ha saltato davvero bene , anche nell'ultima acqua è rimasto agli ordini, tanto da consentirmi di divertirmi molto!  Riguardo alla prova di concorso: che dire , i due errori sono miei senza dubbio, Il cavallo era fresco e dava buoni salti, il problema è che  In  certi percorsi  non puoi permetterti di essere impreciso! Sicuramente due errori che si potevano evitare. “

ARIANNA GUIDARELLI, terza classificata nel CIC ** Kat.D su EHSeabisquit (castrone Oldenburg di 9 anni da Sir Donnerhall) con 54,10 punti negativi, lievissima infrazione di tempo al cross, 4 penalità in concorso al 10 b

"c'è poco da dire, per me, Seabi,  è il migliore, ormai siamo un binomio affiatato, l'ho preso nel 2010 appena entrato nei cinque anni."

Photo courtesy Arianna Guidarelli facebook page

“ In  rettangolo il mio cavallo  Seabisquit è davvero elegante e ruba molto occhio.  Il  giorno prima della gara già lavorava davvero bene, ma lui in gara  è molto serio e  sa quello che deve fare. Durante la prova di dressage a Kreuth,  avevo una bella situazione e belle sensazioni, siamo entrati in rettangolo sereni.  Ovviamente  ci sono state delle imperfezioni e ci sono ancora molte cose su cui lavorare. Ma abbiamo la conferma che  il punteggio si più abbassare ancora di più ed essere molto più performanti in questa fase. Ma sono contenta, abbiamo fatto dei bei passi avanti e migliorato molto il nostro lavoro in quest'ultimo periodo. Bhe, poi c'è stato il cross, il giorno in cui per assurdo rimango più tranquilla eccetto per quegli ultimi attimi prima del via. Il  percorso era bello, chiaro, costruito davvero bene, il terreno stupendo, nonostante la pioggia dei giorni precedenti,  ha drenato bene, le condizione erano tutte favorevoli. Il giro mi piaceva molto, come ho detto molto chiaro, non nascondeva trappole o tranelli, ovviamente non era affatto da sottovalutare, imponeva  di montare ben decisi con le direzioni chiare su alcuni punti:  la combinazione iniziale di siepi in diagonale in discesa, la linea di angoli e l'ultima acqua proprio alla fine del percorso e poi i continui dislivelli, i cavalli arrivavano un po' stanchi. Durante le ricognizione con Fabio Fani Ciotti ( il mio istruttore) abbiamo studiato bene tutte le situazioni possibili, il tempo non era una priorità. Sono partita sicura su quello che dovevamo fare, durante il giro il cavallo galoppava bene, aveva voglia di andare era attento e desideroso di fare bene, ha saltato tutto nel migliore dei modi, ci siamo divertiti sia io che lui. L'ultimo giorno è quello che temo di più ossia la prova di concorso. “ Seabi”
"Voglio ringraziare tantissimo Fabio Fani Ciotti, il mio istruttore,
perchè il buon lavoro premia sempre!"
Photo Giulia Iannone

(il nome di scuderia di Seabisquit, ndr) salta bene, ma io mi agito molto. Il concorso si è dimostrato molto selettivo, ci sono stati pochi netti, Seabi però si è espresso bene sui salti, eravamo concentratissimi, un stupido errore all'uscita dell'ultima gabbia, ovviamente per colpa mia!  La gara è stata fantastica, venerdì è uscito anche il sole! Il posto è stupendo, enorme, il cross è il primo che vedo dopo i Pratoni del Vivaro  con tutti quei dislivelli.  L'atmosfera è stata delle migliori, eravamo molti italiani, un bel gruppo, bella gente, è stato piacevole ritrovarci tutti lì. Per quanto riguarda il mio cavallo c'è poco da dire, per me è il migliore, ormai siamo un binomio affiatato, l'ho preso nel 2010 appena entrato nei cinque anni.  Siamo  cresciuti molto  insieme ed abbiamo già avuto modo di conoscerci bene. La cosa importante è che mi fido totalmente di lui e del suo carattere generoso: cerca di darmi sempre tutto quello che può! In quest'ultimo periodo lo sto montando con più sicurezza e con la consapevolezza che possiamo fare molto e farlo bene. Insomma sono davvero felice, voglio ringraziare tantissimo Fabio perché il buon lavoro premia sempre!”

STEFANO FIORAVANTI, terzo classificato nel CIC **  di  Cluny su  Nodin D’Orval, 47.3 punti negativi finali .  Migliore prestazione dressage di categoria: 42.9 pn, netto in cross  e  4.4 le penalità di tempo , netto in concorso. Unico italiano ad aver scelto l’Internazionale di Borgogna.
 
"Un posto nuovo per Stefano Fioravanti in cui gareggiare"
Photo courtesy Fioravanti eventing page

“ In generale, credo sia tendenza comune definire bella una gara anche ben riuscita in termini di risultato. A conti fatti, Cluny per me ha una connotazione molto positiva.  In realtà lo spostamento di sede dell’evento agonistico  dall'ippodromo di Cluny a Laizè credo abbia complicato le cose agli organizzatori. Il terreno del cross è stato reso morbido da diverse passate con le fresa e il terreno scivoloso/cedevole in sabbia del salto ostacoli ha fatto si che per alcuni cavalieri la caduta fosse ammessa, successivamente a ripetute cadute/scivolate è stato poi tolto il numero 4 del percorso ed è stata data la possibilità di passare per il punto più critico del campo,  al trotto.  Nonostante questi elementi , devo dire che gli organizzatori si sono dati un gran da fare. Ho scelto Cluny e non Kreuth per risparmiare circa   200km in termini di viaggio. Non c’erano tappe obbligate lo scorso week end, dunque ho potuto scegliere liberamente seguendo un criterio di comodità per me e per il mio cavallo. Con ironia, potrei anche lasciare il sospetto di aver evitato Kreuth per non incappare nella fitta e corposa concorrenza italiana...chissà! A parte gli scherzi,   riguardo al cross,  devo dire che il terreno era buono, le combinazioni giuste, nè troppo facili, nè troppo difficili e il terreno un pò ondeggiante era perfetto ( mi ha ricordato un po’ la gara del  Gese)
Sempre molto ironico e simpatico, Stefano Fioravanti pronto per il cross di Cluny
Photo courtesy Stefano Fioravanti facebook page


lunedì 2 giugno 2014

COMPLETO:LA PAROLA AI PROTAGONISTI



ARIANNA SCHIVO DOPO SAUMUR
di Giulia Iannone
Nel dressage ci sono miglioramenti"...
Photo courtesy Arianno Schivo own page

La completista italiana, d'istanza in Francia, si classifica 12ma con 61 punti negativi  nel CCI3* della scorsa settimana su Quefira de l'Ormeau. 57 punti negativi in dressage - 62 di percentuale - netta in cross nel tempo (10.22), 4 penalità in concorso al salto 5. 
Ecco il commento di Arianna:

"È stata una bella gara in particolare per l’ottimo livello dei partecipanti, sempre molto stimolante, e una grande soddisfazione soprattutto per il netto nel tempo in cross..
L’atmosfera con gli altri italiani è stata ottima. Fa sempre piacere rivedere i vecchi compagni anche se i contatti durante la gara ,a volte, risultano  difficili da mantenere per mancanza di tempo.
"L'atmosfera con gli altri italiani è stata ottima"
Photo courtesy Arianna Schivo facebook own page

Nel dressage ci sono stati miglioramenti.  La  cavalla era più rilassata rispetto al solito, ma bisogna ancora lavorare per migliorare. Mi sto allenando per questo sia con Didier Dhennin sia con Serge Cornut per limare alcuni errori che penalizzano sempre un po’ il risultato.
"La cavalla era più rilassata rispetto al solito"
Arianna Schivo facebook page

Il cross era molto tecnico, ma nel contempo fluido, con qualche tratto lungo con ostacoli un po’ più semplici da superare, e permetteva un buon ritmo di galoppo. Il percorso presentava alcune combinazioni particolarmente impegnative, come la prima con due siepi in diagonale che ha causato problemi a molti cavalieri fra cui Stefano Brecciaroli e Fabio Magni con Traiga. Anche le due ultime combinazioni erano da non sottovalutare sia per la posizione alla fine del percorso sia per le difficoltà tecniche presentate: la penultima a causa di un angolo molto stretto da affrontare con 3 o 4 falcate e l’ultima, impegnativa dal punto di vista fisico, con un in-out seguito da un fronte stretto.
"la cavalla ha saltato con molta concentrazione ed in maniera fluida"..
Photo courtesy Arianna Schivo facebook own page
Quefira ha fatto un bellissimo percorso saltando sempre molto concentrata e in modo fluido sia gli ostacoli singoli sia le combinazioni, conservando fino all’ultimo freschezza ed energia. 
Riguardo al SO, come sempre, ha saltato in modo eccezionale senza risentire della stanchezza del cross. Purtroppo c’è stata una piccola mancanza di tonicità su un verticale e così  sono arrivati i 4 punti di penalità…Il percorso era comunque errorabile e i cavalli dei miei compagni hanno forse risentito un po’ più di Quefira la fatica del giorno prima. Purtroppo non ho potuto assistere a tutti i percorsi perché ero in campo prova.
"Il percorso era errorabile..."
Photo courtesy Arianna Schivo facebook page

Ovviamente eravamo accompagnati dal CT Andrea Mezzaroba e dal veterinario della Federazione.
Il programma per il momento è ancora da definire e nonostante la cavalla sia molto in forma e sia inserita nella Long List per i WEG, dobbiamo valutare insieme al Tecnico selezionatore  e a Didier cosa sia meglio fare in vista dei prossimi importanti impegni internazionali, in relazione all’età e all’esperienza sia mia che di Quefira.”
Grazie a tutti  e a presto.”
Arianna Schivo è stata inserita dal Dipartimento completo nella Long list per i WEG
Photo di repertorio, courtesy Schivo facebook own page