domenica 22 aprile 2018

E’ ARIANNA SCHIVO LA CAMPIONESSA ITALIANA COMPLETO 2018

Foto Courtesy Foto Completi
Ecco la neo campionessa italia di completo, Arianna Schivo su Quefira de L'Ormeau

La medaglia d’argento la conquista”il sorprendente Young rider “ FOSCO GIRARDI, scelto anche come componente della squadra italiana schierata alla Nations cup, dell’internazionale di Vairano.
Di Giulia Iannone


Il titolo italiano di completo è stato attribuito oggi durante l’Internazionale di Vairano, estrapolando il risultato dal CICO3* categoria valida per lo svolgimento anche della Nations Cup. E’ stata Arianna Schivo sulla sua storica cavalla Quefira de l’Ormeau a compiere l’impresa “italiana” chiudendo con 36,90 pn. Nona dopo il dressage con 36,90 pn ha inanellato doppio clean round sia nella prova di cross country che di salto ostacoli che le ha consentito di mantenere intonso il risultato originario del dressage. Arianna Schivo è amazzone già di consolidata e  di provata esperienza del panorama del completo internazionale. Nata a Torino il 16 settembre 1986, si è trasferita in Francia nel 2010 ed è allenata da Didier Dhennin a Saumur, dove ha frequentato la scuola nazionale di equitazione. La sua cavalla di punta è Quefira de l’ormeau sella francese di 14 anni da Iolisco de Quinhon x Isabelle du Brulot. “ Quefira è una cavalla che ha molto carattere e molto rinsanguata” ci disse alcuni anni fa , “quindi non sempre facile nel lavoro in piano” ed aggiunse “ le sue qualità migliori sono una testa, una forza, ed una attitudine al salto straordinarie”. L’amazzone 32 enne al suo primo titolo italiano, ha in curriculum all’attivo, una partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016, il bronzo a squadre a Strzegom 2017 e numerose presenze nel team azzurro come alfiere in nations Cup. Questo l’identikit della campionessa italiana 2018 che ha terminato all’ottavo posto della classifica generale del CICO3*, categoria vinta per la precisione, dall’amazzone olandese Alice Naber-Lozeman su Acsi Peter Parker con 26 pn. 
Foto Courtesy Foto Completi
Fosco Girardi, l'outsider che non ti aspetti: uno young rider al campionato assoluto assieme a "Poldo"

Credo , però, che la “notizia nella notizia” di questo campionato italiano, sia l’outsider che non ti aspetti: Fosco Girardi su “Poldo” Feldheger che sta vivendo una annata strepitosa di conferme e di crescita sportiva . Un amaro ritiro nell’autunno del 2017 , dal Campionato italiano Young rider ,quando era in corsa per un posto sul podio ed una sicura medaglia di metallo pregiato da mettere al collo. Non si è dato per vinto, supportato e ben preparato dalla sua famiglia di tecnici d’elite del campo del completo e del dressage, ed ha subito messo prima un piede esplorativo per saggiare la categoria tre stelle l’anno scorso a Le Pouget, poi ha ricominciato la stagione 2018 avendo consolidato il salto di categoria nonostante la sua tenera età di 21 anni, ed infine eccolo in nations Cup a difendere i colori del team azzurro, messo in squadra assieme agli esperti Arianna Schivo, Clelia Casiraghi, Rebecca Chiappero. Seguendo la classifica di campionato italiano, terzo dopo il dressage ha “divorato” con il suo baio scuro trakenner il percorso di cross chiudendo nel super tempo di 6.10 che lo ha fatto salire ancora di una posizione in classifica. Oggi la tensione nella prova di concorso ha fatto cadere due barriere , ma il risultato di 42, 30 pn è stato utile per colorarsi di argento sul podio senior, benché ancora Young Rider. Ci disse dopo l’esordio in tre stelle, ripensando al ritiro dal campionato young rider “Sapevo che come binomio stavo vivendo una crescita, ed aspettavo solo il momento giusto per dimostrarlo a pieno. Non mi sono sentito privato di questo risultato al campionato italiano o di questa medaglia, perché so che in futuro, ci saranno altre mille occasioni per raggiungere questi obiettivi. Perché sento e spero che la strada sulla  quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.” Di nuovo oggi ha dato dimostrazione di questa scalata nell’agone sportivo, dopo il quarto posto nel CIC3* ai Pratoni del Vivaro.  Fosco Girardi chiude in 12ma posizione della classifica generale del CICO3. 
Foto Courtesy collage tratto dalla pagina facebook di Sara Breschi
Sara Breschi con Midollino, il podio senior

Il gradino basso del podio del campionato italiano, lo occupa Sara Breschi su Midollino, castrone sauro italiano di 16 anni da Florida du Tounut. Stabilmente sesti dopo la prova di dressage e cross country, il clean round nel tempo oggi, durante la prova di concorso ippico, ha consentito di risalire di ben 3 posizioni. Al quarto posto si è piazzata Ludovica Manzoli su Pin up de Mai , che con 32 punti negativi era la potenziale aspirante al titolo italiano 2018. ma tre errori, che non ci volevano, l’hanno fatta scivolare fuori dal podio. La categoria CCI3 * è stata vinta da Susanna Bordone su Dinky Inky con 33,90 pn, mentre la categoria 2 stelle è stata appannaggio di Kai-Steffen Meier su Nyala d’Arville con 32,50 pn.  La categoria CIC1* Section A è stata vinta da Alessandro Motta su Iesedaese van St.Anneke con 30,20 pn; la stessa categoria section B ha visto trionfare Camille Guyot su Vinecheska Jeclai’s con 29,60 pn.

venerdì 20 aprile 2018

HAPPY RETIREMENT, APOLLO!

Stefano ed Apollo in un famoso scatto dei Weg di Lexington
Il binomio azzurro ha gareggiato e condiviso molti momenti di vita  insieme per ben 10 anni ...

Domenica 22 APRILE 2018 verrà ritirato Apollo,  il cavallo belga protagonista assoluto ,dal 2008, assieme al suo cavaliere Stefano Brecciaroli, del migliore completo italiano nel mondo. Questa è la nostra dedica speciale e grata al piccolo grande cavallo che ha dato lustro al tricolore italiano, in  ben due edizioni dei Giochi Olimpici.
A cura di Giulia Iannone

Per celebrarlo è bene fare il giusto identikit di questo cavallo campione, citando il nome per esteso: Apollo VD Wendi Kurt Hoeve, per gli amici semplicemente Apollo! Castrone BWP baio scuro, alto 1,68 al garrese,  nato il 10 maggio 2000, da Polidicktus Van de Helle ( cavallo westfalen che saltava Gran Premi in salto ostacoli) e Naewship Van de Wendi Kurt Hoeve. Il suo allevatore è Gilberto Op De Beeck. Aveva iniziato la sua carriera in completo- leggiamo nella banca dati FEI- con il cavaliere belga Ronny Thijs e poi con il connazionale Marc Rigouts. Nel 2008 , in Germania, l’incontro che determinerà la nascita di un binomio fondamentale per il completo azzurro: Stefano Brecciaroli così  ci raccontò quel momento: “Ero in un ritiro ad Aachen. Sono partito per andare a vedere questo cavallo che mi era stato segnalato perché il proprietario non poteva più montarlo, e lo aveva messo in vendita. Ho avuto la fortuna di essere tra i primi a vederlo. Poi la Signora Mazzocchi-Bordone ( alias la Madre di Susanna!) ha deciso di acquistarlo per me per portare avanti un team insieme a Susanna. Insomma mi sono ritrovato su Apollo grazie alla Signora Mazzocchi  Bordone che ha pensato di investire su di me, su questo cavallo e su una squadra più nutrita per  rappresentare il completo italiano in giro per il mondo! Mi sono trovato subito bene. Il cavallo aveva un livello di preparazione molto più basso quando ho iniziato a montarlo. Stiamo camminando insieme! C’è stata subito sintonia, questo è certo!” 
Photo GIULIA IANNONE
" c'è stata subito sintonia con Apollo" cit. Stefano Brecciaroli

Stiamo camminando insieme, disse l’allievo di Adriano Capuzzo in quella intervista del luglio 2011 quando assieme al baio di talento si tinse di argento al CICO3* di Aachen alle spalle di Miachel Jung su la Biosthetique –Sam , altro cavallo 18enne che quest’anno chiuderà la sua carriera agonistica in maggio, partecipando a Badminton. E così sottolineò in quel momento il 6 volte campione italiano di completo: “Penso si sia trattato di un risultato importante. Aachen rappresenta il tempio dell’equitazione, si vive realmente una settimana di sport intenso. Per quanto riguarda il mio cavallo, Apollo, dopo i Campionati del Mondo a Lexinghton è rientrato su una gara così importante, siglando un secondo posto proprio dietro al Campione del Mondo –il Tedesco Michael Jung su la Biosthetique Sam- dunque mi ritengo molto soddisfatto. Posso solo auspicare di poter procedere nel migliore dei modi, per il futuro!!!”
Badminton 2013
"Ha compensato la mancanza di sangue, con una grande verve, forza interiore, generosità di cuore e uno spirito da combattente sorprendente. E’ stato grazie a tutte queste doti interiori che è riuscito a tener testa ai migliori purosangue del completo internazionale degli ultimi tempi” Photo courtesy Badminton Horse Trials
Quel futuro di cui parlava il cavaliere azzurro rappresentante dell’arma dei carabinieri, è fatto di Campionati del mondo, campionati europei, una vittoria nel CIC3* a Burnham Market, uno storico sesto posto a Badminton nel 2013, piazzamenti a Wiesbaden, Sopot, Dunazeski…non si contano i risultati in carriera. Poi l’infortunio, il cavallo pazientemente e mirabilmente rimesso in forma agonistica, fino ad arrivare ai Giochi Olimpici di Rio 2016 e lì quella maledetta bandierina inforcata male o mai inforcata  che causò l’eliminazione in cross country.  
Un cavallo amatissimo dal pubblico, dal suo cavaliere, potente, affascinante, ben interpretato nelle sue forme e caratteristiche “Nonostante sia un cavallo piccolo,  è al contempo molto atletico. Ha compensato la mancanza di sangue, con una grande verve, forza interiore, generosità di cuore e uno spirito da combattente sorprendente. E’ stato grazie a tutte queste doti interiori che è riuscito a tener testa ai migliori purosangue del completo internazionale degli ultimi tempi” mi ha raccontato una volta il nipote di Piero Coata. 
PHOTO GIULIA IANNONE
settembre 2012
il titolo italiano conquistato assieme ad Apollo

Infine arriva la svolta, la partnership con il dresseur italiano indiscutibilmente di grande spessore tecnico, che ha imposto la sua zampata nella preparazione tecnica di Apollo rendendolo “celebre” per le sue performance in rettangolo: trotti allungati da brivido, passi indietro da 10, nuca alta da vero cavallo da dressage puro, riunione molto vicina alla perfezione.  L’opera “margiana” fu compiuta,  e da allora il cavallo ha lasciato a bocca aperta molti giudici internazionali in giro per il mondo e dato ancor più filo da torcere ai binomi tedeschi e britannici che hanno avuto ,già dal primo giorno, un nemico o avversario in più sulla leaderboard.di nazionalità italiana! 
Altra immagine famosissima di Stefano ed Apollo ai WEG2010
"Paolo Margi ha dimostrato che con il suo lavoro metodico e professionale è possibile tenere testa ai migliori cavalieri al mondo." Cit. Stefano Brecciaroli

Bella novità per il nostro paese. “Ormai è più di una volta che fa una buona performance in rettangolo.  Sicuramente è ben dotato per questa prova, attrae l’attenzione per le sue caratteristiche fisiche: è un cavallo elegante, un cavallo che si esprime al massimo e questo è garanzia di alta competitività.” Ci spiegò Stefano in una delle nostre tante conversazioni telefoniche che si sono susseguite in questi 10 anni di carriera in sella ad Apollo. Quanto all’opera compiuta dal tecnico Paolo Margi ecco quanto ci confidò Breccia “Sono sicuro che in tutti i settori sportivi fa buon gioco il concetto della specializzazione. Certamente  Paolo è quel valore aggiunto che ha dato la possibilità di fare dei miglioramenti significativi durante il cammino  di crescita di Apollo e mio! Noi cavalieri di completo per curare  tutte e tre le discipline abbiamo bisogno di un aiuto per affinare tutti i vari dettagli .Va sicuramente dato anche a lui il merito dei nostri risultati. E ci tengo a sottolineare che Paolo era presente anche questa volta ad Aachen. “. Paolo Margi era presente anche a Lexington, a Badminton a Londra… ed in molti altri appuntamenti agonistici.  Dopo  Luhmuhlen, Breccia affermò “In un anno ha fatto progredire il cavallo e me in una maniera prorompente. Abbiamo scalato le classifiche popolate da mostri sacri! Paolo ha dimostrato che con il suo lavoro metodico e professionale è possibile tenere testa ai migliori cavalieri al mondo. Il suo entusiasmo era alle stelle! Lui è un uomo molto positivo!” 
Altro famosissimo scatto del binomio azzurro: noi lo prendiamo
a simbolo del saluto ideale di Apollo che si ritira quest'anno dalla scena agonistica

Una bellissima avventura, una splendida amicizia ed intesa che si è tradotta in gesta ed affermazioni agonistiche, costellata di piazzamenti, podi, riconoscimenti, lavoro duro, dedizione, sacrifici, rischi. E’ stata una splendida epopea durata 10 anni in sella ad un meraviglioso cavallo che ha avuto la fortuna di incontrare il cavaliere giusto al momento giusto, e tutte le persone che si sono occupate di lui dal maniscalco Paolo Olivetti, mago dei ferri, il veterinario storico Marco Eleuteri  e Mauro Gattuso,  il groom Luca Calaresu. 
Luhmuhlen 2011
Vediamo assieme a Stefano ed Apollo alcune figure importanti del team del binomio azzurro:
la moglie Francesca, Paolo Margi il dressage coach, il groom storico Luca Calaresu.

Grazie Stefano ed Apollo, è stato bellissimo vedervi fianco a fianco in gara. Piano piano, progressivamente avete  messo a punto ogni dettaglio tecnico, dal ritmo, alla decontrazione, contatto, impulso cavallo dritto e poi la splendida riunione. Nelle ultime gare abbiamo visto l’intesa di due amici che si conoscono profondamente ed intensamente.  Ed eccolo il cavallo, come un “arco” finalmente teso- le cheval tendu- con le sue masse muscolari sinuose ed elastiche, incollatura morbida, bocca decontratta.  Ma che belli i movimenti marcati, con tutte le andature scandite nettamente. Agili e coraggiosi e dinamici  in cross, precisi e puntuali  nella prova di concorso ippico.


Happy Retirement! 

giovedì 12 aprile 2018

WEG TRYON 2018 EVENTING TEST EVENT : “LA PRIMA IMPRESSIONE DI FRANCESCO GIRARDI”

"WEG TEST: a 5 mesi dal mondiale ...è tutto ancora work in progress"

Abbiamo contattato al telefono, appena rientrato dal North Carolina,   il Direttore sportivo della Fise, per un commento ed una prima impressione sul Tryon Equestrian Center (USA) che sarà la sede dei Campionati del Mondo in programma il prossimo settembre. Ci troviamo in North Carolina. La capitale è Raleigh ma la città più grande è Charlotte. Geograficamente questo stato americano – giusto per inquadrare -  è ubicato  fra l’Atlantico ed i monti Appalachi. È uno stato in gran parte agricolo e con una industria turistica sulla riva atlantica e sulle montagne.  Il centro- si legge sul sito web-  è stato inaugurato nel giugno del 2014: vanta 12 campi di equitazione ed oltre 1200 box permanenti. Vi sono già all’interno ristoranti, negozi, opzioni di alloggio, un campo da golf e club sportivo. La futura espansione prevede un hotel resort da 180 camere, condomini ed appartamenti, centro visitatori, complesso sportivo.
Ecco cosa ci ha raccontato Francesco Girardi …
 A cura di Giulia Iannone
Le foto sono state gentilmente concesse da Francesco Girardi

Quale è la sua prima impressione in merito agli impianti del Tryon Equestrian Center?
“Si tratta di una opera molto grande, che ovviamente va terminata. Tanti lavori devono essere ancora eseguiti. C’è in campo,  un grandissimo dispiegamento di forze: si lavora  senza sosta,  giorno e notte. Quindi abbiamo potuto visitare un impianto in parte molto bello e molto grande che deve essere ulteriormente completato”.
Di che zona dell’America si tratta?
“Attorno al Tryon International Equestrian Center c’è davvero poco, è campagna e spiccano delle coltivazioni di mele. La definirei una “oasi nel deserto”. La città più vicina è Charlotte dove è sito l’aeroporto, sarà distante circa un centinaio di km.  Dentro al Centro Equestre, dovete immaginare Arezzo moltiplicata per 10, con delle potenzialità di espansione enorme. La parte dolente del Centro Equestre sono gli alberghi. L’organizzazione aveva promesso di costruire delle strutture già all’interno,  invece credo che per quest’anno non ce la facciano. Quindi la location è carente di alloggi per atleti, probabilmente in occasione dei mondiali saranno smistati in alberghi diversi e distanti forse 30 minuti di macchina”.
"Il percorso del cross country si sviluppa a 3-4 km dal Centro Equestre, gira tutta attorno ad un laghetto, ed in origine nasceva come campo da golf. "

A cosa ha potuto assistere nei giorni della sua permanenza?
“ Era in programma un Eventing test Event ed una prova di volteggio. Ci saranno due grandissime arene. Una è già costruita e si chiama “ Morris” , in mezzo c’è una impalcatura temporanea che diventerà una enorme tribuna ristorante che darà sull’altra arena, dove organizzeranno invece il salto ostacoli ed il dressage. Quindi nell’arena Morris faranno la prima settimana  il concorso completo e dall’altra parte dressage, nella seconda settimana,  nell’arena Morris ci sarà  il paradressage e nell’altra il salto ostacoli. Nella stessa settimana sono occupate tutte e due le arene, con questa struttura centrale ( che non è finita) strategica, che si affaccia su entrambe le arene.”
Parliamo della qualità del terreno… il pensiero va principalmente a quello della prova di cross country. Cosa possiamo dire?
“L’Arena destinata al dressage ed al salto ostacoli si presenta con materiale moderno: sabbia silicea. Il percorso del cross country si sviluppa a 3-4 km dal Centro Equestre, gira tutta attorno ad un laghetto, ed in origine nasceva come campo da golf. Quindi è caratterizzata da dolci pendenze. Invece, la parte finale, che porterà dentro l’arena del salto, presenta oggi una pendenza molto ripida. Ma la stanno modificando e smussando. Credo che la parte finale del cross sarà molto faticosa però non sappiamo ancora con che tipo di pendenza si presenterà perché la stanno costruendo. Il terreno sembra essere buono. La notte ha piovuto e la mattina aveva assorbito bene l’acqua. Il problema , essendo vicino all’Atlantico, è che non si può stabilire perfettamente il tipo di clima. E’ molto variabile, è tipo l’Irlanda. “
Cosa l’ha colpita, pensando che l’America fa sempre le cose in grande ed è sempre originalissima?
“ Il dispiegamento di macchine e forze umane messe in campo per la costruzione dell’impianto per i Mondiali. Siamo a 5 mesi dall’evento, ed è ancora tutto work in progress! L’impresa, capiamo bene, non è finalizzata solo ai WEG 2018 ma a creare un Centro equestre pari, per dimensioni e qualità, a Wellington, con un fattore clima diverso. Wellington è attivo solo nel periodo invernale perché in estate fa troppo caldo, invece Tryon è migliore. L’impianto dovrebbe emulare e riproporre il più famoso di Wellington. Sfarzo, ricchezza, grandi capitali che per noi europei sono impensabili. Tutto grandioso e  imponente”
"coloro che avranno la fortuna di essere selezionati, potranno vivere una  esperienza impareggiabile in un paese giovane, vivace, brillante, pieno di soluzioni e strategie nuove.”

Altre difficoltà concrete, oltre clima ed alloggi?
“ Il clima è una variabile, direi. La difficoltà sta nel non poterlo prevedere. Per noi Italiani il problema maggiore  è rappresentato dal  viaggio, i cavalli saranno in quarantena, lì c’è tutta una area riservata, dove staranno in osservazione  per 40 ore senza poter uscire dalla zona dedicata: sono state preparate due grandi scuderie attaccate, dove i cavalli potranno camminare al passo, l’accesso sarà riservato solo ai groom e verranno fatte tutte le analisi ed i controlli del caso. Gli Americani sono attentissimi .  Quanto all’organizzazione, basandoci sul Weg Test cui abbiamo assistito, credo vada perfezionata! La struttura è molto bella ma l’organizzazione va collaudata. Noi in Europa abbiamo un sistema molto preciso e puntuale, e non siamo secondi a nessuno. Ci sono poi delle difficoltà oggettive: i cavalli viaggiano in aereo, con un peso prestabilito per i bagagli in termini di cassoni. L’organizzazione deve preoccuparsi di fornire  tutto ciò che non è stato possibile portare: tipo forche, secchi, carriole…per noi è una trasferta molto complicata ed onerosa. Però coloro che avranno la fortuna di essere selezionati, potranno vivere una  esperienza impareggiabile in un paese giovane, vivace, brillante, pieno di soluzioni e strategie nuove.”
Tutto il materiale fotografico e video raccolto,  in questo WEG TEST, come sarà divulgato?
“ Faremo subito una riunione, con i cavalieri e tecnici  del completo, la settimana prossima, durante l’Internazionale di Vairano. Proietteremo i video e poteremo le informazioni più utili che abbiamo raccolto e che ci sono state fornite,  ad esempio,  le vaccinazioni richieste per la trasferta.”
Chi sono i cavalieri interessati a queste “WEG info”?
“ Tutti i cavalieri qualificati al Mondiale come prima tranche, andando avanti saranno quelli presenti nella long list e alla fine nella short list finale. Le fasi sono tre. Ad oggi noi abbiamo un gruppo di cavalieri qualificati, nel completo, ad esempio, sono tutti coloro che hanno terminato un CCI3* per la qualifica, per il salto ostacoli sono quelli presenti nella prima lista dunque 12 cavalieri. Ora a mente faccio fatica a ricordare i nominativi, comunque il concetto è chiaro”
"Faremo subito una riunione, con i cavalieri e tecnici  del completo, la settimana prossima, durante l’Internazionale di Vairano e daremo le informazioni raccolte durante la trasferta in america"

Giusto una piccola curiosità: Lei in carriera a quanti campionati del mondo ha assistito o preso parte?
“ Non tanti. Ho assistito a Roma 1998. Come cavaliere ho preso parte ad Olimpiadi ed Europei. Consideriamo però, che l’Italia ha iniziato tardi a presentare una rappresentativa ai campionati del Mondo, soprattutto in concorso completo. La mia esperienza come atleta è stata principalmente in completo, e devo dire che schierare una squadra azzurra non è facile in questa disciplina. I WEG sono la gara dei professionisti, la più grossa che c’è, superiore ad Olimpiade ed Europeo. In questa gara bisogna avere atleti da poter mandare e non è sempre stato così”
"I WEG sono la gara dei professionisti, la più grossa che c’è, superiore ad Olimpiade ed Europeo. In questa gara bisogna avere atleti da poter mandare e non è sempre stato così”
PHOTO GIULIA IANNONE
Campionato italiano YR completo 2017

C’è qualcosa in particolare, di questo WEG TRYON EVENTING TEST, che le è rimasto impresso?
“ Le macchine, sinceramente!  Gli Americani hanno dei pick up enormi, che da noi non sono nemmeno commercializzati, della Ford, con due ruote dietro… ma qualcosa di gigantesco. Attaccano un trailer –anch’esso gigantesco che è grande come un nostro van- e gli equestri  girano con questi veicoli. Una immagine indimenticabile  per forza,  perché da noi è impensabile,  ma credo che non esistano neanche delle strade così grandi,  dove far circolare dei veicoli del genere!”





martedì 3 aprile 2018

MICHAEL JUNG?
 LA SEMPLICITA’ DI UN CAMPIONE MODERNO: LA VERA  FORZA VIENE DAL DRESSAGE!
Un dressagista superbo, un meraviglioso interprete del cross country, un ostacolista favoloso.
PHOTO GIULIA IANNONE
MICHAEL JUNG E SAM
" Lo chiamano Michi, Terminator, l'extraterrestre, l'alieno"...


 Testo e foto Di Giulia Iannone

Lo chiamano Michi, Terminator, l’extra terrestre, l’alieno del completo.
Il suo eroe e  idolo nella vita,  è il  papà,  Joachim Jung.
 Seguo  da parecchio tempo il campione  tedesco classe 1982.
In televisione, sul web, nei video di youtube dà sempre la stessa impressione: sembra perfetto, un marziano, senza emozioni o sentimenti, senza paura o esitazioni.
Non pare un comune mortale, ha una sicurezza ed un autocontrollo fuori dal normale.
Questa estate, prima dei campionati europei in Polonia,  ho tentato di intervistarlo al telefono. E’ stato facilissimo: molto cortese, familiare, amichevole, disponibile, di una educazione e gentilezza impareggiabile. Un ragazzo semplice , mi sono detta, umile. Non pare il campione senza sentimenti e paura che vediamo in televisione, di cui seguiamo gesta imprese e vittorie continue.
"Mi ha stupito per la semplicità e disponibilità e la spontaneità"...
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Quando ho saputo che sarebbe stato la guest star all’Internazionale dei Pratoni del Vivaro, sono andata ad incontrarlo, per  ringraziarlo e  chiedergli l’autografo. Mi ha stupito di nuovo per la semplicità e la disponibilità e la spontaneità che presenta nei confronti dei fan.
E finalmente l’ho osservato da vicino, vicinissimo.
Sono stata a guardarlo per quasi due ore a bordo campo, mentre svolgeva il warm up pre-dressage, prima con Rocana e poi con il mitico e maturo “cavallo maestro” Sam.
Non credo di dire nulla di nuovo in relazione a questo grandissimo campione molto moderno, che è arrivato ad un altro livello di preparazione atletica, tecnica e psicologica.
E’ in primo luogo un atleta sui generis: è alto 1,68 e pesa 70 kg, è molto muscoloso e certamente dal fisico poderoso,  ha una condizione atletica invidiabile e molto fiato,  è molto armonioso.
PHOTO GIULIA IANNONE
"E' un cavaliere perfetto in ogni piccolo dettaglio"

Ha dimostrato di essere , e non con un solo cavallo, un “modern Master”: un dressagista superbo, un meraviglioso interprete del cross country, un ostacolista favoloso.
Leggendo articoli qua e là sul web, ho scoperto che il giudizio e l’impressione su questo completista speciale è corale: viene paragonato ad una divinità, qualcuno dotato di poteri soprannaturali:  “Super Michi” o qualcosa del genere! Da young rider pare fosse un ragazzo che mostrava enorme talento, un ragazzo serio, metodico, di pochissime parole, sempre concentratissimo sulla gara, che fosse una  gara di potenza, un tre stelle, un semplice stallion show.
 La differenza?
PHOTO GIULIA IANNONE
I cavalli di Jung sono leggeri, obbedienti, collaborativi, desiderosi e volenterosi, partecipi del lavoro.
Guardate questo 18enne!

 Sta nel  modo in cui questo cavaliere lavora i cavalli: muove e ginnastica tutto il corpo, li tiene leggeri, obbedienti, collaborativi, desiderosi e volenterosi, partecipi del lavoro. Non li monta con forza obbligandoli, chiede loro di lavorare sempre in perfetto equilibrio ,  dà loro tutta la comprensione e confidenza di cui hanno bisogno. Il cavaliere teutonico ha portato la disciplina del completo ad un nuovo livello, nel quale il dressage è la chiave di volta di tutto, è la svolta epocale, è il pilastro e l’anello di congiunzione anche con la mente e l’anima dei cavalli. Nel passato si riteneva che “troppo dressage avrebbe rovinato e compromesso la prova di cross country”,  vissuta, in altri tempi,  come un vero e proprio test di coraggio e sicurezza.  Questa è la modernità di un cavaliere che è una vera gioia per gli occhi: non c’è sforzo nella sua monta, è morbido, semplice, sempre nel ritmo. 
Guardare un cavaliere del genere è fonte di ispirazione, è motivante, è classe e finezza allo stato puro.
PHOTO GIULIA IANNONE

Non è solo espressione di talento, è motivante, è fonte di ispirazione, è classe e finezza allo stato puro, e tutto questo crea amicizia e legame con i suoi cavalli che in gara si battono e lottano nell’agone sportivo, non solo insieme , ma per lui. Quello che stupisce è il senso dell’equilibrio, la semplicità e facilità. Il dressagista internazionale, Christoph Hess, parla di Jung come di un cavaliere “perfetto in ogni più piccolo dettaglio”. Ha un assetto morbido, ha equilibrio, i suoi cavalli sono sempre avanti alle gambe grazie ai suoi “driving aids” ed addestra i cavalli seguendo alla perfezione la scala del training. Dicevamo “semplicità”, ma anche confidenza perché tutti i cavalli sono elastici, possono usare il corpo e soprattutto il collo come bilanciere, ed inoltre i cavalli sempre avanti alla verticale, possono vedere i salti presto, così che sappiano sempre cosa devono saltare. 
Dal dressage ha assimilato sensibilità affinata, sempre più, con la tecnica.
PHOTO GIULIA IANNONE

Michael compete e si allena in dressage e salto ostacoli ai massimi livelli, gareggia ogni settimana in gare di completo o salto nelle top competition. Sa benissimo cosa fare in gara, come gestire i tempi, il warm up, ha alle spalle un ottimo team, ha una gestione dello stress e della fatica in termini positivi. Papà Joachim, padre allenatore e mentore, dice che suo figlio ha preso dal salto ostacoli grande mestiere: prima di tutto un grande occhio per le distanze e gli ostacoli, dal dressage ( è stato per molto tempo allenato da Hubertus Schmidt)  ha assimilato sensibilità, affinata sempre di più con la tecnica.
"la mano è leggerissima, la bocca è sfiorata mai turbata, gli aiuti sono invisibili"
PHOTO GIULIA IANNONE

Sicuro, dettagliato, pronto ad affrontare l’inconveniente tecnico, la sbavatura, sa quando e quanto chiedere ai suoi partner a quattro gambe, e ricompensa in continuazione: carezze, pause a redini lunghe, anzi impugnate alla fibbia,  e distensione. La mano è leggerissima, la bocca è sfiorata mai turbata, gli aiuti sono invisibili. E’ tutto molto elegante, anche la tenuta di gara del cavaliere, l’estetica del cavallo in cui viene rispettata la massima “less is more”. Altro che alieno ed extra terrestre: quello che mi ha stupita ed emozionata , non è roba che proviene da un altro pianeta,  è stata l’incredibile semplicità che, ahimè, è irraggiungibile ed ha a che fare con la perfettibile perfezione, con la sicurezza, con  ore ed ore di lavoro corretto e ben studiato , l’eleganza, la raffinatezza, l’esperienza ed il mestiere ,  che ha, ormai , raggiunto espressione di “arte”.
Altro che alieno...quello che mi ha stupita ed emozionata non proviene da un altro pianeta.
PHOTO GIULIA IANNONE



domenica 1 aprile 2018

IL PODIO DEL CIC3* E’TUTTO “DI MICHAEL JUNG” MIGLIORE DEGLI ITALIANI, E’ IL GIOVANE FOSCO GIRARDI SU FELDHEGER, CHE SFIORA IL PODIO E CHIUDE AL QUARTO POSTO.

INTERNATIONAL HORSE TRIALS 29-1 aprile 2018
CENTRO EQUESTRE RANIERI DI CAMPELLO

PHOTO GIULIA IANNONE
MICHAEL JUNG ED IL SUO AMICO DI SEMPRE SAM
" Sam and I trust each other so much" aveva detto in una intervista nel 2017 il cavaliere dei record.
Osservandoli, trapela in un attimo la complicità ed il feeling.


A cura di Giulia Iannone

Il cavaliere “extra terrestre” Michael Jung domina assolutamente, come da previsioni del resto, la categoria massima dell’International Horse Trials andata in scena ai Pratoni del Vivaro , durante il ponte delle festività pasquali.
 Classe 1982, tre ori olimpici al collo, nel 2016 ha centrato anche,  quale secondo cavaliere nella storia, il Grand Slam of eventing. Ha fatto concretamente la storia del completo, vincendo per la prima volta, in sequenza titolo olimpico, mondiale ed europeo, questo nel 2010, 2011, 2012. Ha vinto tutte e tre le volte su “la Biosthetique Sam”.  E mi fermo qui perché citare titoli e medaglie e guinness dei primati di questo super campionissimo, diventa una lunga impresa ed una trappola per qualsiasi giornalista sportivo di settore! Oggi all’ex Centro Federale oggi Ranieri di Campello, il tedesco natio di Bad Soden,  ha chiuso la prova di concorso ippico con netto agli ostacoli sia con Rocana, la femmina baio scura del 2005 da Ituango XX, che con Sam, castrone baio del 2000 da Stan the Man XX, assicurandosi la prima e la terza posizione del podio con 40.10 e 47,20 pn. La seconda posizione è stata appannaggio del  polacco Pawel Spisak su Banderas, castrone polacco del 2007 da Moravia. Per loro 4 penalità in salto ostacoli che ha  portato  il binomio a chiudere le tre giornate con 44,50 pn. Questo cavaliere polacco, classe 1981 è allievo di Michael Jung, ha rappresentato il suo paese ai Giochi Olimpici di Atene, Pechino , Londra e Rio de Janeiro. 
Michael Jung e Rocana nello splendido scatto del fotografo e nostro amico,
Massimo Argenziano.
Campione polacco per cinque volte ( 2005, 2006, 2007, 2011, 2015, 2017). Sfiora per un soffio il podio, il giovane figlio d’arte Fosco Girardi sul trakenner del 2007, Feldheger da Betel, ma la sua è una ottima e motivante e positiva performance perché da settimo dopo il dressage con 32,90 pn scala ben 4 posizioni con la prova di cross country, mentre oggi commette un errore agli ostacoli nella prova di concorso ippico con una lieve infrazione di tempo, che lo porta a chiudere con 50,30 pn ai piedi del podio. “ Sono contentissimo” ha dichiarato il cavaliere ,  che da poco ha anche ottenuto il titolo di istruttore di I livello, proprio al termine della categoria ” ho fatto un errorino all’ultimo ostacolo, però sono realmente soddisfatto e felice, e ringrazio in primis il mio  cavallo, compagno ed amico di gare, Poldo. Questo risultato nel mio secondo CIC 3* in carriera rappresenta una ottima motivazione e stimolo prima dei Campionati Italiani. Ripeto : una grande gara!” .
"Sono contentissimo e felice" ha dichiarato Fosco al termine della gara
PHOTO GIULIA IANNONE


Nel CIC* si afferma Andrea Cincinnati su Olimpia de la Folgore con 26,50 pn; mentre nel CCI2* salutiamo il trionfo di Allegra Ragaini sulla cavalla pezzata oldenburg  “Athina Quandolyn” con 44,80 pn; Il CCIP2* vede sul gradino più alto del podio Eleonora De Sanctis  su Fine and Smart Vd Langenheuvel con 46,90 pn; nel  CCI* svetta ancora il campionissimo Michael Jung che fa incetta di podio, stavolta in versione Wild Wave classe 2012, con il risultato finale di 33,70 pn; mentre è Matilda Schiavo su Free Travel ad affermarsi nel CCIP* con 49,20 pn. E’ di Nicolas Wettstein, portacolori dell’Ecuador, la categoria CIC2*, su Meyer’s Happy, con il punteggio negativo finale di 41,20. Francesca Blasi in sella a Achrima du Bary sigla con 33,40 punti negativi la categoria Introductory Level.