domenica 31 dicembre 2017

“FAREWELL MIGUEL: LA SCOMPARSA DI MIGUEL TAVORA


Photo Courtesy Horsemagazine.com
Il mondo dell'equitazione piange il Maestro del dressage classico Miguel Tavora
uno dei migliori allievi di Nuno Oliveira

Di Giulia Iannone
Ci lascia a 74 anni il rinomato” classical  dressage  trainer “  di origini portoghese. Era considerato il miglior allievo di Nuno Oliveira.
E’ accaduto il 29 dicembre 2017 ..

Il mondo del dressage internazionale ed anche del salto ostacoli ,dice per sempre addio a Miguel Tavora. Si susseguono sul web ,  in queste ore, messaggi ed articoli dedicati  al grande Maestro, mentore, coach, trainer e grande allievo del dressagista classico Nuno Oliveira. George Morris, il grande guru americano del salto ostacoli, andava spesso ai clinics del maestro portoghese, per osservare il lavoro del grande esponente del dressage classico.
Il Maggiore D.Miguel de Lancastre e Tavora (Abrantes) nacque in Portogallo nel 1943, figlio del nono Marchese e Marchesa di Abrantes. Ha iniziato a montare a cavallo a 8 anni con il Maestro del dressage classico, leggenda indiscussa di tutti i tempi, Nuno Oliveira. È stato suo allievo per circa 10 anni. Frequenta l’accademia militare.  Nella sua carriera militare ha completato il Corso di Istruttori e successivamente il Corso di Master nell'Accademia di equitazione militare e civile di Mafra (CMEFED) dove è stato successivamente nominato Capo Istruttore e Direttore della Divisione Equestre di questa scuola. Ha gareggiato in concorso completo, salto ostacoli e dressage. Ritiratosi dalla carriera militare, Nuno Oliveira fece in modo che Miguel si trasferisse in Australia con la moglie Dianne ,dove ha fondato il proprio centro ippico, M&D Tavora School of equitation. Durante la sua vita ha allenato molti cavalieri in giro per l’Australia, gli Stati Uniti dove era amatissimo, e in Portogallo.
Cavaliere, tecnico generoso, appassionato ed intenso ammiratore dell’essere cavallo, sapiente conoscitore ed interprete dell’arte equestre classica è considerato il miglior allievo di Nuno Oliveira. “ Mi piace molto l’equitazione, i cavalli, insegnare ai cavalieri ed  addestrare i cavalli, aiutare  entrambe a migliorare grazie alla mia esperienza. Non credo di essere uno dei migliori allievi di Nuno Oliveira” ecco cosa affermava Miguel Tavora in una intervista rilasciata nel 2013. Sul grande maestro del dressage classico diceva “ Da Nuno ho imparato il rispetto per il cavallo, per l’etica e ad usare la tecnica in maniera corretta ed appropriata ad ogni tipo di cavallo, usare tatto ed istinto sempre ricordando che il cavallo è un animale straordinario che è nostro amico da rispettare ed al quale offrire la migliore vita possibile”.
Equitazione come arte e scienza, che necessita di forte preparazione culturale ed impegno, in cui nulla va lasciato al caso, nulla è improvvisato o inventato. Crescita costante e continua fatta di umiltà semplicità e passione.  Calma costanza passione e dedizione i sentimenti che vanno a mescolarsi con l’entusiasmo,  la ricompensa per tanto impegno e fatica,  nell’arte, nel metodo, nella progressione ed evoluzione del cavallo. La vera vittoria, la vera ricompensa, il vero premio o podio ?
Un cavallo rilassato, amato , rispettato, felice, confidente, in piena collaborazione e fiducia.
Malato da tempo, Tavora era stato ricoverato in ospedale ed aveva inviato il suo ultimo messaggio pubblico il 15 ottobre 2017, nel quale diceva addio a tutti i suoi amici. “ Mi dà grande conforto sapere che tante persone pensano a me e pregano per me” aveva scritto per l’ultima volta.

Miguel Tavora teneva lezioni e clinics in giro per tutto il mondo. Ha pubblicato un libro di classical dressage training intitolato “Conceitos Equestres – Principios e Tecnicas e spesso collaborava con articoli tecnici con il sito australiano Horse magazine. 

mercoledì 20 dicembre 2017

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA FISE LAZIO

Pietro Roman, accolto da una ovazione di applausi.
Porta dal 5 dicembre 2017 al collo il bronzo continentale a squadre,ottenuto assieme al grigio Barraduf.
PHOTO GIULIA IANNONE

“ SPORT EQUESTRI, A TAVOLA : LA CENA E’ SERVITA”!
Ospite d’onore della serata , Il Presidente della Fise Marco Di Paola.
 La parte più emozionante del gala, la consegna dei premi speciali e due collegamenti telefonici con Umberto Martuscelli ed Alberto Zorzi, vincitore su Contanga, del Grand Prix di London Olympia.
A cura di Giulia Iannone

Giornata di sport quella di martedì 19 dicembre 2017.
Nella mattinata,  alle ore 11, si svolgeva   presso la Casa delle Armi al Foro Italico,  la cerimonia annuale dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano.

Invece, nel pomeriggio,  si è tenuto,  a partire dalla ore 18, il Galà della Fise Lazio, quest’anno realizzato  presso il Ristorante il “Pescatore “ sito  in via Nomentana 1141.
Gli sport equestri, sono stati messi  tutti a tavola, mentre nelle ultime edizioni della festa dello sport di Fise Lazio, vi era solo un breve e rapido rinfresco a fine serata.
  La cerimonia di premiazione, di nuova concezione,  è iniziata attorno alle ore 18 , con la conduzione di Massimiliano Menegon. La prima tranche dell’evento,  ha visto in scaletta  avvicendarsi le discipline del reining , volteggio ed endurance di livello regionale,  nazionale ed internazionale. Il clou della serata si è fatto registrare dalle 20 in poi , quando sono andate in “scena” le discipline del Dressage, Salto Ostacoli e Completo.  Si  sono alternati sul palco, con l’incarico di consegnare i premi offerti dal Comitato Regionale  Fise Lazio, numerose personalità di spicco dell’equitazione, sotto lo sguardo attento del Presidente della Fise Regionale, Carlo Nepi, padrone di casa della kermesse.
 Una cena conviviale che ha richiamato circa 500 persone.
 Sono state riempite ben due sale messe in comunicazione tra loro con schermi e trasmissione audio, le premiazioni sono andate avanti , senza sosta, fino oltre le ore 23.
Senza dubbio possiamo segnalare che la parte più interessante e toccante della serata riguarda la fase di consegna dei premi speciali. Oltre a quello dedicato a Marco Di Paola, segnaliamo la targa offerta  dall’Associazione Nazionale Istruttori di Equitazione, a Raffaele Tagliamonte, “riconoscimento all’istruttore più meritevole” del 2017. E’ stata poi la volta di una dedica commossa, sentita nostalgica a Gianni Marfoli, compianto cavaliere laziale che si può annoverare tra i migliori interpreti del cavallo italiano, ai quali si è dedicato interamente in carriera, spesso non per scelta, ma per necessità.  Probabile Olimpico per i Giochi di Los Angeles 1984, era stato chiamato da Raimondo D’Inzeo ai Pratoni del Vivaro,. La sua corsa verso i 5 cerchi si arrestò perché “Inviolable” il cavallo che gli era stato affidato, gli fu tolto poco prima di Piazza di Siena. Fu una delle amare ed intense delusioni.  Vinse il Premio Caprilli nel 1988 alla Fiera di Verona.  Tutti coloro che hanno avuto la possibilità di conoscere Gianni Marfoli,  non possono fare a meno  di rimpiangerlo e di volergli bene e di ricordarlo, e ieri sera, è stata una occasione, dopo tanti anni, per celebrare il cavaliere della provincia di Frosinone, scomparso nel 1998. A ritirare il premio, sono saliti sul palco, i due figli e la moglie, Paola Frattura, visibilmente emozionata e commossa. Altro momento, toccante e sentito, ha visto protagonisti  un gruppo di “coraggiosi” responsabili della Rinascita dei Pratoni.  Erano  schierati sul palco: Giulia Serventi, Paco Ramirez, Fabio Fani Ciotti, Nicoletta Romagnoli, Argenta Campello, Francesco Girardi alla presenza di Geremia Toia, incaricato di consegnare il premio speciale . “ I Pratoni del Vivaro non sono solo destinati e rivolti alla disciplina del completo” ha detto Fabio Fani Ciotti al microfono ed ha aggiunto” stiamo lavorando con vigore affinchè questo storico e prezioso impianto,  possa ospitare di nuovo competizioni dedicate al dressage ed al salto ostacoli. Come avveniva un tempo. Recentemente ha accolto anche una gara di endurance”.
E poi Duccio Bartalucci, nuovo selezionatore senior – che lavorerà accanto a Giorgio Nuti e Marco Porro- e  Stefano Scaccabarozzi, anello di congiunzione ideale con Piero D’inzeo di cui è allievo ed erede della dottrina e dei principi del carismatico maestro italiano. Dulcis in fundo, accolto da una ovazione di applausi,  il cavaliere figlio d’arte , Pietro Roman,in rappresentanza di quella squadra composta da Vittoria Panizzon, Arianna Schivo e Pietro Sandei, che oggi porta al collo la  medaglia di bronzo del campionato europeo di Strzegom in Polonia, agguantata, dopo la squalifica della squadra tedesca.





domenica 26 novembre 2017

LA STORIA DI BEATRICE E MAGUE: ” TWO HEARTS, BELIEVING IN JUST ONE MIND”

COMPLETO
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"Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


A cura di GIULIA IANNONE
“Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo.
 Lei è Beatrice Mascioli classe 1996 e lui è Mague, castrone sauro da Fines x Samaca,  nato ed allevato in Spagna, classe 1999. Uno 18enne l’altra 21enne: si conoscono dalle categorie 1 e sono arrivati  a livello tre stelle internazionale .
Insieme da ben 7 anni ed una bella storia da raccontarci.
 Lo spunto  ce lo offre la loro recente partecipazione al concorso di  Le Pouget in Francia.
Ecco cosa ci ha rivelato l’allieva del C&G, al telefono dopo l’ultima gara, a chiusura della stagione agonistica 2017…

Beatrice, hai appena debuttato in Francia nel tuo primo tre stelle internazionale . Tu  ancora Young rider con il tuo storico cavallo 18enne. Raccontaci come è andata?
“Considerando l’esperienza maturata in questi anni, ho deciso, in accordo con i miei istruttori, di prendere parte al CIC *** a Le Pouget insieme al mio fedele compagno Mague.
Il giovedì abbiamo iniziato con la prova di dressage conclusasi con un punteggio davvero soddisfacente di 57,50 pn , considerando il suo temperamento caldo.
Il sabato nel salto ostacoli ho accumulato qualche penalità di troppo, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. La domenica ero pronta e determinata ad affrontare un cross impegnativo sia nell’aspetto tecnico che nell’altezza dei salti e quello che più desideravo era di portare a termine la gara con un netto agli ostacoli. Già in campo prova io e Mague eravamo concentrati, dovevo montare assolutamente bene per portare a termine il percorso …e così è stato, il mio compagno ha affrontato ogni salto dimostrando un grande coraggio ed io insieme a lui. Aver fatto il mio primo tre stelle con Mague è significato affrontare un passaggio di categoria importante con serenità”
"Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo."
Photo courtesy Beatrie Mascioli

Un valore straordinario aver fatto il passaggio di categoria con il cavallo “maestro e del cuore”. Allora parlaci di lui e del vostro primo incontro. Come e quando hai conosciuto  Mague e cosa ti è piaciuto di questo piccolo grande  cavallo?
“ Mague era arrivato da pochi giorni in Italia. Proveniva dall’Inghilterra. Lo montava Wiggy, la moglie  di Andrew Nicholson. Questo cavallino sauro,  nasce nell’allevamento spagnolo di cavalli purosangue da completo  di Ramon  Beca, per intenderci da cui provengono Nereo e Quimbo.  Fu il mio istruttore dell’epoca, Massimo Ramirez, a segnalarmelo ed a suggerirmi di andare a provarlo. E’ stato amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Era il 2010, lui aveva 11 anni ed io tredici! Il cavallo aveva già partecipato a qualche due stelle ed io gareggiavo ancora nelle categorie 1. Già al primo incontro rimasi entusiasta e stupita dalle sue capacità e dal fatto che sapesse “fare tutto”. E’ stato quel giorno di 7 anni fa, in cui  “Mague”  è entrato a far parte della mia vita”.

Carattere e doti del cavallo: punti di forza e punti deboli. Cosa c’è da tenere a bada in questo purosangue?
“ Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo, questo fa in modo che lui possa avere sempre un atteggiamento positivo nei confronti di qualsiasi esercizio gli venga proposto. Tutta questa voglia di fare ed andare, su un fisico leggero e  moderno che è quello di un purosangue, si trasmette in un corpo che certe volte si tende e che non riesce a decontrarsi da un punto di vista psico- fisico. C ’è tantissima energia in questo soggetto che spesso , specie nel lavoro in piano, appare ingestibile e difficile da canalizzare in maniera simmetrica e  si fa fatica a renderlo elastico e cadenzato”
" C'è tantissima energia in questo soggetto, che spesso si fa fatica a canalizzare"
Photo Beatrice Mascioli


Su cosa si basa la tua intesa con il tuo amico cavallo?
“ Credo di poter dire, conoscendoci così bene, che siamo anche simili.  Ci fidiamo l’uno dell’altro e siamo testardi.  C’è molta lealtà nel nostro legame e ci corrispondiamo e compensiamo profondamente, riusciamo ad affrontare ogni difficoltà, in gara e nel lavoro quotidiano, con sicurezza, pacatezza, senza irruenza o impulsività ma con grande decisione. Ci supportiamo l’un l’altro sempre con amicizia.”

Da quanti anni monti al Circolo “C&G” di Ariccia e cosa ti danno tecnicamente ed emotivamente i tuoi istruttori Francesco Girardi e Deadato Cianfanelli?
“ Monto al C&G da cinque anni circa. I miei istruttori mi danno un grandissimo supporto dal punto di vista tecnico, ed ancor di più, mi consentono di avere  una preparazione specifica in ogni disciplina equestre che affronto in completo. Invece posso dire che  mi occupo personalmente della preparazione generale del mio cavallo, sempre con la supervisione dei miei tecnici. “
Beatrice Mague ed il Dressage coach Deodato Cianfanelli
"Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo "
PHOTO DI GIULIA IANNONE
Warm up dressage campionato italiano 2017


Come sono intervenuti, allora, in dressage Deodato Cianfanelli, e Francesco Girardi in campagna, per valorizzare ancor più il binomio e metterlo in luce?
“ In dressage ci siamo concentrati molto sulla decontrazione, proprio il punto preciso della scala del training che è quello di avere il cavallo rilassato  sia nella muscolatura che mentalmente. Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo . La difficoltà più evidente che manifestiamo anche in gara, è quella di mantenere, durante tutta l’esecuzione del grafico, il livello di decontrazione, che spesso viene meno per l’impulsività e per la grande energia che il cavallo investe di fronte ad un obiettivo, sia esso dressage, salto o campagna. Per la campagna, abbiamo focalizzato l’attenzione ugualmente, sulla precisione rispetto al disegno della parabola, sulla centralità del salto, sulla gestione puntuale  delle linee e combinazioni, sulla precisione nell’avvicinamento,  dato  appunto, questo fattore  irruenza e grande voglia del cavallo di fare e accontentarmi in gara. Spesso eravamo molto poco precisi.”
"Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. "
Un momento del rettangolo durante il campionato italiano 2017
PHOTO GIULIA IANNONE


La tecnica raggiunta assieme negli anni, grazie ai tuoi istruttori, ha esaltato ed aumentato intesa e legame?
“ Assolutamente, soprattutto per quanto riguarda il lavoro in piano. Noi come binomio siamo cresciuti moltissimo! Lo dimostra il nostro ultimo punteggio al tre stelle di  Le Pouget.  Per  quanto riguarda la tecnica in cross, abbiamo vissuto una grandissima evoluzione, poiché noi partivamo da categorie di livello juniores e prima ancora da un livello pre-agonistico come categorie 1 e 2. Quindi la nostra, è una storia bellissima, proprio perché parte da lontano, dai miei inizi sportivi e con il lavoro tecnico abbiamo potuto potenziare al meglio  le nostre qualità ed esprimerle”

Mi hai detto che questo cavallo “sapeva e sa fare tutto”. Allora cosa mancava o manca a te per eguagliare e raggiungere questo cavallo?
“ Il cavallo era ed è capace e coraggioso. A me mancava l’esperienza! E’ stato lui il mio unico grande Maestro, anche in termini di volontà e duttilità, poi entrambe abbiamo vissuto un lunghissimo percorso tecnico perchè partiamo da una attività juniores e oggi siamo riusciti ad arrivare ad una attività tre stelle internazionali, tre campionati europei yrider, un bronzo italiano nel 2015. Insieme abbiamo avuto modo di crescere ed aiutarci a vicenda. Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. Lui mi ha saputa ripagare dandomi il massimo ed anche sostenendomi in momenti difficili della mia attività sportiva. Ho affiancato in seguito, altri cavalli a Mague, non sempre sono riuscita ad ottenere gli stessi risultati, ed ogni volta invece il mio sauro spagnolo, è stato in grado di rincuorarmi e tirarmi su ,ad un livello nazionale ed internazionale di rilievo, nonostante esperienze talvolta deludenti”
Photo GIULIA IANNONE
Warm up cross campionato italiano 2017
"La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Cosa ti ha insegnato, allora, il tuo Maestro Mague?
“ A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi, anche a superare i limiti che spesso non sono reali, ma imposti da noi stessi. La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Un cavallo così  speciale ed importante, arrivato così presto ad inizio carriera, è sì un evento fortunato, ma non rischia di essere una presenza ingombrante perché si può essere tentati dal ricercare sempre “Mague” in ogni cavallo?
“ Sicuramente non è facile trovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo! Può essere invece facile intravedere in ogni cavallo quelle grandi qualità morali che Mague rappresenta, quindi la naturalezza e semplicità nel porsi di fronte ad ogni esercizio, con un ritmo ed impulso naturale che tutti i cavalli hanno e che va rispettato, e poi la costanza ed affidabilità a livello agonistico di questo soggetto, perché il mio amico a quattro gambe mi ha sempre dato la possibilità di fare programmi, anche a lungo termine ed avere sempre un compagno valido e pronto a dire di si”
PHOTO GIULIA IANNONE
Campionato italiano completo 2017
"Cosa mi ha insegnato Mague?
"A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi"


Starai affrontando ovviamente già il dopo Mague. Ti fa “paura” passare ad un altro cavallo, dopo aver vissuto un rapporto così intenso?
“ Non posso avere timore perché abbiamo detto che sono uguale a Mague, e quindi il nuovo e ciò che non conosco non deve spaventarmi! Devo essere tenace e coraggiosa e come il mio sauro non devo avere limiti. Devo lanciarmi verso nuovi orizzonti, come fosse un salto da cross!”

Sei preoccupata , dopo esserti sentita invincibile, con un cavallo così preparato, di rimetterti in discussione, e dover fare “da guida” all’interno di un binomio, con un cavallo più giovane ed inesperto? Sei pronta ad affrontare l’ipotesi della sconfitta?
“ Questo devo ammettere che mi ha sorpresa e costretta a fare una  profonda analisi e riflessione. Sono stata messa di fronte ad una diversa realtà rispetto a quanto avevo vissuto prima. Non mi sono tirata indietro, però, mi sono rimboccata le maniche, ho cominciato a lavorare sin dall’inizio tornando agevolmente anche a categorie inferiori per ricostruire un nuovo binomio, che sta fiorendo e crescendo con Sahara d’Iscla Z, grigia Zangersheide del 2009. E’  una cosa che doveva succedere, dovevo prima o poi diventare io quella più esperta all’interno del binomio. Ora tocca a me”
I commenti post rettangolo al campionato italiano di completo 2017
Anche Mague sembra dire la sua...
PHOTO GIULIA IANNONE


Dato che il tuo cavallo proviene dalle mani di Andrew Nicholson, allora il tuo cavaliere di riferimento è il mitico neo zelandese?
“ E’ un mostro sacro del completo, e  vedo nel suo modo di interpretare i cavalli ed i percorsi in cross, grandissima corrispondenza con ciò che sento e che mi piace di questa disciplina. E’ un cavaliere che brilla per il coraggio e supera davvero i propri limiti, e crea dei cavalli facili semplici agili e filanti e senza alcuna esitazione”
"Non è facile ritrovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


I cavalli di Nicholson sono tutti atleti molto longevi.  E’ una provocazione la mia, ma non tanto! Quest’anno con il 17enne  Nereo , figlio di Fines, Andrew ha vinto Badminton.  Quindi l’anno prossimo ti lancerai anche tu in un quattro stelle, visto che Mague è fratello pieno di Nereo?
“ Con il cuore grande che ha , Mague lo farebbe! Sono un po’ preoccupata per il mio dressage coach,  Deodato Cianfanelli, credo che impazzirebbe per farmi preparare il grafico del 4 stelle. Anche a Le Pouget eravamo tutti dubbiosi, ma Mague ha insegnato a tutti noi che, credendoci, si può arrivare lontano”
photo courtesy badminton horse trials
Eccolo Nereo, il fratello più famoso di Mague!










martedì 21 novembre 2017

TRE STELLE “DAL CILINDRO” DI FOSCO GIRARDI


Il giovane completista italiano  chiude la stagione agonistica a “Le Pouget”, questo week end,  esordendo nel tre stelle internazionale sul fido trakehner  “Feldheger”.
A 20 anni il figlio d’arte , spicca il volo verso nuovi traguardi.
Ecco cosa ci ha raccontato al telefono, appena rientrato dalla Francia, dopo la gara in cui ha chiuso al 15mo posto su 68 partenti.
A cura di Giulia Iannone
A 20 anni, ancora Young Rider, Fosco Girardi passa nella categoria tre stelle, in sella al fido trakehner Feldheger.
Photo GIULIA IANNONE , CAMPIONATO ITALIANO 2017



Cosa possiamo dire del tuo esordio in categoria tre stelle questo fine settimana a Le Pouget?
“ Un esordio sicuramente molto positivo e stimolante. Quello che mi lascio alle spalle è un anno durante il quale ho avuto qualche difficoltà in alcune gare : ho fatto un po’ di fatica ai campionati  europei, ho fatto una gara sfortunata, soprattutto in cross, ai campionati italiani, e non ho potuto finire per via di un piccolo, e poi rivelatosi banalissimo, infortunio. Ecco, questa gara internazionale era molto importante per me soprattutto perché mi accingevo a fare il passaggio ad una categoria superiore, pur avendo da percorrere ancora un anno da young rider. Perché ho 20 anni ! “
Eccolo il binomio YR Italiano
impegnato in cross a Le Pouget ***
Photo Courtesy Fosco Girardi


Ci hai un po’ sorpreso, infatti. Come mai hai deciso di fare a fine stagione, il passaggio di categoria, così presto?
“  Abbiamo sentito che il cavallo era pronto. Dico in confidenza che  Il mio cavallo ha sempre molto bisogno di  allenamento in vista di gare così importanti. Ma la programmazione di gare della stagione ed il crescendo personale, non solo fisico ma mentale e tecnico che Feldheger,  ha mostrato di avere raggiunto in questa stagione  , ci ha dato la sensazione – rivelatasi a questo punto concreta- di poterci insieme affacciare ad una categoria superiore.”
Fosco e "Poldo"
un momento del dressage in Francia
Photo Courtesy Fosco Girardi


Puoi raccontarci nel dettaglio le varie fasi della gara?
“ In dressage credo di aver presentato in rettangolo un buon lavoro, forse anche superiore rispetto alle ultime uscite. Dobbiamo considerare che anche il grafico era per me ed il cavallo, nuovo e di livello maggiore, rispetto a quello che affronta un cavaliere young rider.  Sono  inseriti ad esempio, cambi a volo e quindi movimenti molto più  avanzati. La giuria si è un po’ divisa nel giudizio perché due giudici, tra i tre,  mi hanno visto tra i primi dieci. Ho chiuso con 50 punti negativi.”

Come mai in questa gara si è disputata la prova di concorso dopo il dressage ?
“C’erano  molti partenti in tutte le categorie. Erano almeno 70 o 80 partenti, nell’una stella almeno 100 partenti. Per questo hanno deciso di dividere il cross in vari giorni. Il due  stelle  lo ha fatto il venerdì, l’una stella sabato e noi del tre stelle domenica. Per avere una organizzazione più precisa ed ordinata. “

Tu pensi che questo ti abbia favorito con il cavallo, ossia saltare in concorso dopo la prova di dressage?
“ Non in modo particolare. Il mio non è un cavallo che si stanca o fa fatica l’ultimo giorno, perché è dotato di molta forza.”
"Feldheger? Credo che sia il mio compagno migliore di gare: è coraggioso in campagna come un leone, ha sempre cercato il salto" Cit. Fosco Girardi
PHOTO DI GIULIA IANNONE, warm up cross
CAMPIONATO ITALIANO 2017


Quindi, cosa ci puoi dire del tuo percorso in salto ostacoli?
“ Mi reputo soddisfatto. Si trattava davvero di un bel giro, nel quale hanno fatto fatica un po’ tutti.  Ho avuto delle risposte molto positive dal cavallo, nonostante io abbia commesso un errore, “Poldo” ( questo lo stable name del cavallo di Fosco, ndr) ha saltato molto bene.”
Come hai trovato la prova di cross country? Come l’hai vissuta emotivamente?
“ Ero un po’ agitato, non posso nasconderlo. Abbiamo valutato la possibilità di fare una via alternativa, trattandosi di un giro tre stelle impegnativo. Forse per me lo  era ancora di più perché monto a livello young rider! Le difficoltà si presentavano già dai salti singoli a parte le combinazioni con un tasso tecnico molto alto. Lo stacco da un due stelle ad un tre stelle è visibile, adesso posso testimoniarlo, perché c’è molta più ampiezza dei salti, stiamo parlando di ostacoli che richiedono altro coraggio, e lo stesso discorso vale per le combinazioni. Ero abbastanza tranquillo, perché avevo fiducia nelle possibilità del mio cavallo e lo sentivo bene in forma. Non mi sentivo a disagio, mi sentivo adeguato assieme al mio compagno di gara. Pensavo , essendo all’ esordio, di utilizzare una via alternativa, invece poi abbiamo usato tutte le vie dirette …ed è andata bene! Il cavallo era davvero sereno, non ha accusato la categoria superiore. Eravamo al posto giusto al momento giusto”
"sento e spero che la strada sulla  quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.”cit. Fosco Girardi
PHOTO DI GIULIA IANNONE,
warm up dressage CAMPIONATO ITALIANO 2017


Hai visto in Francia qualche binomio che ti ha particolarmente colpito ed ispirato?
“ Sicuramente posso dire Maxime Livio, è un esempio di un cavaliere dotato di una monta molto pulita, molto bella da vedere  e vincente. Ha chiuso al primo e terzo posto nella mia categoria, comunque monta sempre 4 o 5 cavalli in tutti gli internazionali, è venuto anche un mese fa a Montelibretti.”

Ti aspettavi di finire la gara con una posizione tanto alta in classifica?
“ Mi aspettavo di finire tra i primi 15! Comunque se non avessi preso 2, 8 punti per il tempo in cross- che potevo evitare in alcune girate- sarei stato sesto. Sarebbe stato un bel risultato chiudere al sesto posto. C’è un po’ di rammarico. Però sono molto contento perché il cavallo si è comportato bene, ho avuto belle risposte ed ho potuto vivere una bellissima esperienza, sotto tutti i punti di vista”
"Spero, a breve, di prendere il II grado nella disciplina del salto ostacoli ed esordire in Gran Premio con la mia cavalla da salto. “
cit. Fosco Girardi
Nella foto di Giulia Iannone, warm up cross
dal campionato Italiano 2017


Questo ottimo esordio nel tre stelle, ha per certi versi controbilanciato l’amarezza di esserti ritirato, durante il campionato italiano, quando eri tangibilmente in corsa per una medaglia di colore pregiato?
Sicuramente si. Sono sincero. E’ una buona rivincita! Anche ai campionati italiani mi sentivo pronto per vincere una medaglia, d’oro possibilmente. Un po’ mi sono riscattato. Inoltre al campionato italiano  non ci sono stati errori tecnici particolari, non c’è stato un demerito sportivo, ho avuto solo un po’ di sfortuna. Un infortunio davvero piccolissimo, risolto  dopo  un giorno. Sapevo che come binomio stavo vivendo una crescita, ed aspettavo solo il momento giusto per dimostrarlo a pieno. Non mi sono sentito privato di questo risultato al campionato italiano o di questa medaglia, perché so che in futuro, ci saranno altre mille occasioni per raggiungere questi obiettivi. Perché sento e spero che la strada sulla  quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.”

 Si chiude così la tua stagione agonistica, con la soddisfazione di avere un  cavallo al top della forma fisica?  
“ Eh, si! Le gare di completo sono finite, purtroppo! Devo comunque lavorare sodo quest’inverno. Ho 4 cavalli, che prendono parte, tutti, a gare internazionali, da portare avanti. Quindi di lavoro ce n’è. Ci prepareremo al meglio per l’inizio della prossima stagione. Farò molte gare di salto ostacoli per rafforzare il bagaglio tecnico e se ne avvantaggerà anche la mia preparazione per il completo. Spero, a breve, di prendere il II grado nella disciplina del salto ostacoli ed esordire in Gran Premio con la mia cavalla da salto. “
"Poldo" al controllo stinchiere al Campionato Europeo 2016 di Montelibretti. Accanto a lui, lo "zio" Deodato e l'onnipresente groom Sorin
PHOTO GIULIA IANNONE


Dulcis in fundo, parliamo del vero protagonista della tua ascesa in tre stelle: Feldheger, Trakehner baio scuro del 2007 da Betel XX x Feldfee, che cavallo è, che carattere ha, cosa ti piace del tuo amico a quattro gambe?
“ E’ un cavallo al quale sento di voler bene ed al quale sono molto legato. Lo abbiamo preso quando era molto giovane, a 6 anni. Sono partito con lui in una categoria 3 ed ho appena esordito in una categoria tre stelle. Credo che sia il mio compagno migliore di gare: è coraggioso in campagna come un leone, ha sempre cercato il salto. E’ una sicurezza in cross.  Stiamo crescendo insieme, stiamo risolvendo dei difetti tecnici che avevamo entrambe e che stiamo cercando di superare. Credo che stiamo vivendo un momento in cui siamo in sintonia. E’ un cavallo sensibile e delicato, ha bisogno di tanto lavoro ,  ma consono alla sua interiorità. Credo di aver capito che ha bisogno di comprendere ciò che gli si chiede di fare, nulla gli va imposto con la forza o con fretta. Deve capire e così poter scegliere di collaborare con fiducia e serenità. Rispettando questo assioma, dà cuore ed anima”

Warm up dressage dal campionato europeo 2016,lavoro su spalla in dentro.
"Poldo è un cavallo sensibile e delicato, ha bisogno di tanto lavoro, ma consono alla sua interiorità.
Se sceglie di collaborare con fiducia e serenità, allora dà cuore ed anima"
PHOTO GIULIA IANNONE


Quindi la tua prova preferita è il cross?
“ Con “Poldo” in special modo, devo dire di si. Mi piace molto anche il salto ostacoli, non solo all’interno del completo, ma proprio come disciplina a sè stante”

Con il dressage come facciamo?
“ Fortunatamente posso contare su un istruttore, che è anche mio zio, Deodato Cianfanelli, che mi aiuta tantissimo, e che mi ha portato fino ad oggi a poter conseguire ottimi risultati. Piano piano ci stiamo conoscendo meglio con il dressage, miglioreremo…!”
Il Team  "tecnico" di Fosco Girardi: suo padre Francesco Girardi e sua madre "Lalla"  con lo zio
Deodato Cianfanelli.
Campionati Europei di Completo , settembre 2016
PHOTO GIULIA IANNONE


Vogliamo parlare degli altri volti del tuo team, oltre al dressage coach?
Il mio Team è costituito da mia madre Lalla, che è stata la mia prima guida tecnica al tempo dei pony, e che mi sostiene e mi sorregge sempre, non solo come madre, Vincenzo Cinelli , amico di famiglia ed ex completista , che mi aiuta nel salto ostacoli ,  mio padre Francesco Girardi mi segue a tutto tondo. Lui è il mio “mentore” , il mio modello, la mia fonte di ispirazione. Compatibilmente con i suoi numerosi impegni di lavoro, lui cerca di seguirmi sempre tecnicamente sulle tre discipline. E’ fautore e sostenitore della monta naturale di tradizione italiana, che mira a creare un cavallo con la “quinta gamba” , un animale autonomo, che pensa con la sua testa, responsabile, in grado di risolversi con l’equilibrio psico-fisico in ogni situazione. C’è anche da ringraziare il mio bravissimo groom Sorin, che lavora molto bene con “Poldo” ma in general con tutti i cavalli, , sia  a casa che  in trasferta.    E’ un grande team che funziona, ogni tassello del puzzle è al punto giusto. Ogni figura è fonte di arricchimento per me  in termini di esperienza, tecnica e confidenza equestre. Ringrazio tutti loro per quello che fanno per me”.
"La mia prova preferita è il cross country ed il salto ostacoli...
con il dressage ci stiamo conoscendo meglio e miglioreremo!"
PHOTO GIULIA IANNONE,
Warm up Cross CAMPIONATI ITALIANI 2017








venerdì 20 ottobre 2017

“ L’ORO ITALIANO DI PIETRO SANDEI : LA MEDAGLIA CHE VOLEVO”.


PIETRO SANDEI VOLEVA PORTARE A CASA QUESTO SUDATO RICONOSCIMENTO , CHE RINCORREVA DA TEMPO.
Testo e foto a cura di Giulia Iannone
"Una medaglia per tutti l'ha definita Pietro Sandei questo oro italiano"
PHOTO GIULIA IANNONE

Il neo campione italiano di completo, Pietro Sandei, ci racconta le sue emozioni, sensazioni e impressioni dopo il recente campionato svoltosi al Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, lo scorso week end.
”Dedico questa medaglia a tutti coloro che lavorano dietro le quinte per portare a compimento risultati come questo. Veterinari, tecnjci, sponsors, genitori… ecco perché la definisco una medaglia per tutti”
 Ecco cosa ci ha rivelato …

Con quale spirito si  era iscritto a questo campionato italiano assoluto, avendo alle spalle una bellissima stagione di gare che l’ ha vista protagonista in molte occasioni. Questo titolo è “la ciliegina sulla torta” che mancava?
“ Si, ha detto bene! E’ stata proprio la ciliegina sulla torta,  perché è stata una stagione a dir poco strepitosa. Sia con Rubis de Prere che con l’altro cavallo,  Mouse! Ho partecipato quest’anno a Badminton con Mouse, ai campionati Europei con Rubis. L ’oro del campionato italiano è stata proprio la ciliegina che mancava, un po’ “voluta” per chiudere in bellezza la stagione. Il risultato che volevo, che mi ero imposto. Bisognava cercare di portare a casa questa sudata medaglia d’oro ai campionati italiani. Sia per me che per tutto il team che lavora nel dietro le quinte. Ce lo meritiamo un po’ tutti, oso dire”
"Questo era un risultato che ho voluto fortemente. Che mi ero imposto"
Cit. Pietro Sandei
PHOTO GIULIA IANNONE


Lei era  molto determinato e sicuro. Allora non ha  patito tensione o emozione, perché questo risultato lo cercava  con forza?
“ La tensione c’era eccome! Era un riconoscimento che volevo mettere in cassaforte non solo per me ma per tutto il mio team. La pressione era doppia. Non si arriva a questi livelli da solo e fidando del proprio cavallo, c’è davvero tutta una equipe che lavora assiduamente. Inoltre ero reduce dalla medaglia d’argento dell’anno scorso , quindi c’era voglia di una riscossa e di una medaglia di metallo più pregiato!”

Ripercorriamo insieme allora i momenti di questo campionato. L’avventura inizia con la prova del dressage del primo giorno. Cosa ci può  dire?
“ Se posso essere sincero…il rettangolo non è stato tanto bello, rispetto agli standard di Rubis e delle prestazioni di questa stagione. Direi una performance sotto tono. Si poteva fare meglio, ecco! Ero quarto dopo la prima prova, ed ho cercato di non preoccuparmi più di tanto, perché comunque sia in completo la gara finisce la domenica e sapevo che il mio cavallo era in ottimo stato di forma per poter affrontare il cross nel migliore dei modi ed anche la prova di concorso ippico.”

Cosa sottolineare , invece, della  prova di campagna: Che idea si era fatto e cosa c’era da tenere d’occhio per uscirne nel migliore dei modi?
“  Quando ho misurato a piedi il percorso di cross ed ho visto che era  stretto di tempo , ho immaginato che la gara fosse contro il tempo e che fosse un cross più simile ad un barrage. Quindi la velocità sarebbe stata  il fattore importante. Io e gli altri cavalieri , penso, abbiamo cercato di fare del nostro meglio, logicamente rispettando sempre i nostri cavalli, purtroppo nessuno di noi è riuscito a fare netto nel tempo. Non mi posso lamentare però! Perché è questa la prova che mi ha fatto balzare in testa e quindi in prima posizione!”
La prova del cross è quella che ha fatto balzare in testa Pietro Sandei
"Ho immaginato che la gara fosse contro il tempo e che fosse un cross più simile ad un barrage"
Cit. Pietro Sandei
PHOTO GIULIA IANNONE


Sembrava che la classifica desse ragione a Giovanni Ugolotti, invece poi è giunta la sua rimonta. Come è andata?
“ Dopo il dressage era in testa Giovanni con l’ottimo score di 48 punti negativi. E’ stato il miglior rettangolo quindi giusta la prima posizione. Dopo,come detto, questa prova contro il tempo, in campagna,  ha un po’ cambiato le sorti della gara. “

Oltre al fattore tempo, cosa c’era di tecnico in questo cross country da poterci evidenziare?
“ Il cross aveva dei momenti salienti, diciamo, tra i quali la combinazione numero  6 : questi due rotoli a scendere con tre tempi e un fronte stretto e da lì un primo passaggio saliente della campagna, c’erano comunque due acque dove bisogna sempre fare attenzione, la combinazione 11 e 12 che ha fatto la differenza anche lì nella classifica, sempre questo rotolo a scendere con tre tempi ed un angolo abbastanza aperto. Non era solo contro il tempo, ci sono stati dei momenti delicati da affrontare durante il percorso. C’era tutto, sia per quanto riguarda la parte tecnica che quella di velocità. “
"Se posso essere sincero…il rettangolo non è stato tanto bello, rispetto agli standard di Rubis e delle prestazioni di questa stagione."
Cit. Pietro Sandei

PHOTO GIULIA IANNONE

Lei balza  in vetta alla classifica dopo il cross e sembra molto vicino il gradino alto del podio. Bastava  terminare al meglio la prova di salto ostacoli! Dico bene?
“Dentro di me, continuavo a ripetermi che mancava l’ultimo sforzo per riuscire a tagliare il traguardo che mi ero prefisso all’inizio della gara. In un certo senso però la pressione e l’emozione sono aumentate di più. Ad ogni modo ero  fiducioso nelle possibilità del mio cavallo e dell’ultima prova, che quest’anno devo dire è andata sempre nel migliore dei modi. Ero sicuro di Rubis, sapevo e sentivo che poteva fare una ottima prova domenica. Purtroppo è caduta una barriera, può capitare, ma non posso se non essere soddisfatto del cavallo! Ha portato a termine un super giro”

Come le  è parso il percorso della prova di concorso ippico?
“ Un vero percorso! Non è solo una gara di precisione la domenica, ma si gareggia contro il tempo. Il tempo limite viene misurato molto stretto e di conseguenza pensare di montare semplicemente per fare netto, avrebbe comportato penalità per fuori tempo. Anche in questo caso, devo dire, che era un tracciato tosto. Non è facile montare lì nel campo di Montelibretti!”

Perché è difficile gareggiare nel campo “gemello” di Piazza di Siena?
“ Ricorda come sappiamo tutti, lo storico ovale di Villa Borghese.  I  cavalli, penso, vengono messi un pochino in soggezione. I cavalli più esperti sono un pochettino più a loro agio mentre quelli più giovani ed alle prime armi , su questi livelli,  possono forse subire un po’ la pressione e l’atmosfera del campo verde,  grande ed  ampio. Credo sia un fattore in più di difficoltà. Ma Rubis, mi permetto solo ora, di definirlo,  dall’alto dei suoi 12 anni dopo i Campionati Europei e questa stagione strabiliante, un cavallo esperto.”
" Rubis è un cavallo che ha un carattere molo affettuoso ma al tempo stesso deciso, perché non si vuol far mettere i piedi in testa facilmente né dal cavaliere né dagli altri cavalli."
Cit. Pietro Sandei

PHOTO GIULIA IANNONE


Allora parliamo del “vero” protagonista di questo titolo italiano: Rubis de Prere castrone baio sella francese del 2005 da Fedor de Seves. Ce lo descrive nel migliore dei modi, presentandoci luci ed ombre del suo carattere? Cosa le piace di questo cavallo?
“ Questo cavallo è stato acquistato alla fine dei  5 anni , grazie all’aiuto della mia famiglia. E’ stato preso in Inghilterra tramite Giovanni Ugolotti e Alberto Basilico. Un cavallo che subito mi ha colpito quando l’ho provato perché mi ha sempre dato ottime sensazioni. Ho sempre creduto in lui e continuo a puntare su di lui per il futuro. Devo dire che è un cavallo che ha un carattere molo affettuoso ma al tempo stesso deciso, perché non si vuol far mettere i piedi in testa facilmente né dal cavaliere né dagli altri cavalli. E’ un soggetto che si fa rispettare in tutte le sue cose. Per trovargli un difetto, posso dire che delle volte è un po’ superficiale, soprattutto in allenamento, fa le cose con molta sufficienza!  In gara si concentra e dà il meglio di sé! “

Dedichiamo alcune battute ai tecnici che la stanno traghettando su questo percorso in ascesa come cavaliere professionista. Allora, chi citiamo?
“ Desidero ringraziare James Connor per quanto riguarda la parte di dressage.  Sono  circa 6 anni di lavoro insieme e si notano i risultati ed i miglioramenti  sia in me che nei miei cavalli. Non posso fare altro che essergli grato. Questa disciplina richiede grandissimo studio concentrazione e dedizione e non bisogna mai smettere di prepararsi.  Mentre per la fase del salto e cross country, un grosso grazie va a Jacopo Comelli col quale lavoro ormai da due anni. Ha saputo dare una grossa svolta in questo settore ed a lui va il mio enorme “Grazie”. Devo insieme a loro ringraziare il veterinario David Pinardi che si occupa dei miei cavalli da sempre nel migliore dei modi, e la Dottoressa Silvia Lucchesi che collabora con me da tanto tempo e si merita tutta la mia riconoscenza. Un grande team , davvero”

La stagione di completo si conclude a Montelibretti?
“ No. Chiudo con la finale MIPAF dei 5 anni ai Pratoni del Vivaro il 5 di novembre, durante il saggio delle scuole.”
Vediamo nel dettaglio l'imboccatura "inventata e costruita" da Sandei Senior per Rubis
"Il cannone elevatore Made in Sandei "
PHOTO GIULIA IANNONE


Lei ha anche dei cavalli giovani che porta avanti. Pensa già al futuro?
“ Ho una cavalla italiana di 5 anni,  un soggetto belga di 6 anni ed un altro 5 anni italiano che non prenderà parte alla finale. In totale ho 5 cavalli in lavoro. Sto cercando di portare avanti tutto il parco cavalli, anche quello giovane”.

Possiamo rubare un segreto tecnico “Made in Sandei”? Lei usa, per la prova di cross e salto ostacoli,  una imboccatura che non avevo mai visto in commercio. Secondo me perché è di sua invenzione: un cannone leggero elevatore…non ho capito se è intero o forato. Allora cosa mi può svelare?
“ L’imboccatura l’ha costruita mio padre! La domanda andrebbe rivolta a lui. Ho solo dato le indicazioni, lui si è messo in officina e l’ha preparata. Solo lui conosce i segreti di costruzione di questa invenzione!!! La necessità di questa imboccatura” fai da te”  nasce dal fatto che Rubis in passato mi ha messo un po’ in difficoltà in cross, un po’ per mia inesperienza un po’ forse per inesperienza del cavallo. Ho provato il cannone e poi l’elevatore ed ho trovato giovamento. Allora perché non fonderle in un unico assemblaggio? E’ così che è nato il cannone elevatore!”
"Desidero ringraziare James Connor per quanto riguarda la parte di dressage.  Sono  circa 6 anni di lavoro insieme e si notano i risultati ed i miglioramenti  sia in me che nei miei cavalli. Non posso fare altro che essergli grato."
Cit. Pietro Sandei

PHOTO GIULIA IANNONE






lunedì 16 ottobre 2017

CAMPIONATI ITALIANI DI COMPLETO 2017


UN WEEK END PIENO DI COLPI DI SCENA  E RIBALTONI.
Eccolo Pietro Sandei in premiazione accanto a Clelia Casiraghi campionessa italiana uscente e Giovanni Ugolotti
azzurro che vive e lavora in Inghilterra
PHOTO GIULIA IANNONE

Assegnati i titoli italiani nelle categorie seniores, Yriders e Juniores:
Pietro Sandei, Luca Mezzaroba e Leonardo Maria Fraticelli porteranno sulla giacca lo scudetto di campioni italiani per l’annata 2017.
Testo e Foto a cura di Giulia Iannone

Quanto accaduto ieri al Centro Militare d’Equitazione in una splendida radiosa ed intensa ottobrata romana, è già storia.  Già  tutto chiuso e sigillato negli annali del nostro completo, tra lacrime di gioia inaspettata, tra  sogni infranti,  speranze ed obiettivi raggiunti,  podi rimandati,  podi conquistati, dopo tanta sofferenza, pazienza e resistenza.
Le lacrime "nascoste" di un Leonardo Maria Fraticelli incredulo dopo aver vinto il titolo juniores.
Accanto a lui e Belamie - con lo sguardo rivolto all'ovale di Piazza di Siena-  Deodato Cianfanelli.

C’è tutto un anno di lavoro che si gioca in pochi minuti, day by day,  in una gara fatta di mille variabili e componenti.
 Serve calma sangue freddo ed una giusta dose di appoggio , carezze e lusinghe  della fantomatica Dea Bendata.
Carezze per il proprio cavallo. "LA FORZA" è nel binomio
PHOTO DI GIULIA IANNONE

C’è sempre lei a muovere i fili di quello che va in scena.
Ci sono lezioni dolci ed amare da assaporare o digerire con i suoi bocconi , diversi a seconda di quanto ha deciso di tributarci la Dea “Fortuna”.
Chi osserva da bordo campo, chi scrive, chi fotografa, chi allena, assiste impotente ed inerme. Si assiste ,comunque con ammirazione e stima, ai molti modi di incassare i colpi: Vittoria o Sconfitta che sia, bisogna saper prendere tutto con sé, fare un" bel fagotto" di esperienze e conoscenze, ed essere sempre pronti l’indomani a ricominciare da capo, umili e mai sazi, sempre veloci, sempre freschi  rivolti a  nuove battaglie da intraprendere , nuove terre da conquistare, nuovi traguardi, nuove rotte, se necessario, da tracciare sula propria carta di navigazione.
La gioia, il trionfo, la soddisfazione di Pietro Sandei
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Credo e sento ,che un campionato così lungo sia fatto di molti ingredienti invisibili.
 Tutto questo patos emotivo ed  espressioni umane intimissime che compongono il binomio uomo – cavallo -  perché i nostri cavalli sono determinati come noi nelle nostre aspirazioni- vengono molto molto prima da citare, rispetto al lungo elenco di nomi e punteggi e percentuali e posizioni che compongono una classifica finale. 
Un "Mondo" negli occhi del cavallo, nostro compagno di vita.
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Ci sono dentro anche tutti i nomi ed i risultati che mancano:  chi è caduto e voleva farcela,  chi si è ritirato ed ha cercato di combattere per restare nell’agone,  chi non c’è l’ha fatta per mille motivi ad arrivare in fondo alla gara.
E la gara la fanno tutti, ma propri tutti loro. Siamo tutti parte di una grande scacchiere inconsapevolmente!
Una medaglia d'argento che ha tanti volti...come questo.
Condiviso chiaramente tra Filippo e Lefuria che sono insieme empaticamente in ciò che sentono
PHOTO DI GIULIA IANNONE



E’ PIETRO SANDEI su Rubis de Prere , Castrone sella francese baio del 2005 da Fedor de Seves x Cina Du logis, il nuovo campione italiano senior di completo.
La sua è stata una gara molto puntuale e ben disputata. Quarto dopo il dressage è balzato in testa dopo la prova di cross country netta con una lieve sbavatura di tempo, per poi chiudere la prova di concorso ippico con un errore agli ostacoli. Per lui 65.20 punti negativi. Al secondo posto troviamo, con 68 pn,  la campionessa italiana uscente  
Pietro Sandei in trionfo con Rubis de Prere sul Campo "gemello" di Piazza di Siena
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Clelia Casiraghi su Verdi, che ha  ceduto  con classe, con grande competitività e grinta lo scettro tricolore ottenuto nel 2016 sempre in sella a  questo Kwpn del 2002 da Indoctro dal cuore grande e dotato di grande verve. Terza dopo il dressage, seconda dopo un cross veramente ben gestito e durante il quale ha combattuto da vera guerriera con il suo fedele amico di 15 anni,  ha chiuso in salto con 4 penalità ma con la soddisfazione e l’orgoglio di aver montato davvero alla grande in questa gara.  Terza posizione per Giovanni Ugolotti, il cavaliere italiano “ritrovato” perché oggi vive e lavora in Inghilterra con sua moglie, l’amazzone canadese Kathryn Robinson. 
Clelia Casiraghi  "Verdi Girl"
ha in bacheca tre podi italiani di seguito...sempre con lo stesso cavallo.
il KWPN Verdi
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Primo dopo il dressage con Dacapo 277, castrone baio del 2006 inglese da Duke of hearts, è scivolato in terza posizione dopo il cross per via del fuori tempo, mentre sono stati tre gli errori agli ostacoli in concorso, con due penalità di fuori tempo. Ha agguantato comunque il bronzo italiano chiudendo con 78,80 pn. “ sono comunque  soddisfatto” ha dichiarato subito a caldo Giovanni, “  considerando che era il primo  3 stelle che affrontava questo  cavallo.”  E poi ha aggiunto “  C'e' tanto da lavorare ancora, ma io ci credo molto in Dacapo 277  e credo che tra un anno potranno venire risultati importanti. Questa comunque è stata per me la mia ultima gara della stagione 2017”

CAMPIONATO YOUNG RIDERS DENSO DI COLPI DI SCENA
E’ LUCA MEZZAROBA SU LAOMACO, castrone sella italiano baio del 2004 da Ksar Sitte x Zairha, il neo campione italiano per la categoria young riders. Per lui sono stati 68,30 i punti negativi finali, ed  una doppia  grande soddisfazione:  aver  vinto con il cavallo di famiglia,  italiano , domato e portato avanti da quando era puledro insieme a suo padre /istruttore Andrea; ed aver trionfato sul campo di casa, in cui si allena oggi giorno.
Luca Mezzaroba Campione italiano Yriders su laomaco
PHOTO DI GIULIA IANNONE

In questa categoria , dobbiamo segnalare, ci sono stati diversi colpi di scena che hanno rimescolato diverse volte le posizioni della zona calda della classifica. Luca Mezzaroba era terzo dopo il dressage, e poi secondo dopo il cross. Il titolo italiano sembrava decidersi tra Filippo Gregoroni – C.I Podere Torre- che era stato sempre saldamente e decisamente al comando e Fosco Girardi – C&G- sul castrone baio scuro trakenner da Betel, che inseguiva in seconda e poi in  terza posizione.  Ma due gli imprevisti di gara :  Feldheger “Poldo” viene ritirato dopo il cross e Filippo Gregoroni su Lefuria, praticamente con il titolo “in tasca” , sente la pressione e perde la concentrazione nella prova di concorso e chiude con 16 penalità , tra ostacoli e fuori tempo, e arriva a 69,70 punti negativi.  Punteggio con il quale l’allievo di Jacopo Comelli sulla femmina baia del 2001 svedese agguanterà l’argento italiano. 
Eccolo il podio Yriders
 Luca Mezzaroba, Filippo Gregoroni ed Elisa Vincenti
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Luca Mezzaroba , invece, in salto ostacoli chiude con 5 penalità tra ostacoli e fuori tempo, e balza in testa alla classifica di campionato con 68,30 pn. “Spunta “ così per la medaglia di bronzo, Elisa Vincenti, - C.I Il Dragoncello- su Herminia,  femmina BWP grigia del 2007 da Cabrio Van de Heffinck. La portacolori del “Dragoncello” era  sesta dopo il dressage e quarta dopo il cross – netto con sbavatura di tempo- effettua una  rimonta con un bel netto nella prova di concorso e 4 di  fuori tempo, e va a prendersi il gradino basso del podio con 76,90 pn. Una gara davvero intensa!

CAMPIONATO ITALIANO JUNIORES:
LA RIMONTA DI LEONARDO MARIA FRATICELLI, Allievo del C&G : DA QUARTO SI COLORA D’ORO ASSIEME A BELAMIE.
Il campione juniores con la coccarda da premiazione
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Non ci scherza , neanche questo campionato, combattuto tra juniores sulla categoria CIC *, quanto a colpi di scena e posizioni ribaltate!
Il podio sembrava già da due giorni scritto chiaro a salde lettere, e la prova di concorso sembrava solo una pura formalità da giocarsi tra Alessandro Motta, Matilde Piovani campionessa uscente e Federico Sacchetti…quando ecco arrivare di nuovo la “zampata” della dea bendata che ha rimescolato tutto il piano d’azione. Così è Leonardo Maria Fraticelli su Belamie DHI , castrone baio del 2006 ,  KWPN da Equador a salire sul gradino alto del podio con 46,60 pn. Il portacolori del C&G di Cianfanelli e Girardi, era  quarto dopo il dressage,  clean round in cross e salto ostacoli ,  arriva a cndurre la classifica di campionato,  portando fino alla fine,  il punteggio “intonso” dalla prova di dressage. 
la consegna ufficiale dello scudetto da giacca. Il podio juniores che vede oltre a Leonardo Maria Fraticelli, Pietro Roncuzzi e Matilde Piovani
PHOTO DI GIULIA IANNONE

L’argento è andato a Pietro Roncuzzi- CI. Ravennate-  sul castrone irlandese Saunderscourt Flyang Lad del 2010 con 48,80 pn. Quinto dopo il dressage , netto in cross e netto in salto,  l’allievo di Fiorentini , è riuscito a risalire tanto da colorare la sua gara di argento. Matilde Piovani- PC Montevecchio-  campionessa uscente, ancora su Qilkeny M’Aurea , si è dovuta accontentare del bronzo ottenuto con 49,50 pn. Sempre seconda dal dressage e dal cross , è incappata in un errore nella prova di concorso che l’ha portata a chiudere in terza posizione.