giovedì 21 agosto 2014

IL SOGNO DI UNA GRANDE OCCASIONE...


 Il cavaliere amatore che sogna la grande occasione alla “Hinrich Romeike” !
Intervista a Paolo Belvederesi a cura di Giulia Iannone
“Magari qualcuno prima o poi si accorge di me!”
"El Kazir è un cavallo speciale, lo ha scelto per me Livia Danese..."
Photo courtesy Belvederesi facebook page


Ottavo posto al  CCI ** di  Hartpury:  un commento sulla gara e sul suo ottavo posto:
La gara di Hartpury per me è stata come una mini Olimpiade!
Nell'ultima gara ad Hartpury io ed il mio El Kazir, castrone grigio pomellato del 2004,  abbiamo fatto il miglior cross della nostra carriera. Non solo perché abbiamo fatto netto nel tempo stabilito, ma perché i salti sono venuti tutti facili, fluidi, senza intoppi o incertezze. All’interno del binomio ho sentito di essere una sola cosa col mio compagno a 4 gambe!  Nel giorno del S.O, “ ELK” ( nome di scuderia del cavallo, ndr)  si trasforma molto ,  diventa un vero cavallo da salto. ELK odia toccare le barriere e anche se (ancora) non ha una tecnica da manuale, riesce sempre a dare il meglio di sé  e ad evitare a tutti i costi di toccare. Il  suo recupero dopo la prova di cross è fantastico. il giorno dopo è ancora fresco, quasi come se non avesse fatto nulla il giorno prima  e questo è un grande vantaggio, soprattutto nelle gare CCI!  Quando fa le "ispezioni veterinarie". ELK è un po' pericoloso. Ad Hartpury, infatti, preso dall'eccitazione del momento ha cercato di calciare un giudice che per fortuna è stato abbastanza atletico da allontanarsi in tempo”
"Quando fa le ispezioni veterinarie ELK è un pò pericoloso...."
Photo courtesy Belvederesi facebook page


Ci parli in maniera più  dettagliata  del suo cavallo El Kazir SP, si nota subito che avete un legame davvero fantastico. Parliamo dei suoi pregi, carattere, punti di forza, punti deboli...
“El Kazir è un cavallo che ho comprato 5 anni fa. Me lo ha scelto  Livia Danese e abbiamo deciso assieme di portarlo avanti. Per  vicissitudini familiari, sono stato  costretto ad allontanarmi dalle Querce di Casorate Sempione e trasferirmi ad Ancona. Lì  ho continuato ad allenare e far crescere il mio "little pony" portandolo progressivamente  a fare le prime gare. El Kazir è un cavallo speciale,  molto intelligente ma anche molto pigro. Nel lavoro a casa si annoia, non vuole allenarsi, vorrebbe fare solo lavoro di condizione in campagna.. e se possibile ogni giorno in un posto differente. Odia fare gli esercizi sul salto:  sembra quasi che lo ritenga NON necessario ed  in piano, nel daily work,  dà  il minimo indispensabile ! invece, quando va in gara si trasforma e diventa una "competition machine". 
"Quando va in gara il mio cavallo si trasforma
in una competition machine"
Photo courtesy Belvederesi facebook page

IL mio grigio adora essere guardato in Dressage e dentro l'arena dà  il meglio di sé,  come se sapesse di essere giudicato. La cosa incredibile è che ELK (così lo chiamo) sa distinguere le tre prove molto bene  e si comporta di conseguenza. Il giorno del cross è una “palla di energia”. A fatica riesco a tenerlo al passo in campo prova e quando parte dallo starting box,  "sgabbia" letteralmente  come se fosse un cavallo da corsa al "grand National!”  in Cross è molto attento,  non mette mai un piede fuori posto e vuole sempre capire cosa salta,  NON si butta mai contro i salti  e si fida completamente di me, ormai sa che se affrontiamo quel determinato salto,  vuol dire che può farlo tranquillamente  e che non deve averne timore. Questo  feeling sta diventando sempre più forte a tal punto che ormai io e lui siamo una cosa sola:  pensiamo ed agiamo assieme. Questo  rende il cross veramente speciale. “
Come ha preparato la gara di Hartpury di questo agosto?
“la preparazione è stata lunga e faticosa!
 Non sono un cavaliere professionista. Mi divido tra lavoro ed equitazione, di cui non posso fare a meno, ovviamente! quando non sono in sella faccio un lavoro che mi tiene legato alla scrivania per 10 ore di fila, questo fa si che il mio fisico sia un po' arrugginito e per poter competere al pari degli altri cavalieri professionisti ho dovuto integrare la preparazione a cavallo con la preparazione atletica.
Così, durante la  pausa pranzo me ne andavo in palestra vicino a casa a fare un po' di pesi alle braccia (per gestire in modo ottimale il cross) e la sera dopo aver montato, non mi facevo mai mancare una corsetta di 20 minuti.
" La gara di Hartpuru per me è stata una mini olimpiade!"
Photo courtesy Belvederesi facebook page

Ovviamente, prima di andare a letto, era necessario fare anche  un po' di stretching: una buona  mezzora di "stiracchiamenti"!
La preparazione del cavallo è stata fatta in modo accurato:  due volte a settimana a casa di Sir Mark Todd per fare le sezioni di Galoppo e alla scuderia di   Francesca Pòllara che ha curato  scrupolosamente il lavoro in piano e sul salto.
Alla fine il risultato è arrivato. Questo ottavo posto nel CCI** ( 49.1 in dressage, netto nel tempo in cross, netto con tre penalità per il tempo nella prova di concorso, ndr)  l'ho desiderato e voluto con tutto me stesso.  Penso  di aver  dato il 110% delle mie capacità ad Hartpury e spero di poter ripetere presto la stessa prestazione.”
Beh, Lei ha citato Mark Todd, cavaliere storico ed immenso.  Mi  può dare una sua impressione su questa figura emblematica del completo di tutti i tempi?
Mark Todd è un modello da seguire e  non solo per le doti tecniche che sono indiscutibili,quanto per l'approccio metodico e umile che ha con il mondo equestre.
Ha sempre voglia di mettersi in gioco e segue un metodo e una preparazione costante con umiltà e costanza..
Penso che questo sia il suo punto di forza,  ciò che lo ha reso il Campione che è. Dato che, realmente,  non posso replicare il suo talento, cerco almeno di replicare il resto e trovare ispirazione dalla sua umiltà, costanza e metodo di preparazione!”
"Io continuo ad alzare l'asticella, poi magari qualcuno si accorge di me"
Photo courtesy Belvederesi facebook page

 A questo punto, potrebbe ripercorrere  i tratti salienti della sua carriera equestre nella disciplina del completo?
“La mia carriera in competo è iniziata 30 anni fa....
avevo 10 anni e ho fatto il primo cross ai Pratoni del Vivaro in occasione degli stage estivi.
Da li ho capito che non ne avrei più fatto a meno e così  ho proseguito la mia "carriera da completista". Nell 'ultimo anno Junior sono arrivato secondo al campionato delle scuole. Lo stesso anno ero uno dei "papabili" per i campionati Europei Junior, ma purtroppo i campionati Italiani sono andati molto male ed il tecnico,  Enrico Fiorentini,  ha giustamente optato per altri cavalieri. Da   quel giorno mi si è aperto un vuoto dentro: avevo un buco da colmare.  Una  volta (20 anni fa) non era così comune andare a fare gare internazionali,  per me,  andare agli Europei era un sogno. Il sogno di competere in una gara internazionale è rimasto nella mia mente! Nella mia vita equestre ricordo con affetto e nostalgia alcuni cavalli: "Impetu" per esempio, che  mi  ha dato tante soddisfazioni, e  Verdi, il cavallo con il quale ho disputato il mio primo internazionale ed ho vinto i campionati di completo di primo grado nel 2009, cavallo cui sono legato in misura maggiore da un sentimento particolare. Ho  strutturato la mia vita, il mio lavoro,  in funzione di questo obiettivo  e dopo vent'anni, eccomi qua,  sono riuscito a competere ad  un buon livello internazionale, con buoni risultati. Il  sogno di competere a livello internazionale è stato realizzato, ma ora penso di essere nel posto giusto al momento giusto ed ho un cavallo che potrebbe darmi ancora molte soddisfazioni.”
Francesca Pollara e Mark Todd di cui si parla nell'articolo
come coaches di eccezione per la gara di Paolo Belvederesi...
Photo courtesy Francesca Pollara Facebook page
Prossimi impegni agonistici?
“le prossime tappe sono il CIC** di Gatcombe e poi il CIC*** di Breda.  Poi chissà... io continuo ad alzare l'asticella... magari qualcuno prima o poi si accorge di me!”
IL sogno nel cassetto?
“Gareggiare a fianco ai Very Important Cavaliers in una gara a squadre per l’Italia!”

 Siamo agli sgoccioli ed i Weg si avvicinano. Dedichi  un pensiero, un auspicio, un augurio alla compagine azzurra che sta per affrontare anzi "sbarcare" in Normandia.
Per quanto riguarda i WEG, ho incontrato Giovanni Ugolotti ad Hartpury e gli ho fatto i miei migliori auguri per la gara, ma ovviamente farò un gran tifo per tutti gli altri, in particolare per Vittoria, che potrebbe ambire ad un importante risultato.
E, volevo aggiungere...
FORZA AZZURRI!!”



martedì 12 agosto 2014

“NEL CUORE HO DUE PAESI!”


Intervista al Dressagista irlandese  JAMES CONNOR
James Connor nell'immagine del fotografo Stefano Secchi

“ Prepariamo e custodiamo la Kur per il Mondiale come un sogno!”
A cura di Giulia Iannone


  1. Come ha accolto la notizia di essere stato selezionato nella squadra dressage dell’Irlanda per i WEG in Normandia?
Poco piu' di due settimane fa, con mia grande sorpresa, mi è giunta la telefonata della segretaria del World Sport Ireland con la quale mi si comunicava che ero stato inserito nella team Irlanda.”
  1. Se lo aspettava?
“Devo dire la verità, non ero così sicuro! Il mio cavallo Casinò  Royal, a casa lo chiamiamo Bond, è molto giovane: ha soli nove anni e pochissima esperienza. Non ero tanto dell’idea che fosse pronto per una prova cosi' importante come i WEG... poi, quando mi hanno comunicato di essere stato selezionato per il team Ireland, ho capito che in ogni caso Bond potra' dire la sua e mi sono convinto."
  1. Maturata dunque questa decisione, come si sta preparando, si sta servendo di un coach per supervisionare e limare il suo lavoro in vista di questo prestigioso appuntamento agonistico?
“ Mi ha assistito tantissimo Mrs. Pammy Hutton, nota amazzone tecnica inglese, recentemente Katherine Lucheschi, giudice internazionale (specializzato in dressage e completo, ndr) che mi fa da specchio da terra e mi aiuta con degli ottimi consigli, mi avvalgo anche del grande supporto di una carissima amica olandese che ha avuto tanti cavalli da dressage di alto livello. Inoltre riprendo il lavoro quotidianamente con i video e mi auto-critico. Non posso non sottolineare il sostegno emotivo della mia compagna Giulia che mi è molto vicina, come sempre, e colgo l’occasione per ringraziarla, e naturalemte Singh, il validissimo groom di Bond, parte fortissima della squadra!”
  1. In qualche modo lei ha già un po’ anticipato  la successiva domanda. Parliamo a fondo del suo cavallo Casinò Royal, carattere, peculiarità, punti forti e punti deboli in rettangolo...
    Casinò Royal :elegante, atletico,dinamico, carismatico...ha tanti pregi
    James Connor ancora ritratto in una immagine del fotografo Stefano Secchi
"Fino all’età di 7 anni Bond ha avuto delle difficoltà a lavorare sulla riunione, poi gradualmente ha cominciato a diventare molto più facile, la cosa positiva in questa fase di costruzione è stata la sua grande voglia di lavorare. Un cavallo che sembra dirti “dimmi cosa vuoi da me!” dotato di una straordinaria personalità nonche' carisma. In gara vuole che si faccia sempre del nostro meglio, non c’è stata MAI una volta che non abbia lottato per me ed insieme a me in rettangolo. Credo di non avere mai avuto un cavallo così fantastico: tra tutti cavalli che ho portato in Grand Prix -e ne ho avuti tantissimi- nessuno e' mai stato come lui. Quanto alla genealogia, parliamo di un oldenberger con una grandissima linea: viene da Classiker per parte di madre, suo padre è Royal Hit. Un cavallo non tanto grande di statura ma in gara si fa ammirare. Insomma credo di non aver ripetuto abbastanza che gli voglio molto bene: elegante, atletico, dinamico, carismatico... ha tanti pregi. “
5. Quale binomio osserverà o terrà d’occhio durante i WEG in Normandia?
"Il mio cavallo favorito ai Weg è Damon Hill" ha detto James Connor
Photo courtesy Dressage-news
“Il mio cavallo favorito è Damon Hill, ovviamente Valegro mi piace tantissimo, Totilas - con Mathias Rath sembra che stia migliorando molto, lo abbiamo visto a Kapellen in Belgio: potrà finalmente far brillare ancora la sua luce - Questi sono i principali cavalli da osservare in Normandia.”
Noi avremo solo un piccolo rammarico, pur essendo orgogliosi e lieti della sua opportunità agonistica, che non potremo godere ed avvalerci della sua cronaca in TV alla gara. Ormai ci siamo abituati alla sua voce, alla sua classe ed alle sue utili spiegazioni...
“Grazie, sono molto contento del suo apprezzamento! Il commento tecnico lo faccio con grande passione e cerco in ogni occasione di spiegare e far arrivare al pubblico quanto straordinaria sia la disciplina del dressage!"
James Connor in una storica immagine su High Flyer
Photo Courtesy Scuderia La Clementina .it

Facciamo una precisazione per i lettori. Lei ha montato in due WEG ed in un Europeo, Germania 2003.  Mi ricorda allora quei due Mondiali?
“Ho partecipato a Roma 1998 ed Jerez de la Frontera 2002. I cavalli sono stati differenti: Rubino ed High Flyer. A Roma l’idea non era quella di partecipare con Rubino ma con High Flyer, anche con la poca esperienza che avevamo, abbiamo comunque fatto abbastanza e tutto il meglio possibile, il ricordo è di una bellissima gara.”
So anche che lei segue alcuni completisti per il completo, disciplina per la quale la prova del rettangolo è divenuta determinante in termini di classifica, ci ricorda chi sono?
Ho il grande onore di poter seguire tutta la famiglia Riva, sono ragazzi con tanta passione e grande talento che lavorano con me da tantissimi anni, Francesca Malaspina adesso può contare su cavalli competitivi che la stanno facendo risorgere ed ottenere dei buonissimi risultati, Giulio Guglielmi che spero quest’anno possa entrare a far parte della squadra Yrider per l’europeo,ci sono poi tantissimi altri ragazzi che aiuto con grande piacere.”
Per concludere, cosa si aspetta da questo Mondiale e che Kur si è preparato?
“Vorrei consentire al cavallo di poter dire la sua in rettangolo ed uscire da questa gara realmente sentendo e pensando di aver fatto del mio meglio sì da far risaltare l’espressività e l’eleganza del 9 anni tedesco. Voglio interpretare il cavallo senza infastidirlo o disturbarlo. Quanto alla Kur è realizzata abilmente dal coreografo Fabrizio Pedrazzini sulla colonna sonora del film “Nuovo cinema paradiso”. Per essere sinceri, credo di non avere come binomio abbastanza esperienza per ambire a questo step della gara. Sarebbe un sogno e lo prepariamo come tale!”
"Anna Merveldt è stata per molti anni mia Maestra
ed ha montato anche
due miei cavalli"
Photo courtesy AP Photo/ David Goldman

Menzioniamo anche gli altri componenti della squadra irlandese che saranno i suoi compagni di viaggio?
“Nel team irlandese sono stati selezionati anche Anna Merveldt con il cavallo Vancouver, questa amazzone è stata per molti anni mia Maestra ed ha montato anche due miei cavalli; Judy Reynolds (Vancouver K) adesso allieva di Johann  Hinnemann, non conosco il suo cavallo ma so che lei è una ragazza giovane molto dedicata e con tantissima voglia di emergere; Roland Tong (Pompidou): non lo conosco affatto, ha conseguito buoni risultati e per quanto ho sentito, è in continua crescita.
Dunque sento che sarà anche un viaggio di conoscenze! E per finire, vuole aggiungere un altro pensiero?
“ Si', vorrei dire che nel mio cuore occupano un posto speciale due paesi: Irlanda ed Italia. Come ovvio, l’Irlanda è la mia terra d’origine, simbolo e sinonimo di  identità ed appartenenza personale, ma l’Italia è la mia terra adottiva che mi ha accolto, nella quale vivo da qualche tempo e per la quale ho gareggiato in dressage non molti anni fa. Alla fine anche le bandiere di questi due paesi non sono molto diverse!“





martedì 5 agosto 2014

IL COMMENTO DI PAMMY HUTTON, BRITISH RIDER AND COACH

Pammy Hutton
Photo Courtesy Talland School of Equitation

 Su Matteo Guiducci ha detto :“Il lavoro di questi  inverni  sarà  incentrato  sul “Come” dopo  aver ben compreso il “perché”!
Testo a cura di Giulia Iannone

FBHS (Fellow of the British Horse Society ) una dressagista internazionale, H&H columnist, uno dei principali formatori presso la Talland School of Equitation nel Gloucestershire.
Pammy è una delle tre figlie di Mrs. Sivewright  ( personalità illustre dell’equitazione e del dressage inglese a livello internazionale scomparsa nel 2013), ben nota come dressagista internazionale e trainer. Pammy ha alle spalle una lunga ed illustre carriera agonistica nel settore.
Ecco Pammy con sua Madre "Molly" insieme in sella alla Talland School
Photo courtesy Talland School web site
E’ stata “Pony Club Individual Horse Trials Champion” e membro del  “British Junior European Three Day Event Team”. Da Senior si è classificata al secondo posto al Punchestown International Three Day Event su  “Gameel” ed è stata selezionata per I Giochi Olimpici di Montreal .  Più recentemente Pammy ha fatto parte, per molti anni,  dei 12  dressage rider “top level”. Ha prodotto tutti i suoi cavalli da zero fino a livello Grand Prix  e nove di loro sono arrivati a livello internazionale.  L’amazzone inglese gode anche di ottima reputazione per come monta e realizza le sue Kur con musica. 
Pammy è definita dalla stampa inglese " un dressage Guru"...
Photo Courtesy BHS.org
Come trainer, Pammy ha aiutato la Squadra Italiana di Completo e la Squadra Irlandese  in occasione dei Campionati Europei, durante I quali  hanno conseguito il quarto posto.  Pammy è stato il Dressage Trainer  che ha portato alla medaglia d’oro  la squadra australiana di completo durante le Olimpiadi di Barcellona ed è stata coinvolta nella preparazione di tre componenti della squadra Paralimpica medaglia d’oro.  Pammy aiuta anche molti completisti e dressagisti  di grande successo tra cui  Nick Gauntlett, Lucy Wiegersma, Jackie Green and Adam Kemp.  Per non parlare di molti Youg riders come Amy Young and Georgie Spence  così come I “ local Pony Club teams”.
Come dicevo all’inizio, alla Talland School Pammy Hutton insegna accanto al marito Brian, loro figlio Charlie e fino al 2013 con la  madre Molly.
Una lezione di gruppo con Pammy Hutton nella Scuola
Photo Courtesy Talland School official web site
Da alcun tempo, Pammy Hutton viene costantemente in Italia per degli stages didattici al Circolo Ippico La Capinera, e da quel vivaio di giovani allievi proviene Matteo Guiducci che con Mon Nantano lo scorso week end ha ottenuto il bronzo a squadre nella disciplina del completo,  agli Europei Pony 2014 , in Irlanda. Una percentuale per il completista italiano pari al 73,19 percento per la quale è stata ringraziata Pammy Hutton con questa frase “ Grazie anche  a Pammy che in rettangolo non sbaglia mai”.
Dunque abbiamo raggiunto Pammy Hutton, una figura così prestigiosa del dressage internazionale ,  per un commento tecnico ed emozionale sul risultato di Matteo Guiducci e subito così si è espressa:
I have so enjoyed working with Matteo.
 Italy is one of my favourite places to work!
 I used to train Anna Çassagrande and Marina Schiochetti, the first girls to represent Italy, and Gold Medallists!
 Matteo is a star of the future, and is intelligent; I am sure he will have a big future! He listens well, and is quick to recognise what has to be better, this winters work will be about learning the "how, after understanding the "why"!
The whole Italian team was a pleasure to be associated with.”
 Traduciamo il testo per maggiore divulgazione :
Ho avuto molto piacere nel lavorare con Matteo.
L’Italia è uno dei miei posti preferiti in cui lavorare!
Ho allenato in passato, Anna Casagrande e Marina Sciocchetti, le prime “ragazze” a rappresentare l’Italia e Medaglie d’oro!
Matteo è una stella per il futuro ed è intelligente; io sono certa che avrà un grande futuro!
Ascolta bene ed è pronto a riconoscere cosa deve essere migliorato, il lavoro di questi inverni sarà incentrato sull’apprendere “come, dopo aver compreso il “perché”!
L’intera squadra italiana ha trovato piacere nell’averlo come membro”
"Grazie anche a Pammy che in rettangolo non sbaglia mai"
La frase che ha rappresentato la scintilla per questo ulteriore commento dopo il bronzo europeo pony per l'italia del completo alla guida di Jacopo Comelli.
Photo courtesy Fei ECP 2014