martedì 30 settembre 2014

Completo: LA YOUNG RIDER Arianna Guidarelli “Best rider”italiano al Campionato Europeo in Portogallo.


 Ecco il suo commento ...
A cura di Giulia Iannone
"Miglior prova di dressage stagionale premiata con la percentuale di 70."
Photo courtesy  facebook official web page

20ma a livello individuale con 83.40 punti negativi. Netto con EH Seabiquit nella prova di concorso. Miglior prova di dressage stagionale premiata con la percentuale di 70.

“Cosa posso dire, non posso nascondere che  questa gara  mi ha lasciato un pizzico  di amaro in bocca, nonostante alla fine la positiva prestazione complessiva. Ero partita convinta di poter fare un risultato davvero importante. Ovviamente c’è anche la soddisfazione di un bel rettangolo, il mio miglior risultato nella stagione che coincide con questo appuntamento europeo,  e un netto in concorso, risultato globale  di un  lavoro valido  che fa registrare , soprattutto in dressage,  continui passi avanti. In rettangolo sono riuscita finalmente a montare più rilassata e il cavallo l’ha sentito, me lo sono goduto. Un paio di piccoli errori ma ero davvero soddisfatta. Il giro del cross mi piaceva, hanno giocato bene con gli innumerevoli dislivelli naturali, il terreno era buono, e visto che in prevalenza era molto sabbioso ha drenato bene nonostante il diluvio di sabato. 
la concentrazione espressiva di Seabisquit in rettangolo, stallone baio di 9 anni da Sir Donnerhall
Photo courtesy official Facebook page

I salti che hanno dato più problemi sono stati la combinazione numero 11, una combinazione di angoli a tre tempi a girare verso destra, bisognava avere ben chiara la direzione visto che gli angoli avevano la punta molto aperta e aiutare il cavallo che dopo la salita restava un po’ indietro, la combinazione numero 20 era composta da due siepi a girare, erano due bei salti e i due tempi all’interno un po’ larghi e a fine giro i cavalli andavano assistiti, inoltre si trovava nell’arena principale e questo poteva distrarli un po’, e infine la combinazione della seconda acqua numero 21, un bel salto dritto ad entrare in salita, i cavalli non vedevano l’acqua, anche qui bisognava montare con decisione  e poi a quattro tempi un angolo in acqua. Per quanto riguarda la mia gara sono stati terribili i venti minuti di attesa sotto il diluvio, io e Paolo ( Mario De Simone, ndr) eravamo in capo prova, non ho mai preso così tanta acqua in vita mia, non si vedeva nulla, sentivo il cavallo un po’ impaurito e sinceramente anche io visto che cadevano fulmini in abbondanza e noi passeggiavamo sotto una pineta!! Durante il giro ho avuto un problema all’11 a, non ho impostato bene la direzione del salto e c’era poco da fare , “Seabi”  non ha capito cosa doveva fare e io non l’ho aiutato, purtroppo sono errori che non vorresti mai commettere durante una competizione  del genere. Mi  è dispiaciuto soprattutto per il cavallo che ha davvero dato il massimo. Il giorno dopo non vedevo l’ora di affrontare la prova di  concorso:  volevo rimettermi subito in gioco e portare a termine  un bel lavoro.

 Questa situazione interiore ha fatto in modo che non fossi  tesa come al solito. Il cavallo ha saltato benissimo, rispettoso degli ostacoli . Abbiamo chiuso la nostra gara in ventesima posizione. Per il resto la trasferta è stata segnata da una bella atmosfera di gruppo, all’interno del quale ci conosciamo  più o meno tutti da un po,’ vista la continua frequentazione per via delle trasferte agonistiche. Abbiamo condiviso bellisssimi momenti, non solo di concentrazione ed impegno in gara, ma anche di divertimento e svago,  soprattutto la sera a cena. Il chè aiutava ad  allentare  la tensione della gara.   Il tavolo del team italia era il  più rumoroso! Rivolgo un pensiero riconoscente a   tutto il team, al tecnico federale Andrea Mezzaroba, al capo equipe Zilla Pearse che ringrazio   anche per il supporto tecnico  in dressage, il veterinario Marco Eleuteri e la mental Coach Elena Giulia Montorsi. Ovviamente esprimo profonda  gratitudine al mio istruttore,  Fabio Fani Ciotti sempre al mio fianco durante questa intensa trasferta e durante il daily work. Gli sono grata per la carica e l’energia che è capace di infondermi alla volta di nuovi e stimolanti momenti di crescita per me ed il mio cavallo.”
"In concorso il cavallo ha saltato benissimo. rispettoso degli ostacoli"
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mercoledì 10 settembre 2014

FINALMENTE BRONZO!!!


"Finalmente Bronzo! Ecco il podio ai Campionati Europei pony di Completo del 2014. In primo piano riconosciamo
il Ct Jacopo Comelli"
Photo Courtesy Official facebook page

IL CT JACOPO COMELLI CI RACCONTA GLI HIGHLIGHTS DEI CAMPIONATI EUROPEI PONY ,LA PRIMA VOLTA COME CT  ALL’EUROPEO  JUNIOR DI  BISHOP BURTON, UN BREVE COMMENTO SUI WEG DI NORMANDIA.
“Ho montato insieme a Giovanni Ugolotti al Cinghio durante l’attività giovanile”
Intervista a cura di Giulia Iannone

Dopo l’amaro quarto posto all’europeo di Arezzo, giunge il bronzo in Irlanda...Che sapore ha? Lei ha dichiarato di aver fatto tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, in che modo?
la prima nota positiva da segnalare, è che sono due anni che gareggiamo alla pari delle altre nazioni . Purtroppo l’anno scorso abbiamo mancato l’ultimo giorno di gara forse perché  i  ragazzi  erano meno esperti e  hanno sentito  la pressione della gara. Fatto tesoro dell’esperienza di Arezzo, quest’anno sono stati impeccabili: concentrati, determinati , carichi di una maggiore esperienza hanno centrato l’obbiettivo.
Quindi considerato che ogni anno lei migliora la posizione, con dei rapidi calcoli tra due anni... ?
“(risata sonora) Tutto può essere!!
Terzi saldamente dal rettangolo. Un segnale positivo dal completo pony, che l’Italia in rettangolo dice la sua. Non è così?
“Quest’anno i ragazzi hanno lavorato molto bene e dopo il rettangolo siamo riusciti a chiudere con 128,8  punti negativi. I ragazzi sono arrivati al ritiro con una buona preparazione grazie all’ottimo lavoro svolto dai rispettivi istruttori; durante il ritiro e in gara  abbiamo avuto la possibilità di lavorare con Zilla Pearse. persona di grande esperienza e ottimo  Chef d’Equipe  con la quale spero di poter collaborare anche in futuro.
"Sono due anni che gareggiamo al pari delle altre Nazioni"
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Avete già all’attivo due dettagli: ottimi binomi ed ottimi preparatori di base. E gli altri ingredienti del suo metodo come Ct per costruire una squadra competitiva?
“  La mia metodologia è quella di creare tra me e  gli  istruttori  una collaborazione globale nel rispetto e nella fiducia reciproca. Questi due ingredienti: fiducia e rispetto devono nascere nel tempo, ed è questo ciò che sto cercando di costruire tassello dopo tassello. Il tecnico che osserva saltuariamente gli atleti non può intervenire drasticamente. Io stesso sono istruttore e mi fa piacere quando ho allievi in squadra poter collaborare costruttivamente con il tecnico... Questa concezione porta i risultati. Prima bisogna creare il metodo e la mentalità. Vorrei fare un esempio di questa collaborazione attiva. Quest’anno con gli istruttori abbiamo fatto delle riunioni  di orientamento tecnico, siamo scesi sul campo per fare delle ricognizioni  di  gruppo, abbiamo rivisto i salti in campagna, ci siamo confrontati su idee, direzioni e eventuali alternative. Questo crea un bel team!!
"In cross erano i salti la parte rilevante, non il leggero dislivello dato dal terreno"
Photo courtesy Official facebook page

Lei ha detto dei ragazzi a questo ultimo Europeo pony “ hanno tirato fuori i denti”. Ci racconti bene in che contesto ed in che modo?
Il sorteggio non ci ha aiutati ( ancora una volta prima squadra a partire)  infatti Manfredi è stato il primo a dover tirare fuori i denti per affrontare un cross molto selettivo. Tre acque, un salto tecnico al numero 8 sul quale  ho dovuto imporre delle decisioni che hanno portato a un superamento del  tempo che era calcolato al fine di portare a casa un netto. Il primo di squadra che porta a casa un netto è già un bel tassello. Dopo di che  è partita Emma Pasqualini che ha avuto dei problemi durante il percorso ed è purtroppo  stata eliminata. Da allora in avanti la gara si faceva dura perché giocavamo su tre e non potevamo scartare più nulla. Quindi devo dire che gli altri due componenti della squadra hanno tirato fuori i denti nel senso che avevano una grossa responsabilità. Hanno fatto il meglio sia Matteo Guiducci che Maria Sole Girardi.  Il giorno dopo sei sempre in tre, dunque la pressione è sempre più forte. Non hai scelta ,non puoi sbagliare!!! Per un attimo mi è sembrato di rivivere la situazione di Arezzo….ma questa volta i ragazzi non hanno tradito la mia fiducia!!
Volevo anche menzionare le due ragazze che hanno partecipato a titolo individuale Bonaccorsi Margherita e Ragaini Allegra e dire loro di fare tesoro dell’esperienza fatta in Irlanda per crescere e continuare a lavorare per raggiungere i loro obbiettivi."
" A coloro che hanno gareggiato a titolo individuale, dico di fare tesoro dell'esperienza fatta in Irlanda..."
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L’eliminazione di Emma Pasqualini, atleta competitiva con alle spalle già un discreto bagaglio di esperienza agonistica e partecipazioni importanti a livello europeo. Facciamo un pensiero sull’accaduto?
“ Con il cavallo è incappata in tre rifiuti. La ragazza è arrivata visibilmente  dispiaciuta. Ma nulla di grave, questo è il nostro sport. Quando parti per un cross può succedere. Tutti i ragazzi devono sapere che può capitare a chiunque e  a qualsiasi livello, ma lo sport va avanti e non si ferma ad una sola gara. In questa gara la Pasqualini non ha portato un risultato positivo, ma è giusto che anche lei sia salita sul podio per gioire insieme ai suoi compagni.
Vediamo di aggiungere qualche altro dato sul cross europeo di Millstreet, a parte quello che già ha espresso?
“aveva qualche leggero dislivello,  ma non era questo il problema maggiore. Erano i salti la parte rilevante, questo numero 8, era un talus a scendere con un dislivello impegnativo ed a tre tempi una siepe a fronte stretto molto scartabile con una distanza un filo corta. Dipendeva molto da come si calavano  se non scendevano bene 99/100 lo scarto avveniva! “
"Per me, Sole è come se avesse al collo quella medaglia"
Photo courtesy Annabel EOZ

Può spiegare la regola a seguito della quale M.Sole Girardi non ha ottenuto il bronzo individuale?
“ Per me Sole è come se avesse al collo quella medaglia! Perché ha fatto una gara impeccabile. Il discorso sta così: Parità di punti negativi in dressage con il tedesco Bockmann. Al cross entrambe netto nel tempo, tutti e due netto in concorso. Cosa succede, la domenica il punteggio rimane uguale. Vince chi si avvicina di più al tempo ideale del cross. Sole è rientrata di 4 secondi ( il tempo prescritto era 6.33), il ragazzo tedesco di 2. E per due secondi la nostra atleta azzurra non ha vinto il bronzo. Un altro dato che segnalerei, perché non capita tutti i giorni, abbiamo avuto a livello individuale 2 binomi italiani nei primi 5. IL primo di nazionalità francese, il secondo inglese, il terzo tedesco, mentre al quarto e quinto posto due italiani. Siamo stati la Nazione che nei primi cinque ne ha piazzati di più! “
Si riparte subito con l’altro Campionato Europeo questa volta Junior a Bishop Burton. Aspettative, ipotesi e schema mentale?
“ Sono sceso e salito da un aereo, praticamente senza respiro insomma, ma a me piace molto questo tipo di lavoro! Il ritiro si è svolto di nuovo a Mustonate, posto fantastico, grande ospitalità del Dott. Aletti. Il proprietario ha messo i ragazzi nelle condizioni giuste per la gara, ha contribuito ad esaltare lo spirito di squadra  sia per il team  pony che per gli junior. I cavalli sono partiti dopo il ritiro nella notte. Aspettative... a me piace guardare in alto! Con gli junior però è il primo anno di lavoro, solo la Rubboli è al secondo Europeo, gli altri sono privi di esperienza. Sarà una prima partecipazione! I cavalli sono in forma, i ragazzi hanno fatto un buon lavoro”
 Il  ritiro tecnico come si è svolto  per grosse linee?
“ Si è lavorato due giorni in piano con il tecnico del dressage, Zilla Pearse, un giorno galoppo in pista, un giorno esecuzione del percorso di salto ostacoli. Un giorno è dedicato alle rifiniture in genere. Due volte, all’inizio ed alla fine del ritiro, viene il Dott. Eleuteri per controllare che i cavalli siano in ordine. Abbiamo avuto il supporto anche del Mentalist, sia per i ragazzi con i pony che per gli Junior, Elena Montorsi, che è stata con noi  anche tutta la settimana in Irlanda e verrà di nuovo anche a Bishop Burton. Devo dire che si tratta di una figura utile per rifinire  e rendere   totalmente competitivo l’atleta-cavaliere”
Il cross di Bishop Burton come si è rivelato?
“ Impegnativo! Guardando le classifiche devo dire che ha creato parecchi problemi. La difficoltà principale oltre all’entità dei  salti, è stata rappresentata dai dislivelli.  I cavalli arrivavano alla fine un po’ stanchi, come è successo anche ai Weg in Francia. Siamo meno abituati ai dislivelli. Avevamo uno dei posti migliori al mondo per la preparazione atletica dei cavalli da completo, parlo dei Pratoni del Vivaro, ma oggi purtroppo è inutilizzabile.  Allenandoci in un posto del genere per una gara con queste caratteristiche, forse saremmo stati più  preparati."
"speriamo si inneschi un meccanismo di continuità che ci porti lontano"
Photo courtesy official facebook page

Punti da migliorare per il team Junior, punti deboli e possibilità per dare una svolta effettiva?
“Questo è stato comunque  il mio primo anno con il team Junior e l’anno prossimo   4 ragazzi su 6  passeranno Young Rider, quindi non riesco ad avere una continuità con questo gruppo ma il fatto  di essere tecnico di entrambe le categorie mi  permetterà  di lavorare con i ragazzi per più anni. Il prossimo anno al gruppo di Juniores si uniranno coloro che escono dai pony con i quali ho già lavorato due anni  e cosi facendo speriamo che si inneschi un meccanismo di continuità che ci porti lontano!”
 I risultati sul campo ci offrono uno spunto di riflessione: il team pony dimostra di essere oggi più competitivo ( pony e cavalieri qualitativi) poi troviamo un gap tra gli junior e Young riders ( ovviamente attendiamo anche  l'europeo prossimo) dove abbiamo anche buoni cavalli e cavalieri interessanti e che si dedicano,  che fanno fatica ad emergere e mettersi in luce in queste occasioni come gli Europei . Se mancano queste ulteriori maglie fondamentali per la catena, come si fa ad allargare il settore senior e far emergere nuovi e più competitivi volti? Ma il problema sono solo i cavalli?
“I risultati vengono se c’è continuità nel lavoro e nei programmi……speriamo che ci diano la possibilità di continuare ad aggiungere anelli alla catena!!! “ 
Che Idea si è fatto sui WEg di Normandia. Tanti colpi di scena last minute, anche per la squadra italiana. Lei che ne dice?
“la squadra che ha rappresentato l’Italia del completo a questo mondiale era molto giovane ma possiamo dire  anche molto sfortunata. Pensiamo a Vittoria Panizzon e a Stefano Fioravanti!!  Facendo un paio di calcoli, la qualifica per le Olimpiadi sarebbe potuta arrivare”!
Può dare una sua opinione sul cross del Mondiale?
“ Vedendolo da casa, in Tv non è cosi facile bisognerebbe camminare il  tracciato. Posso solo dire che le condizioni del l terreno , i dislivelli e l’entità dei salti hanno fatto  si che nessun binomio è arrivato nel tempo prescritto…….. forse dovremmo fare delle riflessioni!!
Vogliamo soffermarci sul Best Rider italiano Giovanni Ugolotti, giunto 22mo?

“ Certo! Abbiamo montato insieme al “Cinghio”.  Abbiamo condiviso gli anni dell’attività giovanile . La scelta di trasferirsi in Inghilterra  credo che  abbia rappresentato la svolta della sua vita agonistica. Oggi sta raccogliendo i frutti del suo lavoro sfruttando al meglio l’opportunità di essere andato a lavorare nella nazione patria del completo, ha fatto  esperienza, si è fatto un nome e si è guadagnato   la  fiducia del tecnico, ripagandola alla grande. Mi complimento con lui e gli auguro davvero di continuare così e spero che i miei ragazzi prendano esempio da lui!!”

venerdì 5 settembre 2014

COMPLETO: GIOVANNI UGOLOTTI BEST RIDER AZZURRO AL MONDIALE DI HARAS DU PIN

Giovanni Ugolotti è risalito nel Mondiale di completo dal 71mo posto del dressage alla 22ma posizione
Photo courtesy Ugolotti facebook eventing page

22mo a livello individuale, Giovanni Ugolotti,  sigla il netto con Stilo Kontika al percorso di cross dei WEG di Normandia.
Il commento dopo un Campionato Mondiale caratterizzato da numerosi colpi di scena ed imprevisti, anche per la squadra italiana...
Intervista a  cura di Giulia Iannone
 Nella prova di addestramento della prima giornata, Stilo Kontika totalizza un 60 punti negativi, pari ad una percentuale di 60 appunto “ Tiko purtroppo non e' costruito per il Lavoro in piano (e' in discesa, dalla groppa alle spalle!, ndr)) e fa molta fatica rispetto ad altri cavalli a lavorare “uphill”. L'ho sentito nonostante tutto molto bene nei giorni precedenti alla gara e prima di entrare in rettangolo avevo la sensazione di poter fare veramente un buon lavoro. Purtroppo però' mi si e' contratto  entrando e ho dovuto, soprattutto al passo e al trotto, essere un po’ conservativo. Forse l’andatura migliore è stata  Il galoppo, alla quale si è espresso molto bene a mio parere.  A  essere sincero mi aspettavo qualche punto in più....never mind!!!!”
" i cavalli arrivavano all'acqua molto stanchi, dovevo dosare le forze e non preoccuparmi troppo del tempo"
Photo courtesy Ugolotti facebook page

Quanto al cross, ad Haras du Pin aveva piovuto molto nei giorni precedenti l’appuntamento del completo, il terreno rappresentava una delle insidie non volute da Pierre Michelet! Alcuni salti sono stati, per problemi di sicurezza, eliminati dal tracciato, il tempo ridotto. Come vuole la legge della disciplina, il percorso di campagna ha fatto selezione e creato molti imprevisti ed i fatidici colpi di scena. Purtroppo anche per la squadra Italiana che ha perso sul tracciato uno dei componenti, Stefano Fioravanti, costretto al ritiro con Nodin D’Orval mentre stava per concludere in maniera ottimale la sua prestazione. Ma la mattina Giovanni Ugolotti è stato scelto dallo Chef de equipe della squadra italiana per scendere in gara tra i primi e “segnare la rotta di navigazione” per i compagni. “ Partendo tra i primi in cross” sottolinea a freddo adesso il cavaliere italiano”  non avevo molte informazioni, ma quello che mi e' stato riferito dal nostro CT Andrea Mezzaroba e' stato molto utile. I Cavalli arrivano all'ultima acqua molto stanchi, per cui a me l’istruzione chiave di dosare  bene le forze e non preoccuparmi  troppo del tempo. Sono partito cercando di sentire il cavallo più che guardare l'orologio. Tiko ha saltato molto bene tutte le combinazioni più insidiose (e' una cross country machine, ripete Giovanni!, ndr) con il senno del poi forse, penso che avrei potuto  galoppare un filo di più, ma sono molto soddisfatto ugualmente.”
Tiko è una Xcountry machine!
Quanto alla penalità di Ingrid Klimke che ha un deciso nelle zone calde della classifica a squadre, il risultato, Ugolotti ha commentato “ Credo che Ingrid sia stata molto reattiva a cambiare idea dopo un brutto salto sul primo elemento della prima acqua e credo che non sia passata sulle sue orme.” A proposito di squadre, ecco quanto avveniva nel team azzurro in quelle ore decisive, in ballo c’era la qualifica olimpica per Rio 2016 che non è stata agguantata”  Nel team Italia si respirava molta voglia di far bene e di raggiungere la qualifica olimpica, purtroppo Vittoria e Stefano sono stati sfortunati ma sono due ottimi cavalieri e avranno sicuramente l'occasione di rifarsi.”

"Nel team si respirava molta voglia di fare bene e raggiungere la qualifica olimpica. Nella
foto Stilo Kontika nel suo box adornato con il tricolore italiano"
Photo courtesy Ugolotti eventing facebook page

Chiusa così per il team l’occasione di strappare  presto il biglietto importante per l’appuntamento a cinque cerchi, il nostro Giovanni Ugolotti si è trovato così nella giornata dopo il cross a dover continuare la sua gara a livello individuale. Quindi risalito dal 71mo posto dopo il dressage al 29mo grazie alla campagna, si appresta ad affrontare in ultima giornata la prova di concorso . “  Il Salto Ostacoli  era grosso, tecnico e lo stadio  di Caen, pieno di gente, incuteva un po' di timore.” Ricorda l’italiano classe 1982. “ L'errore e' nato nella linea 2-3 dove ho aspettato un filo troppo a riprendere per mettere 6 galoppi.  Tiko si e' infilato un po' nel salto e ha fatto un piccolo tic di posteriore. Così ho terminato con 4 “ con 91.2 punti negativi Giovanni Ugolotti è risalito ed ha terminato in 22ma posizione.
"Mark Kyle usa da qualche anno questa imboccatura voluminosa con cui monto Tiko
in cross. E' per cavalli che tirano in campagna"
Photo courtesy Ugolotti facebook eventing page

In merito alla voluminosa imboccatura che abbiamo notato adoperare in cross country, Giovanni Ugolotti ha spiegato L'idea dell'imboccatura mi e' venuta guardandomi in giro e chiedendo a cavalieri che di solito montano cavalli che tirano in campagna. Mark Kyle la usa da qualche anno...... L'ho provata ed ha funzionato.”