domenica 30 luglio 2017

NON C’E’ DUE SENZA TRE PER CLELIA CASIRAGHI: TERZO EUROPEO INSIEME A VERDI !

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"Quando ho letto la lettera di convocazione
per i campionati Europei sono stata colta da una grande emozione"

In sella al castrone KWPN del 2002 da Indoctro, Clelia Casiraghi, campionessa italiana di completo in carica , è stata convocata  per il Campionato D’Europa Senior che si svolgerà a Strzegom Horse Trials dal 17 al 20 agosto.
Abbiamo pensato di contattare l’allieva di Matteo Zoja per sapere come  sta concludendo la preparazione in vista di  questo appuntamento” clou” della stagione agonistica. Ecco cosa ci ha raccontato…
A cura di Giulia Iannone
Ringraziamo Clelia Casiraghi per averci concesso le  foto per l'articolo , alcune delle quali di repertorio. 

In occasione della sua convocazione europea in Polonia ,  mi piacerebbe sentire il suo pensiero e commento sull'appuntamento che si  appresta  a vivere a metà agosto assieme al suo baio 15enne Verdi.
“ Molti ritenevano me e Verdi uno dei binomi certi per questi europei in Polonia . Io personalmente non ho mai dato questo fatto per scontato.  Assieme al mio coach, Matteo Zoja, abbiamo programmato la stagione di gare senza mettere in programma l’appuntamento del campionato europeo. Ossia non mirando a questo evento come obiettivo primario ed esclusivo.  Volevamo prendere la qualifica certo, ma soprattutto concentrarci sul fare delle  buone gare ed esperienze, e avevamo concordato che se gli europei non fossero arrivati, non ci saremmo affannati  a rincorrerli. Devo dire che questo tipo di planning “senza forzature ed estremismi”   mi ha aiutato a fare ogni gara serena e a voler fare bene in senso assoluto , senza ansia o preoccupazione di dover far risultato per forza;  i risultati arrivano sempre quando si svolge il proprio lavoro con calma e metodo. E così è accaduto. Quando  ho letto la lettera di convocazione sono stata colta da una grande emozione: un misto tra turbamento, felicità e  commozione. Stavo  studiando per il penultimo esame della sessione, ma ho chiuso i libri e sono andata a brindare, ero veramente felice. Sono molto carica e motivata  e piuttosto positiva, molto contenta di quello che siamo diventati fino a questo punto  io ed il “mio cavallo del cuore”  Verdi grazie al nostro coach insostituibile e tutto il team , una  squadra che da anni ,per fortuna,  sembra funzionare alla grande. Sono contenta che piano piano le soddisfazioni stiano  arrivando e voglio dare il meglio di me.  Sto per partecipare al  mio primo europeo senior, primo evento veramente importante, chiamata a rappresentare il mio  paese  tra  altri esponenti del completo che giungono  da tutta Europa. Per di più vi partecipo con il mio amico e compagno di sport di molti anni, il mio baio Verdi che mi accompagna ormai dal tempo, ossia  dalle gare junior , quando i  tre stelle li vedevo solo in televisione.   Certo recentemente ho partecipato al 4 stelle di Luhmuhlen, occasione durante la quale  mi sono trovata a gareggiare  tra i migliori completisti oggi in circolazione , però un  europeo è  altra dimensione sportiva.  
Penso che dopo gli Europei junior , young riders , senior, quattro stelle... mancherebbero poi solo mondiali e olimpiadi! Ma una cosa alla volta!”
"Sono stata questo week end ad un concorso di salto ostacoli nazionale a Mallare
per mantenere la routine e  fare dei buoni percorsi che mi aiutino il terzo giorno dopo il cross"

Sono per lei  alcuni anni davvero di alta competitività, non le  sembra?
“Sì, sono anni in cui stiamo procedendo abbastanza con vigore.  Ho dovuto affrontare anche qualche fase di calo,  ma mi sono quasi sempre ripresa alla grande. La chiave di volta ,a mio parere,  è stato l'ultimo anno yrider, con gli europei durante i quali  mi sono resa conto che il mio cavallo Verdi,  in cross mi da tutto se stesso con grande generosità  e poi il  tre stelle di Ravenna che è stato, in fin dei conti,  il mio primo campionato italiano  assoluto vinto. Da lì ho capito che si poteva smettere di giocare, e ci ho creduto sempre supportata e magistralmente guidata dal mio tecnico Matteo.  Da lì appunto abbiamo iniziato ad ingranare sempre meglio, speriamo di andare sempre più in alto e continuare così soprattutto con gli altri  cavalli su cui posso contare, Afrodita S e Itsy Bitsy  e che si aggiungono al mio primo cavallo di punta. I cavalli più giovani che ho in Lombardia, promettono bene ma con loro c’è ancora molta strada da fare. Anche nella disciplina del  salto ostacoli mi sono tolta un paio di sassolini dalla scarpa, ritirando il secondo grado e facendo gare di una certa altezza, partendo in gare 140 e gran premi 145 con la mia cavalla, Afrodita S in  categorie 1,35 nazionali e 140 con Verdi, partecipazione  che per un completista non sempre é scontata. Devo dire che come "situazione" mi piace, e vorrei essere sempre così, sulla vetta : quando si vola alto  la vista è spettacolare, la compagnia anche!” 
Scriveva Clelia sulla sua pagina di facebook nel 2014:
"the best investment you can make is a good trainer"
 e poi concludeva riferendosi a Matteo Zoja
"forse ho  trovato il coach che ti aiuta e ti rende forte..."


 Verdi ancora una volta si rivela un cavallo straordinario e di grande grinta e meraviglioso in cross. Dopo Luhmuhlen ci avete  dato una altra prova di quanto sia a suo agio in campagna...come si sta  preparando ed allenando sulle tre prove in vista della Polonia? Sta potenziando anche la fase del concorso ippico per andare a conquistare qualche posizione più alta in classifica?
“ Verdi : dire che è straordinario è dire poco.. è spaziale, più unico che raro!  Per la Polonia stiamo perfezionando un po' tutto, limando le cose che devono essere corrette e consolidando i punti forti. Luhumuhlen è andato bene ma poteva andare meglio, con maggiore concentrazione e freddezza in concorso, e difatti sono stata  giusto questo weekend in concorso nazionale a Mallare per mantenere la routine e fare dei buoni percorsi che mi aiutino poi il terzo giorno dopo il cross. Mi sto focalizzando sul salto ostacoli ma allo stesso tempo ho avuto occasione,  proprio alle Poiane, mentre ero in gara questo fine settimana,  di usare il campo da cross come palestra per esercizio e condizione e difatti rivolgo  un grosso ringraziamento  a Walter Sandrone che mi ha permesso di usare le strutture del suo impianto come utile palestra tecnica per me ed il mio cavallo”
" Ho gareggiato con Verdi in una categoria 130 a tempo  del venerdì
ed una 140 a fasi consecutive  del sabato chiusa con 4 penalità"


Che tipo di campo è quello di Strzegom, lei  lo conosce già vero?
“Strzegom lo conosco perché ci ho preso la qualifica per i campionati yr tre anni fa. Buon posto, bei giri, non mi garba tantissimo il fondo, che di solito rimane un po' duro rispetto a quello che preferisce Verdi”
Come sta Verdi e come limerete la sua condizione atletica?
“Verdi sta in ottima forma, la settimana scorsa, appunto,  facevo un po' di condizione con il cronometro del cross, e ai beep beep dei minuti scattava a bomba come suo solito. Mi fa davvero molto piacere sentire che  ha raggiunto uno stato di forma eccellente.  Nella giornata di sabato, in gara a Mallare, siamo partiti in 140 e abbiamo chiuso il giro con un errorino , sono molto “proud of him”. La condizione continuerà poi nelle prossime settimane con ancora un carico. Il tutto è coordinato e diretto dal dottore Marco  Eleuteri che ci da indicazioni. “
"Questo non è per me un passaggio di categoria
ma si parla del mio primo europeo con la E maiuscola"


 In Polonia gareggerà  in team o a livello  individuale?
“Sinceramente , credo di competere a titolo  individuale. Mi piacerebbe e anche molto partire in squadra, sarebbe stupendo, ma ho molta poca esperienza rispetto  agli altri  e purtroppo,  risultati alla mano, nei passaggi di categoria ho sempre peccato in concorso. Questo non è un passaggio di categoria ma si parla del primo europeo con la E maiuscola. Ad ogni modo, ogni decisione del tecnico federale  sarà molto ben accetta. Lavoreremo in ogni caso per noi e per la squadra italiana.”

Cosa pensa degli altri esponenti dei convocati all'europeo?
Circa gli altri convocati, sono positiva, contenta. Sono tutte persone che conosco abbastanza bene e con le quali ho condiviso molti momenti e non solo equestri, l’unica che conosco meno è Vittoria Panizzon. Sarà questa l’occasione per conoscerci  di più e creare, anche con lei,  quella confidenza ed affiatamento- che già possiedo con gli altri compagni-  indispensabile per un clima di squadra motivante e stimolante.
 Tra tutti e sei, penso che possiamo essere un'ottima squadra, giovane e con voglia di fare.”
La foto ricordo del podio 2016 relativo al campionato italiano assoluto di completo.
I volti di tutti i protagonisti di quella giornata



Nuova era per il completo. Abbiamo al comando una "donna" di origini anglosassoni molto preparata in dressage... quale è il suo pensiero ?
Personalmente sono molto molto entusiasta di Katherine. La conosco da quando ero alta mezzo metro e mi giudicava nelle gare nei pony. La reputo  molto preparata, molto adatta a ricoprire questo ruolo  e interessante. È disponibilissima a dialogo e confronto,  offre sempre  buoni consigli e osservazioni. Ad inizio stagione Matteo ed io avevamo presentato un tipo di programma, ma dopo la qualifica presa con il secondo posto nel CCI3* di Variano, in accordo con Katherine, lo abbiamo totalmente cambiato, inserendo gare di livello 4*. Lei ci lascia grande margine di autonomia e libertà di agire a patto che il binomio sia preparato e pronto. Un tecnico aperto, positivo, che responsabilizza l'atleta uomo e cavallo, che dà fiducia e motivazione. Non mi è capitato spesso e credo che per un binomio giovane, inesperto ma pieno di entusiasmo, sia una ottima iniezione di stima e  mordente. Matteo la tiene sempre aggiornata sul lavoro e condizione di Verdi.

Con quali aspettative si avvicina  all'europeo di agosto  allora?
“Prospettive? Le migliori. Mi sto pian piano caricando e non vedo l'ora di essere sul camion in viaggio.” 
Verdi, il cavallo del cuore, amico inossidabile che accompagna Clelia dalle gare junior.
Un castrone baio scuro KWPN da Indoctro che si porta magnificamente i suoi 15 anni!


 Lei si  sta preparando con la psicologa dello sport. Ci  fa capire meglio su cosa lavorate e  state focalizzando l'attenzione?
“Sto avendo a che fare con Elena Montorsi. Una sola parola per definirla, anzi due: eccezionale, e fondamentale, soprattutto in questo periodo. Ci stiamo "confrontando" e non solo per l'ambiente sportivo, anzi, per la maggior parte, per cose che non riguardano ciò che ha a che fare con la gara, ma che potrebbero però intaccare tutte le mie prestazioni. Pur essendo sulla "cresta dell'onda" a cavallo, non posso dire lo stesso per altre circostanze, e lei mi sta aiutando molto a studiarne tutte le sfaccettature, capirne il problema e risolverlo. Naturalmente, a specchio, rifletto sul mondo equestre  e miglioro anche lì. Mi sta facendo ragionare molto su di me e su quello che sono io, mi conosce da tempo , è informata su   tutti i miei punti deboli, ci lavora senza essere mai pesante. Non so dire bene su cosa lavora di preciso, la dottoressa  agisce su molti campi, ma ogni volta che finisco di parlare con lei, la  “finestra” della mia mente,   non è più appannata ma nitidissima, e io sono venti chili più leggera. Sono molto felice di relazionarmi con Elena Montorsi.”







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giovedì 27 luglio 2017

LUCA MEZZAROBA E LAOMACO: UNITI DA “UN FIL ROUGE” SPECIALE

"Quest'anno per me e Laomaco è andata bene fino in fondo"
Photo by Jumpinaction.net

 Luca Mezzaroba si è classificato al  12mo posto, a livello individuale, ai recenti
Campionati  giovanili europei di Completo  a Millstreet ,in sella a Laomaco.
 Con lo score di 53,60 pn , il cavaliere Young Rider sul baio 13enne figlio di Ksar Sitte, è risultato il miglior binomio italiano a livello individuale.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il nostro giovane completista romano: Ecco come ha commentato la trasferta ed il suo risultato personale. . . 
A cura di Giulia Iannone

Dal bronzo europeo conquistato in squadra nel 2016 a Montelibretti , al 12mo posto individuale del recente campionato in Irlanda. Puoi descrivere le diverse sensazioni dei due momenti ed il significato che attribuisci a questi due risultati che ormai appartengono al tuo bagaglio di esperienza vissuta?

“Montelibretti 2016 è stato il mio primo campionato europeo in assoluto, davanti al pubblico di casa e nelle strutture in cui mi alleno ogni giorno, tutto questo ha creato un'atmosfera incredibile, elettrica che mi ha provocato emozioni fortissime. Abbiamo fatto una bella gara di squadra ed è venuto il risultato collettivo anche se con il rammarico personale di aver sciupato un piazzamento importante a titolo individuale a causa di qualche errore di troppo nella prova conclusiva di salto ostacoli. Quest’anno per me è andata bene fino in fondo mentre, purtroppo, non è andata altrettanto bene per la squadra. La mia performance può essere sovrapponibile a quella dell'anno scorso per le prime due prove ed è proprio nella terza prova che sono riuscito a migliorare. Sento di dover ringraziare mio padre, papà, coach, proprietario, mia madre e tutta la famiglia che mi è sempre vicina, l'Esercito e L’Associazione Arma di Cavalleria per la possibilità di potermi allenare al CME di Montelibretti, Zilla Pearse per l'aiuto nel lavoro in piano, Michele Caporro per l'aiuto in scuderia,  tutto lo staff veterinario militare, il  maniscalco Maresciallo Franco Mohoric, il veterinario di squadra Marco Eleuteri e il Tecnico selezionatore Jacopo Comelli. “

Con quale spirito sei partito dall’Italia alla volta di Millstreet 2017?

 “ Onestamente, speravamo molto di poter tornare a salire sul podio come squadra. Era nelle nostre corde. Individualmente volevo fare una gara al massimo delle mie possibilità, consapevole che il livello delle nazioni più forti è molto, molto alto e che lavorano molto per migliorarsi ancora! Comunque ogni gara fa storia a sé: il mio punteggio finale di quest’anno sarebbe  valso a conquistare la  medaglia d'argento individuale a Montelibretti. Si, sono partito con la voglia di essere competitivo.”
"Sento di aver fatto una buona prova in rettangolo"
Luca e Laomaco in rettangolo a Millstreet nello scatto di "Jumpinaction.net"

Entriamo nel dettaglio della tre giorni di gara. Aiutaci a ripercorrere le fasi salienti del dressage, cross e concorso. Una tua analisi e commento della performance di gara.

“Per la prova di dressage, è andato tutto abbastanza bene, sento di aver fatto una buona prova. Il punteggio è stato discreto anche se le posizioni più alte di classifica vengono occupate da binomi più performanti in dressage e con cavalli dotati di movimenti più appariscenti del mio. In cross è andato tutto bene. Mio padre mi aveva messo in guardia su alcune situazioni, che poi si sono verificate,  creando non pochi problemi anche a binomi molto esperti nel corso dello svolgimento della gara. Laomaco in cross è fantastico! Devo  solo fare attenzione che non attacchi i salti con troppa foga, perchè lui adora il cross!! Nella prova di salto ostacoli sono dovuto rimanere molto concentrato su quello che dovevo fare e non lasciare spazio a pensieri negativi. Sono rimasto impressionato dal livello di Germania, Gran Bretagna  e Olanda. Comunque le gare di completo non sono mai scontate e non mi aspettavo che la Francia, squadra campione in carica, potesse incappare in una giornata così storta.”
"Laomaco adora il cross, devo stare solo attento che non attacchi i salti con troppa foga"
Photo by "Jumpinaction.net"


In cross sei stato molto competitivo con Laomaco, sei uscito un solo secondo dal tempo. Questo è un bel fiore all’occhiello per un binomio italiano. Ci racconti come ti sei ulteriormente  preparato, sapendo che il baio “Lollo” ha una discreta esperienza alle spalle?
“ In effetti, quest’anno ho potuto approfittare della nostra esperienza e di tutta la serie positiva di gare che abbiamo fatto assieme, per cui abbiamo potuto fare qualche gara di completo in meno e riservare qualche momento di preparazione specifica al salto ostacoli. La fondamentale preparazione al galoppo sono riuscito a farla interamente al Centro Militare di Equitazione dove sono tesserato.”

 Abbiamo assistito ad un tuo miglioramento straordinario nella prova di concorso ippico. Facendo un bilancio, secondo te, cosa hai inserito nel tuo  bagaglio tecnico?

“Credo che abbia giocato un ruolo essenziale l’esperienza e la consapevolezza nelle nostre possibilità.  In realtà, mi capita di fare qualche errore in salto ostacoli con Laomaco, ma non mi era mai successo di andare male come ai Campionati a Montelibretti… è stato uno shock! Quindi ,penso, che il miglioramento nel concludere un campionato importante, sia stato soprattutto nel corretto approccio mentale al concorso. Laomaco è un cavallo fantastico,  ma la prova di salto ostacoli è per lui delicata. Come ho detto, abbiamo fatto qualche gara di completo in meno, e questo ci ha permesso di fare qualche gara di salto. Su quei giri, dopo il cross, so che per noi non è sicuro fare un percorso netto, ma sono consapevole che possiamo saltarli bene… una barriera ci può anche scappare… In più quest’anno ho avuto il vantaggio di poter avere mio padre più presente per me.”
"La prova di salto ostacoli è delicata per Laomaco. Possiamo però saltare bene,
magari può scappare una barriera"
Photo by "jumpinaction.net"


Dopo l’Europeo di Montelibretti ci è giunta voce che ti sei trasferito…Dove, perché, e cosa hai potuto aggiungere alla tua preparazione tecnica?

“Si, è vero! Ma non è nulla di relativo alla tecnica equestre… Alla fine dell’anno scorso sono stato ospite per alcuni mesi da amici di famiglia che hanno uno studio dentistico e che sono proprietari di un bel centro ippico a Misano Adriatico, il Circolo Ippico “Il Fondo”. Ho montato anche a cavallo, ma in realtà questa mia trasferta è stata motivata da questioni relative allo studio. Fabio… il Dott. Fabio Costa è un medico specializzato in ortognatodonzia e si occupa degli squilibri mandibolo-mascellari, delle maleocclusione e delle patologie temporo mandibolari. Da un punto di vista medico sono stato suo paziente e gli sarò sempre grato, ma la cosa che mi incuriosiva e che continua a farlo, sono le ripercussioni di tutti questi aspetti medici del cavaliere sulla performance sportiva: c’è un mondo da scoprire! Se poi applicassimo queste conoscenze anche al cavallo, chissà quanto si potrebbe fare… Quindi la verità è che mi sono trasferito perché tra gli impegni legati alla maturità e quelli relativi alla preparazione agli europei, non ero ancora riuscito a tracciare un programma preciso sul mio futuro.”

Quindi ,cosa hai fatto dopo questo periodo a Misano Adriatico?

“Il settore medico è affascinante e le connessioni con il mondo sportivo lo sono ancora di più. Però devo confessare che mi sono un po’ spaventato di fronte all’ esigenza di dover studiare a tempo pieno per i prossimi 11-12 anni! Non so se ho ancora trovato la mia strada ma nel frattempo ho fatto il concorso per entrare come Allievo Ufficiale all’ Accademia Militare di Modena. Ho capito che mi piacerebbe diventare un Ufficiale di Cavalleria, come mio padre, anche se sono consapevole che oggi non è più possibile che un Ufficiale si possa dedicare completamente ai cavalli e allo sport. Ho terminato positivamente tutte le fasi del concorso ma non so se rientrerò in una posizione utile per essere ammesso. La selezione è molto dura.”
"Sento di dover ringraziare mio padre"
Luca ed Andrea "Father and son" nello scatto di Giulia Iannone che ha colto il momento
dell'abbraccio ,alla notizia del bronzo ottenuto dalla squadra italiana a Montelibretti 2016.


Allora tuo padre non sarà più il tuo coach. Chi ti preparerà?

“Qualora riuscissi ad entrare in Accademia, dovrò fare ben altre cose! L’equitazione è limitata a poche ore settimanali come altri sport. Il mio coach rimane comunque mio padre anche se mi fa fare delle esperienze diverse.”

  Dopo questo campionato , Luca Mezzaroba cosa ha in programma per il futuro?

“Vedremo. Molto dipende dal fatto se sarò ammesso in Accademia o meno. Ad ogni modo ho ancora un anno da Young Rider e spero di poterlo sfruttare al meglio. Per ora mi godo qualche giorno di vacanza.”
"Non so se ho ancora trovato la mia strada"
Photo di Giulia Iannone Montelibretti 2016


Su facebook e’ apparso, sotto una tua foto, il saluto dell’allevatore di Laomaco. Raccontaci le origini del tuo cavallo “Home made”. Credo che entrambe abbiate in comune la Sardegna! E’ bello poter contare nel settore giovanile del completo, di un binomio tutto italiano. Tu cosa pensi e provi riflettendo su questo dettaglio?

“Si, Laomaco è Sardo, come mia madre. Da bambino ho sempre apprezzato questo collegamento sul piano sentimentale. Oggi mi rendo conto che c’è qualche cosa di più. Papà ha acquistato Laomaco a 2 anni, dal Sig. Antonino del Rio che lo ha allevato a Sindia, vicino a Bosa. Lo ha domato e lo ha portato a fare i circuiti dei 4 e dei 5 anni. Poi quando papà ha smesso di montare in gara, Laomaco è stato montato per un po’ da Emiliano Portale, è sempre stato seguito da papà ed è arrivato a ben figurare ai Campionati del Mondo per giovani cavalli di Le Lion D’Angers, in Francia. Io dopo i pony, sono subito cresciuto con lui. Ho montato spesso altri cavalli ma poche volte in gara. Con lui sento l’importanza del binomio.  So che una volta c’erano degli incentivi per i cavalli italiani impiegati nei settori giovanili, peccato non ce ne siano più…  Peccato che  ci siano così pochi cavalli italiani in completo. Ad ogni modo, se potessi scegliere, mi piacerebbe poter ricominciare con un’altro cavallo italiano, sicuramente con un cavallo giovane da domare e da crescere da solo.”
" per questo risultato, credo che abbia giocato un ruolo essenziale
l'esperienza e la consapevolezza delle nostre possibilità"
Photo Courtesy Luca Mezzaroba facebook page


Cosa sogni o desideri per il tuo futuro equestre ?


“ Spero di poter continuare a montare e a seguire dei progetti sportivi di qualità. Non sono ancora sicuro di quello che farò da grande ma certo non riesco ad immaginare il mio futuro senza cavalli. Un sogno? Credo che tutti gli sportivi abbiano un sogno inconfessabile in fondo al cuore… una partecipazione a cinque cerchi!”

martedì 18 luglio 2017

“RICANDIDO LA SCUDERIA I TULIPANI ANCHE IN VISTA DEGLI EUROPEI GIOVANILI DI COMPLETO 2018 DI FONTAINEBLEAU”

Jacopo Comelli e Zilla Pearse in scuderia presso " I TULIPANI ASD" di Cellarengo di Asti


Matteo Zoja, il patron de “I Tulipani Asd”  di Cellarengo di Asti,  ci racconta qualcosa sul raduno collegiale del completo giovanile, in vista degli Europei di Millstreet ,  che si è svolto, per la prima volta,    in Piemonte. Dopo il CEF dei Pratoni del Vivaro e l’esperienza di Mustonate, 13 atleti J&YR con i rispettivi cavalli si sono preparati nella zona dell’alto Monferrato.
A cura di Giulia Iannone
Tutte le foto sono state gentilmente  messe a disposizione da Matteo Zoja.


Come nasce l’idea di organizzare il raduno pre- europei dedicato a Juniores e Young riders presso la Scuderia “I Tulipani” ASD di Cellarengo , Asti?
“Il Direttore Sportivo Francesco Girardi è venuto in sosta da me mentre andava all’Internazionale di Haras du Pin e credo che così abbia osservato la posizione interessante in cui è sita la mia scuderia. Penso  che sia risultata una location,  oltre che idonea come impianto, comoda per far partire direttamente i binomi per Milstreet. Così poi è nata l’idea di far ospitare da me  il raduno dei ragazzi”
I cavalli sono arrivati in forma avendo alle spalle
tutta una stagione di gare

La scuderia dove si trova precisamente?
“Vicino a Villanova D’Asti. Il Frejus è ad una ora e mezza da qui.”

In totale quante persone è stato in grado di accogliere?
 “Ho ospitato tutti i ragazzi in casa:  dispongo di una mansarda con 12  posti letto.  Si trattava di 6 junior e 7 young riders, per un totale di 13. I tecnici  Jacopo Comelli e Zilla Pearse hanno dormito nelle camere degli ospiti dalla parte della casa che occupiamo io e mia moglie. Ricordo che Jacopo Comelli   si è occupato della gestione quotidiana  dei ragazzi e del lavoro sul galoppo e di salto ostacoli, mentre   Zilla Pearse assieme a Katherine Lucheschi ( Che è stata un giorno solo,  giusto per giudicare tutti i rettangoli dei binomi)  si è occupata della parte riguardante il dressage.”
"Ho ospitato un totale di 13 binomi più due tecnici " ha detto Matteo Zoja, padrone di casa
de "I tulipani ASD"

La Sua struttura cosa ha messo a disposizione di tecnici federali e binomi?
“Ho potuto offrire 16 box per i cavalli con annessa selleria, un campo in sabbia grande 70x45 ed un maneggio coperto 26x60 e la pista di 600 m per galoppare. Avevo messo loro a disposizione tutta la mia struttura.”

Quali altre attività hanno potuto praticare i ragazzi all’interno del suo impianto?
“Sono stati il pomeriggio in piscina, hanno giocato e si sono anche un po’ svagati! Un motivo in più di unione senza troppo stress prima del campionato europeo”

Lei è intervenuto in qualche modo, essendo istruttore, durante la fase del raduno?
“ Ho fatto, con molto piacere e grande cura,  solo il padrone di casa, non ho fatto niente altro”.
La scuderia dispone di un campo in sabbia grande 70x45 ,
un maneggio coperto 26x60
e la pista di 600m
per galoppare


La posizione della sua scuderia è stata anche molto comoda per il lavoro del veterinario di squadra?
“ Marco Eleuteri è di Torino e la sua clinica è qui a 10 km. Non è stato necessario tenerlo fermo al raduno per 5 giorni , ma è potuto intervenire comodamente grazie alla breve distanza.

Come si sono svolte le giornate di lavoro divise tra Jacopo Comelli e Zilla Pearse?
“Sono arrivati l’8 luglio ed i cavalli hanno fatto subito una passeggiata per prendere confidenza con l’ambiente. I primi due giorni sono stati condotti da Zilla Pearse incentrati sul lavoro in piano. Il secondo giorno Zilla è stata affiancata da Katrine Lucheschi : i ragazzi hanno provato le riprese di gara mentre Katherine giudicava la prova grazie anche al suo ruolo di giudice internazionale. Il quarto giorno hanno lavorato sui galoppi al mattino, gli ultimi giorni è stato effettuato un lavoro sulle barriere e poi un percorso di salto ostacoli prima di partire. Il raduno è durato dall’8 al 13 luglio, un totale di 6 giorni”
I primi due giorni sono stati condotti da Zilla Pearse incentrati sul lavoro in piano


Bellissima l’idea di “adoperare” Katherine come giudice di dressage. Lei pensa che questa figura così elegante competente  abbia potuto motivare ulteriormente il gruppo?
“ Guardi, mi piace moltissimo Katherine Lucheschi, come persona. E’ molto aperta al dialogo, moderna, aggregante, positiva, competente, il suo essere straniera è davvero un valore aggiunto. Come figura tecnica mi piace moltissimo, come aiuto la trovo fondamentale perché conosce le modalità di giudizio dei suoi colleghi giudici internazionali, conosce l’ambito dressagistico dei giudici, conosce l’ambiente e quindi potrebbe essere un ottimo Capo Equipe. E’ una figura fondamentale e di riferimento  a mio modesto avviso nel contesto giovanile. “

Non è stato usato un  preparatore atletico per i cavalieri/amazzoni e neanche, ad esempio, il mental coach?
“No, nessuna di queste due figure! I ragazzi si sono autogestiti”

Il raduno rappresenta una ottima occasione per fare gruppo e creare uno spirito di squadra, non le pare?
“ I cavalli che sono stati convocati hanno alle spalle tutta una stagione di gare, i cavalli sono arrivati in condizione con all’attivo una ripresa di dressage che è tutto l’anno che eseguono, hanno sicuramente messo a punto alcuni dettagli della ripresa, un galoppo sulle gambe del cavallo prima di partire e fare due salti in concorso. Non hanno lavorato con un carico eccessivo perché i cavalli sono arrivati in forma e non avevano bisogno di un lavoro troppo impegnativo.”
Il raduno rappresenta per gli atleti un ottimo spunto per fare squadra
e condividere insieme imomenti della gara. A cominciare dalla fase di preparazione. 
Al Centro Ippico I Tulipani c'è stato anche il tempo per un pò di relax 
in piscina ed attività di svago per non accumulare troppo stress prima dell'evento Europeo.

Molti di questi ragazzi inoltre hanno già in cantiere un campionato europeo, se non erro?
“ certo, arrivano tutti dai campionati europei del 2016 che si è giocato in casa a Montelibretti. Tre componenti di quattro yriders erano già della squadra 2016. Per gli junior ci sono due new entry: Arianna Gallo e Matilde Piovani. “

I ragazzi sono stati accompagnati dai propri istruttori?
 “Nessuno è arrivato con il proprio istruttore. I genitori che hanno la doppia veste di istruttore sono stati molto corretti, sono rimasti a bordo campo ad osservare i propri ragazzi effettuare il proprio allenamento oppure hanno aiutato un po’ in scuderia.”
Gli Europei si disputano dal 19 al 23 luglio 2017 in Irlanda a Millstreet.
la programmazione del lavoro  e la suddivisione dei gruppi
indicati  presto al mattino su di una utile lavagna 


Come è avvenuta dunque la partenza verso l’Irlanda?
“  I binomi hanno concluso il programma  con un lavoro sugli ostacoli al mattino, poi nel pomeriggio è arrivato il veterinario Dott. Eleuteri per l’ultimo controllo fisico dei cavalli, nel pomeriggio è arrivato il camion di Modena. Verso le 16  hanno cominciato a caricare il camion e verso le 22  di sera sono partiti. So che i cavalli si sarebbero fermati prima alla scuderia di Alberto Giugni per essere in Irlanda il lunedì, scuderie aperte alle ore 12. Gli Europei di disputano dal 19 al 23 luglio”

In qualità di padrone di casa, che gentilmente ci ha raccontato questa premiere per la Scuderia “I Tulipani”, ma  anche in veste di   tecnico con alle spalle un background da ostacolista ed oggi quale  coach di Clelia Casiraghi…cosa vorrebbe farci sapere ancora?
“Sono stato molto fiero ed orgoglioso di aver  potuto  ospitare per la prima volta il raduno di completo pre- campionati europei giovanili. So che l’anno prossimo i campionati saranno a Fontainebleau , dunque mi ricandido anche per il prossimo anno, a questo punto! “