giovedì 22 agosto 2013

SPIRITO DI SQUADRA”
Dalla disciplina del completo i “fili invisibili” per una tessitura concettuale speciale
Mattia Luciani in salita col suo Santano

Di Giulia Iannone

Siamo in tempo di Campionati Europei di equitazione e si fa un grande parlare di squadre e team e nominativi , sostituzioni varie last minute...
Al di là di quello che avviene sulla carta, come si costituisce una “squadra” nella sua essenza? Difficile capirlo o descriverlo a priori, ma quando scatta la magica scintilla o si accende un fuoco speciale, allora il gruppo avrà dalla sua parte qualcosa in più contro cui rivaleggiare: una splendida forza di unione e di coesione che nasce da dentro.
 Vale davvero la pena una riflessione su cosa significhi “fare squadra”.
La costruzione intrinseca di una squadra non si fa a tavolino, parte da lontano. Non bastano schemi tecnici , regole e  tabelle di preparazione per il cuore pulsante di una entità che ha bisogno di occasioni per l’aggregazione, per la condivisione.
Sarà  la motivazione comune a  tradurre tanti ingredienti  in un collante ideale concreto che fa obiettivo e risultato. Tempo e spazio sedimenteranno l’energia e la voglia di emergere, la sofferenza intesa come patos, il sacrificio, l’attesa sublimeranno la parte emotiva ed il feeling impercettibile.
 Non si tratta di una ulteriore opzione per la classifica.
Essere una squadra è una occasione, è un bagaglio culturale ed emotivo, è, una splendida avventura.
Ecco la storica formazione italiana bronzo europeo nel 2007

La disciplina del completo ha sicuramente alcuni fattori favorevoli a questo proposito: una magica situazione ambientale, il contatto con la natura, spazi indefiniti da esplorare visionare memorizzare. L’idea del viaggio che si tramuta in scoperta in avventura, il raggiungimento di una meta attraverso la ricerca del più giusto tragitto. La “mappatura” del sentiero che avviene non più da soli, ma insieme e l’uno per l’altro.
Se ci riflettete bene, già all’interno del binomio- cavallo e cavaliere- si deve fare squadra.
Pietro Sandei 

E’ già una prima forma di unione e di simbiosi: mente e cuore impegnati a raggiungere un obiettivo che è vissuto come comune.
Stefano Fioravanti in box con il suo Nodin mentre intreccia la criniera

Un cavaliere ha bisogno in scuderia di un team di appoggio: maniscalco, veterinario, groom, e soprattutto “ coach” con i quali costruire giorno per giorno un legame di fiducia reciproco. 
Pietro Sandei col dressage coach Paolo Margi
 Questa è una altra forma di squadra che affianca ed appoggia il binomio per il raggiungimento del proprio fine agonistico.
Mattia Luciani e Francesco Girardi a Badminton 2013

 Amici e familiari non sono più contorno, si tramutano anche loro, in una parte dello stesso gruppo da cui si trae linfa.
Ingrid Klimke con sua figlia ed accanto la compagna di squadra Bettina Hoy
Photo courtesy e-venting
Dare il meglio di sé è più facile quando si è ben sostenuti.
William Fox Pitt, ad esempio, "walk the course" insieme al suo
team "four legged friends". Anche questa è una forma di squadra!
Photo courtesy Hartpury Horse Trials

 Bisogna sapersi creare una rete di sostenitori.
Come vedete quando anche l’equitazione sia reputato uno sport individuale, ci sono tantissimi concetti di team,  fili invisibili e fondamentali. Il “ritmo ed il mood” del completo aggiunge molti fili a questa tessitura concettuale nel mio intento di spiegare e raccontare da cosa possa nascere un team davvero speciale.
Sono molti gli istanti ed i momenti che i completisti hanno la fortuna di trascorrere insieme. 

Giovanni Ugolotti trova il tempo di sedere a bordo campo per osservare i compagni di squadra
all'opera. Photo courtesy Uptown Eventing

Poiché essi vanno oltre i pochi minuti dell’arena dressage, oltre l’esecuzione di un percorso di salto ostacoli.
Esiste il confronto con il percorso di campagna, croce e delizia e peculiarità ell’eventer.
Arcobaleno ad Hartpury

Ci si immerge, prima e dopo,  in dei posti meravigliosi fatti di natura lussureggiante, verdi colline, l’arcobaleno tra l’erba, boschi in cui filtra e non filtra la luce, castelli e dimore quasi regali se si ha la fortuna di andare in trasferta ad esempio in Inghilterra, aria leggera, pulita vivace, distese sconfinate percorse al ritmo del galoppo che sa di libertà tra vento e criniera. L’idea del viaggio è anche in letteratura da sempre un percorso di crescita anche interiore e di conoscenza intima, una sfida con se stessi, prima che con la realtà con la quale ci si relaziona. 
Walking the course di squadra ad Hartpury
Un continuo entrare ed uscire tra essere e non essere, in sella ad un essere mitico e supremo che trasporta nel mondo onirico, in fuga o alla scoperta dei propri limiti e delle proprie possibilità. La scoperta, l’invenzione, il ritorno e l’interazione con i propri compagni di impresa e tutti in sfida per lo stesso premio o riconoscimento, che porta all’unione di energie oltre il limite. Certo il completista è dotato di cuore impavido ed atletico “ ma un bravo cavaliere deve saper compiere un buon gioco di squadra in cui ogni membro sia d’aiuto agli altri. Questo spirito di gruppo non solo consente di ottenere risultati straordinari ma favorisce anche la nascita di amicizie durature” (W.Micklem).
 I  componenti di un team che fanno propri gli obiettivi, che si rispettano e comunicano rimarranno uniti e otterranno il massimo dal loro lavoro. (W.Micklem)

“Il team è quello che più mi manca. Eravamo davvero un gruppo inseparabile ed inscindibile. 
Un momento di relax tutti insieme dopo il cross di Haras

Quando uscivamo eravamo organizzatissimi: c’era persino la cucina”(Geremia Toia )
Giunge anche dall'Europeo di Herning, salto ostacoli,
una bella immagine di condivisione tra Gaudiano, Bucci, Consorti ed il CT Hans Horn

“Siamo tutti convinti che sia necessario un ancor più spiccato spirito di squadra: ciò vuol dire non perdersi troppo in chiacchiere ma pensare a lavorare insieme per un risultato comune. 


Questa è sicuramente la prima cosa, anche perché dalla squadra possono nascere dei risultati individuali, mentre è più difficile che succeda l’opposto”(Andrea Mezzaroba)
... Lì ho capito che il mio lavoro era sconfinato fino a creare uno spirito di squadra ed unione: la medaglia sarebbe stata la ciliegina sulla torta”(Jacopo Comelli)


lunedì 19 agosto 2013

"ITALIA EVENTING TEAM":l'obiettiva analisi del CT Mezzaroba

ITALIA EVENTING TEAM
 LHartpury Horse Trials segna la fine della fase preparatoria per la rosa di eventer che rappresenteranno lItalia ai prossimi Campionati Europei di Completo Senior di Malmo.
Walking the XC Course ad Hartpury. Riconosciamo in questa immagine, di spalle, oltre gli atleti, il Ct Mezzaroba, alla testa del gruppo
Photo courtesy Fioravanti FBpage

Riportiamo una obiettiva analisi  del CT e Selezionatore Andrea Mezzaroba, in questa intervista a cura di Giulia Iannone:

1.      In che maniera sono stati selezionati i binomi  per la partecipazione agli Europei?
Purtroppo, come accade spesso alle nostre squadre senior, i binomi qualificati e in forma per la partecipazione sono estremamente limitati. Per il futuro mi auguro vivamente di essere più impegnato nell'attività di selezione. Alla fine sul campo di Hartpury si sono tirate da sole le somme
2.      E chiaro che qualcosa balza allocchio! Ad esempio manca un nome di riferimento quale Stefano Brecciaroli ed Apollo; notiamo una doppia opzione di cavallo ( Pennyz o Merlots Magic) allorché si indica Vittoria Panizzon, abbiamo  trovato un Lino Paparella preso in considerazione per una eventuale partecipazione. Può dare spiegazione a tutte queste situazioni?
 “È nella logica di quanto appena rappresentato... Purtroppo alcuni binomi di grande valore e interesse non sono al momento disponibili, sono situazioni da preventivare in qualsiasi sport. Vittoria ha due cavalli in grado di affrontare i Campionati Europei, ovviamente Pennyz rimane un importante punto di riferimento per tutta la Squadra, ma quando è possibile, fa sempre piacere avere un'opzione di riserva.
Lino Paparella Dunbeggin Imp ad Hartpury
Photo Courtesy Faye Watson Eq Photography
Lino
è un cavaliere giovane che sta lavorando e progredendo bene, deve fare ancora molta esperienza... quale migliore occasione?
3.      Mentre tutte le altre nazioni hanno già annunciato e rimaneggiato alloccorrenza  le formazioni, lItalia adopera una formula che mi sembra di cauta comunicazione fatta di step. Si attende fino al 15 agosto per  i binomi definitivi. 
-          Come mai un margine di tempo così ampio? Abbiamo preso tutto il tempo a disposizione nella speranza di avere qualche altro binomio disponibile.
-          In questo lasso di tempo avete previsto uno schema tecnico da seguire di preparazione per i binomi segnalati? Abbiamo avuto qualche occasione di lavoro collettivo e una serie di appuntamenti individuali per prendere conoscenza e supportare il lavoro dei vari binomi.
-          Designati gli atleti, avverrà un ritiro tecnico per una fase di supervisione generale e se si dove? I binomi in preparazione ai Campionati non rientreranno in Italia per evitare caldo e viaggi. Abbiamo in programma un ultimo appuntamento di lavoro in Inghilterra prima di partire per Malmö.
4.      Nellambiente del completo c’è un dettaglio che non torna. Si chiama Badminton. Se lappuntamento importante dellanno erano gli Europei, perché impiegare  cartucce utili e lItalia non ha molti binomi in una delle gare più impegnative del completo?  Parko si è infortunato, così da rappresentare una scelta in meno per Malmo,  e sicuramente per Apollo e Pennyz che uscivano già da una Olimpiade non si è trattata di una passeggiata. Nel 2013 non si sarebbe potuto accantonare Badminton?
Con il senno del poi è un ipotesi "affascinante" che in realtà ho preso in seria considerazione al momento opportuno, ma non ho potuto fare a meno di "seguire" i cavalieri in quella che era una loro legittima ambizione: fare Badminton. Va inoltre considerato che gli europei di quest'anno non saranno qualificanti per i Giochi Olimpici di Rio 2016.
5.      Secondo previsioni, gli Europei dovrebbero essere appannaggio della Germania e dei suoi alfieri molto competitivi, anche senza il cavallo di punta di Jung!  Il Team GB ha dovuto far fronte a numerosi colpi di scena, che hanno portato a sostituzioni importanti nel Team. Eppure lì, per quanto sostituisci, finisci sempre per adoperare pedine di rilievo! Lei da Tecnico come vede la trasferta ed il confronto con le altre squadre?
Siamo sempre sullo stesso punto: noi ragioniamo con le possibilità che si contano sulle dita delle mani!
Brecciaroli ed Apollo nel cross di Badimnton 2013
Photo courtesy Badminton Horse Trials
A parte questo, la mancanza del binomio Brecciaroli- Apollo sar
à pesantissima... ci rincuora solo la previsione di un pronto e completo recupero. Per il resto c'è stato poco da fare. In futuro dobbiamo cercare di far crescere il vivaio dei cavalieri senior e cercare di aiutare i cavalieri più competitivi a disporre e crescere sempre di "secondi" e "terzi" cavalli dietro ai "primi".
6.      Lei esce da un solo esperimento di Team fatto a Fontainbleau che risultò positivo ad inizio anno. Perché non avete proseguito la sintonia di squadra in altre gare?
Ecco la "squadra" di Fontainbleau, marzo 2013
"Fioravanti, Luciani, Panizzon" al centro il Ct Mezzaroba
Photo courtesy Fioravanti FB Page

Mi spiace, ma mi devo ripetere: i binomi in grado di affrontare quegli impegni sono pochissimi. In più il calendario della FEI Nations Cup non è semplice da seguire. Ad ogni modo, dei tre cavalieri di Fontinebleau, ne ritroviamo due: Panizzon e Fioravanti per l'appunto.
7.      Settimana intensa ad Hartpury con una fitta compagine di binomi.  Quanto è stata importante per lei questa trasferta in termini di idee, programmi, conferme, punti da focalizzare su alcuni binomi, dialogo con gli atleti?
Buone le prove di Fioravanti e Ugolotti. Importante conferma positiva per Vittoria-Pennyz. Paparella c'è. In generale è stato un altro piccolo passo avanti nel costruire lo "spirito di squadra", sono un bel gruppo, peccato solo non avere avuto più tempo.
8.      Si aspettava la bella prestazione di Stefano Fioravanti? Si.
9.      Per gli altri binomi ad Hartpury, che hanno manifestato alcune difficoltà in cross e concorso, cosa si può dire?
Mi spiace molto per Stella Benatti, ha avuto un inizio stagione sfavorevole, se avesse avuto più tempo per prepararsi sono convinto che avrebbe potuto fare molto bene. Anche Luisa Palli è un po' indietro nella preparazione, ma sono altrettanto convinto che in questi ultimi giorni potrà rifinirla al meglio.
10. Vittoria Panizzon vince ad Hartpury il due stelle.
Vittoria Panizzon in premiazione ad Hartpury 2 stelle
Photo courtesy Hartpury Horse Trials
Questa affermazione di gara ci consente una riflessione sulla norma FEI che prescrive
reverse qualificationsper quei binomi che siano incappati in due horse falls in sequenza. Norma che riguarda la nostra atleta dopo Barbury e Gatcombe. Può spiegare questa norma e dirci il suo pensiero tecnico in materia?
La reverse qualifications è di fatto una retrocessione, che si applica ai cavalli che incorrono in due eliminazioni successive per fattori tecnici o a tre eliminazioni sempre per i suddetti motivi (3 rifiuti, caduta del cavallo o del cavaliere, monta pericolosa) nell'arco di 12 mesi. Il binomio Panizzon-Pennyz non è incorso in due horse falls, ma comunque in due eliminazioni successive per pura malaugurata coincidenza. La gara 2* di Hartpury è servita per ritrovare la giusta intesa e fiducia. Vittoria è fermamente convita che alcune intese si possano creare solo in gara e nella sua logica di preparazione atletica del cavallo, questa gara rappresenta un "buon lavoro" di preparazione.
Ovviamente questo risultato ci ha anche tolto l'imbarazzo per il provvedimento che, con  una tempistica ancora non definita dalla FEI, avrebbe colpito il nostro binomio.
La norma ha un senso, ma credo che nessuna regola possa rappresentare la soluzione del problema della sicurezza e sostituire la valutazione fatta dai Tecnici competenti, caso per caso.
11. Che tipo di impostazione mentale si è fatto in vista dellappuntamento di fine agosto?
Abbiamo appena parlato di un "incidente di percorso" ma non dobbiamo dimenticare che Vittoria-Pennyz è un binomio individuale di altissimo valore in grado di competere alla pari con i migliori.
Giovanni Ugolotti e Stilo Kontika al cross di Hartpury
Photo courtesy Hartpury Horse Trials
Luisa Palli e Giovanni Ugolotti hanno gi
à dimostrato di saper affrontare nel modo corretto prove di alto livello,  gli altri due Cavalieri, Fioravanti e Paparella sono molto giovani e hanno meno esperienza ma comunque mi aspetto da loro una buona prova. Tuttavia, se i valori potenziali delle altre Squadre saranno rispettati, difficilmente potremo prendere posto sul podio.
12.Ci racconta il suo impegno, nel corso dellanno ed a breve termine,  in funzione e preparazione dei binomi del completo?
Abbiamo ancora diversi impegni agonistici in programma, tra cui i Campionati italiani, la Finale della Nations Cup e i Campionati Mondiali dei giovani cavalli, poi potrò dedicarmi, nel tentativo di supporto, ai giovani cavalieri senior. Allargare il numero dei cavalieri competitivi a livello 3* è fondamentale. Possiamo vedere dei risultati in tempi brevi perché sono fermamente convinto che abbiamo degli ottimi Cavalieri che non hanno nulla da invidiare sul piano delle capacità rispetto ai Cavalieri delle Squadre più blasonate. 
"Se i valori potenziali delle altre squadre saranno rispettati, difficilmente potremo prendere posto sul podio"
Ha detto il Maggiore Mezzaroba, CT della Nazionale Italiana di Completo


Concludendo, spero vivamente che i nostri Cavalieri possano contare sul sostegno morale di tutti gli appassionati e in un una visione sempre più positiva e costruttiva della nostra disciplina.


sabato 17 agosto 2013

"AFTER" NAF HARTPURY INTERNATIONAL


Toto-cavalieri Italiani per Malmo 2013
Chi ci sarà a rappresentare l’Italia del completo  ai prossimi Europei in Svezia questo fine agosto?
Cosa ci faceva Vittoria Panizzon nel due stelle di Hartpury?
Di Giulia Iannone
Christopher Burton e Tempranillo
vincono il CIC ***
Photo Courtesy Hartpury Horse Trials


La gara nel Gloucestershire era davvero attesa per i nostri cavalieri italiani del completo.
Per alcuni di loro si trattava di un test, per altri di avere accesso alla compagine del completo per Malmo.
Ad horas, non sono stati ancora confermati i nominativi che furono definiti “in predicato” per la Svezia e molti dei quali hanno preso parte questo week end all’Hartpury Horse Trials nel CIC ***.  

Sfogliando la classifica definitiva, troviamo nelle zone alte, l’australiano Chris Burton su Temperanillo, unico binomio a terminare  il cross country rimanendo nel tempo e finendo con i 41.7 punti negativi intonsi del dressage. Per questo cavaliere si tratta di un momento sportivo molto fortunato e positivo, dato che sta mettendo in cantiere molte e belle vittorie. Vicinissimo in classifica, il Neozelandese Tim Price su Wesko, che termina con 43.9 seguito dalla connazionale Jonelle Richards distaccati di pochissimo. Al quarto posto, ancora un neozelandese d’eccezione,Andrew Nicholson su Mr.Cruise Control, che è apparso favoloso. MrCruise Control ha avuto accesso a Burghley  e sicuramente sarà un serio rivale dopo la sua vittoria a Luhmuhlen 4stelle. Segnaliamo ancora il quinto posto di Ingrid Klimke su Escada, sesto e nono uno strepitoso e sempre elegantissimo William Fox Pitt, che è stato  primo dopo il dressage, in sella a Neuf des Coeurs e Lionheart.
Troviamo l’Italia del nostro completo “giovane” in ventesima posizione, con Stefano Fioravanti che è partito alla volta dell’Inghilterra a caccia di una prestazione sportiva atta ad ipotecare la sua presenza in squadra a Malmo 2013. 
Stefano Fioravanti e Nodin D'orval prova concorso Hartpury
Photo courtesy Uptown Eventing
Abbiamo lasciato a lui il commento della gara “Io personalmente sono andato molto bene, 44negativi in dressage e doppio netto, solo un po’ più piano di quello che mi aspettavo, in cross. Mi dispiace molto per chi non è andato bene, speravo che questa potesse essere per tutti una gara dove poter far vedere che l'Italia c'è, ma ci siamo riusciti solo in parte. Mah, forse siamo arrivati poco preparati, io compreso.” Ha aggiunto il cavaliere seguito da Alberto Basilico” Queste sono gare vere, dove se non sei preparato al 100%, visto il gran numero di concorrenti e la gran qualità di cavalli e cavalieri, è difficile andare bene !” In merito al sauro sella francese artefice di questa bella prestazione, Fioravanti afferma” Nodin l'ho preso in Francia con Nicola Chiesa, aveva 6 anni e non ricordo chi lo montasse, ma faceva le categorie 3, ricordo che Nicola credeva molto nelle sue potenzialità, e aveva ragione !! Riguardo alla squadra non posso molto esprimermi ma credo che siamo in molti a pensare che ci vorrebbe un'Italia più competitiva, per oggi e per il futuro, più cavalli, più cavalieri e più aiuti per migliorare e velocizzare il processo di crescita, a fronte di risultati ottenuti ovviamente”.
Il 47mo classificato per l’Italia, Giovanni Ugolotti, su Stilo Kontika, con 71.5 punti negativi ha detto con grande entusiasmo e competitività
Giovanni Ugolotti e Stilo Kontika
durante un momento del cross di Hartpury
Photo courtesy Hartpury HT
 “La gara di Hartpury e' stata da un certo punto soddisfacente dall'altro,almeno dal mio punto di vista, mi ha fatto notare che la strada per raggiungere il top e' ancora tanta ma che stiamo andando nella direzione giusta. Sono soddisfatto della prova di Tiko che ha commesso qualche imprecisione in dressage dovuta ad un po’ di tensione. Ha saltato molto bene in concorso e un bel netto in campagna con un po' di fuori tempo calcolato. Adesso le ultime 2 settimane per fare gli ultimi ritocchi e poi MALMO HERE WE COME!” 58mo Lino Paparella su Dunbeggin Imp, che ha tentato la qualifica europea in Svezia, 68ma Luisa Palli su Lalia della Nave, con 12 penalità in concorso ed una fermata in cross, eliminata purtroppo Stella Benatti con la cavalla SF,  Miss Wanted Fast. L’amazzone di Lugano ha voluto dirci, a commento di questa situazione “ Non saprei dire altro , se non che sport builds character”.
Altra situazione interessante per l’Italia del Completo: 
Domenica Vittoria Panizzon e Borough Pennyz vincono il CCI**. 
Winners of the Magic CCI**  Vittoria Panizzon riding her own and Mrs Sally Bullen's Borough Pennyz with Mrs Sally Bullen (left)  and (right)  groom Alice Riggins. Photo Courtesy Hartpury Horse Trials Press office

 Ma cosa ci faceva Vittoria Panizzon e Pennyz a quella gara ? Grazie ai reportage di E-venting, a firma di “Lucy” siamo riusciti a ricostruire la situazione.  Nell’articolo del 10 agosto 2013 si legge, (riporto il pezzo di interesse con una traduzione ad sensum) “Borough Pennyz e Vittoria erano nel due stelle di Hartpury, per recuperare delle qualifiche dopo due recenti ‘horse falls’, e da subito hanno guadagnato la testa della classifica dopo il dressage. Pennyz è apparsa difficile in cross country, a tratti, in contrasto con la testa e non in ascolto costante con la sua amazzone di esperienza. Il binomio è arrivato netto e nel tempo tanto da mantenere la prima posizione in classifica.” L’articolista conclude dicendo “ sicuramente in concorso Vittoria e Pennyz non avranno alcun problema “. Sempre nell’articolo di chiusura di E-venting, 12 agosto 2013, l’articolista “Katie” dà notizia del successo di Vittoria Panizzon nel due stelle. Ecco cosa scrive “La Panizzon era la favorita per la vittoria e Pennyz ha potuto mostrare tutta la sua classe nel portare a termine un grandioso clear round. L’amazzone è apparsa un po’ più seduta in sella ed indietro rispetto al solito, ma assolutamente impressionante a confronto degli altri. Questo non è binomio che si osserva spesso in due stelle. Molti si sono domandati cosa ci facesse. La risposta è semplice: la FEI ha introdotto reverse qualifications per quei binomi che siano incappati in due horse falls in sequenza. Si, perché Vittoria e Pennyz sono cadute a Barbury e Gatcombe, e per riguadagnare le qualifiche era loro richiesto di guadagnarsi sul campo a qualifying result in un due stelle. E questo binomio lo ha fatto con stile”. Ecco la spiegazione della misteriosa partecipazione della Vittoria nazionale, e sinceramente mi preme sottolineare che la norma FEI non mi dispiace affatto, anzi la reputiamo altamente sportiva, didattica, formativa e volta alla sicurezza del binomio.


giovedì 8 agosto 2013

JACOPO COMELLI DOPO GLI EUROPEI


“. L’importante è aver lavorato bene con l’intensità e la passione che ci lega al nostro sport. “
Di Giulia Iannone
 Il CT Jacopo Comelli  insieme alla squadra Italiana pony completo agli Europei del 2013
Photo Courtesy Comelli 


 Partiamo da lontano. Ottenuto l’incarico di CT Pony per la disciplina del completo, lei ha cominciato un ciclo di stage in giro per l’Italia. Questo è stato il primo passo compiuto.
“Gli stage sono stati tre, uno a Roma al centro militare di Montelibretti, uno al Nord alla Capinera e l’altro al centro Italia a Scandiano, tra fine gennaio inizi di febbraio per prendere conoscenza dei binomi e confrontarmi con gli istruttori. Diciamo che io già operavo nel settore dei pony per via di alcuni miei  allievi- che hanno partecipato agli Europei- quello però avveniva nel mio ruolo di istruttore! Siamo partiti così. Poi sono cominciate le tappe di Coppa Italia, le 7 tappe che poi son diventate 8, perché è stata aggiunta quella di Arezzo.”
Questo il punto di partenza. Poi come ha operato in seguito? Da solo o con la collaborazione di qualcuno?
“Senza peccare di presunzione, ho fatto le mie considerazioni. Inoltre sono stato facilitato per la scelta. Le gare hanno fatto la selezione. Man mano c’è stata una scrematura naturale non ho dovuto prendere  decisioni importati perché comunque i 6 binomi che hanno partecipato in maniera definitiva erano quelli che si sono distinti nella Coppa Italia e durante tutta la stagione.”
Lei aveva due punti da verificare ad inizio mandato. La preparazione per il dressage, e come inserire gli stage con Giorgio Nuti. Come si è mosso, poi, su questi due argomenti?
“In merito alla preparazione dressage abbiamo fatto una collaborazione con gli istruttori. Alla fine, credo che questa cosa abbia giovato. Dopo il dressage degli  Europei eravamo secondi! Per gli stage con Nuti  siamo partiti un po’ tardi, non sono riuscito ad organizzare. Sicuramente è una cosa che voglio portare a compimento ed ho già parlato con chi di competenza all’interno del settore affinché si possa realizzare. Sa, ad inizio mandato, c’è anche il problema che bisogna far conoscenza con la macchina burocratica. Adesso credo di aver capito alcuni meccanismi. Per la fine dell’anno credo di poter partire.”
Poi è venuto il tempo del ritiro a Montelibretti. Come si è svolta la preparazione?
“I ritiri per gli Europei sono quasi sempre stati ai Pratoni del Vivaro. Questo cambiamento ha destato un po’ di preoccupazione e turbamento, sa, il ritiro ai Pratoni è un simbolo! Dopo invece abbiamo potuto contare su Montelibretti e devo dire che l’organizzazione è stata impeccabile.  A tale proposito ci tengo a ringraziare il Colonnello Giacomo Dalla Chiesa per la disponibilità. A livello di preparazione, abbiamo fatto un lavoro mirato. Il ritiro è durato 7 giorni, due giorni di lavoro in piano con il supporto di Roberto Smith, poi un giorno è stato dedicato ad un  percorso di cross vero e proprio e una giornata l’abbiamo dedicata al concorso nel campo in erba “Piazza di Siena” . Gli  altri giorni condizione e dettagli da rivedere pro cavaliere”
Il CT PONY Completo Jacopo Comelli
Insieme al Capo equipe
Photo Courtesy Comelli

Campionati Europei. Due giorni di fiato sospeso, siamo stati secondi, poi...
sono partito con le idee chiare , avevo una squadra competitiva, sapevo di poter puntare ad un risultato importante. In gara però ci sono gli imprevisti!  La prima di squadra a partire in rettangolo, Emma Pasqualini vincitrice della Coppa Italia, ha avuto un problema:  il pony quando è entrato nel rettangolo non ha tenuto la concentrazione solita e nonostante la freddezza di Emma ha finito la prova con  68 punti negativi. Insolito per lei che tutto l’anno ha fatto bene. Una situazione che ha messo a dura prova anche il morale della squadra: ma nonostante ciò alla fine delle due giornate di dressage,  eravamo secondi.!!   Il giorno del cross hanno fatto una splendida gara , quattro netti nel tempo ( a livello individuale buona la prova di Manfredi netto qualche secondo fuori tempo e sfortunata la prova di Chiara) .Poi è arrivato il fatidico giorno del concorso ippico che purtroppo ci ha negato la medaglia!”
Il quarto posto è sempre quello dell’amaro in bocca. Vero?
“Una prima esperienza un po’ amara, è inutile negarlo. Avevamo fatto un bellissimo ritiro, era nato un bel feeling di squadra. Abbiamo creato una bella empatia. Hanno fatto una bellissima gara. Anche la domenica, non ho avuto niente da dire, sono cadute le barriere, ma solo perché dovevano cadere. Non ci sono stati degli errori drastici o tecnici da correggere. Doveva andare così.”
Un CT, un Coach deve non solo motivare la squadra prima dell’evento agonistico, ma dopo, comunque vada, deve radunare la squadra e riordinare le idee.  Cosa ha spiegato il CT COMELLI?
“Ho mandato un messaggio alla sera della domenica a tutti loro. L’sms recita “ peccato, perché eravamo veramente vicini. La vita e lo sport talvolta sono crudeli. L’importante è aver lavorato bene con l’intensità e la passione che ci lega al nostro sport. Per me è stata una esperienza indimenticabile”. I ragazzi hanno risposto tutti, e le risposte le tengo per me! Lì ho capito che il mio lavoro era sconfinato fino a creare uno spirito di squadra ed unione: la medaglia sarebbe stata la ciliegina sulla torta”
Ha avuto modo di osservare gli altri team? Cosa l’ha colpita di loro?
“In questo Campionato le prime 4 squadre erano molto  equilibrate dal punto di vista tecnico. Ho pensato che queste stesse squadre si sarebbero giocate tutto fino alla fine e cosi è stato!. Invece vorrei dire cosa mi ha colpito della mia squadra : nel Team Italia Pony completo  si è  creato un grande gruppo. Si è istaurata strada facendo una fiducia reciproca, che credo sia una cosa difficile da creare in questo ruolo. Ognuno ha le sue teorie e le sue strategie. C’è stato invece questo spirito di collaborazione che ci ha portati molto vicini ad un risultato prezioso. Anche i ragazzi hanno sentito di poter collaborare con me e di potersi fidare a pieno di me. Ogni mio intervento è stato colto nella giusta maniera sia dagli istruttori che dagli allievi”
Vedrà che questo quarto posto è un mattone importante. Volgiamo lo sguardo al futuro verso nuovi obiettivi e risultati, facendo tesoro di questa preziosa esperienza. Che impegni la attendono?
“Riparto per Arcinazzo, ho due Young Rider ed uno Junior nella long list. Niente vacanze! Cerchiamo di portare qualcuno agli Europei!”
Allora rimaniamo in argomento Europei. Parliamo di Jung. E’ di queste ore la notizia che il fuoriclasse tedesco ha dovuto ritirare Sam dagli Europei di Malmo. Potrebbe essere una pedina in meno contro cui confrontarsi, per la squadra italiana Senior, no?
“Penso che il Tecnico Mezzaroba  quest’anno abbia  fatto un buon lavoro ma anche per lui c’è stata  un po’ di sfortuna. E’ noto  che qualche tassello importante della squadra, Stefano Brecciaroli,  non parteciperà. Chi verrà inserito in squadra comunque sarà all’altezza della situazione e saprà fronteggiare l’impegno rilevante di Malmo. Per cui, Forza Italia.”
C’è stato tra voi CT un filo diretto, una occasione di collaborazione o di confronto?
“Ho avuto modo, durante l’anno  di incontrare spesso Roberto Rotatori. Le gare pony sono spesso in concomitanza con le gare cavalli junior e young rider.  Abbiamo vissuto le stesse gare e ci siamo confrontati diverse volte, Roberto Rotatori è Tecnico Federale da più tempo di me, quindi qualche consiglio l’ho strappato! Trovo importante che ci sia un rapporto di collaborazione tra noi tecnici delle squadre giovanili , anche se qualche volta ha dato adito a polemiche!
Vuole aggiungere qualcosa in più?

Vorrei dare un consiglio ai miei ragazzi: trasformiamo l’amarezza e la delusione in grinta e determinazione per la prossima stagione per provare a conquistare quella medaglia in cui avevamo tanto creduto!! Grazie ragazzi! 

venerdì 2 agosto 2013

VITTORIA PANIZZON "in breve"


Vittoria Panizzon su Merlots Magic, cross di Barbury 2013
Photo courtesy Panizzon FB page
 PRIMA DI MALMO 2013
E’ la prima volta che ho il lusso di avere un piano B e a volte non basta nemmeno questo con i cavalli”!
Intervista a cura di Giulia Iannone
Il nominativo di Vittoria Panizzon  è nella rosa degli eventer per Malmo. Con doppia opzione di cavalli: Pennyz o Merlots. Possiamo fare un commento?
V.P. - Sono davvero contenta di avere 2 cavalli sulla lista, non mi è mai successo prima! E’ la prima volta che ho il lusso di avere un ‘piano B’ e a volte non basta nemmeno questo con i cavalli!
"sono davvero contenta di avere due cavalli sulla lista"
Photo Giulia Iannone

 Parliamo di questi cavalli , la grigia tutto pepe Pennyz ed il baio di talento Merlots.
 V.P. - Beh, stanno entrambi molto bene e sono due soggetti davvero affidabili, quindi è tutto molto positivo. Penso che in gara ci sarà Pennyz, ma se dovesse sorgere un problema anche Merlots Magic potrà fare bene.
Analizziamo  questa fase che precede l'europeo, preparazione mentale.  Le   torna in mente qualcosa parte della sua carriera agonistica trascorsa?
V.P. - In quanto alla preparazione tecnica e mentale, cerco di non cambiare niente rispetto al lavoro che svolgo di solito perché penso che fare cose nuove quando si è sotto pressione per un appuntamento importante rischia solo di far fare le cose male. Quindi tutto come al solito e ancora più del solito, forse, la ricerca della perfezione, di ‘mettere i puntini sulle i’, in altre parole, come dicono qui: Dot the i’s and cross the t’s!
"la ricerca della perfezione...come dicono gli Inglesi
Dot the i's and cross the t's"
Photo Giulia Iannone

Cosa si aspetta Vittoria Panizzon in vista di questo impegno agonistico?
V.P. - Mi aspetto di progredire sempre, prova dopo prova in modo progressivo.
"progredire sempre, in modo progressivo"

Come vede la situazione e come procederà dal punto di vista tecnico dato che al 15 agosto, data della squadra certa, manca pochissimo tempo ormai?
V.P. - Come dicevo, dal punto di vista tecnico non cambia niente. La preparazione deve essere sempre costante e deve sempre essere mirata al progressivo miglioramento, indipendentemente dal tipo di impegno, nel caso specifico il Campionato. Gli Europei non rappresentano una gara diversa da altri 3 stelle dal punto di vista della preparazione: facciamo sempre quanto possibile per arrivare al top e per dare il meglio che possiamo!

 
"facciamo sempre quanto possibile per arrivare al top e per dare il
meglio che possiamo"
Photo Giulia Iannone