martedì 17 settembre 2013

Andrew Nicholson monta “Zaron” al Blenheim Horse Trials


Stella Benatti affida il suo 9 anni al famosissimo Campione Neozelandese ...
Stella Benatti, Andrew Nicholson attorno a "Zaron"
Kwpn del 2004
Photo courtesy Blenheim  IHT

A cura di Giulia Iannone

L’amazzone italiana di completo ,Stella Benatti, si trova in Inghilterra presso il Boomerang Stables nel Berkshire.  Ha deciso di andare ad allenarsi in Uk presso la splendida struttura in cui si trova Andrea Verdina, il noto completista italiano di Sidney 2000.
Stella Benatti resterà in Inghilterra   fino a metà ottobre.
 Nella patria del completo per eccellenza potrà continuare gli  allenamenti e trarre vantaggio dalla “palestra cross” di cui dispone il Boomerang Stable.
In occasione del Blenheim Palace International Horse Trials, abbiamo potuto ammirare  il castrone KWPN del 2004, Zaron –ma Goofy per gli amici-  tra le mani di  un cavaliere del completo internazionale eccellente : il  neozelandese Andrew Nicholson.
Ecco Zaron, Goofy per gli amici, in una fase del dressage a Blenheim
Photo courtesy Stella Benatti

Zaron è un cavallo elegante, ottimo saltatore,  molto dotato e pieno di talento che è stato provato, quindi acquistato nel 2010,  tra quelli selezionati per Stella da Andrea Verdina.
Sulla esperienza dello scorso week end da “owner” ossia proprietaria e non in veste di amazzone, ecco Stella cosa ci ha raccontato” avevo bisogno di una mano in cross.  Amo il modo in cui Andrew Nicholson  monta ed interpreta i cavalli con cui gareggia. Volevo che   questo grande Campione del completo trasmettesse sicurezza e precisione a Zaron.
  Non avevo valutato che il valore aggiunto di questa esperienza sarebbe stato molto altro ancora, come ad esempio, frequentare  il suo team, ascoltare le  opinioni in merito al mio cavallo e conoscere una persona fantastica, di grande semplicità e precisione. Doti umane che si conciliano esattamente con la sua personalità tecnica:  Nicholson  è esattamente come si esprime a cavallo! 
Andrew Nicholson impegnato con Zaron
in una fase del warm up
Photo courtesy Libby Law
 quello che colpisce e convince sono gli anni di esperienza equestre che fanno tangibilmente la differenza. Devo ringraziare indubbiamente Stefano Brecciaroli per avermi  fatto da tramite e presentato Andrew!”
Sulla gara di Blenheim, la completista di Lugano ha detto “Ho vissuto la prima gara da un altro punto di vista ovvero quello di "owner", in team con uno dei  migliori cavalieri al mondo. E un'esperienza che voglio rifare di sicuro perché  l'ho trovata magica: osservavo dall’esterno un cavallo che  conosco alla perfezione,  non solo nella gestione da terra ma anche in sella.  Vedere  un cavaliere di quel calibro gestire la gara con  il  tuo cavallo, compagno di gara e di allenamento quotidiano,  dà molte idee e molti spunti di riflessione per la tua impostazione tecnica.
Andrew, lo ripeto, si  è rivelato,  una persona fantastica ed anche  il suo team. Sembra banale quello che dico, ma guardando le cose dall’esterno si riescono a cogliere e catturare molte più sfumature rispetto a quando si è impegnati in veste da amazzone e concentrati a fare la propria gara, il proprio grafico, i propri percorsi.
  Non potete neanche immaginare quanto sia  stato importante per me conoscere più  da vicino il selezionatore e tecnico del salto, il groom e vivere tutta questa macchina organizzativa  da vicino per tre giorni.”
Il cambio di programma nel fine stagione di Stella Benatti, ossia la mancata partecipazione al Campionato d’Europa senior  in Svezia , ha reso possibile questa forma di training session alternativa. Ecco quale è stata la scintilla di questa avventura  “ Durante il  CIC** di Saumur ho chiesto ad Andrew di guardare Zaron perche avevo bisogno del suo aiuto in cross. Avendo pianificato la trasferta per Malmo non volevo lasciare “Goofy”  a casa e cosi ho pensato di sfruttare il momento e mandarglielo in lavoro l'estate, chiudere e “concludere” il lavoro  con il 3stelle di Blenheim e poi riprenderlo. “ Blenheim,” sottolinea la molto determinata portacolori dell’aeronautica militare italiana “ a parte il freddo pungente è una  gara micidiale!  stupenda da vivere a piedi non immagino a cavallo! 
Zaron ed Andrew durante la prova di concorso
Photo courtesy Blenheim IHT
Una organizzazione davvero impeccabile: stand per l’ospitalità dei cavalieri,   wifi, due televisioni, buggy transfer, un milione di stand per il pubblico e lo shopping, stand per gli owners, cross scenico, grosso ed impegnativo – nella media del livello ovviamente-  fiumi di pubblico come si può solo immaginare e che sono consueti per l’Inghilterra, fuori dal normale per noi italiani!  Credo  che sia una delle gare ”top” per gli eventers , ma la prima che vivo da vicino in Inghilterra dunque non posso fare a meno di manifestare tutto il mio piacevole stupore. Avevo spesso sentito parlare di queste locations, ma stavolta ho potuto toccare con mano questa fantastica realtà agonistica. Tornerò in marzo e penso proprio di non muovermi più!
la magica location del palazzo di Blenheim fa da cornice a Zaron
Photo courtesy Libby Law

  Ho avuto modo di conoscere ed osservare i metodi e le strategie tecniche ed umane, a questo punto della mia giovane carriera,  di Touzain e Schrade. Adesso ho l’occasione di venire a stretto contatto con  Andrew Nicholson !
Peccato quel run out per Zaron!
Photo courtesy Libby LAw

 E’ l’inizio di una nuova ed  emozionante occasione di conoscenza equestre!”


domenica 8 settembre 2013

LUCA MARIA MONETA DOPO HERNING

“BISOGNA ANDARE AVANTI!”
“Neptune Brecourt era stato etichettato come un cavallo detestabile, ribelle e poco accondiscendente . . .”
Luca Maria Moneta e Neptune
Photo courtesy Moneta Fb page

Intervista a cura di Giulia Iannone

A mente fredda, cerchiamo di ricostruire emozioni  e riflessioni in merito a questa prima esperienza europea in carriera.
“Questo era l’obiettivo della stagione 2013. Dall’inizio primavera, ho iniziato a preparare  il cavallo pensando a questo appuntamento agonistico. Era l’obiettivo, ripeto, che mi ero prefisso. Ho organizzato un calendario di gare, ho gestito tutta la stagione per cercare di arrivare all’Europeo in modo che fosse nelle mie possibilità. Il fatto di aver centrato l’obiettivo, è stata una grande soddisfazione.”
Sul suo “percorso” di preparazione, l’incontro con un Ct eccezionale, chiamato Hans Horn.  Credo che abbia contribuito moltissimo a quello che abbiamo visto nel campo di Herning. Dico bene?
“Sicuramente! Innanzitutto ha molto rispettato il mio modo di lavorare e di interagire con i cavalli, dandomi dei consigli e dei suggerimenti senza andare a stravolgere quello che era il mio sistema di lavoro. Già questo per me è stato un grossissimo vantaggio che mi ha permesso di arricchire la mia esperienza e formazione, senza trovarmi in difficoltà, forzato a cambiare le cose che sapevo già fare. Hans Horn mi ha anche consigliato come gestire la programmazione delle gare ed abbiamo stabilito quali sarebbero stati gli appuntamenti più o meno utili per il cavallo. Di conseguenza sono arrivato all’appuntamento europeo al meglio, dopo aver fatto due ritiri prima di Fasterlbo ed uno prima di Herning”
Ritiri tecnici: dove?
“in Olanda. Prima di Fasterlbo da solo, prima di Herning insieme ai componenti della squadra italiana degli europei”
Ecco Neptune e Luca in ritiro da Hans Horn
agosto 2013
Photo courtesy Luca Moneta Horsemanship

Quindi già con il ritiro è iniziato l’affiatamento anche tra componenti del “team”. Che sensazione le ha fatto?
“Fermo restando che ormai sono 3 anni che salto in Coppa delle Nazioni, ovviamente l’emozione di una squadra che rappresenta l’Italia durante un Campionato Europeo è sicuramente una motivazione ed un coinvolgimento maggiore. Una forte esperienza. I compagni di squadra sono dei ragazzi in gamba, ottimi professionisti, da un punto di vista umano è scattata subito una bellissima intesa. Si è creato un bellissimo gruppo. Come prima esperienza non potevo desiderare di più”
Luca Moneta e Neptune ad Herning 2013
Photo courtesy Moneta Fb page
Lei ha stupito tutti, essendo nuovo a questo impatto emotivo, con i suoi due netti inanellati come nulla fosse, nelle giornate iniziali. Che dire?
“Montare a cavallo, che sia un Campionato Europeo o una gara regionale, significa fare del mio meglio, cercare di ottenere il massimo della relazione con il mio cavallo. Mi sono impegnato come faccio sempre. Fortunatamente sono arrivato pronto con il mio cavallo al meglio. Diciamo che i primi due giorni tutto è andato bene e di conseguenza sono anche arrivati i due risultati.”
La sua “vicenda” agonistica nell’individuale ce la racconta per bene?
“Il secondo giro della Coppa, dopo aver saltato l’acqua, ho preparato i sei tempi di galoppo per il cancello, e nel momento in cui il cavallo ha battuto mi ha dato un po’ una schienata ed ho perso una staffa! Nel momento in cui ho perso la staffa, mi sono scomposto, ho perso l’equilibrio, il mio cavallo che è molto sensibile, si è agitato quindi non sono riuscito ad organizzare il verticale successivo dove ho fatto errore. In più ho perso molto tempo perché non riuscivo a trovare la staffa e quindi ho dovuto allargarmi molto per andare ad affrontare la linea con la doppia gabbia successiva. Poi ho avuto una altra imprecisione sulla ultima combinazione che veniva stretta a molti cavalli. Io ho sacrificato un pochino l’ingresso per riuscire ad organizzare bene l’uscita. Il cavallo mi ha ascoltato, ma ha fatto errore sulla seconda barriera dell’oxer di ingresso. Sicuramente con il senno di poi, avrei potuto lasciar saltare l’ingresso senza lavorare dentro per la combinazione. E’ stata una imprecisione mia.”
Quale è la storia di questo cavallo sella francese Neptune Brecourt ed in che maniera le è stato affidato dai suoi proprietari?
“Stiamo parlando di un cavallo francese e da puledro, a detta dell’allevatore, era detestabile, nel senso di ribelle e poco accondiscendente. Ha girato due o tre diversi commercianti specializzati in cavalli complicati. E’ stato anche provato da professionisti affermati, ma nessuno lo ha voluto, nonostante tutti avessero riconosciuto le sue potenzialità. Troppo difficile e complesso di carattere, questo a detta di tutti. All’epoca facevo degli stage, e questo mio allievo – un signore francese che è coproprietario del cavallo, lo abbiamo al 50% - ha visto il cavallo e me lo ha dato. Essendo mio allievo, conosceva il mio metodo e quindi pensava che sarei riuscito a gestirlo.”
A che età Neptune è arrivato tra le sue mani?
“alla fine dei 7 anni! “
“Cavallo complicato”, questa l’etichetta addosso a Neptune. Lei che idea si era fatto?
“Un cavallo molto sensibile che ha avuto delle esperienze molto difficili con l’uomo, dunque ha paura di quello che può succedere sopra di lui. Nello stesso tempo un carattere molto forte. Quindi, a causa della sua paura e della sua ansia, aveva tendenzialmente sempre voglia di discutere. Quando questo cavallo  non è in sintonia con il suo cavaliere è praticamente un cavallo impossibile.”
Neptune in libertà. Per un cavallo il pascolo è una attività fondamentale per il morale
e per evitare stress mentale
Photo courtesy Luca Moneta Horsemanship

Lei ha usato il “suo metodo”, ossia?
“Parte delle esperienze che ho avuto con Pat Parelli ed altri tipi di  nozioni che ho ricevuto,  mi consentono di lavorare con cavalli complicati. La tecnica di Pat Parelli insegna agli uomini a comprendere il comportamento dell’animale, non è una tecnica per risolvere cavalli  complicati.”
Lei ha ringraziato molto i proprietari che in questa storia sono stati molto importanti
“Per la loro fiducia in me e per aver rifiutato diverse offerte ricevute per questo cavallo. Hanno deciso di lasciarmelo per permettermi di fare sport ad alti livelli. Spero che la cosa possa continuare e che io possa continuare a tenere il cavallo a lungo”.
Lei reputa che Neptune abbia risolto i suoi problemi con l’uomo?
“No! E’ un cavallo con un livello molto alto di spirito, molto particolare, molto complicato. Ha bisogno di una relazione molto profonda di fiducia per diventare disponibile e collaborare.”
Come lo ha sentito ad Herning, perché visivamente, ha dato l’impressione di una equitazione semplice e facile.
“ Diciamo che era collaborativo. Penso che ci sia un grosso margine di miglioramento, poiché il cavallo è ancora un po’ ansioso, ed a volte, specie quando io non ho una posizione ineccepibile e perfetta, si mette un po’ contro. I due errori sul finale di Campionato derivano proprio da una mancanza di fiducia e serenità del cavallo che non mi permette di organizzare bene le distanze”
"la bocca di Neptune ha avuto numerose esperienze..."
Photo courtesy Moneta horsemanship

In questa ottica monta il cavallo in hackmore?
“E’ per lui uno strumento nuovo. Grazie a questo strumento sono riuscito a ricodificare un linguaggio in maniera diversa. La sua bocca ha avuto numerose esperienze, che avevano portato ad acuire le sue paure e le sue ansie.”
Molti hanno notato, non solo nei suoi cavalli, ma proprio nel cavalier Luca Moneta, una svolta, uno stato di grazia, una carica di tecnica ed emotività positiva. Lei sente questa energia?
“Sicuramente un atleta con successi, esperienza, risultati, la sicurezza del binomio, la consapevolezza delle capacità del cavallo, si sente bene ed è  carico interiormente.  Lavoro molto, non solo da un punto di vista tecnico, ma delle mente, della emotività del cavallo. Io stesso sono seguito da una psicologa dello sport, cerco di lavorare sul training autogeno. Curo tutti gli aspetti che riguardano l’atleta. Esiste l’atleta cavallo ed anche il cavaliere”
Si aspettava una decima posizione individuale in Campionato Europeo?
“il mio obiettivo europeo era cercare di avere la condizione del mio cavallo. Non mi ero posto una posizione in classifica particolare da raggiungere. Penso, oggi, si tratti di una posizione molto bella, un po’ di rammarico poiché avrei potuto fare di più. Mi allenerò per cercare di fare meglio nella prossima stagione.”
Poi, archiviato l’Europeo, lei è partito immediatamente per la Spagna, ossia Gijon, con gli  altri cavalli interessanti di cui dispone in scuderia:
“sono andato in Spagna con 3 cavalli. E’ stato un concorso molto positivo. Quova la cavalla giovane di 9 anni, con poca esperienza,vince la categoria del giovedì  e poi fa  anche un quarto posto, fa zero nel primo giro del Gran Premio della domenica, molto impegnativo, crollando un po’ nel barrage per via del caldo e della stanchezza. Ma lascia ben sperare perché possa essere un altro cavallo molto competitivo per il futuro. Connery ha saltato veramente benissimo facendo gare grosse con zero-zero-zero, dopo di che invece il giorno della Coppa,purtroppo,  non era assolutamente  in forma, e non siamo riusciti a centrare il risultato. Ho voluto fare lo stesso il percorso del Gran Premio ma il cavallo non era al meglio. Però alla fine il cavallo si dimostra all’altezza delle aspettative ma sarà una bella garanzia per il futuro”
Il proseguo?
“C’è stato subito Arezzo con la Coppa delle Nazioni con Neptune”

Ma Neptune dopo gli Europei cosa ha fatto?
Pausa in paddock in Germania per Neptune in compagnia dell'araba Thara
Photo courtesy Luca Moneta Horsemanship

“E’ stato meritatamente in paddock per rilassarsi ed ha fatto qualche passeggiata con la groom. L’ho montato un attimo, senza testiera,  prima di partire per farlo stare con me in campo affinchè riprendessimo il dialogo in serenità. Lui capisce subito quando si va in gara, conosce il suo mestiere.  Ora  sembra essere d’accordo. Incomincia a divertirsi!”
Ha fatto bene a dare più notizie su twitter. La gente la segue molto, lo sa? Le fa piacere?
“Molto. Penso che un po’ la gente si immedesimi con la mia storia. Il mio percorso in fondo, penso sia il percorso di tanti. Sono un po’ il testimonial di un certo tipo di corrente, di modo di vedere le cose. Mi lusinga ed anzi mi da un senso di responsabilità. Sento di dover fare sempre meglio per portare in alto questo modo di vedere l’equitazione e confermando sempre più il sistema ad altissimi livelli”
Lei infatti dimostra e rappresenta nel concreto  che la tecnica tradizionale e la strategia di comprensione dell’animale possono coesistere a pieno nel concetto di atleta cavallo.
“Questo è l’obiettivo ed il mio percorso equestre. Era un sogno all’inizio. Poter riuscire ad ottenere nello sport quello che ottenevo in etologia. Allora mi sono detto - perché no? Ho scelto i migliori maestri, costoro sono diventati i miei complici in questo progetto ambizioso e ad oggi stiamo continuando questo progetto. Lei consideri che a Gijon io ho lavorato con Michel Robert il quale mi ha chiesto una mano con un suo cavallo e mi ha dato una mano col mio! Adesso settimana prossima da me verrà Linda Parelli starà due giorni da me per lavorare insieme dei cavalli. Ho sentito al telefono GEORGE MORRIS che mi chiedeva di andare con lui in California a fare uno stage a Wellington. Bisogna andare avanti!”
Lei ha questo scambio culturale notevole con George Morris che è il pilastro del salto ostacoli, senza limiti temporali. Un genio assoluto, una sorta di erede equestre di De Nemethy. Che tipo di energia trae quando ha la fortuna di stare a contatto con George Morris?
“E’ un uomo che ti da una carica incredibile, sa stimolarti, molto rigoroso e determinato. Riesce ad essere molto efficace.”
George Morris crede molto nel flat work-lavoro in piano come nascita della confidenza e relazione con il proprio cavallo. E’ così?
“ Esatto. Non fine a se stesso. Pensi che un giorno mi raccontava George - dato che spesso siamo a pranzo e cena insieme - “vedi Luca! Il dressage è stato inventato per ammansire i cavalli caldi e complicati. E sono delle tecniche e delle figure fantastiche che portano il cavallo a diventare complice e disponibile con  te. Nessuno capisce più niente! Il DRESSAGE è uno STRUMENTO per ammansire i cavalli e renderli collaborativi.”






venerdì 6 settembre 2013

STEFANO FIORAVANTI DOPO MALMO


“Benvenuto nel mondo senior, quello vero!”
A cura di Giulia Iannone

Con Stefano Fioravanti – e con il suo sauro sella francese Nodin D’Orval - siamo stati sempre in contatto durante i Campionati Europei in Svezia.
Abbiamo riordinato qui di seguito tutti i brevi commenti che ci ha inviato gentilmente  ogni sera da Malmo.
 Prima  del suo rettangolo :
"Scusatemi per il ritardo! Volevo raccontarvi meglio della mia prima horse inspection:
Si, sono andato in holding box con Nodin. Ho trottato troppo piano e in realtà quando gli abbiamo chiesto dove l'avessero visto zoppo, non hanno saputo dirci dove, hanno solo detto che ha trottato male.
Quanto ai dressage di Luisa Palli e Giovanni Ugolotti, ieri mi è molto piaciuta Luisa e peccato per qualche piccolo errore di Giovanni, però il campo è molto importante e per i cavalli è facile agitarsi un po”
Gli abbiamo chiesto di descriverci l’aria e l’umore che si respirava nel Team Italia:
"L'atmosfera tra di noi in squadra è fantastica!” ha dichiarato” io personalmente mi sto davvero divertendo"
Poi è arrivata la giornata difficile del cross, Stefano anche in questo caso ci ha dato ragguagli tecnici sull’accaduto: “La fermata è una sola, al 7b, il cavallo rispondeva molto peggio del solito. Non lo gestivo bene e non sarei riuscito a fare una gara in sicurezza, quindi dopo la fermata ho deciso di andare piano, solo che sono andato troppo piano!”
 Ed infine, già ripartito per l’Olanda, Breda, dove sarà impegnato in gara con Hugo, ha terminato il suo bilancio su questo Campionato Europeo ormai in archivio:
“Salve a tutti! A questo punto, una frase finale non la saprei fare...
 Forse: benvenuto nel mondo senior, quello vero!
 Haha!!
Comunque  si impara sempre qualcosa, siamo andati bene alla fine, gli altri hanno fatto una bella gara, e pure io, se guardiamo dressage e salto ! Mi stupisco sempre di più  del bel clima di gara, ci si trova sempre meglio tra di noi.
Una emozione?  essere in mezzo ai migliori!
 Un ricordo? il posto magnifico e la cura dei salti in cross !
 Una immagine? essere in un campo gara importante, guardato da moltissime persone e applaudito anche se primo a partire in salto ostacoli !”

                                                     STEFANO FIORAVANTI E NODIN D’ORVAL


GIOVANNI UGOLOTTI DOPO MALMO



“UN BUON PUNTO DI PARTENZA!”
“Eccovi in sintesi le mie sensazioni dopo il mio primo e spero non ultimo, Campionato Europeo”
"Abbiamo commesso qualche imprecisione in rettangolo,
ma Tiko non  è  proprio costruito per questa disciplina"
Photo courtesy Roberta Cerrato FB page

A cura di Giulia Iannone

Ciao, eccoci qua di ritorno dal mio primo e spero non ultimo Campionato d'Europa.....
 Cosa dire?!?!?
Si sono soddisfatto della mia prestazione, Tiko e' stato fantastico!!!!
Ecco Tiko in un momento di relax a Malmo
Photo courtesy Ugolotti Twitter
E' un cavallo in cui ho sempre creduto anche se mi ci e' voluto un pò di tempo per conoscerlo e mettermi insieme. Ha fatto la gara che a grandi linee mi aspettavo. In rettangolo abbiamo commesso qualche imprecisione ( cambi ed  appoggiate) ma non essendo proprio costruito per questa disciplina non mi posso lamentare. Il cross era bello. Ben costruito con richieste dall'inizio alla fine e molto twist and turning.
Tiko ha saltato e galoppato molto bene, purtroppo quella manciata di secondi fuori tempo non ci voleva. 
Ecco il "mare" di Svezia accanto al percorso di cross del
Campionato europeo 2013
Photo courtesy Ugolotti twitter

Verso fine percorso mi ha cominciato a tirare un po' più del previsto e ho perso preziosi secondi a preparare un po' troppo da lontano i salti. La domenica in concorso e' stato fantastico togliendomi anche da qualche difficile situazione.
Jumping warm up: il fantastico gesto sul salto di Stilo Kontika
Photo courtesy Ugolotti twitter

Cos'altro???
Credo che questo risultato sia un buon punto di partenza su cui lavorare e cercare di migliorarsi in vista dei mondiali dell'anno prossimo, in Normandia. Sembra che ci sia tempo e che questo appuntamento sia lontano,  MA NON TROPPO!!!!!
 Volevo anche ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato in questa splendida avventura: linea Unika per i fantastici integratori, Erreplus per le comodissime selle e Pure Feed per il mangime.
Grazie a tutti e alla prossima avventura!”
"Tiko veste Italia".
Grooming speciale per Stilo Kontika al trot up di apertura
la cura, la precisione e l'eleganza dell'eventer
Photo courtesy Golotti twitter


                                                  Tiko e Giovanni Ugolotti

Giornata di chiusura a Malmo

HSBC FEI EUROPEAN EVENTING CHAMPIONSHIP 2013:
GOLDEN DAY PER LA GERMANIA A MALMO
Oro e argento individuale per il Magnifico Jung e per la connazionale Klimke. Fox Pitt salva gli inglesi con il bronzo individuale.
L’Italia lambisce il podio a squadre mentre “Pennyz-zon” terminano ottave individuali.
Di Giulia Iannone

La folla in delirio di Malmo (SWE) saluta con fragore il tedesco Michael Jung al termine di una altra brillante prestazione equestre oggi 1 settembre 2013. Doppio podio dorato per lui e per i compagni di squadra in testa sin dalla prima giornata di campionato europeo.
“una sensazione meravigliosa” ha dichiarato il neo campione europeo di completo Jung” e la cosa migliore è che in questo evento agonistico scopro di avere un grande cavallo per il futuro”.
I tedeschi sono arrivati a Malmo quali favoriti di questa disciplina, e non hanno disatteso le aspettative. Hanno dato prova di grande padronanza equestre tecnica, morale, emotiva, organizzativa, un vero team compatto. Hanno vinto sugli svedesi padroni di casa con 20 penalties di vantaggio. La svezia celebra il suo primo senior European eventing championship con un argento , la loro prima team medal degli ultimi 20 anni.
La Francia agguanta il bronzo con un Nicolas Touzaint ritrovato, in grande spolvero con questo stallone SF di 14 anni con il quale termina 11mo individuale. Miglior risultato di un francese.
Ingrid Klimke (GER) personalità deliziosa del completo, si colora d’argento mentre William Fox Pitt “salva” il British pride vincendo –qualcuno dice perdendo l’argento a causa di una barriera caduta al numero 4 - il bronzo individuale, sull’affascinante stallone dotato di grande personalità Chilli Morning. “Sono molto felice della medaglia di oggi” ha dichiarato il britannico”Chilli ha saltato così bene. Ho pensato che oggi fosse in vena di non toccare neanche una barriera. Invece è andata così ma sono stato fortunato di vincere il bronzo. Ne sono davvero entusiasta”.
Jung porta a casa un altro record: primo cavaliere a mantenere titolo olimpico, mondiale ed europeo simultaneamente. Ed oggi un nuovo obiettivo raggiunto: primo cavaliere a vincere 4 medaglie d’oro individuali in sequenza. Il suo cavallo, il magnifico castrone nero Halunke, ha 9 anni. Solo nel 2003 il cavallo di Nicolas Touzaint, Galan de Sauvagere,  aveva la medesima giovane età. Il binomio ha effettuato una performance di alto livello nelle prima due prove, tanto da ottenere un buon margine di vantaggio sugli altri, ma all’inizio della prova di concorso c’è stato un momento di nervosismo, quando Halunke ha fatto errore proprio sul numero 1, dopo il quale ha invece portato a termine un ottimo giro. “Halunke all’inizio era un po’ troppo in avanti ed ha attaccato il salto iniziale, mi sono un po’ innervosito, ma ho capito che dovevo un po’ chiudere e riunire il cavallo. Dopo ciò ha lavorato molto bene. Tutto il team ha fatto un ottimo lavoro” ha dichiarato il tedesco.
Una Ingrid Klimke ha salutato l’argento individuale come una piacevole sorpresa, dato che ha riscalato la classifica proprio sul finale- era prima nel dressage nella giornata di apertura!- in questo caso Ingrid con Escada è stata anche affidabile per la squadra nella giornata di concorso. In genere con Butts Abraxxas ha delle serie difficoltà! Escada le ha consentito di terminare con 39.4 grazie al fatto che la cavalla di 9 anni ha una linea genetica da salto ostacoli: proviene da Embassy. Assonanza similare con la “nostra” Pennyz, figlia dell’ostacolista Cevin Z! “sono molto fiera ed orgogliosa del mio cavallo” ha sostenuto la Klimkeil nostro programma come squadra era balzare in testa dall’inizio e restarci per tutto il campionato. Noi volevamo vincere questo titolo europeo perché  lavoriamo molto e credo sia un giusto riconoscimento per tanto impegno. Noi abbiamo ottimi trainers e lavoriamo molto nel concetto di team ed è questo il vero motivo per cui siamo IMBATTIBILI!”
Quanto a William Fox Pitt possiamo dire che ha anche scherzato molto in quanto si è ormai rassegnato a dover aspettare ancora a lungo il suo titolo individuale. “ci sono state un po’ di battute in campo prova con le mie compagne di squadra, Pippa e Tina poiché loro hanno in curriculum questo titolo europeo che a me continua a mancare! Suppongo che mi tocchi ancora continuare a provarci!!!” poi ha aggiunto”è la prima volta che la Gran Bretagna torna a casa senza una team medal negli ultimi 20 anni. Non ci siamo abituati. Ma comunque si è trattata di una settimana di grande luce per la nostra disciplina” . Più forte e secco il tono della Cook su questo argomento “Le cose non sono andate a nostro favore, certo che siamo contrariati. Noi nutrivamo speranze di team medal. Il nostro paese oggi può esprimere anche ottimi cavalieri giovani, stiamo portando avanti ottimi cavalli giovani. Non vorremmo che la gente pensi che i Tedeschi sono avanti a noi di molto, noi non siamo tanto distanti da loro”.
L’Italia lambisce il podio con la squadra presentata nell’occasione:Luisa Palli –Lalia della Nave, Stefano Fioravanti-Nodin D’Orval, Giovanni Ugolotti-Stilo Kontika.  Vittoria “Pennyz-zon”. Sono stati 167 i punti negativi totali. Il miglior risultato azzurro nella classifica individuale è quello di Vittoria Panizzon su Pennyz (44.40pn) risultato rimasto intonso dal dressage di prima giornata.

Promettente l’esordio di  Giovanni Ugolotti (Stilo Kontika, netto in concorso, 58.20 punti negativi), che chiude in 25ma  posizione. Inoltre  Luisa Palli (Lalia della Nave, 12 penalità nel salto, un totale di 64.40) meravigliosa nel cross country, termina in 30.ma posizione; Stefano Fioravanti (Nodin D’Orval, 140.60 punti negativi, e 3 penalità in concorso) scende  al 48mo  posto dopo una difficoltà di gestione nel cross di seconda giornata col suo sauro sella francese . Lino Paparella  a titolo individuale, in sella a Dunbeggin Imp (0 penalità nella prova di salto e un totale di 80.60 punti negativi), ha concluso in 38.ma posizione. 

Giornata cross country a Malmo

UN BRILLANTE JUNG GUIDA LA GERMANIA VERSO UN DOPPIO ORO!
Il britannico William Fox Pitt argento provvisorio vede allontanarsi  l’ipotesi del gradino alto del  podio individuale.
Di Giulia Iannone

HSBC FEI European Eventing Championship 2013.
Giornata cross country a Malmo.
La stampa Britannica è colarata d’argento grazie alla pulita prestazione in cross di William Fox Pitt, la stampa Tedesca si colora d’oro per l’ottima prestazione odierna non solo del Pluricampione Michael Jung, ma per l’ottimo allineamento “astrale” di tutti e quattro i componenti di squadra.
Jung e  la Germania di Melzer/Bartle, hanno dato oggi a Malmo prova di Cross Country riding , dominano la vetta  della classifica a squadre. Tutti e quattro gli alfieri sono stati sicuri e netti nel tempo in maniera egregia. Anche il fiammeggiante quartetto Svedese ha fatto sembrare tutto facile, volando con confidenza nelle linee dirette con il grande plauso della folla di casa in delirio anche grazie allo spettacolare immagine di cavalli atleti che galoppano in riva al mare di Malmo. I tedeschi sono stati marcati stretti oggi dagli Svedesi. Bella rimonta di giornata anche per la Francia che è ora bronzo provvisorio dopo quattro “fast clear rounds”.  L’Italia si avvicina dalla quinta alla  quarta posizione.
Abbiamo anche ritrovato un ex Campione Europeo, Nicolas Touzaint in sella allo stallone Lesbos, certo a caccia anche di una affermazione nell’individuale. Inutile dire, il campione Olimpico, del mondo ed Europeo Michael Jung è di nuovo impeccabile, ha portato a termine un percorso perfetto su Halunke, una cavalla comunque priva di esperienza, sotto una pioggia torrenziale. Ora ha un buon margine su William Fox Pitt utile per vincere il secondo titolo europeo.
“Le mie redini e la mia sella erano bagnate e scivolose. Ma il giro è stato perfetto! Sentivo di essere un po’ indietro rispetto al tempo ma piano piano sono riuscito a recuperare. Halunke è un cavallo fantastico. Non è velocissimo, ma per fortuna dotato di una  falcata grande.”
La stampa britannica è molto realistica e pragmatica. Vede sfumare il sogno per William Fox Pitt di insidiare in maniera considerevole il regno di sua Maestà Jung. “Il tedesco è infermabile”scrive “ ha un vantaggio di two fences in hand!”.
Credo siano 20 anni che la Gran Bretagna non riporti a casa il titolo europeo a squadre, ma in questo senso, per la squadra, oggi si è trattata di una giornata disastrosa. Problemi di gestione per Pippa Funnell su Mirage D’Elle problemi culminati con un run out al 22 b mentre Lucy Wiegersma cade quando Simon Porloe rimane impigliato con una gamba al salto 8. Egregia Kristina Cook  su Miners Frolic, nona a livello individuale, ma la squadra è lontana e molto provata. Ora si trova in sesta posizione e molta responsabilità ricade sull’anchorman Fox Pitt, che oggi ha dato al pubblico una master class riding sullo stallone per nulla facile Chilli Morning. “è molto difficile rialzarsi quando le cose sono andate male” ha dichiarato il cavaliere britannico” sono stato in ansia per molte ore prima del mio round. Ad ogni modo le cose possono ancora andare bene. Chilli sa essere ostinato quando vuole ma oggi è stato MAGICO. È un cavallo eccezionale, un amico eccezionale. Ero davvero preoccupato per tutti quei TWISTS e TURNS perchè questo cavallo è forte ma io ho avuto la sensazione di qualcosa di comodo, di un percorso comodo e questo significa che il percorso è stato buono”. Una cosa è certa, lo rivelano gli inglesi, lo aveva già anticipato Jung ieri a Fei Tv ( il percorso non mi preoccupa, aveva dichiarato in sintesi,  i salti non sono grossi, solo la parte centrale con molti twist and turn, ndr) il percorso di cross country ha provocato pochissimi problemi, meno di quelli anticipati e benché lungo, è risultato veloce per molti.  
Numeri alla mano: 20 dei 61 starters sono entrati nel tempo, 42 clear rounds, 52 portati a termine.

Ha aggiunto Fox Pitt “pensavo che non mi sarebbe piaciuto il tracciato con tutti questi twist and turn, ho guardato a lungo tutti coloro che mi hanno preceduto. L’unica cosa che mi confortava è che sapevo che Chilli aveva il percorso nelle gambe!” Chilli Morning è un saltatore diligente. Ma William Fox Pitt è apparso rassegnato in conferenza stampa, all’idea che Jung domani otterrà la sua ennesima medaglia d’oro domani. “ non c’è nulla da fare, domani ne avrà una altra!!!”

mercoledì 4 settembre 2013

GERMAN TRAINER , Made in England

IL TEAM TRAINER "MADE IN ENGLAND":
Il German trainer Chris Bartle mentre assiste Ingrid Klimke in campo prova a Malmo, prima del
dressage test del Campionato Europeo. Il cavallo è Escada
Photo courtesy Ingrid Klimke FB page

 è “Chris Bartle”

Di Giulia Iannone

Guardate ancora meglio questo "trainer Germany" che affianca tutti i grandissimi cavalieri del Team Tedesco!
photo courtesy askham -bryan

Guardato bene?
Ve lo ricordate?
Molti di voi, compresa la sottoscritta lo ricordano bene.
Io personalmente ho fatto un pò di fatica a riconoscerlo, per via degli occhiali. Poi senza lenti, un sorriso, un pò più di rughe di espressione....
Certo che è lui!
Bartle dresseur
Photo courtesy horse magazine

Ho imparato a memoria le sue cassette didattiche sulla spalla in dentro!!!
Mr. Chris Bartle. Immediatamente la mia mente e soprattutto la mia pelle equestre hanno detto: Wily Trout!
Il suo coach dopo la madre fu il grandissimo Barone Hans Von Blixen Finecke Jr ( Due medaglie d'oro nel completo ad Helsinki 1952). Con il cavallo Wily Trout ha avuto delle grandissime soddisfazioni nel dressage puro- dal 1981 al 1987. Nel 1986 il binomio è stato premiato con la medaglia d'oro dalla Federazione Equestre del proprio paese. Dall'Inghilterra, però! Si, perchè Chris Bartle, completista e dressagista, non è tedesco. Nasce nel 1952 ad Harrogate, nel North Yorkshire.
Dal 2001 al fianco di Hans Melzer è il German 3 Day National Team Trainer!
Eccoli insieme Chris Bartle ed Hans Melzer
photo courtesy 1asport.de

lunedì 2 settembre 2013

Incontro con ROBERTA CERRATO

“SPIRITO DI SQUADRA”
Più vicino al cavallo...


Di Giulia Iannone
All’insegna del concetto di team, dopo aver incontrato tecnici e cavalieri del completo alla volta di Malmo 2013, abbiamo deciso di parlare con qualcuno che vive e lavora a strettissimo contatto con il cavallo atleta in trasferta: il Groom.
Malmo 2013  Senior European Championship
Roberta Cerrato accanto a "Dudù" Dunbeggin Imp di Lino Paparella


Oltre ad offrirci qualche dato anagrafico, ci dice come inizia la sua attività in ambito equestre?
“ Mi chiamo Roberta Cerrato ho 30 anni e sono nata a  Torino.Ho cominciato a montare a 13 anni sotto la guida di Fabio Giuliani,alla Società Ippica Torinese,per poi spostarci assieme al Riding E Country Club Il Quadrifoglio. Ho avuto la fortuna di incontrare due immensi compagni equini,Exodus Over the Wave,un pony favoloso comprato dal mio istruttore,e Parsnip,un cavallo irlandese con il quale sono arrivata a montare fino ai completi livello 2 stelle e con il quale ho partecipato a un Europeo Juniores. 
Roberta Cerrato bambina amazzone
Quando mi sono trovata al primo anno senior,e costretta a vendere Parsnip per comprare un cavallo nuovo per poter progredire,ho deciso di smettere di montare in gara,e farlo solo per hobby. Piano piano ho cominciato a dare una mano al mio istruttore di quel periodo (Marco Biasia) a gestire i suoi cavalli in scuderia,prima a casa,poi anche in gara.
Da quanti anni collabora in questo settore ed in che maniera si è formata?
“ Dopo tutta questa formazione tecnica equestre da cavaliere, 8 anni fa ho deciso di trascorrere qualche mese in Inghilterra per imparare meglio il mestiere di groom. Partita assieme al mio inseparabile Parsnip, sono andata in scuderia da Louisa Lockwood, amazzone inglese,dalla quale sono stata 6 mesi. Nel frattempo in Italia i miei genitori hanno comprato un cascinale in cui abbiamo aperto assieme un agriturismo e una pensione cavalli anziani,decisi cosi di tornare in Italia per affiancarli in questa nuova avventura. Era il 2006.”
Con chi ha collaborato in passato e con chi collabora oggi nello specifico?
Dal 2005 al 2010 ho collaborato con Francesco Zaza,un cavaliere di Milano il quale poi smise di montare. Da allora, quindi,  ho cominciato a lavorare Freelance. Nonostante lavori freelance ho dei clienti ormai "fissi" negli anni:collaboro con Lino Paparella,Stella Benatti,Eleonora Boschi,Fabio Fani Ciotti,Mattia Luciani,e diversi ragazzi pony e Junior.”
In cosa consiste esattamente il lavoro di un groom impegnato a livello internazionale nel mondo del completo? -ci descrive una giornata tipo ?
“Tendo a svegliarmi molto presto la mattina, detesto il caos in scuderia quando si è in gara,e preferisco che i miei cavalli mangino prima degli altri perché  non aspettino con “l'acquolina in bocca” mentre gli altri si godono la propria  colazione. Nel  frattempo penso ai box, a sfasciarli,a sistemare la scuderia, dopodichè si va a fare una passeggiatina a mano. Poi in genere i cavalieri montano. Le giornate poi variano sempre!!!si finisce spesso abbastanza tardi....”
Roberta Cerrato in azione "sono velocissima ormai a mettere i ramponi"!
Parliamo dei cavalli, dato che lei li vive molto da vicino, descriviamo i cavalli da gara che ha avuto la fortuna di conoscere e che sono rimasti più impressi nel cuore?
“Ho avuto modo,soprattutto negli ultimi anni,di conoscere cavalli speciali, sono davvero tanti quelli del cuore. Quello a cui sono particolarmente legata è Joli Roger III ,un grigione che Francesco (Zaza) comprò da Nicholson, e che ormai vive al prato da anni. Lui era un professore,dava davvero tutto quello che poteva dare,e anche di più. Con lui sono stata ai miei primi campionati Europei in veste da groom, prima in Svezia,a livello young rider nel 2005,quindi seniores, ai Pratoni nel 2007.
Roberta e Joli Roger III: alcun tempo fa!
 Gli devo moltissime emozioni,anche se l'emozione più grande me l'ha data l'anno scorso  Eleonora Boschi,che, con il Maestoso Hotchkiss Mc Mannus a Malmo, ha vinto la medaglia d'argento ai campionati Europei Young Rider. Erano ottavi dopo il cross,ha rimontato 6 posizioni con un bellissimo netto in salto ostacoli. Io piangevo dalla felicità quando era ancora 5a,mi aspettavo il risultatone,e la Eleonora mi consolava....eravamo buffissime. Sono stati grandiosi.”
Ecco Hotchkiss Mc Mannus a Malmo l'anno scorso. Il cavallo di Eleonora Boschi

Parlare di  cavalli vuol dure parlare al contempo di  cavalieri. Può dire qualcosa i  merito ai cavalieri  che ha avuto la fortuna di aiutare nelle trasferte?
“Eleonora Boschi, ad esempio,  è una amazzone molto fredda, in generale posso estendere l’affermazione verso tutti i cavalieri con cui collaboro.  Li ammiro molto, perchè io ero decisamente il contrario! e pure tuttora,quando i miei cavalli partono per il cross,io rivivo le stesse identiche emozioni di quando montavo.”
Abbiamo appena parlato di bei ricordi, di gare e vittorie speciali. Esiste anche un momento “meno bello” che fa parte comunque del suo vissuto equestre da groom?
“Una profonda delusione, difficile da superare.  È  stato il dover tornare a casa dopo quasi un mese di quarantena tra l'Olanda e la Germania prima delle Olimpiadi del 2008. Sapevo che il mio cavallo era riserva,ma fu tristissimo salutare tutti gli altri che partivano per Pechino mentre noi giravamo il camion per tornare a casa.....ma va beh,anche le delusioni aiutano a crescere!”
So che per lei sarà un mese impegnativo: prima Malmo, poi Jardy, poi Montelibretti. Ci descrive da un altro punto di vista- ne abbiamo parlato con tecnici e cavalieri- da chi è più a stretto contatto con l'atleta cavallo, di che appuntamenti si tratta?

“Ora partirò per Malmo con Lino Paparella e il mitico Dudù (Dubegging Imp):non vedo l'ora!conoscendo il posto sono emozionata il doppio perchè so già che Malmo è un posto speciale....poi ho dei bellissimi ricordi grazie ad Eleonora,e spero siano di buon auspicio! 
 Dudù è un cavallo favoloso, 
"Dudù è un cavallo favoloso..."
foto scattata a questi Campionati Europei Senior 2013 di Malmo
con Lino paparella è giunto in 38ma posizione a titolo individuale
mi ricorda molto Roger (Joli Roger)per certi aspetti del suo carattere. Andrò, se tutto va bene, a Jardy,con gli Junior e gli Young Rider, poi  subito di nuovo a Montelibretti. Bisogna tra tutti mantenere altissima la concentrazione in questa seconda parte dell'anno!Io cercherò di fare del mio meglio,sono sicura che anche cavalli e cavalieri faranno lo stesso,spero solo che dopo i Pony e il Paradressage che hanno portato due 4ì posti -arrivati un pò per sfortuna-,la Dea Bendata si ricordi anche un pò di noi!!!!!”
Amicizia, collaborazione, supporto.
Roberta Cerrato qui fotografata da Massimo Argenziano con Stella Benatti
Photo courtesy Massimo Argenziano