domenica 31 dicembre 2017

“FAREWELL MIGUEL: LA SCOMPARSA DI MIGUEL TAVORA


Photo Courtesy Horsemagazine.com
Il mondo dell'equitazione piange il Maestro del dressage classico Miguel Tavora
uno dei migliori allievi di Nuno Oliveira

Di Giulia Iannone
Ci lascia a 74 anni il rinomato” classical  dressage  trainer “  di origini portoghese. Era considerato il miglior allievo di Nuno Oliveira.
E’ accaduto il 29 dicembre 2017 ..

Il mondo del dressage internazionale ed anche del salto ostacoli ,dice per sempre addio a Miguel Tavora. Si susseguono sul web ,  in queste ore, messaggi ed articoli dedicati  al grande Maestro, mentore, coach, trainer e grande allievo del dressagista classico Nuno Oliveira. George Morris, il grande guru americano del salto ostacoli, andava spesso ai clinics del maestro portoghese, per osservare il lavoro del grande esponente del dressage classico.
Il Maggiore D.Miguel de Lancastre e Tavora (Abrantes) nacque in Portogallo nel 1943, figlio del nono Marchese e Marchesa di Abrantes. Ha iniziato a montare a cavallo a 8 anni con il Maestro del dressage classico, leggenda indiscussa di tutti i tempi, Nuno Oliveira. È stato suo allievo per circa 10 anni. Frequenta l’accademia militare.  Nella sua carriera militare ha completato il Corso di Istruttori e successivamente il Corso di Master nell'Accademia di equitazione militare e civile di Mafra (CMEFED) dove è stato successivamente nominato Capo Istruttore e Direttore della Divisione Equestre di questa scuola. Ha gareggiato in concorso completo, salto ostacoli e dressage. Ritiratosi dalla carriera militare, Nuno Oliveira fece in modo che Miguel si trasferisse in Australia con la moglie Dianne ,dove ha fondato il proprio centro ippico, M&D Tavora School of equitation. Durante la sua vita ha allenato molti cavalieri in giro per l’Australia, gli Stati Uniti dove era amatissimo, e in Portogallo.
Cavaliere, tecnico generoso, appassionato ed intenso ammiratore dell’essere cavallo, sapiente conoscitore ed interprete dell’arte equestre classica è considerato il miglior allievo di Nuno Oliveira. “ Mi piace molto l’equitazione, i cavalli, insegnare ai cavalieri ed  addestrare i cavalli, aiutare  entrambe a migliorare grazie alla mia esperienza. Non credo di essere uno dei migliori allievi di Nuno Oliveira” ecco cosa affermava Miguel Tavora in una intervista rilasciata nel 2013. Sul grande maestro del dressage classico diceva “ Da Nuno ho imparato il rispetto per il cavallo, per l’etica e ad usare la tecnica in maniera corretta ed appropriata ad ogni tipo di cavallo, usare tatto ed istinto sempre ricordando che il cavallo è un animale straordinario che è nostro amico da rispettare ed al quale offrire la migliore vita possibile”.
Equitazione come arte e scienza, che necessita di forte preparazione culturale ed impegno, in cui nulla va lasciato al caso, nulla è improvvisato o inventato. Crescita costante e continua fatta di umiltà semplicità e passione.  Calma costanza passione e dedizione i sentimenti che vanno a mescolarsi con l’entusiasmo,  la ricompensa per tanto impegno e fatica,  nell’arte, nel metodo, nella progressione ed evoluzione del cavallo. La vera vittoria, la vera ricompensa, il vero premio o podio ?
Un cavallo rilassato, amato , rispettato, felice, confidente, in piena collaborazione e fiducia.
Malato da tempo, Tavora era stato ricoverato in ospedale ed aveva inviato il suo ultimo messaggio pubblico il 15 ottobre 2017, nel quale diceva addio a tutti i suoi amici. “ Mi dà grande conforto sapere che tante persone pensano a me e pregano per me” aveva scritto per l’ultima volta.

Miguel Tavora teneva lezioni e clinics in giro per tutto il mondo. Ha pubblicato un libro di classical dressage training intitolato “Conceitos Equestres – Principios e Tecnicas e spesso collaborava con articoli tecnici con il sito australiano Horse magazine. 

mercoledì 20 dicembre 2017

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA FISE LAZIO

Pietro Roman, accolto da una ovazione di applausi.
Porta dal 5 dicembre 2017 al collo il bronzo continentale a squadre,ottenuto assieme al grigio Barraduf.
PHOTO GIULIA IANNONE

“ SPORT EQUESTRI, A TAVOLA : LA CENA E’ SERVITA”!
Ospite d’onore della serata , Il Presidente della Fise Marco Di Paola.
 La parte più emozionante del gala, la consegna dei premi speciali e due collegamenti telefonici con Umberto Martuscelli ed Alberto Zorzi, vincitore su Contanga, del Grand Prix di London Olympia.
A cura di Giulia Iannone

Giornata di sport quella di martedì 19 dicembre 2017.
Nella mattinata,  alle ore 11, si svolgeva   presso la Casa delle Armi al Foro Italico,  la cerimonia annuale dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano.

Invece, nel pomeriggio,  si è tenuto,  a partire dalla ore 18, il Galà della Fise Lazio, quest’anno realizzato  presso il Ristorante il “Pescatore “ sito  in via Nomentana 1141.
Gli sport equestri, sono stati messi  tutti a tavola, mentre nelle ultime edizioni della festa dello sport di Fise Lazio, vi era solo un breve e rapido rinfresco a fine serata.
  La cerimonia di premiazione, di nuova concezione,  è iniziata attorno alle ore 18 , con la conduzione di Massimiliano Menegon. La prima tranche dell’evento,  ha visto in scaletta  avvicendarsi le discipline del reining , volteggio ed endurance di livello regionale,  nazionale ed internazionale. Il clou della serata si è fatto registrare dalle 20 in poi , quando sono andate in “scena” le discipline del Dressage, Salto Ostacoli e Completo.  Si  sono alternati sul palco, con l’incarico di consegnare i premi offerti dal Comitato Regionale  Fise Lazio, numerose personalità di spicco dell’equitazione, sotto lo sguardo attento del Presidente della Fise Regionale, Carlo Nepi, padrone di casa della kermesse.
 Una cena conviviale che ha richiamato circa 500 persone.
 Sono state riempite ben due sale messe in comunicazione tra loro con schermi e trasmissione audio, le premiazioni sono andate avanti , senza sosta, fino oltre le ore 23.
Senza dubbio possiamo segnalare che la parte più interessante e toccante della serata riguarda la fase di consegna dei premi speciali. Oltre a quello dedicato a Marco Di Paola, segnaliamo la targa offerta  dall’Associazione Nazionale Istruttori di Equitazione, a Raffaele Tagliamonte, “riconoscimento all’istruttore più meritevole” del 2017. E’ stata poi la volta di una dedica commossa, sentita nostalgica a Gianni Marfoli, compianto cavaliere laziale che si può annoverare tra i migliori interpreti del cavallo italiano, ai quali si è dedicato interamente in carriera, spesso non per scelta, ma per necessità.  Probabile Olimpico per i Giochi di Los Angeles 1984, era stato chiamato da Raimondo D’Inzeo ai Pratoni del Vivaro,. La sua corsa verso i 5 cerchi si arrestò perché “Inviolable” il cavallo che gli era stato affidato, gli fu tolto poco prima di Piazza di Siena. Fu una delle amare ed intense delusioni.  Vinse il Premio Caprilli nel 1988 alla Fiera di Verona.  Tutti coloro che hanno avuto la possibilità di conoscere Gianni Marfoli,  non possono fare a meno  di rimpiangerlo e di volergli bene e di ricordarlo, e ieri sera, è stata una occasione, dopo tanti anni, per celebrare il cavaliere della provincia di Frosinone, scomparso nel 1998. A ritirare il premio, sono saliti sul palco, i due figli e la moglie, Paola Frattura, visibilmente emozionata e commossa. Altro momento, toccante e sentito, ha visto protagonisti  un gruppo di “coraggiosi” responsabili della Rinascita dei Pratoni.  Erano  schierati sul palco: Giulia Serventi, Paco Ramirez, Fabio Fani Ciotti, Nicoletta Romagnoli, Argenta Campello, Francesco Girardi alla presenza di Geremia Toia, incaricato di consegnare il premio speciale . “ I Pratoni del Vivaro non sono solo destinati e rivolti alla disciplina del completo” ha detto Fabio Fani Ciotti al microfono ed ha aggiunto” stiamo lavorando con vigore affinchè questo storico e prezioso impianto,  possa ospitare di nuovo competizioni dedicate al dressage ed al salto ostacoli. Come avveniva un tempo. Recentemente ha accolto anche una gara di endurance”.
E poi Duccio Bartalucci, nuovo selezionatore senior – che lavorerà accanto a Giorgio Nuti e Marco Porro- e  Stefano Scaccabarozzi, anello di congiunzione ideale con Piero D’inzeo di cui è allievo ed erede della dottrina e dei principi del carismatico maestro italiano. Dulcis in fundo, accolto da una ovazione di applausi,  il cavaliere figlio d’arte , Pietro Roman,in rappresentanza di quella squadra composta da Vittoria Panizzon, Arianna Schivo e Pietro Sandei, che oggi porta al collo la  medaglia di bronzo del campionato europeo di Strzegom in Polonia, agguantata, dopo la squalifica della squadra tedesca.