martedì 6 luglio 2021

VITTORIA PANIZZON SU TOKYO 2021 “SPERO CHE IL COVID NON ANNIENTI LO SPIRITO OLIMPICO DI QUESTI GIOCHI”

Di Giulia Iannone La solarità, la positività, la freschezza, la vera anima del completista, nelle parole di Vittoria Panizzon. La nostra amazzone italiana ha posto l’accento, come sempre, in questa breve intervista, sullo spirito di squadra e lo spirito olimpico che si respira durante i Giochi Olimpici. Tutte le foto sono tratte dal sito ufficiale di Vittoria Panizzon, che ringraziamo profondamente.
Olimpiadi di Pechino 2008, Londra 2012 e per me c’è anche Rio 2016 nel tuo palmares, benché alla fine a quest’ultima edizione olimpica, tu non sia più potuta andare. Cominciamo da questo: cosa ti ha tenuto lontana dall’olimpiade di Rio de Janeiro, per la quale eri stata selezionata? “ A seguito di una caduta, mi sono rotta la clavicola poco prima dei Giochi di Rio de Janeiro. Al mio posto, se non ricordo male, è subentrata la mia compagna, Arianna Schivo” Quattro anzi cinque anni adesso per via del Covid, di lavoro ed impegno intenso ed ora siamo qui a parlare di Tokyo 2021. Questa olimpiade l’hai cercata strenuamente o è venuta un po’ da sé? “ Noi lavoriamo per portare tutti i nostri cavalli ai vertici, più in alto possibile. Che ci sia una Olimpiade o meno, non vuol dire che l’impegno sia diverso. C’è sempre tanta dedizione per migliorare e migliorarsi il più possibile. I risultati, in questa ottica, arrivano sempre” Questa volta, dopo Rock Model e Pennyz, sei stata selezionata con Super Cillious. Ci presenti il tuo compagno di gara? “Castrone del 2009 da Deanes San Ciro Hit x Lady Priscilla. Per gli amici, Ken, tra l’altro è nipote di Rock Model! Allevato dalla mia istruttrice, Sarah Bullen, e supportato da un sindacato, di quattro persone anzi amici, tra cui oltre a Sarah Bullen, Juliet Donald, Deborah Bevan e Lucy Allison. E’ davvero un bel gruppo che lo sostiene. Ho lavorato questo cavallo, sempre io dall’inizio, ed è stata una gioia farlo crescere. Fu secondo nel campionato dei cavalli di 4 anni, e presto sarà impegnato alle Olimpiadi. Una grande soddisfazione veder crescere un cavallo, in questo modo. Si è rivelato un soggetto con capacità ed attitudine anche per le gare grosse. E’ un cavallo che si impegna molto, ha voglia di fare bene, questo me lo rende quasi più difficile in piano, perché quasi cerca di indovinare ed anticipare cosa ci sia da fare, ha una ottima condizione naturale, galoppa con facilità, a casa è abbastanza facile da gestire, è reattivo e sensibile, per cui non lo monto mai con speroni o frustino. Si comporta molto bene in cross ed è una prova che gli piace molto”
Questa olimpiade di Tokyo, pare presenti due novità per il completo: la prima credo sia il grafico di dressage, che presenta due cambi in linea o in serie. Dicono sia impegnativo. Tu come lo trovi? “ Questo cavallo, come già ho anticipato prima, per il suo voler fare bene, è meglio non provi i cambi in anticipo. Sarà una ripresa impegnativa. Ma impegnativa come qualunque grafico a livello alto. Certo, ci troviamo ad affrontare grafici più difficili di una volta, ma oramai sono diventati cosi. E’ una ripresa particolare perché in un tracciato molto corto, i movimenti si susseguono in maniera rapida e repentina. “ Poi c’è questa altra novità della squadra. I tre componenti vengono dichiarati subito da ogni paese, ed in più vi è al seguito una riserva. Tu riesci a spiegarci meglio? “ Per il concetto di squadra, porteremo solo 4 componenti. Un quarto viaggia solo come riserva, e questo non è molto bello. A mio avviso, ogni componente di una squadra dovrebbe poter contribuire ugualmente al risultato. La nazione dichiara subito i 3 componenti, più una riserva, e non c’è la possibilità di scartare un risultato. Però può subentrare la riserva, con una penalità inflitta alla squadra. “
Come affronterai le alte temperature e la lunghezza del viaggio? “ Le temperature saranno molto spiacevoli, con caldo ed alto tasso di umidità, condizioni sgradevoli per montare a cavallo e comunque disagevoli per un cavallo atleta. Ora sono in quarantena a Roma, e così io mi sto abituando un pochino al caldo. Il cavallo in questo momento è in Inghilterra, affidato alle cure ed alla gestione delle mie groom, per cui per lui sarà un po’ uno shock lo sbalzo climatico. “ Come prosegue quindi il planning: fai la quarantena e poi? “ Io finisco la quarantena e ritorno in Inghilterra. Poi partirò con il cavallo alla volta della Germania, per far fare la quarantena al cavallo. Se tutto va bene” Una sensazione su questa olimpiade, che per me è la tua quarta –una è morale!- che ti senti di dire? “ Sarà una Olimpiade molto diversa e strana. Le pratiche burocratiche ed amministrative sono un incubo totale. Stiamo passando delle settimane davvero difficili, per capire tutte le regole, che cambiano continuamente. Soprattutto in Inghilterra per me c’è da gestire il covid, il brexit …è un totale macello. Le Olimpiadi sono un evento così speciale e fantastico per un atleta, che si sopportano situazioni estreme pesantissime. È un grande onore avere il privilegio di rappresentare l’Italia ed al contempo rappresentare l’aeronautica militare. Desidero realmente impegnarmi al massimo, per tutto il mio team, i tecnici, e gli sponsor che mi sostengono e credono in me. E’ una opportunità davvero speciale ed il minimo che si possa fare è darsi da fare fino in fondo. La mia situazione per la preparazione è molto complessa: devo stare in Italia vari giorni in quarantena, per fare poi le visite mediche, quando invece dovrei essere a casa a preparare il cavallo, non è ideale. La quarantena per entrare in Italia consta di 5 giorni, mentre, in origine, vi era una quarantena di 10 giorni per entrare in Germania. Per fortuna hanno creato un sistema bubble speciale, per cui potremo entrare direttamente in Germania, ma con delle misure molto ristrette e limitate. “ Una preparazione difficile. Il Covid cosa ti ha comportato? “ Prima di tutto, tanto stress! Abbiamo quarantene ovunque, che cambiano continuamente e mi comportano di perdere anche gare cui ero iscritta con altri cavalli in lavoro, oltre al ritardo nella fase finale di preparazione di Super Cillious. Inoltre saremo molto limitati, logistica e spostamenti complicatissimi, mi tocca fare mail, telefonate, passiamo molto tempo a curare problemi amministrativi, invece di concentrarci sul lavorare i cavalli, e quando arriviamo a Tokyo, sicuramente saremo molto stretti negli spostamenti, non potremo neanche fare una piccola visita alla città, come abbiamo fatto nelle altre occasioni” Il pensiero corre a Pennyz, la tua precedente compagna olimpica, di Londra 2012. Cosa fa? “ Pennyz ha appena avuto un puledro, alcune settimane fa. E’ a casa della sua proprietaria. Spero di poterla vedere presto. Nel frattempo ha avuto anche dei puledri in embryo transfer negli ultimi anni. Lei sta molto bene a casa sua , e mi auguro , un giorno, di risalirci e fare due salti, quando non avrà il puledro al seguito” Tu hai uno spiccato senso dello spirito di squadra ed anche la positività molto anglosassone. Puoi dirci che tipo di feeling e patos hai con i compagni che sono stati selezionati insieme a te? “ Lo scopriremo presto! Con alcuni di loro ho condiviso esperienze di squadra anni fa, altri più recentemente. Sono tutti molto esperti, ed hanno già rappresentato spesso l’Italia in passato, sanno sicuramente come muoversi. La squadra è molto piccola. Con tutti loro sono stata compagna di squadra e con Arianna Schivo ho già vissuto alcuni momenti agonistici recenti. Spero tanto si crei una buona atmosfera piena di energia . “
Cosa ti aspetti da Tokyo 2021? “ Mi aspetto di sudare moltissimo!!! Il mio cavallo è ben insanguato e a volte il caldo può anche aiutare la prestazione per tenerlo più tranquillo. Mi auguro non sia un fattore di impedimento alla sua prestazione, mi auguro tiri fuori del suo meglio. Poi con viaggi così lunghi non si sa mai esattamente come potranno reagire cavalli e cavalieri, e possiamo solo partire più preparati possibile, e pronti e resilienti ad affrontare le situazioni e gli imprevisti che comporta una trasferta, un evento così di alto livello, ed i postumi di una pandemia così grave. Auspico che il covid non annienti completamente lo spirito olimpico e ci sia realmente la possibilità di stare tutti insieme. Il bello di questa occasione è che noi equestri, nel contesto olimpico, possiamo venire a contatto con gli esponenti di altri sport. Perché questa è la caratteristica dell’evento a 5 cerchi: tutto lo sport di tutto il mondo è radunato insieme, sotto la torcia olimpica, e si è fuori dal mondo per un breve momento magico ed irripetibile, in cui il tempo sembra fermarsi per vivere un istante in cui lo sport ed i suoi valori, sono realmente protagonisti ” Quindi concludiamo, con la ricetta finale, da completista, per il dressage di Super Cillious: scoprire il grafico all’ultimo momento. E’ così? “ Io devo fare attenzione a non provare tutto insieme! (ride molto Vittoria, ndr) Ovviamente sono tutte figure che questo cavallo conosce ed ha provato da molti anni. Non ci sono figure particolarmente nuove. E’ la disposizione delle figure più stretta ed intensa, più del solito, a rappresentare la difficoltà. Dobbiamo essere tutti più pronti possibile, ma dobbiamo sempre tener presente, che ogni cavallo è molto particolare ed ha il suo umore ed il suo carattere, e vive le diverse prove con sentimenti diversi, di cui tener conto. Bisogna prepararsi nella maniera adatta e che fa piacere al cavallo. Con questo cavallo, la parte al trotto la posso pure preparare, ma quella al galoppo, la devo affrontare in maniera un po’ diversa per evitare che “Ken” conosca tutte le figure prima. Questo credo sia l’unico modo, per questo cavallo, per poter eseguire i movimenti al galoppo”.