martedì 17 luglio 2018

IL COMMENTO DI ELISA VINCENTI AL TERMINE DEL SUO CAMPIONATO D'EUROPA YRIDER

COMPLETO
PARLANO I PROTAGONISTI:
“ CHE ONORE AVER FATTO  PARTE DI QUESTA SPLENDIDA SQUADRA AZZURRA!”
Photo courtesy Franck Zaganelli
La cavalla era stanca, ma nonostante questo, all’ultima acqua è riuscita a darmi una mano su di una distanza non perfetta nel laghetto."

A cura di Giulia Iannone

Siamo riusciti a rintracciare solo oggi l’amazzone azzurra che monta Herminia, perché dalla Francia è partita subito alla volta del Belgio per tornare alle scuderie di Philippe Lejeune e Lucia Vizzini, ove lavora ormai dal mese di novembre. Ecco, dunque, il suo commento sulla medaglia d’argento di Fontainebleau…

E’ stato un grande onore aver fatto  parte di una squadra del genere. Tutti i componenti della squadra avevano grande esperienza in termini di campionati d’Europa, per me questo era il primo da young rider, ne ho in bacheca solo un altro da junior! Siamo stati molto seguiti e supportati da tutti i tecnici federali, sia nella fase di preparazione sia durante il Campionato vero e proprio. Che dire… è stato bellissimo!
Fosco, durante il  ritiro al Centro di Mustonate, scherzava dicendo a tutti noi che già sentiva il peso della medaglia europea al collo, questo è significativo, perché  la medaglia parte da lontano come motivazione ed aspirazione , un progetto voluto e condiviso da tutti noi, dai primi momenti della preparazione.
Tutti i componenti di questa squadra che si è colorata d’argento sono stati fondamentali, con il proprio stile e carattere: Luca Mezzaroba era molto concentrato, Pietro Majolino è silenzioso però lavora tanto, Fosco era il più esperto e ci ricordava che la medaglia era vicina, Elisa fa tutto quello che può, si impegna e lavora tanto.
Vorrei segnalare anche la presenza eccezionale di Evelina Bertoli e   Zilla Pearse. Quest’aultima, inoltre,   è stata validissima, in primo luogo a gestirci e tramutarci in un team vero e proprio, e poi tecnicamente è davvero preparata e competente, precisa, puntuale. Mi ha messa in ordine sui concetti cardine, dal contatto, al cavallo dritto, la connessione, la riunione. Abbiamo tanto ancora  da migliorare in rettangolo io e la mia cavalla, però!
La prova di dressage non è, dunque, il mio punto forte.  Avevamo  lavorato tanto già dal ritiro ma sono usciti alcuni errorini, ad ogni modo sono soddisfatta perché abbiamo fatto il meglio possibile.
 Nella prova di cross country, ho fatto la prima alternativa all’acqua come mi era stato richiesto dal Ct Jacopo Comelli, per assicurare il netto alla squadra, che è venuto ovviamente, ma il terreno non mi ha consentito di non uscire dal tempo, perché come hanno riportato anche gli altri miei compagni, il fondo del tracciato  era molto pesante. Dunque risultava davvero difficile poter galoppare. La cavalla era stanca, ma nonostante questo, all’ultima acqua è riuscita a darmi una mano su di una distanza non perfetta nel laghetto. Mi ha aiutato ancora una volta la mia grigia di 11 anni fantastica, il suo cuore e la sua generosità sono commoventi. Il giorno dopo in concorso mi sentivo abbastanza a mio agio perché è il nostro punto forte, grazie al lavoro fatto assieme a Philippe Le Jeune e Lucia Vizzini ci siamo molto rinforzati in questa prova, ed è arrivato il netto. Era un giro assolutamente alla nostra portata, per assicurarmi un po’ troppo ogni salto mi sono allargata troppo nelle curve e quindi ho preso 2 penalità per il tempo. Questo mi dispiace però, alla fine, abbiamo eseguito un bel giro!
Photo courtesy Franck Zaganelli
" il mio pensiero grato va prima di tutto alla mia cavalla speciale Herminia"

Gran Finale, tutti sul podio, accanto ad una Francia davvero molto forte, molto preparata, però non dobbiamo definirli imbattibili, secondo me noi italiani siamo sulla strada giusta, con il lavoro, possiamo farcela a battere la squadra col galletto sulle giacche. Dico che se continuiamo a lavorare bene, prima o poi la medaglia d’oro arriva!
Il mio pensiero grato va prima di tutto alla mia cavalla speciale Herminia, che adesso osserverà un piccolo periodo di riposo a casa, per rilassarsi soprattutto mentalmente e psicologicamente e per rigenerarsi dallo stress e dalla fatica. Quanto a me, sono subito tornata in Belgio perché aiuto a lavorare i cavalli nella scuderia Le Jeune. Sono qui da novembre,  poi da gennaio è arrivata  Herminia ed abbiamo preparato l’Europeo galoppando al mare, poi in piano con il tecnico belga Stefan Hollanders e la prova di concorso ippico con Philippe e Lucia. Mi resta ancora un altro anno Young rider da affrontare.
Quanto al ricordo più bello da segnalare, credo sia stata  la serata di chiusura al ritiro: abbiamo fatto un barbecue e cantato tutti insieme, penso che le squadre si costruiscono con tanti momenti di aggregazione, non solo tecnici, ma anche vivendo insieme e condividendo molti istanti della quotidianità. Ecco perché i raduni collegiali e ritiri tecnici sono molto importanti. Preparano la squadra al concetto di coesione e condivisione. Le squadre non nascono da un giorno all’altro! Vorrei ringraziare, per chiudere, tantissime persone, la famiglia Roman tutta da Federico, Luca, Pietro, Francesca Blasi che mi hanno sempre seguita fino al mio trasferimento in Belgio, io ed Herminia siamo cresciuti da loro;  la mia famiglia, tutti sono stati fondamentali, chi era presente lì, chi ci seguiva da lontano. Grazie a tutti!”




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