mercoledì 21 settembre 2016

EUROPEI DI COMPLETO?“PER UNO JUNIOR E’ UNA PICCOLA OLIMPIADE”

La Parola al Ct Jacopo Comelli
- Oggi alle 18 si è tenuta a Montelibretti la Cerimonia di Apertura del Campionato Europeo-
La squadra italiana Junior &Yrider schierata durante la cerimonia di apertura dell'europeo
PHOTO DI GIULIA IANNONE

A cura di Giulia Iannone

Introduciamo l’evento degli europei di completo che si svolgono in Italia. Che cosa ci apprestiamo a vedere e cosa si prospetta per i nostri giovani Junior e Yrider qualificati?
“Per quanto riguarda il mio comparto Juniores...sicuramente è l’appuntamento della stagione! Quest’anno abbiamo la fortuna di organizzare gli europei Junior/yrider  in casa da noi in Italia e possiamo dunque schierare 12 binomi. Questo appuntamento rappresenta il primo tassello per  un giovane sportivo - dalla fase pony a quella senior-  per poi aspirare ad una Olimpiade. Piccoli passi di una carriera sportiva. Per un giovane junior è paragonabile ad una piccola olimpiade!”
La Piazza di Siena di Montelibretti oggi approntata per accogliere la sfilata di squadre giovanili
che si daranno battaglia in questi giorni per l'Europeo di completo 2016
PHOTO GIULIA IANNONE

La gara si svolgerà al Centro Militare di Equitazione a Montelibretti, ma la fase di preparazione si è tenuta ai Pratoni del Vivaro. Ci racconta?
“A Montelibretti hanno fatto davvero un bel lavoro dal punto di vista organizzativo, nulla è stato lasciato al caso. La pioggia dei giorni scorsi ha inoltre reso il terreno perfetto. Non ci resta che cominciare! Abbiamo avuto la fortuna invece di approntare la fase di preparazione ai Pratoni del Vivaro. Prima si è tenuta una simulazione di gara e dopo siamo rimasti lì ed abbiamo continuato il lavoro di preparazione.  Tutti si sono attivati per riaprire l’ impianto storico a Rocca di Papa ,  che per il mondo del completo è fondamentale”
Il valore di un ritiro tecnico nel luogo sacro “ I Pratoni del Vivaro”. Che significato riveste?
“Ne ho fatti parecchi di ritiri al Centro Equestre Federale! L’emozione di tornare, di rivedere queste scuderie attive di nuovo , questi storici impianti che parlano da soli e trasmettono il sapere di un illustre passato, suggeriscono storia e serietà e concentrazione di quei meravigliosi maestri che vi hanno lavorato e che hanno reso grandi ed immortali questi luoghi attraverso il vero impegno, non può se non essere fonte di ispirazione e di esempio. Si trae godimento e gioia e forza da quel glorioso passato che è tornato a rivivere. Vedere i salti di campagna bandierati di nuovo, vedere i cavalli attraversare di nuovo le colline ed il terreno erboso ineguagliabile di questo luogo, vedere Albino Garbari osservare le attività in campagna riempie gli occhi ed il cuore di energia!. Speriamo che questo sia solo l’inizio che preluda ad una nuova stagione aurea del Centro Federale. Desidero ringraziare vivamente  Fabio Fani Ciotti per aver reso possibile la nostra permanenza ai Pratoni del Vivaro.”
Uno dei momenti suggestivi della Cerimonia: I paracadutisti della folgore portano con loro le bandiere
Ecco il tricolore mescolarsi con l'azzurro del cielo!
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Oggi i ritiri tecnici sono un po’ passati di moda?
“Sono CT da 4 anni ed io il ritiro l’ho sempre organizzato! Credo che sia importante per i ragazzi per formare la squadra il team aggregazione. Fa bene anche a me stare con i ragazzi 24 ore su 24...fa gruppo , credo che sia fondamentale per poi partecipare ad un appuntamento agonistico di questo tipo. Chiaro che è dispendioso per la federazione, impegnativo per me perché gestire questi ragazzi non è semplice però è il mio lavoro e va fatto a fondo”
Di quanti giorni è consistito il ritiro?
“ Tre giorni di gara simulata ed il ritiro vero e proprio è durato 8 giorni”
Come si svolgeva per grosse linee una giornata tipo di questi ragazzi? Dove alloggiavano?
“I ragazzi junior alloggiavano da “Pia” che era il posto storico di ritrovo anche ai miei tempi! Sveglia alle 6,30, accudire i cavalli, pulizia box e riordinare la scuderia. Poi i 14 ragazzi – 12 più 2 riserve- divisi in gruppi in base agli orari scendevano in campo per gli allenamenti. Un giorno in piano con Zilla Pearse – il nostro tecnico del dressage- un giorno in concorso ed uno in campagna. Poi all’occorrenza lavoro mirato in base alle esigenza e le carenze del singolo binomio. Pomeriggio/sera appuntamento con Fabio Iurini , storico preparatore atletico anche ai miei tempi e forse prima di me ( questo è un ulteriore trait de union con il passato). Un grande professionista che sa stare con i ragazzi e crea gruppo. Mi ha dato anche una mano perché gestire 14 ragazzi non è mica facile! Bisogna sempre ricordarsi che in equitazione il binomio non è composto solo dal cavallo atleta ma bisogna curare anche la condizione fisica del suo cavaliere , a questi livelli specialmente”
La super tifoseria azzurra! Abbiamo riconosciuto ad esempio tra i volti noti Alessandro Fiorani, il Dott.Eleuteri,
James Connor, il Marchese Guglielmi, Nice Attolico, Francesco Girardi e Lalla Cianfanelli, il Dott. Bolaffio...
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Non si dovrebbe chiedere ma sono tentata! C’è qualcuno del suo gruppo che dovremmo osservare in maniera particolare?
“Il binomio che ha più esperienza e dal quale mi aspetto un risultato importante è Filippo Gregoroni , è al suo terzo campionato junior, è, anche,  il capitano della squadra.”
C’è invece qualcuno dei suoi junior passato young rider che  continua ad osservare perché reputa che sia “one for the future”?
“Adesso, sono 12 non vorrei commettere degli errori! L’anno scorso ho avuto in squadra con me Pietro Majolino e Fosco Girardi che sono passati entrambi di categoria. Subito il primo anno hanno conquistato la partecipazione all’europeo Young rider. Penso siano all’altezza e spero possano fare una bella prestazione”
Tutto pronto, da domani si scende in campo. Si comincia con la prova di dressage
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Tra gli stranieri quali dobbiamo osservare? Io ho notato la figlia di Mary King per esempio...
“ C’è questo ragazzo francese che è molto forte Victor Leveque, che l’anno scorso se non sbaglio prese una medaglia d’argento, l’anno prima vinse l’europeo pony, si è laureato campione europeo con i pony, l’anno prima fece medaglia di bronzo quindi secondo me come si dice in gergo è “l’uomo da battere”, tra qualche anno lo vedremo nelle gare che contano. Questo ragazzo ha una marcia in più degli altri”
Photo di GIULIA IANNONE

Cosa la  preoccupa per i  ragazzi?
“ Credo che sentano la pressione ambientale. L’atmosfera è carica e noi non ci siamo tanto abituati. Quello che dovrò fare è  non solo curare l’aspetto puramente tecnico, ma gestire la pressione le aspettative, il peso di essere nazione ospitante, forse anche sentirsi in dovere di fare un risultato dato anche  che i giovani del salto ostacoli, quest’anno,  hanno ben figurato nel loro settore. Bisogna puntare alto mantenendo i nervi saldi e non è cosa facile”.




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