giovedì 10 novembre 2016

PAOLO MARIO DE SIMONE VINCE SU OLEG 14 L’ORO AL CAMPIONATO ITALIANO YOUNGRIDERS

LA MEDAGLIA DEL RISCATTO”
Paolo Mario De Simone nello splendido scatto di MASSIMO ARGENZIANO


A cura di Giulia Iannone

Abbiamo contattato il giovane cavaliere per commentare la bella affermazione di Ravenna...


La medaglia del riscatto è l’oro di  Paolo Mario De Simone su Oleg 14 conquistato lo scorso week end a Ravenna.
Ha  vinto il campionato italiano di categoria con il punteggio di 57.50,  rimasto  intonso  dal dressage. Nono dopo il rettangolo e terzo dopo un cross strepitoso concluso netto agli ostacoli e senza penalità di tempo, De Simone  ha chiuso anche con netto alla prova di concorso. Si è lasciato alle spalle Luca Mezzaroba su Laomaco che si è colorato di argento con 59.90 pn dopo essere balzato in prima posizione dopo il cross ma con due barriere cadute in salto ostacoli. Terza posizione per Benedetta Mezzadri su Bellevue Chinchilla che ha chiuso con 62 punti negativi.  
L’affermazione di Paolo Mario De Simone arriva dopo un Campionato Europeo sfumato in casa, tutto era rimasto  bloccato come in un fotogramma durato il tempo di un alt in rettangolo, quando Oleg 14 ha deciso di impennarsi in maniera prolungata decretando l’ eliminazione del suo compagno.  Quella volta il  cavaliere yriders ha dovuto seguire da bordo campo tutto quel campionato europeo per il quale si era preparato tantissimo, sfumando in un istante “ E’ stato un bel riscatto” ha dichiarato senza esitazione il giovane allievo del Pony Athlion Sabina “abbiamo lavorato instancabilmente assieme ai miei due istruttori già da quel campionato puntando al titolo italiano, ed inserendo una gara intermedia di prova per non avere ulteriori sorprese! Siamo arrivati carichi motivati e concentrati ed è strano a dirsi ma quasi quasi non sono sorpreso di questo primo posto. Me lo aspettavo ad un certo punto. Ci speravo talmente tanto che a furia di immaginarlo si è concretizzato. Dopo il dressage ho dubitato un po’ però”. Nono dopo la prova di dressage, ecco come Paolo Mario ha commentato la propria prestazione in rettangolo “Dovevo rifare la ripresa dell’europeo. Quell’alt iniziale mi preoccupava. Non nascondo di essere partito prevenuto e teso sui primi movimenti e questo ha penalizzato non poco. Il cavallo era preparatissimo e poteva eseguire un lavoro sicuramente migliore , ma non è andata così male! Dentro di me sentivo che dovevo montare bene,  fare una buona gara, essere concentrato per il proseguo, fare un doppio netto in cross ed è questo che sono riuscito a fare nella giornata del cross che credo sia stata la parte saliente di questo campionato, al di là di tante cose che si possono dire e che si sono dette in questa gara...” 
"La fortuna questa volta ha voluto che fossi primo!"
Un momento del percorso di salto ostacoli, nello scatto di MASSIMO ARGENZIANO
 Un velo un’ ombra su questo campionato mentre parlavamo,  passando dalla giornata dressage a quella in campagna, che volutamente desidero lasciare tra la nebbia perché lo sport specie quello dei più giovani non deve conoscere polemiche e troppe parole che possano turbare ed alterare quanto di più bello appassionato emozionante ed intimo avviene - specie nella disciplina del completo in cui ogni giornata di gara è diversa ed imprevedibile – tra cavallo e cavaliere. Per cui siamo passati alla fase del cross – un netto strepitoso e perfettamente nel tempo-  di cui Paolo Mario De Simone ha detto “ e’ stato questo super risultato a far uscire determinate voci.... io alla fine  con Oleg, tranne nella gara precedente al campionato italiano, sono sempre entrato nel tempo anche quando gli altri cavalieri non ci sono riusciti. Abbiamo dimostrato ancora una volta che noi sappiamo galoppare più degli altri, pur avendo scelto una strada più corta nella pineta che non era una strada nascosta. La usavano i concorrenti della gara una stella. L’ho scelta consapevolmente anche se dopo mi sarei trovato a dover affrontare una girata più scomoda per il salto successivo. Ho guadagnato due o tre secondi ed il salto è venuto! Il giro si è rivelato esattamente come lo abbiamo esaminato. Tecnicamente nella media non ha prodotto grossi problemi, la preoccupazione maggiore era stare nel tempo. Quello era chiaro. C’erano molte combinazioni dopo lunghe galoppate che presupponevano  tutto un gioco fatto di riprendere e galoppare. Non facilissimo perché spezza il ritmo.” Risalito grazie all’ottimo percorso di campagna dalla nona alla terza posizione, la prova di concorso è stata ulteriormente impeccabile con un ulteriore percorso netto “la fortuna questa volta devo dire ha voluto che fossi primo. Purtroppo a discapito dei miei amici e compagni, ma le gare sono fatte così” .  Artefice assieme a Paolo Mario di questo campionato italiano in cui l’allineamento astrale è stato a dir poco perfetto, questo cavallo “geniale” ma al contempo imprevedibile Oleg 14, che così ci ha descritto il suo cavaliere “ è un cavallo fantastico, uno su un milione. Lo definirei genio e sregolatezza. E’ sensibilissimo e delicatissimo, si tende molto facilmente. Le sue sono tensioni che non lo caricano o lo scaldano, ma che lo tendono fino a  bloccarsi, si incastra da solo in una energia negativa dalla quale non riesce ad uscire più. Un cavallo a cui non si può insegnare niente perché è sapiente, ma l’unico aspetto sul quale si può lavorare è di tipo psicologico. Lui è molto esperto. Ci siamo trovati per caso, perché io dopo l’esperienza in Polonia dell’anno scorso in cui il mio cavallo di punta si è infortunato in viaggio cercavo un cavallo da affiancare all’altro che ho che si chiama Evenor. Era già nella scuderia in cui mi alleno, ho iniziato a provarlo, poi ho deciso di prenderlo con me .”
 Quanto alla forza interiore necessaria ad uno sportivo per risollevarsi dopo un dispiacere grande come quello occorso a Paolo Mario dopo l’Europeo sfumato, il giovane ha risposto “ Un grande dispiacere che potrei tradurre con una sensazione di grande e brutta rabbia. Dopo però te la devi far passare perché lo sport è fatto di tanti momenti spiacevoli che insegnano tantissimo. La rabbia se domata e tenuta sapientemente a bada può tramutarsi in motivazione e stimolo e credo che abbia molto a che fare con il risultato di cui stiamo parlando adesso. Amo lo sport pulito costruttivo e sincero, sono aiutato da ottimi istruttori dotati di grandi valori e principi, quindi voglio dire che la forza l’ho trovata da solo dentro di me, ma senza dubbio grazie all’educazione ed alla forma mentis che in 11 di lavoro hanno saputo donarmi i miei tecnici Giovanni Bonaccorsi ed Alessandra Magliari Galante.  Il messaggio che posso dare a seguito di questa mia esperienza agonistica che è andata “per aspera ad astra” è sapersi circondare di figure che insegnano a pensare in maniera sportiva. Credo anche che bisogna essere personali, bisogna cominciare ad un certo punto della preparazione tecnica, a mostrare la propria interiorità, la propria forza ed energia e la propria resilienza, la capacità che ha ognuno di noi di reagire di fronte ad una situazione difficile , filtrando bene a chi credere e a chi no!”
eccolo il podio del Campionato italiano Yriders 2016
Sul gradino più alto Paolo Mario De Simone
Ringraziamo vivamente MASSIMO ARGENZIANO per aver impreziosito il nostro articolo
con le sue foto magnifiche


Da quel gradino alto del podio, la concretizzazione di un risultato atteso immaginato tante volte e mai realizzato. “Da Junior avevo sfiorato l’oro ma arrivai secondo, è il mio primo titolo italiano!”. Termina così la stagione di completo per Paolo Mario De Simone , Oleg 14 ed Evenor, il cavallo più giovane del cavaliere laziale che si è piazzato al terzo posto del medesimo evento internazionale da cui è stata estrapolata la classifica Young Riders. 

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