lunedì 8 giugno 2015

Chatsworth, un castello di emozioni...



PAOLO BELVEDERESI SFIORA IL GRADINO PIU’ ALTO DEL PODIO
"Chatsworth è stato il primo concorso dell'anno in cui ho gareggiato per vincere"
Photo Courtesy BlackHeart Imagery by Paolo Belvederesi facebook page

COLORI EMOZIONI E MOMENTI DEL CIC * IN UK
A cura di Giulia Iannone
“lo intitolerei così il week end  trascorso a Chatwsworth, una delle località più belle e prestigiose per i completi in UK. Ero già stato l’anno scorso  e quest’anno sono tornato volentieri. L’atmosfera a Chatsworth è sempre speciale:  sarà l’enviroment da Top Event, sarà la Villa Padronale che diventa di colore oro al tramonto, sarà che come tutti gli eventi simili in UK ti ritrovi a condividere il campo prova con “i best eventing riders in the world” insomma... le emozioni sono forti e ogni volta sono uno stimolo a fare bene.
Chatsworth è stato il terzo completo quest’anno, ma il primo in cui ho gareggiato per vincere. In questa stagione avevo fatto una novice di allenamento e un’intermediate in cui ho preferito tenere una cadenza molto (forse troppo!!!) moderata in cross. Io e Elk siamo arrivati a Chatsworth il giovedi sera  un po’ affannati perchè come al solito ho dovuto conciliare la gara con gli impegni di lavoro. Questa volta per fortuna avevo anche una fedele compagna di gara, Rachele Ottaviani, a cui sono affezionato e con cui condivido giornalmente gioie e dolori della preparazione meticolosa a cui la nostra coach Francesca Pollara ci sottopone ogni giorno. La prima giornata di gara prevedeva dressage al mattino e salto ostacoli al pomeriggio. Quando sono andato nel box di ELK venerdi mattina, lui sapeva già tutto. Sapeva  che avrebbe dovuto gareggiare e che avrebbe dovuto fare le tre prove nei tre giorni di gara. So  che sembro un po’ pazzo quando parlo in questo modo del mio cavallo, ma ELK è così:  lui cambia postura, atteggiamento e carattere nelle tre fasi. E così in campo prova del dressage era in avanti, concentrato e attento ai miei aiuti. Siamo entrati nella linea di centro con un trotto che a casa nemmeno con le cannonate riesco a tirargli fuori e ci siamo aggiudicati il primo 8 della ripresa,  il resto è venuto come doveva venire.
"Ci tenevo che suonassero l'inno italiano nel campo verde di Chatsworth, ma così non è stato"
Photo courtesy Paolo Belvederesi facebook page

 Il  lavoro invernale, sia mio (dure sessioni in palestra) che di ELK ha dato i suoi frutti. Per il Salto Ostacoli  ero un po’ preoccupato, non tanto per l’altezza dei salti e per la tecnicità del giro, ma quanto per l’enviroment. Era il primo appuntamento in un enviroment da livelli top, con stands, bandiere, pubblico, tribune, cani, van ovunque. Insomma  il campo gara sembrava calato nel bel mezzo di una fiera dell’agricoltura!
Devo dire che ELK mi ha stupito  è entrato in campo fiero e in avanti,  sicuro del suo compito, che questa volta era quello di saltare senza mai toccare! Il giro è venuto bene, ed   ho preferito assicurarmi alcuni salti mettendo un tempo in più in un paio di linee, cercando di recuperare il tempo perduto con alcune girate più strette. Devo dire che è stato bello entrare nel campo gara e sentirsi annunciare dallo speaker, soprattutto visto che eravamo secondi dopo il dressage! La prova di cross del sabato non mi preoccupava. Era un giro che avevo già fatto l’anno scorso, senza penalità. Così ho preferito focalizzarmi sul ritmo e sulla cadenza. L’obiettivo era quello di tenere una cadenza elevata, consona alle gare che andrò a fare da qua a breve e devo dire che ci sono riuscito visto che siamo stati dentro il tempo di diversi secondi. Finito il cross ero molto felice  e lo dico in modo sincero.  Ho  sperato fino all’ultimo che il primo in classifica facesse qualche penalità per il tempo!
 Ci tenevo che suonassero l’inno nazionale nel campo verde di Chatsworth!
Ma così non è stato e me ne sono tornato a casa con un secondo posto.
E ora?? Beh...
"Elk il mio cavallo sapeva già tutto, lui cambia postura ed atteggiamento a seconda delle
tre fasi di gara!"
Photo courtesy Blackhear tImagery by Paolo Belvederesi facebook page

ora arriva la parte forte della stagione, come ho scritto nel post ai miei amici di FB: “ora è ora di togliersi la maschera da amatore e iniziare a fare sul serio”! eh, si,  non lo dico per spavalderia... ma purtroppo le difficoltà tecniche dei giri dei CIC** e dei CIC***, soprattutto qua in UK, non consentono un approccio “da amatore” la preparazione, l’atteggiamento mentale e il modo di affrontare la gara deve essere per forza il più professionale possibile, per il bene proprio e del cavallo. Questo indipendentemente dai risultati. Con Francesca Pollara quest’anno abbiamo deciso di lavorare sui dettagli. Abbiamo steso un programma graduale, in cui ogni gara è la preparazione per quella successiva. Vogliamo essere competitivi ad ogni gara in modo da poter “magicamente” ritrovarsi competitivi anche a livelli importanti. Il programma prevede un Advanced Intermediate a inizio giugno, il CIC** di Nunney, il CIC*** di Barbury, l’Advance di Aston le Walls, il CIC*** di Hartpury (posto a cui sono affezionato) e poi se tutto va per il verso giusto altri due CIC*** molto importanti, che solo a pronunciare il nome mi vengono i brividi dall’emozione.

Io nel frattempo continuo ad andare in palestra... perchè altrimenti sono dolori!!”

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