giovedì 8 agosto 2013

JACOPO COMELLI DOPO GLI EUROPEI


“. L’importante è aver lavorato bene con l’intensità e la passione che ci lega al nostro sport. “
Di Giulia Iannone
 Il CT Jacopo Comelli  insieme alla squadra Italiana pony completo agli Europei del 2013
Photo Courtesy Comelli 


 Partiamo da lontano. Ottenuto l’incarico di CT Pony per la disciplina del completo, lei ha cominciato un ciclo di stage in giro per l’Italia. Questo è stato il primo passo compiuto.
“Gli stage sono stati tre, uno a Roma al centro militare di Montelibretti, uno al Nord alla Capinera e l’altro al centro Italia a Scandiano, tra fine gennaio inizi di febbraio per prendere conoscenza dei binomi e confrontarmi con gli istruttori. Diciamo che io già operavo nel settore dei pony per via di alcuni miei  allievi- che hanno partecipato agli Europei- quello però avveniva nel mio ruolo di istruttore! Siamo partiti così. Poi sono cominciate le tappe di Coppa Italia, le 7 tappe che poi son diventate 8, perché è stata aggiunta quella di Arezzo.”
Questo il punto di partenza. Poi come ha operato in seguito? Da solo o con la collaborazione di qualcuno?
“Senza peccare di presunzione, ho fatto le mie considerazioni. Inoltre sono stato facilitato per la scelta. Le gare hanno fatto la selezione. Man mano c’è stata una scrematura naturale non ho dovuto prendere  decisioni importati perché comunque i 6 binomi che hanno partecipato in maniera definitiva erano quelli che si sono distinti nella Coppa Italia e durante tutta la stagione.”
Lei aveva due punti da verificare ad inizio mandato. La preparazione per il dressage, e come inserire gli stage con Giorgio Nuti. Come si è mosso, poi, su questi due argomenti?
“In merito alla preparazione dressage abbiamo fatto una collaborazione con gli istruttori. Alla fine, credo che questa cosa abbia giovato. Dopo il dressage degli  Europei eravamo secondi! Per gli stage con Nuti  siamo partiti un po’ tardi, non sono riuscito ad organizzare. Sicuramente è una cosa che voglio portare a compimento ed ho già parlato con chi di competenza all’interno del settore affinché si possa realizzare. Sa, ad inizio mandato, c’è anche il problema che bisogna far conoscenza con la macchina burocratica. Adesso credo di aver capito alcuni meccanismi. Per la fine dell’anno credo di poter partire.”
Poi è venuto il tempo del ritiro a Montelibretti. Come si è svolta la preparazione?
“I ritiri per gli Europei sono quasi sempre stati ai Pratoni del Vivaro. Questo cambiamento ha destato un po’ di preoccupazione e turbamento, sa, il ritiro ai Pratoni è un simbolo! Dopo invece abbiamo potuto contare su Montelibretti e devo dire che l’organizzazione è stata impeccabile.  A tale proposito ci tengo a ringraziare il Colonnello Giacomo Dalla Chiesa per la disponibilità. A livello di preparazione, abbiamo fatto un lavoro mirato. Il ritiro è durato 7 giorni, due giorni di lavoro in piano con il supporto di Roberto Smith, poi un giorno è stato dedicato ad un  percorso di cross vero e proprio e una giornata l’abbiamo dedicata al concorso nel campo in erba “Piazza di Siena” . Gli  altri giorni condizione e dettagli da rivedere pro cavaliere”
Il CT PONY Completo Jacopo Comelli
Insieme al Capo equipe
Photo Courtesy Comelli

Campionati Europei. Due giorni di fiato sospeso, siamo stati secondi, poi...
sono partito con le idee chiare , avevo una squadra competitiva, sapevo di poter puntare ad un risultato importante. In gara però ci sono gli imprevisti!  La prima di squadra a partire in rettangolo, Emma Pasqualini vincitrice della Coppa Italia, ha avuto un problema:  il pony quando è entrato nel rettangolo non ha tenuto la concentrazione solita e nonostante la freddezza di Emma ha finito la prova con  68 punti negativi. Insolito per lei che tutto l’anno ha fatto bene. Una situazione che ha messo a dura prova anche il morale della squadra: ma nonostante ciò alla fine delle due giornate di dressage,  eravamo secondi.!!   Il giorno del cross hanno fatto una splendida gara , quattro netti nel tempo ( a livello individuale buona la prova di Manfredi netto qualche secondo fuori tempo e sfortunata la prova di Chiara) .Poi è arrivato il fatidico giorno del concorso ippico che purtroppo ci ha negato la medaglia!”
Il quarto posto è sempre quello dell’amaro in bocca. Vero?
“Una prima esperienza un po’ amara, è inutile negarlo. Avevamo fatto un bellissimo ritiro, era nato un bel feeling di squadra. Abbiamo creato una bella empatia. Hanno fatto una bellissima gara. Anche la domenica, non ho avuto niente da dire, sono cadute le barriere, ma solo perché dovevano cadere. Non ci sono stati degli errori drastici o tecnici da correggere. Doveva andare così.”
Un CT, un Coach deve non solo motivare la squadra prima dell’evento agonistico, ma dopo, comunque vada, deve radunare la squadra e riordinare le idee.  Cosa ha spiegato il CT COMELLI?
“Ho mandato un messaggio alla sera della domenica a tutti loro. L’sms recita “ peccato, perché eravamo veramente vicini. La vita e lo sport talvolta sono crudeli. L’importante è aver lavorato bene con l’intensità e la passione che ci lega al nostro sport. Per me è stata una esperienza indimenticabile”. I ragazzi hanno risposto tutti, e le risposte le tengo per me! Lì ho capito che il mio lavoro era sconfinato fino a creare uno spirito di squadra ed unione: la medaglia sarebbe stata la ciliegina sulla torta”
Ha avuto modo di osservare gli altri team? Cosa l’ha colpita di loro?
“In questo Campionato le prime 4 squadre erano molto  equilibrate dal punto di vista tecnico. Ho pensato che queste stesse squadre si sarebbero giocate tutto fino alla fine e cosi è stato!. Invece vorrei dire cosa mi ha colpito della mia squadra : nel Team Italia Pony completo  si è  creato un grande gruppo. Si è istaurata strada facendo una fiducia reciproca, che credo sia una cosa difficile da creare in questo ruolo. Ognuno ha le sue teorie e le sue strategie. C’è stato invece questo spirito di collaborazione che ci ha portati molto vicini ad un risultato prezioso. Anche i ragazzi hanno sentito di poter collaborare con me e di potersi fidare a pieno di me. Ogni mio intervento è stato colto nella giusta maniera sia dagli istruttori che dagli allievi”
Vedrà che questo quarto posto è un mattone importante. Volgiamo lo sguardo al futuro verso nuovi obiettivi e risultati, facendo tesoro di questa preziosa esperienza. Che impegni la attendono?
“Riparto per Arcinazzo, ho due Young Rider ed uno Junior nella long list. Niente vacanze! Cerchiamo di portare qualcuno agli Europei!”
Allora rimaniamo in argomento Europei. Parliamo di Jung. E’ di queste ore la notizia che il fuoriclasse tedesco ha dovuto ritirare Sam dagli Europei di Malmo. Potrebbe essere una pedina in meno contro cui confrontarsi, per la squadra italiana Senior, no?
“Penso che il Tecnico Mezzaroba  quest’anno abbia  fatto un buon lavoro ma anche per lui c’è stata  un po’ di sfortuna. E’ noto  che qualche tassello importante della squadra, Stefano Brecciaroli,  non parteciperà. Chi verrà inserito in squadra comunque sarà all’altezza della situazione e saprà fronteggiare l’impegno rilevante di Malmo. Per cui, Forza Italia.”
C’è stato tra voi CT un filo diretto, una occasione di collaborazione o di confronto?
“Ho avuto modo, durante l’anno  di incontrare spesso Roberto Rotatori. Le gare pony sono spesso in concomitanza con le gare cavalli junior e young rider.  Abbiamo vissuto le stesse gare e ci siamo confrontati diverse volte, Roberto Rotatori è Tecnico Federale da più tempo di me, quindi qualche consiglio l’ho strappato! Trovo importante che ci sia un rapporto di collaborazione tra noi tecnici delle squadre giovanili , anche se qualche volta ha dato adito a polemiche!
Vuole aggiungere qualcosa in più?

Vorrei dare un consiglio ai miei ragazzi: trasformiamo l’amarezza e la delusione in grinta e determinazione per la prossima stagione per provare a conquistare quella medaglia in cui avevamo tanto creduto!! Grazie ragazzi! 

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