domenica 26 novembre 2017

LA STORIA DI BEATRICE E MAGUE: ” TWO HEARTS, BELIEVING IN JUST ONE MIND”

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"Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


A cura di GIULIA IANNONE
“Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo.
 Lei è Beatrice Mascioli classe 1996 e lui è Mague, castrone sauro da Fines x Samaca,  nato ed allevato in Spagna, classe 1999. Uno 18enne l’altra 21enne: si conoscono dalle categorie 1 e sono arrivati  a livello tre stelle internazionale .
Insieme da ben 7 anni ed una bella storia da raccontarci.
 Lo spunto  ce lo offre la loro recente partecipazione al concorso di  Le Pouget in Francia.
Ecco cosa ci ha rivelato l’allieva del C&G, al telefono dopo l’ultima gara, a chiusura della stagione agonistica 2017…

Beatrice, hai appena debuttato in Francia nel tuo primo tre stelle internazionale . Tu  ancora Young rider con il tuo storico cavallo 18enne. Raccontaci come è andata?
“Considerando l’esperienza maturata in questi anni, ho deciso, in accordo con i miei istruttori, di prendere parte al CIC *** a Le Pouget insieme al mio fedele compagno Mague.
Il giovedì abbiamo iniziato con la prova di dressage conclusasi con un punteggio davvero soddisfacente di 57,50 pn , considerando il suo temperamento caldo.
Il sabato nel salto ostacoli ho accumulato qualche penalità di troppo, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. La domenica ero pronta e determinata ad affrontare un cross impegnativo sia nell’aspetto tecnico che nell’altezza dei salti e quello che più desideravo era di portare a termine la gara con un netto agli ostacoli. Già in campo prova io e Mague eravamo concentrati, dovevo montare assolutamente bene per portare a termine il percorso …e così è stato, il mio compagno ha affrontato ogni salto dimostrando un grande coraggio ed io insieme a lui. Aver fatto il mio primo tre stelle con Mague è significato affrontare un passaggio di categoria importante con serenità”
"Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del completo."
Photo courtesy Beatrie Mascioli

Un valore straordinario aver fatto il passaggio di categoria con il cavallo “maestro e del cuore”. Allora parlaci di lui e del vostro primo incontro. Come e quando hai conosciuto  Mague e cosa ti è piaciuto di questo piccolo grande  cavallo?
“ Mague era arrivato da pochi giorni in Italia. Proveniva dall’Inghilterra. Lo montava Wiggy, la moglie  di Andrew Nicholson. Questo cavallino sauro,  nasce nell’allevamento spagnolo di cavalli purosangue da completo  di Ramon  Beca, per intenderci da cui provengono Nereo e Quimbo.  Fu il mio istruttore dell’epoca, Massimo Ramirez, a segnalarmelo ed a suggerirmi di andare a provarlo. E’ stato amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Era il 2010, lui aveva 11 anni ed io tredici! Il cavallo aveva già partecipato a qualche due stelle ed io gareggiavo ancora nelle categorie 1. Già al primo incontro rimasi entusiasta e stupita dalle sue capacità e dal fatto che sapesse “fare tutto”. E’ stato quel giorno di 7 anni fa, in cui  “Mague”  è entrato a far parte della mia vita”.

Carattere e doti del cavallo: punti di forza e punti deboli. Cosa c’è da tenere a bada in questo purosangue?
“ Il  sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo,  deciso, impavido, coraggiosissimo, questo fa in modo che lui possa avere sempre un atteggiamento positivo nei confronti di qualsiasi esercizio gli venga proposto. Tutta questa voglia di fare ed andare, su un fisico leggero e  moderno che è quello di un purosangue, si trasmette in un corpo che certe volte si tende e che non riesce a decontrarsi da un punto di vista psico- fisico. C ’è tantissima energia in questo soggetto che spesso , specie nel lavoro in piano, appare ingestibile e difficile da canalizzare in maniera simmetrica e  si fa fatica a renderlo elastico e cadenzato”
" C'è tantissima energia in questo soggetto, che spesso si fa fatica a canalizzare"
Photo Beatrice Mascioli


Su cosa si basa la tua intesa con il tuo amico cavallo?
“ Credo di poter dire, conoscendoci così bene, che siamo anche simili.  Ci fidiamo l’uno dell’altro e siamo testardi.  C’è molta lealtà nel nostro legame e ci corrispondiamo e compensiamo profondamente, riusciamo ad affrontare ogni difficoltà, in gara e nel lavoro quotidiano, con sicurezza, pacatezza, senza irruenza o impulsività ma con grande decisione. Ci supportiamo l’un l’altro sempre con amicizia.”

Da quanti anni monti al Circolo “C&G” di Ariccia e cosa ti danno tecnicamente ed emotivamente i tuoi istruttori Francesco Girardi e Deadato Cianfanelli?
“ Monto al C&G da cinque anni circa. I miei istruttori mi danno un grandissimo supporto dal punto di vista tecnico, ed ancor di più, mi consentono di avere  una preparazione specifica in ogni disciplina equestre che affronto in completo. Invece posso dire che  mi occupo personalmente della preparazione generale del mio cavallo, sempre con la supervisione dei miei tecnici. “
Beatrice Mague ed il Dressage coach Deodato Cianfanelli
"Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo "
PHOTO DI GIULIA IANNONE
Warm up dressage campionato italiano 2017


Come sono intervenuti, allora, in dressage Deodato Cianfanelli, e Francesco Girardi in campagna, per valorizzare ancor più il binomio e metterlo in luce?
“ In dressage ci siamo concentrati molto sulla decontrazione, proprio il punto preciso della scala del training che è quello di avere il cavallo rilassato  sia nella muscolatura che mentalmente. Abbiamo lavorato molto  per ottenere elasticità e morbidezza della schiena, concentrazione mentale e decontrazione,  perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi in maniera innata,    la qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo . La difficoltà più evidente che manifestiamo anche in gara, è quella di mantenere, durante tutta l’esecuzione del grafico, il livello di decontrazione, che spesso viene meno per l’impulsività e per la grande energia che il cavallo investe di fronte ad un obiettivo, sia esso dressage, salto o campagna. Per la campagna, abbiamo focalizzato l’attenzione ugualmente, sulla precisione rispetto al disegno della parabola, sulla centralità del salto, sulla gestione puntuale  delle linee e combinazioni, sulla precisione nell’avvicinamento,  dato  appunto, questo fattore  irruenza e grande voglia del cavallo di fare e accontentarmi in gara. Spesso eravamo molto poco precisi.”
"Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. "
Un momento del rettangolo durante il campionato italiano 2017
PHOTO GIULIA IANNONE


La tecnica raggiunta assieme negli anni, grazie ai tuoi istruttori, ha esaltato ed aumentato intesa e legame?
“ Assolutamente, soprattutto per quanto riguarda il lavoro in piano. Noi come binomio siamo cresciuti moltissimo! Lo dimostra il nostro ultimo punteggio al tre stelle di  Le Pouget.  Per  quanto riguarda la tecnica in cross, abbiamo vissuto una grandissima evoluzione, poiché noi partivamo da categorie di livello juniores e prima ancora da un livello pre-agonistico come categorie 1 e 2. Quindi la nostra, è una storia bellissima, proprio perché parte da lontano, dai miei inizi sportivi e con il lavoro tecnico abbiamo potuto potenziare al meglio  le nostre qualità ed esprimerle”

Mi hai detto che questo cavallo “sapeva e sa fare tutto”. Allora cosa mancava o manca a te per eguagliare e raggiungere questo cavallo?
“ Il cavallo era ed è capace e coraggioso. A me mancava l’esperienza! E’ stato lui il mio unico grande Maestro, anche in termini di volontà e duttilità, poi entrambe abbiamo vissuto un lunghissimo percorso tecnico perchè partiamo da una attività juniores e oggi siamo riusciti ad arrivare ad una attività tre stelle internazionali, tre campionati europei yrider, un bronzo italiano nel 2015. Insieme abbiamo avuto modo di crescere ed aiutarci a vicenda. Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo profondamente. Lui mi ha saputa ripagare dandomi il massimo ed anche sostenendomi in momenti difficili della mia attività sportiva. Ho affiancato in seguito, altri cavalli a Mague, non sempre sono riuscita ad ottenere gli stessi risultati, ed ogni volta invece il mio sauro spagnolo, è stato in grado di rincuorarmi e tirarmi su ,ad un livello nazionale ed internazionale di rilievo, nonostante esperienze talvolta deludenti”
Photo GIULIA IANNONE
Warm up cross campionato italiano 2017
"La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Cosa ti ha insegnato, allora, il tuo Maestro Mague?
“ A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi, anche a superare i limiti che spesso non sono reali, ma imposti da noi stessi. La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai”

Un cavallo così  speciale ed importante, arrivato così presto ad inizio carriera, è sì un evento fortunato, ma non rischia di essere una presenza ingombrante perché si può essere tentati dal ricercare sempre “Mague” in ogni cavallo?
“ Sicuramente non è facile trovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo! Può essere invece facile intravedere in ogni cavallo quelle grandi qualità morali che Mague rappresenta, quindi la naturalezza e semplicità nel porsi di fronte ad ogni esercizio, con un ritmo ed impulso naturale che tutti i cavalli hanno e che va rispettato, e poi la costanza ed affidabilità a livello agonistico di questo soggetto, perché il mio amico a quattro gambe mi ha sempre dato la possibilità di fare programmi, anche a lungo termine ed avere sempre un compagno valido e pronto a dire di si”
PHOTO GIULIA IANNONE
Campionato italiano completo 2017
"Cosa mi ha insegnato Mague?
"A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi"


Starai affrontando ovviamente già il dopo Mague. Ti fa “paura” passare ad un altro cavallo, dopo aver vissuto un rapporto così intenso?
“ Non posso avere timore perché abbiamo detto che sono uguale a Mague, e quindi il nuovo e ciò che non conosco non deve spaventarmi! Devo essere tenace e coraggiosa e come il mio sauro non devo avere limiti. Devo lanciarmi verso nuovi orizzonti, come fosse un salto da cross!”

Sei preoccupata , dopo esserti sentita invincibile, con un cavallo così preparato, di rimetterti in discussione, e dover fare “da guida” all’interno di un binomio, con un cavallo più giovane ed inesperto? Sei pronta ad affrontare l’ipotesi della sconfitta?
“ Questo devo ammettere che mi ha sorpresa e costretta a fare una  profonda analisi e riflessione. Sono stata messa di fronte ad una diversa realtà rispetto a quanto avevo vissuto prima. Non mi sono tirata indietro, però, mi sono rimboccata le maniche, ho cominciato a lavorare sin dall’inizio tornando agevolmente anche a categorie inferiori per ricostruire un nuovo binomio, che sta fiorendo e crescendo con Sahara d’Iscla Z, grigia Zangersheide del 2009. E’  una cosa che doveva succedere, dovevo prima o poi diventare io quella più esperta all’interno del binomio. Ora tocca a me”
I commenti post rettangolo al campionato italiano di completo 2017
Anche Mague sembra dire la sua...
PHOTO GIULIA IANNONE


Dato che il tuo cavallo proviene dalle mani di Andrew Nicholson, allora il tuo cavaliere di riferimento è il mitico neo zelandese?
“ E’ un mostro sacro del completo, e  vedo nel suo modo di interpretare i cavalli ed i percorsi in cross, grandissima corrispondenza con ciò che sento e che mi piace di questa disciplina. E’ un cavaliere che brilla per il coraggio e supera davvero i propri limiti, e crea dei cavalli facili semplici agili e filanti e senza alcuna esitazione”
"Non è facile ritrovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo"
Photo courtesy Beatrice Mascioli


I cavalli di Nicholson sono tutti atleti molto longevi.  E’ una provocazione la mia, ma non tanto! Quest’anno con il 17enne  Nereo , figlio di Fines, Andrew ha vinto Badminton.  Quindi l’anno prossimo ti lancerai anche tu in un quattro stelle, visto che Mague è fratello pieno di Nereo?
“ Con il cuore grande che ha , Mague lo farebbe! Sono un po’ preoccupata per il mio dressage coach,  Deodato Cianfanelli, credo che impazzirebbe per farmi preparare il grafico del 4 stelle. Anche a Le Pouget eravamo tutti dubbiosi, ma Mague ha insegnato a tutti noi che, credendoci, si può arrivare lontano”
photo courtesy badminton horse trials
Eccolo Nereo, il fratello più famoso di Mague!










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