sabato 21 maggio 2016

STEFANO BRECCIAROLI PRIMA DELLE OLIMPIADI

“LA – LUNGA-  STRADA VERSO RIO”
"sono concentrato a portare avanti tutti e tre i cavalli: Apollo, Viscount George e Roulette B perchè
ognuno ha dato il suo contributo"
Photo di Giulia Iannone

Di Giulia Iannone
Ecco il commento del completista romano che ha contribuito ad ottenere il pass olimpico della squadra del completo per Rio 2016. Lo abbiamo contattato al telefono...


Le va di raccontarci la sua emozione per quella che sarà la sua IV Olimpiade avendo già da tempo messo in cantiere la necessaria qualifica?
La strada è ancora lunga perché per esperienza so che nell’avvicinamento ad una olimpiade è molto importante la preparazione e la correttezza di prepararsi al meglio. Quindi il primo tassello importante era quello di ottenere una qualifica. Ho avuto la fortuna tra virgolette di essere riuscito a programmare la stagione 2015, quella importante, con tutti i miei cavalli. Quindi ad ottobre sono già riuscito a mettermi in una situazione di sicurezza rispetto all’obiettivo prefisso. Poi è venuta per fortuna anche l’entrata di Vittoria Panizzon e Pietro Roman che ci consentono di avere una squadra. Ricordiamo che è sempre una squadra ridotta ma intanto è importante la presenza di un team azzurro. “
 Come si procederà da marzo ad agosto come preparazione ed ufficialità e su cosa si  sta concentrando  e preparando con Viscount George, Roulette B ed Apollo?
“Nella preparazione ricordiamo ci sono tutti e tre i cavalli in quanto si sono guadagnati sul campo di essere inseriti in una long list così importante. Da qui poi la strada è lunga! Sappiamo che bisognerà fare delle gare mirate per cercare di mantenere la forma psico- fisica dei cavalli. Al momento sappiamo che come gara di apertura useremo Vairano per fare un lavoro e poi il programma è in fase di attuazione nel senso che dobbiamo concordare con la federazione per cercare le gare migliori. Purtroppo la programmazione qua in Europa non è così facile ci sono tantissime gare a livello tre stelle di una certa qualità. Quindi dobbiamo decidere al meglio le gare che possono “ fare”  l’avvicinamento sia per gara che per posto”
Per grosse linee, quando si saprà qualcosa di più certo?
“ Credo verso la metà di aprile, in concomitanza o durante Vairano. Dobbiamo anche pensare che ci saranno delle preparazioni finalizzate al tipo di cavallo, di binomio, dell’esperienza. E’ normale che a questo livello non ci sia una programmazione unica per tutti ma si cerca nello specifico di dare la miglior preparazione ad ogni binomio e ad ogni cavallo”
Lei sta portando avanti la preparazione di tutti e tre i suoi cavalli di punta, ma in cuor suo sa su quale può contare di più, vero?
“No diciamo che dentro di me penso quello che sapete anche tutti voi! Penso di poter contare su di un cavallo come Apollo che ha una esperienza enorme, dotato di tante qualità; Viscount George è un cavallo che per me è molto importante e me lo ha dimostrato anche l’anno scorso quindi vedremo come si comporterà anche quest’anno perché con i cavalli ogni anno è un anno a sé, dobbiamo vedere come riparte e come si comporta, ma ha avuto una crescita importante. Roulette B infine ha avuto una crescita rilevante, nel caso di questo soggetto devo ricercare delle conferme. Insomma ognuno avrà la sua strada però sono dei cavalli all’altezza della situazione. E’ ancora tutto aperto, siamo ad inizio anno i cavalli escono fuori dall’inverno devono ancora fare la prima gara, quindi secondo me strada facendo si delineerà meglio la situazione. Però posso dire che sono concentrato su tutti e tre i cavalli perché ognuno ha dato il suo contributo, chi in un modo chi nell’altro. E’ giusto lavorare su più fronti”.
"Apollo fa parte del mio presente: è un cavallo molto importante e significativo per me !"
Photo courtesy Badminton Horse Trials

Si avvarrà di qualche supporto tecnico specifico per le tre discipline?
“Al momento no perché per le tre discipline , come sapete tutti e visto che l’anno scorso abbiamo organizzato anche uno stage-evento per il nostro paese, ho questa collaborazione  molto stretta con Andrew Nicholson che mi copre abbastanza a 360 gradi,  quindi al momento facciamo un po’ un lavoro con lui. Ci sentiamo a livello di programmazione, stiamo studiando, poi a breve verrà a casa mia , quindi in privato la preparazione la seguo con lui.   Poi  andando avanti vedremo se definire qualche particolare con qualche aiuto tecnico.  Con Andrew Nicholson d’altronde, abbiamo sempre collaborato. C’è l’idea, inoltre,  di  vederci un pochino di più in questa fase,  sapendo anche che  lui ha ridotto un po’ il volume dei cavalli in lavoro presso la sua scuderia , così  cercheremo anche  di incontrarci qui da me in maniera un po’ più assidua. “
Invece dalla parte ufficiale federale, è previsto un ritiro tecnico da qualche parte oppure dei momenti di incontro in vista delle Olimpiadi?
“ No, secondo me ancora è troppo presto per definire una cosa del genere e quindi non ci hanno fatto sapere nulla in questo senso. Siamo in una fase di studio e di inizio stagione”
I tre posti sono stati  conquistati grazie alla sua performance ed a quella dei suoi compagni. I nominativi ufficiali quando saranno divulgati o questi  - ossia Brecciaroli, Panizzon, Pietro Roman- sono da reputarsi i nominativi ufficiali ?
Su questo, purtroppo, non sta a me rispondere. Sulla carta sono questi i tre che hanno guadagnato il pass olimpico. Logicamente sappiamo, da regolamento, che questi posti sono per la nazione. Magari ci sarà una priorità ma non il diritto assoluto di andare perché siamo legati sempre ad una forma di cavalli, ad una forma di prestazione. Questo è indiscutibile. Però possiamo dire che se c’è questo team per Rio è grazie a queste tre persone su menzionate!”
La sua mente non è ancora proiettata in questo Team olimpico che ha ottenuto il lasciapassare per Rio?
“ No, no! Sono sincero, in questo momento penso a gestire tutta l’attività perché oltre ai cavalli da completo ho altri  cavalli giovani che stanno andando avanti, ho cavalli nel salto ostacoli, quindi diciamo che sto cercando di dare un po’ di spazio a tutti e cercare di averli un po’ tutti pronti ognuno per la sua strada agonistica.”
Allora facciamo un passo indietro, facciamo un tuffo nel passato. Ricordiamo in breve le tre precedenti edizioni delle olimpiadi alle quali lei ha partecipato,  per due volte con  “Cappa Hill” e poi  con “Apollo”.
“Il ricordo di una esperienza olimpica è indelebile. Forse la prima volta la vivi troppo in fretta, riesci a godere poco l’atmosfera speciale che va oltre la gara. Sono tre momenti che hanno lasciato  forti emozioni, specialmente l’aver vissuto  il villaggio olimpico e poi la gara in se stessa. Londra 2012 è l’Olimpiade che mi sono goduto di più. Cappa Hill è stato un cavallo importante per me. Mi  era stato affidato da una grandissima amica mia e del completo che è Maria Speranza  Gardini con cui  collaboravo ed il sauro  è stato un cavallo che all’inizio aveva delle grosse difficoltà e per questo  mi era stato affidato,  per cercare di risolverle.  Dopo  un lungo periodo di lavoro – diciamo che il cavallo all’inizio era ad un livello 2 stelle- ho fatto un cammino molto bello con questo cavallo portandolo fino ad una Olimpiade poi addirittura una seconda. Portare un cavallo dal niente è stato un momento formativo anche per me come atleta nel riuscire anche a mantenere un cavallo per così tanto tempo ad alto livello. Apollo invece fa parte anche del mio presente. E’ un cavallo,  forse uno dei cavalli più importanti della mia carriera sportiva per qualità e per risultati che mi ha potuto dare, come un 14mo posto ad un campionato del mondo,  quinto posto ad un campionato d’Europa, 2 titoli italiani, Il cavallo che mi ha permesso di essere secondo ad Aquisgrana che io reputo uno dei concorsi più belli al mondo... quindi diciamo un cavallo significativo per me, cui sono molto legato ed affezionato. Speriamo che ci possiamo regalare e condividere qualche altra emozione insieme.”
"Roulette B ha avuto una crescita rilevante, nel caso di questo soggetto devo ricercare delle conferme"
Photo di Giulia Iannone

 Lei ha spesso condiviso le Olimpiadi con Vittoria Panizzon.   Parliamo in un flash di  Vittoria anche come compagna di team azzurro in tante avventure?
“ Si, Vittoria è una grande professionista. L’ho avuta con me alle Olimpiadi di Pechino e Londra, le ultime due edizioni dei Giochi. Diciamo che tra noi c’è una differenza di età e ovviamente l’ho vissuta poco da vicino perché a parte le Olimpiadi lei vive in Inghilterra quindi non c’è stato modo di frequentarci. Sicuramente stiamo parlando di una atleta molto professionale che ha deciso di vivere proprio nella patria del completo luogo in cui trova una facilità a livello di programmazione e di gare. Ha fatto una scelta giusta per quello che le serviva. Io ho preferito stabilirmi qui in Italia  e cercare di sviluppare la mia attività credendo che anche nel sistema italiano si può riuscire ad arrivare a quei livelli con una programmazione oculata anche se con tante difficoltà, questo va detto. Per noi la differenza gare e quanto altro ,  si fa sentire!”


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