sabato 19 dicembre 2015

IL COMMENTO DI VALERIO MOSCA

“IL MIO SEGRETO? CERCO DI NON PENSARE!”
Valerio Mosca sul podio insieme al suo istruttore, Piero Coata
Allo Scoiattolo di  Pontedera, il 15enne romano, Valerio Mosca allievo di Piero Coata, vince  il  Master giovanile , categoria Junior fascia gold in sella a Bikkel OH.
 Ecco il suo commento  dopo la vittoria ottenuta con due percorsi netti.
A cura di Giulia Iannone

-          Un commento sulla gara della vittoria: due percorsi conclusi con doppio zero. Ripercorriamo insieme, attraverso le sue parole, come è andata questa trasferta a Pontedera nel day by day.
Con Bikkel( Kwpn del 2006 da Sydney) il primo giorno di gara ho portato a termine un bel doppio zero. I percorsi di gara erano ben chiari, l’altezza non esagerata. Ero tranquillo in prima giornata e mi sentivo come al solito molto a mio agio ed in confidenza con il mio stallone grigio Bikkel. Il percorso della giornata conclusiva era di un certo rilievo, con alcuni salti importanti. Ero consapevole di gareggiare in un Master giovanile, ma ho cercato di mantenere una certa dose di calma interiore utile per montare bene e con disinvoltura. In genere cerco di non pensare! “
-          Sensazioni emozioni aspettative del pre- gara
Cerco di fare finta in momenti importanti che sia una gara come le altre. Non pensavo sicuramente di vincere, ma mi auguravo di arrivare, magari, tra i primi cinque, va bene, i primi tre! Credo di essere abbastanza freddo anche se non dimostro a pieno le mie sensazioni. Certo fa sempre piacere vincere, ma è ancora più interessante farlo montando bene”
-          Come si era preparato , tecnicamente ed emotivamente, per questo importante impegno agonistico giovanile?
Ho rispettato semplicemente il mio programma di allenamento di routine settimanale. Il piano di lavoro è calibrato sui cavalli in maniera annuale. Tecnicamente seguo un planning con il mio istruttore, Piero Coata cui si aggiungono stages periodici mensili con Giorgio Nuti. Oltre alla preparazione tecnica a casa abbiamo effettuato in questo anno concorsi di crescita e allenamento per i cavalli , mirati e di preparazione  ai concorsi di punta che erano stati  individuati dal mio coach ad inizio anno. “
"Tra i due cavalli, preferisco Bikkel OH, cavallo tranquillo ed equilibrato"

-          Un pensiero approfondito deve essere fatto su Bikkel e Goldstar, compagni di gara e di vita quotidiana. Parliamo bene di loro, ce li presenti. Caratteristiche, pregi, difetti, punti di forza. Quale preferisce tra i due?
Tra i due cavalli, magari per le gare un po’ più basse preferisco Bikkel che ha meno mezzi rispetto a Goldstar ( castrone belga del 2006 da Clinton) ma è un po’ più facile da montare, non ha lo stesso carattere di Goldstar che definirei un cavallo particolare. Bikkel è tranquillo equilibrato, Goldstar è macchinoso la sua  bocca è forte, la gestione è impegnativa, ma ha molta forza sul salto.  Credo che  in futuro Goldstar potrebbe aiutarmi ad affrontare  gare di maggiore rilievo. La sfida sarà renderlo più maneggevole attraverso il lavoro e così insegnargli ad usare la sua forza mettendola a disposizione del salto!”
-          Quando si vince e si conquista il gradino più alto del podio, a cosa si pensa, cosa ritorna in mente dall’alto dei suoi 15 anni?
“Si è  contenti  e soddisfatti. Questo si pensa! Se uno arriva al primo posto significa che ha fatto un buon lavoro e non si deve  montare  assolutamente la testa. Ci si deve preparare  per nuovi impegni agonistici”.
-          Il suo istruttore  è salito sul podio insieme a lei. Ci descrive questa emozione? Cosa le aveva detto il suo istruttore, Piero Coata,  prima della manche della giornata conclusiva ?  Come ha accolto poi il suo tecnico , la sua affermazione nella fascia Junior gold  ?
“Forse è la prima volta in cui  ho visto Piero (Coata, ndr)  più aperto, di solito è una persona abbastanza chiusa, di poche parole. Quando sono uscito dal campo, dopo aver effettuato doppio zero ha esclamato “ Sei stato quasi bravo”. Credetemi,  questo è un  grosso complimento da parte sua! Non mi ha messo alcuna pressione di fronte alla gara, ha saputo mantenermi calmo, concentrato e tranquillo. Così io non ho accusato emotivamente alcuna aspettativa o tensione. Sono riuscito a vivere la competizione con grande serenità grazie a lui. Ho capito dal podio che il mio coach Piero era gratificato e soddisfatto, ma sempre con la sua ottima dose di  calma “apparente”.
"Un giorno mi piacerebbe montare in gara con i colori dell'aeronautica"


-          Prossimi impegni agonistici?
La stagione di gare termina così. Facciamo solo un altro concorso tranquillo di allenamento per terminare l’anno. Lascio i cavalli sereni, poi, in base al calendario 2016 vedremo che tipo di stagione ci si prospetterà”
Le farebbe piacere far parte del gruppo sportivo di qualche arma?
“ Assolutamente si! Mi piacerebbe  montare con la divisa dell’aeronautica!”

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