martedì 13 ottobre 2015

IL PENSIERO “ANALITICO” DI MICHELE BETTI:

COMPLETO

“VORREI VEDERE IL MIO PAESE PRIMEGGIARE ANCORA NEL COMPLETO”!
"Michele Betti vive in Germania dal 2009..."
Photo courtesy Hofmarabunta .com

intervista a cura di Giulia Iannone

CT della Nazionale italiana senior  del completo dal 2001 con bronzo a Pau ed ai Pratoni del Vivaro,nel   2004 ( Giochi Olimpici di Atene)  2008 ( Giochi Olimpici di Pechino) passando per i  campionati del Mondo di Aachen del 2006.  Già in precedenza – dagli  anni Novanta- tecnico junior e Young rider con all’attivo moltissime medaglie vinte ai Campionati Europei. Fregiato dalla FISE del titolo di Master di Eccellenza per le sue eccezionali doti di formatore e per la sua preparazione tecnica di alto livello

Lei vive in Germania, ormai da alcuni anni. Può  darci  una sua  opinione sul completo italiano degli ultimi tempi. Come lo vede, cosa ne pensa, che idea si è fatto dalla sua location di prestigio?
“Vivo in Germania dal giugno del 2009 e ho sempre seguito il completo italiano che è stata comunque una parte importante della mia vita per almeno 30 anni . Mi sembra che il completo italiano stia vivendo un momento di sofferenza per mancanza di gare,per la chiusura dei Pratoni del Vivaro e per la mancanza di cavalli; tutto questo ovviamente si ripercuote sull’ aspetto sportivo in cui onestamente i grandi risultati mancano da un po’ di anni.”
 
"Proprio perchè vivo all'estero amo sempre di più l'Italia..."
Photo Courtesy Hofmarabunta.com

Ci sono dei giovani completisti del nostro paese che  le piacciono, quelli che - se ha il modo di seguire - reputa interessanti per il futuro e cosa si aspetta desidera dai grandi campioni confermati e dai loro cavalli attuali?
 “ A livello giovanile trovo che ci siano delle buonissime individualità ma di fatto le squadre non stanno più vincendo medaglie da molti anni e devo dire purtroppo che invece l’ Italia era abituata con una certa frequenza a salire sul podio e purtroppo la squadra senior per la prima volta non si è qualificata per le Olimpiadi di Londra ed al momento non siamo qualificati per le Olimpiadi di Rio. Ovviamente in un paese come la Germania che alleva cavalli, che ha moltissime gare dove esiste non solo il Centro Federale di Warendorf ma anche tanti centri regionali di altissimo livello le cose sono più facili , devo anche dire però che questa differenza non esiste da oggi ma praticamente da sempre e non credo che siano soltanto questi i motivi che creano così grande divario tra noi ed i tedeschi. In Italia abbiamo ottimi cavalieri,proprietari generosi e grandi istruttori credo che i tedeschi a differenza di noi siano molto più pragmatici nella programmazione e molto più propensi ad una autocritica non compiacente ( vedi cultura degli alibi di Julio Velasco). (ndr, Julio Velasco è una leggenda dello sport. Il suo palmares di allenatore è impressionante: ha portato in vetta molte delle squadre di pallavolo che ha allenato, sia maschili che femminili, in Argentina, Italia e Spagna.)
La storica formazione italiana bronzo 2007 citata da Michele Betti


Lei era il CT che nel 2007 qualificò la squadra italiana alle Olimpiadi del 2008. Un    bronzo indimenticabile  concretizzato da 4 alfieri e dai loro cavalli – erano Roberto Rotatori su Della Malaspina Irham de Vitages, Fabio Magni su Loro Piana Southern King, Susanna Bordone su Ava e Vittoria Panizzon su Rock Model-  che ormai sono storia. ..perchè non ci ricorda di loro, di quei cavalli e di quella magica avventura? 
“Per quanto riguarda il bronzo del 2007 e delle Olimpiadi del 2008 posso soltanto dire che è vero “ che ormai è storia” ma sono tante le soddisfazioni che ho avuto la fortuna di vivere anche con junior e young riders e le ricordo tutte con immenso piacere ed emozione. Tanti cavalieri, proprietari , tecnici e cavalli sono stati elementi importanti della mia vita professionale e non, ho un ottimo ricordo di loro anche in quelle gare dove le cose “non girarono nel verso giusto”.
 
"Un Ct deve avere la capacità di tenere unito
l'ambiente ed il team"...
Photo Courtesy Hof marabunta.com
In questo momento, chi vedrebbe come Ct per portare gli italiani a Rio?
“Non posso esprimere un nome, posso, però, dire che essendo chiaro che la partecipazione della squadra alle Olimpiadi deve essere una priorità per tutti ( CONI , FISE, cavalieri e così via ) il CT dovrà essere persona sopra le parti, con grande esperienza , con la capacità di tenere unito l’ ambiente ed il team, con un obiettivo ed una programmazione che porti diritto alla qualifica della squadra senza nessuna altra distrazione.”

Le manca la disciplina del completo ed essere parte di questo mondo speciale?

“Proprio perché vivo all’estero amo sempre di più l’ Italia e questa mia analisi è spinta soltanto dal desiderio di vedere il mio paese primeggiare.”

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