venerdì 30 settembre 2016

VICTOR LEVECQUE “I WANT TO BE THE BEST”.

CLOSE UP
“IL PERSONAGGIO” DEI FEI EUROPEAN EVENTING  CHAMPIONSHIP
Victor Levecque, il cavaliere junior rivelazione di questo campionato europeo 2016 svoltosi in Italia
TUTTE LE PHOTO SONO DI GIULIA IANNONE


Di Giulia Iannone

Senza dubbio, il giovane Victor Levecque  è il personaggio rivelazione dei Campionati europei giovanili di completo 2016 cui ho assistito a Montelibretti lo scorso week end.
Osservarlo in campo prova e poi in gara è stato a dir poco da brividi.
Quando si incontra un “giovane”  cavaliere di talento dotato di sensibilità e grande competenza, lo si capisce anche dalla sua educazione non solo equestre. Un misto di compostezza, presenza silenziosa in campo prova, delicata sintonia con il proprio cavallo già all’uscita dai box da concorso ,  da come si gestiscono gli spazi della gara, dal feeling rispettoso con il proprio coach, dal legame profondo con i suoi genitori sempre a bordo campo, sempre nell’ombra però, presenti e vicinissimi in maniera  invisibile ma costante, senza mettere pressione o tensione, senza imporre il successo di un figlio che è consapevole della propria professionalità e del proprio mestiere a cavallo, ma sempre sobrio, misurato, austero, equilibratissimo.

 E’ in campo gara  che poi esplode quella verve di espressività che ha il suo apice in cross ed in salto ostacoli. Il dressage è ancora in sordina, ma per quelli che hanno il salto nel sangue è così e deve essere così, verrà in seguito la nobile arte,  grazie anche all’impegno ed alla maturazione interiore ed agonistica. “Sono consapevole” mi ha rivelato il giovane campioncino di Francia alla fine della press conference “che il dressage è una disciplina molto importante, che ci permette di lavorare il cavallo a fondo creando armonia nel binomio. . .  eh! Ma quando salto è una altra cosa!” ed immediatamente sorride e gli si illuminano gli occhi come a quel bambino sorpreso con le mani nella marmellata!

Victor è nato il 21 giugno del 1998 , del segno del gemelli ha la simpatia, l’umorismo, l’ironia e la grande allure artistica che rivela il suo stile agonistico.
Due medaglie d’oro – individuale ed a squadre- nel 2014 con il pony a Milstreet in Irlanda,   vice campione d’Europa – individuale ed a squadra-  nel 2015 e di nuovo nel 2016 proprio a Montelibretti :”la prossima volta spero però di vincere l’oro a questo punto” ha esordito con la sua grande simpatia l’enfant prodige ! Campione di Francia di categoria nel 2012, 2014, 2015 e 2016... il palmares a soli 18 anni è già molto nutrito.
"il dressage è importante...
ma quando salto è una altra cosa"

Stupisce ancora il dato, che il ragazzo ha già un sito web, una grande capacità di comunicare con la stampa, una scuderia tutta sua chiamata “Ecurie Equipol” a 60 km da Parigi,  con un team di ben 12 persone specializzate tra esse persino il mental coach. Tre cavalli attualmente riservati alle gare in cui è impegnato il 18enne francese . Sono Phunambule des Auges, Indiego de Lauzelle, Rnh Mc Ustinov. Alle sue spalle un bel progetto creato e sostenuto da papà Levecque che è un grande appassionato di cavalli e che ha messo in piedi questo grande team e questa meravigliosa scuderia per aiutare il figlio a diventare “one for the future” nel mondo del completo. Victor ha raccontato di avere come idolo dell’eventing , il francese di Tolosa Astier Nicolas, e di essere stato messo a cavallo all’età di 3 anni. L’incontro forzato dal padre non gli è piaciuto molto. Forse perché la scelta non era partita realmente da lui e questo ci fa comprendere molto del carattere del francesino, gentile ma anche determinato, forte e geloso delle proprie idee. 
"il mio idolo è il completista francese Astier Nicolas"

3 anni più tardi risale a cavallo, perché lo ha deciso lui stavolta. Ed è proprio allora, 3 anni dopo, che qualcosa gli scatta dentro, la fatidica di scintilla che fa partire tutto, e da quel momento Victor Levecque è partito all’assalto come fa in cross in avanti, leggero, elastico, con un tatto equestre da far invidia a chiunque, un senso del ritmo e  dell’equilibrio eccezionale, e vola sui salti e per la campagna, con il suo “coq” di Francia sulla giacca di cui è fiero ed orgoglioso. “Sono molto fortunato” mi ha raccontato a Montelibretti” i miei genitori stanno cercando di creare per me un grande team, si tratta davvero di un bel progetto” e lo capiamo anche leggendo sul sito la sfilza di nomi dei suoi sponsors. Abbiamo anche letto che è stato scelto come ambasciatore per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 per il comitato equestre d’Ille de France. Tenace, sicuro, fiero, serio. L’ultima risposta della nostra conversazione mi ha letteralmente fatto gelare il sangue nelle vene:
Victor, hai grandi piani per il futuro, alla luce di tutto questo che mi racconti?

I WANT TO BE THE BEST!”
"Cosa vuoi fare da grande? Voglio essere il migliore"
Viva la determinazione, Vai Victor!

sabato 24 settembre 2016

CROSS COUNTRY DAY : “TOUJOURS GERMANIA” AL COMANDO

FEI EUROPEAN EVENTING  CHAMPIONSHIP
ALTERNE VICENDE PER L’ITALIA JUNIOR E YOUNG RIDER
Una delle fasi del cross country di oggi
PHOTO GIULIA IANNONE

Di Giulia Iannone

Per tradizione in completo la giornata dedicata alla prova del cross riesce sempre a rimescolare le carte in tavola.
Nella sezione junior al team azzurro l’impresa non è andata a buon fine  purtroppo.
La classifica a squadre vede la situazione immutata per Germania Francia e Gran Bretagna rispettivamente ancora al primo secondo e terzo posto con 113,80 pn, 131,30, 134,50 punti negativi. La squadra italiana non è riuscita  con la sua strategia d’attacco a scalare la classifica determinando un ribaltone. E’ attualmente all’ottavo posto con 201,90 pn. Alice Luciani su Sam B e Lavinia Brogi su Fernhill Chivas terminano nette agli ostacoli – solo la Luciani con una sbavatura di tempo- mentre i due più esperti del gruppo non sono riusciti a dare un contributo reale al team: Maria Sole Girardi su Hero Motivator viene eliminata per caduta del cavaliere e Filippo Gregoroni schierato per ultimo – e di rincorsa come si direbbe nel Palio di Siena- incappa in due rifiuti da parte di Drop of Jupiter. Dunque nulla di fatto. Sfuma la speranza di poter continuare la corsa a caccia di una posizione calda del podio legata ad una medaglia. Il Ct Jacopo Comelli ha supportato motivato appoggiato e combattuto al fianco dei giovani cavalieri italiani per l’intera mattinata seguendoli con lo sguardo, fumando mille sigarette, cesellando ancora ed ancora in campo prova la rifinitura del warm up pre-gara, ma l’allineamento astrale non è avvenuto.
Jacopo Comelli assiste Filippo Gregoroni in campo prova
PHOTO GIULIA IANNONE

“Ci abbiamo provato”  ha detto con grande pacatezza il tecnico di Parma “ sono venuti meno i due ragazzi più esperti del gruppo. Filippo Gregoroni e Maria Sole Girardi.  Posso solo dire che si tratta di  ragazzi giovani, forse è colpa della pressione. Secondo me la prova di Filippo Gregoroni è stata alterata dall’incomprensione con il suo cavallo al numero 7, lì la prestazione è stata compromessa.  Oggi non è stata la nostra giornata!  Però fa parte del gioco, se fai lo sport a questi livelli sai è in conto che  c’è chi vince e chi perde. Puntavo ad una medaglia ed ho tentato di risalire posizioni in classifica, tra arrivare quinti od ottavi non cambia nulla. Oggi invece di guadagnare siamo tornati indietro. L’amaro in bocca resta, resta la delusione perché gli Europei si disputano in Italia, è accorsa molta gente a guardarci, era una giornata bellissima. Sarebbe stato stupendo oggi far parlare di una rimonta e domani provare a fare l’impresa di salire sul podio. Così non è stato. Mettiamo in tasca tanta esperienza e la faremo servire per il futuro. Sono sempre le esperienze negative che portano a migliorare.”
Il Ct degli juniores con grande forza ha voluto aggiungere” erano 12 i ragazzi in gara. Di questi anche gli altri che non erano stati schierati in squadra ma concorrevano a titolo individuale hanno fatto tutti delle buone prove, dimostrando di essere all’altezza di un campionato europeo. Anche chi aveva alle spalle meno esperienza ha dimostrato quel pizzico di sfrontatezza e tensione in meno. A tutti loro vanno i miei complimenti, chi ha fatto bene lo sa, chi ha montato meno bene farà tesoro dell’esperienza come bagaglio tecnico. Sono sereno e convinto delle mie scelte, le rifarei di nuovo e bisogna andare avanti”. Dando uno sguardo alla classifica dominata ancora dai tre colossi inespugnabili, il tecnico ha commentato” sono le tre forze, sono sempre loro che si dividono il podio con un po’ di fortuna, ogni tanto ci si può anche infilare!” Quanto agli errori in più che oggi abbiamo visto nel team italia junior, Comelli, per stemperare la tensione ha voluto fare un paragone calcistico “ Siamo a Roma, quindi facciamo un esempio su Totti. Il grande capitano della Roma sbaglia il rigore poche volte al 94mo ...ma quando sbaglia , se sbaglia, tutti lo fischiano. Il paragone è chiaro ed esplicativo!”. 
Victor Levecque verso casa
PHOTO GIULIA IANNONE

Grande ammirazione e stupore da parte di chi scrive per il giovane “campioncino di Francia” Victor Levecque su PHUNAMBULE DES AUGES, per il suo talento, la sua classe, il suo stile silenzioso, la sua concentrazione in gara, il senso supremo del galoppo e dell’equilibrio. Riequilibrava sovente in maniera invisibile da lontano e subito ripristinava il ritmo, il suo corpo leggerissimo e sofficissimo insieme all’energia del cavallo. Che godimento per l’osservatore come me. “Lo vedremo presto tra i big del completo” ha detto Jacopo Comelli – è stato lui a segnalarmelo- “si potrebbe paragonare ad un Jung per la Germania o a Nicolas Touzaint per la Francia ”.
 Il podio individuale Junior vede in testa per la Germania,  Jerome Robine (Guccimo R, 33,40) e Anais Neumann (Pumuckel E, 38,50),  al terzo posto troviamo il francese Victor Levecque, che in sella a Phunambule Des Auges, ha recuperato due posizioni rispetto alla classifica del dressage test, con  i suoi 40,80 punti negativi intonsi dall’inizio.
Il CT Andrea Mezzaroba con il CT Jacopo Comelli
PHOTO GIULIA IANNONE

Quanto alla sezione riservata agli Young riders, la proiezione provvisoria delle squadre vede al comando la Germania con 141,90 pn, la Francia con 152,30 pn e l’Italia con 168,70 punti negativi. “ Sono stati bravi i ragazzi” ha commentato Andrea Mezzaroba, CT del gruppo Young Riders” sia della squadra,  con i loro 4 percorsi netti, sia i ragazzi a livello individuale con i loro  clean round!  Sono soddisfatto della prova. Non voglio fare previsioni,  il completo si fa giorno per giorno, domani affrontiamo la prova di concorso ippico e poi vediamo. Posso solo dire che mi aspettavo questo tipo di prestazione perché abbiamo fatto un ritiro tecnico durante il quale abbiamo svolto un buon programma di lavoro, abbiamo preparato molto questo evento, i cavalli erano in forma... si, mi aspettavo da tutti loro una performance competitiva”. 
Il primo trotto in campo prova per il campioncino francese junior
PHOTO GIULIA IANNONE


Quanto al percorso ideato da Giuseppe Della Chiesa,  ha detto Andrea Mezzaroba “il cross si è dimostrato adeguato al livello. Se in alcuni casi è potuto apparire un giro un po’ gentile, le classifiche hanno parlato chiaro: non era così!”. Alla provocazione di tentare domani di spezzare l’egemonia di una classifica monotona e ripetitiva che vede sempre nelle zone calde le stesse squadre, il tecnico Yriders ha prontamente reagito” il dominio sempre maggiore è quello della Germania! Ma noi domani non penseremo al risultato finale, dobbiamo restare concentrati per far bene ciò che stiamo facendo, al meglio di quello che possiamo e domani vedremo. Una mia regola di scuderia impone di non pensare a quello che potrebbe succedere, stiamo concentrati su quello che dobbiamo fare”.
A livello individuale sono tre tedeschi ad occupare il primo secondo e terzo posto Yriders: Marie Sophie Arnold e Remember Me 74 (42,42), Rebecca-Juana Gerken con Scipio S (43,50) e Arianna Knüppel su Carismo 22 (47,40)migliore degli italiani è Fosco Girardi su Feldheger (germania 2007) al 13mo posto con 54,60 pn.
Desideriamo esprimere , last but not least, un messaggio di vicinanza  e solidarietà e sostegno a Faramir, il cavallo di  Andrea Balacchi. Il binomio è oggi incappato al salto 28 B in una caduta :  il cavaliere è  uscito  illeso e senza conseguenze ,   mentre il cavallo, purtroppo,  ha riportato un infortunio.

“Forza Faramir, siamo con te!”
Che rivelazione per me Victor!
PHOTO GIULIA IANNONE

venerdì 23 settembre 2016

L’ITALIA JUNIORES DI COMELLI GIOCA IN ATTACCO!

Campionati Europei Juniores e Yriders di completo
SITUAZIONE DOPO LE DUE GIORNATE DI DRESSAGE:
“GERMANIA UBER ALLES”
Germania Uber Alles
Photo GIULIA IANNONE


di Giulia Iannone

Deve essere così dopo il dressage!
La Germania di tradizione deve essere al di sopra degli altri in dressage , è un fatto incontrovertibile. Una verità assoluta.
Se osserviamo la situazione della classifica a squadre troviamo un andamento comune sia a livello Junior che Yrider: si susseguono nell’ordine Germania, Francia , Inghilterra.
Nella sezione Junior l’Italia – composta da Filippo Gregoroni, Alice Luciani, Lavinia Brogi, Maria Sole Girardi-  occupa attualmente la sesta posizione con 145,90 pn, migliore degli italiani a livello individuale è Filippo Gregoroni su Drop of Jupiter (Germania 2007 da Daddy Cool) . l’Italia Yriders, composta da Giulio Guglielmi, Luca Mezzaroba, Fosco Girardi, Ludovica Manzoli,  è attualmente invece al quarto posto con 141,50 pn. Sono 4,40 i punti di distacco dalla Gran Bretagna. Da segnalare a livello individuale la bella prestazione di Giulio Guglielmi su Mister Brightside (Irlanda 2003 da Ricardo Z) in rettangolo che ha chiuso al terzo posto con 42,50 pn ed una percentuale di 71,74. Per la cronaca il giovane Guglielmi è seguito nella specialità del dressage da James Connor. Al nono posto Pietro Majolino su Fernhill First Impression altro cavallo irlandese ma del 2004 nato da Master Imp. Per loro sono stati 45,80 i punti negativi.
James Connor,
il dressagista irlandese che in passato ha montato anche per l'Italia, il dressage coach di Giulio Guglielmi
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Domani al via la prova di cross : nella prima parte della giornata potremo seguire quella riservata agli junior, a seguire dopo la pausa pranzo quella riservata agli Young Riders.
Al telefono il Ct Jacopo Comelli stasera ci ha spiegato quale sarà la strategia di gara elaborata per il suo comparto junior. “Facciamo prima di tutto una analisi rapida” ha suggerito immediatamente il nostro tecnico azzurro” la Germania ha fatto veramente il vuoto  nella fase di dressage! Facendo un calcolo rapido abbiamo 10-11 punti dalla medaglia di bronzo. Quindi la gara è ancora super aperta. Il cross di domani darà delle sorprese. Penso che la difficoltà oltre la parte tecnica, sarà data dal tempo. Quindi chiaramente l’ordine di squadra è giocare all’attacco, perché dobbiamo recuperare. Prenderemo i rischi e speriamo che vada tutto bene.”
LO Chef de Piste del percorso di cross di questi Europei, Giuseppe Della Chiesa
PHOTO DI GIULIA IANNONE

In merito alle parti salienti e più interessanti del tracciato di domani, Jacopo Comelli ha spiegato “subito all’inizio al numero 4 c’è una combinazione con  un bel salto di dimensioni sulla collina e poi a scendere ai piedi della collina c’è un fronte stretto. Bisogna riequilibrare ed essere precisi. Dopo una lunga gran galoppata” ha continuato il tecnico”c’è un oxer semplice seguito in fondo alla piana da un tronco con una girata stretta ed un fronte stretto da prendere in diagonale. Questo se uno vuol fare il tempo e tirare la gara deve prendere dei rischi facendolo bene in diagonale ...più veloce vai e più c’è pericolo di sbagliare! Dopo c’è la prima acqua che è abbordabile e non troppo difficile  ma  da non sottovalutare. Poi c’è tutta la parte piana ed anche la seconda acqua con un fontanile – un bel salto pieno, da affrontare con precisione e poi ci si butta nel lago centrale con un tronco un po’ imponente ed un drop importante. Un salto di impatto che prevede coraggio all’interno del binomio e può essere un salto che fa la differenza. Direi ancora in fondo tra gli ultimi un salto in cresta sulla collina dell’acqua e anche questo è un salto da non sottovalutare. E’ un salto che in passato ha già creato difficoltà, tecnicamente non è facile da inquadrare.  E poi via a casa. Noi dobbiamo stare nel tempo! Bisogna giocarsi tutte le carte a disposizione e puntare l’obiettivo.  Arrivare quinto od ottavo non mi interessa.” Quanto alla situazione emotiva all’interno della squadra possiamo dire che “I ragazzi sanno che domani devono galoppare saltare essere precisi prendere dei rischi tecnici non di altro tipo ecco volevo precisare! La strategia è fare la rincorsa e quindi bisogna darsi da fare. I ragazzi sono carichi, motivati, determinati, domani speriamo di raccogliere i frutti del nostro  lavoro”.
Alberto Casolari il selezionatore della squadra azzurra, Andrea Mezzaroba e Jacopo Comelli
Ct Yriders e Juniores

Ecco il fascino tutto British del dressage  warm up di gara:


Il warm up tecnico strong e perfetto in campo prova di tecnica tedesca :

La tecnica francese, guardate la redine un pò alta ...



mercoledì 21 settembre 2016

EUROPEI DI COMPLETO?“PER UNO JUNIOR E’ UNA PICCOLA OLIMPIADE”

La Parola al Ct Jacopo Comelli
- Oggi alle 18 si è tenuta a Montelibretti la Cerimonia di Apertura del Campionato Europeo-
La squadra italiana Junior &Yrider schierata durante la cerimonia di apertura dell'europeo
PHOTO DI GIULIA IANNONE

A cura di Giulia Iannone

Introduciamo l’evento degli europei di completo che si svolgono in Italia. Che cosa ci apprestiamo a vedere e cosa si prospetta per i nostri giovani Junior e Yrider qualificati?
“Per quanto riguarda il mio comparto Juniores...sicuramente è l’appuntamento della stagione! Quest’anno abbiamo la fortuna di organizzare gli europei Junior/yrider  in casa da noi in Italia e possiamo dunque schierare 12 binomi. Questo appuntamento rappresenta il primo tassello per  un giovane sportivo - dalla fase pony a quella senior-  per poi aspirare ad una Olimpiade. Piccoli passi di una carriera sportiva. Per un giovane junior è paragonabile ad una piccola olimpiade!”
La Piazza di Siena di Montelibretti oggi approntata per accogliere la sfilata di squadre giovanili
che si daranno battaglia in questi giorni per l'Europeo di completo 2016
PHOTO GIULIA IANNONE

La gara si svolgerà al Centro Militare di Equitazione a Montelibretti, ma la fase di preparazione si è tenuta ai Pratoni del Vivaro. Ci racconta?
“A Montelibretti hanno fatto davvero un bel lavoro dal punto di vista organizzativo, nulla è stato lasciato al caso. La pioggia dei giorni scorsi ha inoltre reso il terreno perfetto. Non ci resta che cominciare! Abbiamo avuto la fortuna invece di approntare la fase di preparazione ai Pratoni del Vivaro. Prima si è tenuta una simulazione di gara e dopo siamo rimasti lì ed abbiamo continuato il lavoro di preparazione.  Tutti si sono attivati per riaprire l’ impianto storico a Rocca di Papa ,  che per il mondo del completo è fondamentale”
Il valore di un ritiro tecnico nel luogo sacro “ I Pratoni del Vivaro”. Che significato riveste?
“Ne ho fatti parecchi di ritiri al Centro Equestre Federale! L’emozione di tornare, di rivedere queste scuderie attive di nuovo , questi storici impianti che parlano da soli e trasmettono il sapere di un illustre passato, suggeriscono storia e serietà e concentrazione di quei meravigliosi maestri che vi hanno lavorato e che hanno reso grandi ed immortali questi luoghi attraverso il vero impegno, non può se non essere fonte di ispirazione e di esempio. Si trae godimento e gioia e forza da quel glorioso passato che è tornato a rivivere. Vedere i salti di campagna bandierati di nuovo, vedere i cavalli attraversare di nuovo le colline ed il terreno erboso ineguagliabile di questo luogo, vedere Albino Garbari osservare le attività in campagna riempie gli occhi ed il cuore di energia!. Speriamo che questo sia solo l’inizio che preluda ad una nuova stagione aurea del Centro Federale. Desidero ringraziare vivamente  Fabio Fani Ciotti per aver reso possibile la nostra permanenza ai Pratoni del Vivaro.”
Uno dei momenti suggestivi della Cerimonia: I paracadutisti della folgore portano con loro le bandiere
Ecco il tricolore mescolarsi con l'azzurro del cielo!
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Oggi i ritiri tecnici sono un po’ passati di moda?
“Sono CT da 4 anni ed io il ritiro l’ho sempre organizzato! Credo che sia importante per i ragazzi per formare la squadra il team aggregazione. Fa bene anche a me stare con i ragazzi 24 ore su 24...fa gruppo , credo che sia fondamentale per poi partecipare ad un appuntamento agonistico di questo tipo. Chiaro che è dispendioso per la federazione, impegnativo per me perché gestire questi ragazzi non è semplice però è il mio lavoro e va fatto a fondo”
Di quanti giorni è consistito il ritiro?
“ Tre giorni di gara simulata ed il ritiro vero e proprio è durato 8 giorni”
Come si svolgeva per grosse linee una giornata tipo di questi ragazzi? Dove alloggiavano?
“I ragazzi junior alloggiavano da “Pia” che era il posto storico di ritrovo anche ai miei tempi! Sveglia alle 6,30, accudire i cavalli, pulizia box e riordinare la scuderia. Poi i 14 ragazzi – 12 più 2 riserve- divisi in gruppi in base agli orari scendevano in campo per gli allenamenti. Un giorno in piano con Zilla Pearse – il nostro tecnico del dressage- un giorno in concorso ed uno in campagna. Poi all’occorrenza lavoro mirato in base alle esigenza e le carenze del singolo binomio. Pomeriggio/sera appuntamento con Fabio Iurini , storico preparatore atletico anche ai miei tempi e forse prima di me ( questo è un ulteriore trait de union con il passato). Un grande professionista che sa stare con i ragazzi e crea gruppo. Mi ha dato anche una mano perché gestire 14 ragazzi non è mica facile! Bisogna sempre ricordarsi che in equitazione il binomio non è composto solo dal cavallo atleta ma bisogna curare anche la condizione fisica del suo cavaliere , a questi livelli specialmente”
La super tifoseria azzurra! Abbiamo riconosciuto ad esempio tra i volti noti Alessandro Fiorani, il Dott.Eleuteri,
James Connor, il Marchese Guglielmi, Nice Attolico, Francesco Girardi e Lalla Cianfanelli, il Dott. Bolaffio...
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Non si dovrebbe chiedere ma sono tentata! C’è qualcuno del suo gruppo che dovremmo osservare in maniera particolare?
“Il binomio che ha più esperienza e dal quale mi aspetto un risultato importante è Filippo Gregoroni , è al suo terzo campionato junior, è, anche,  il capitano della squadra.”
C’è invece qualcuno dei suoi junior passato young rider che  continua ad osservare perché reputa che sia “one for the future”?
“Adesso, sono 12 non vorrei commettere degli errori! L’anno scorso ho avuto in squadra con me Pietro Majolino e Fosco Girardi che sono passati entrambi di categoria. Subito il primo anno hanno conquistato la partecipazione all’europeo Young rider. Penso siano all’altezza e spero possano fare una bella prestazione”
Tutto pronto, da domani si scende in campo. Si comincia con la prova di dressage
PHOTO DI GIULIA IANNONE

Tra gli stranieri quali dobbiamo osservare? Io ho notato la figlia di Mary King per esempio...
“ C’è questo ragazzo francese che è molto forte Victor Leveque, che l’anno scorso se non sbaglio prese una medaglia d’argento, l’anno prima vinse l’europeo pony, si è laureato campione europeo con i pony, l’anno prima fece medaglia di bronzo quindi secondo me come si dice in gergo è “l’uomo da battere”, tra qualche anno lo vedremo nelle gare che contano. Questo ragazzo ha una marcia in più degli altri”
Photo di GIULIA IANNONE

Cosa la  preoccupa per i  ragazzi?
“ Credo che sentano la pressione ambientale. L’atmosfera è carica e noi non ci siamo tanto abituati. Quello che dovrò fare è  non solo curare l’aspetto puramente tecnico, ma gestire la pressione le aspettative, il peso di essere nazione ospitante, forse anche sentirsi in dovere di fare un risultato dato anche  che i giovani del salto ostacoli, quest’anno,  hanno ben figurato nel loro settore. Bisogna puntare alto mantenendo i nervi saldi e non è cosa facile”.




martedì 20 settembre 2016

REMBRANDO VALE ARGENTO...

   LA FORZA, IL CORAGGIO E LA BUONA VOLONTA’ DI UN "HOME MADE HORSE" !
Grazie a Piero Coata  in particolare perché mi ha seguito due  giorni come uno junior!  Abbiamo ritrovato un bel feeling mai dissolto, ripartendo dal lavoro in piano”
A cura di Giulia Iannone
Abbiamo contattato Stefano Falzini, all’indomani del suo argento conquistato all’Arezzo Equestrian Center nel Criterium seniores secondo grado, in sella a Rembrando.
Il podio del Criterium campionato Italiano seniores secondo grado : Gianluca Caracciolo oro in sella a Condios, Stefano Falzini argento in sella a Rembrando, Eugenio Grimaldi bronzo in sella a Unit 2
Photo courtesy Falzini facebook page


Subito un commento dopo questo argento, ulteriore riconoscimento ottenuto in sella a questo soggetto straordinario?
“ Posso solo dire che la stagione è stata pianificata per il raggiungimento di questo obiettivo. Prossimamente, ossia tra un mese, prenderemo parte al Campionato italiano 8 e oltre. Ormai c’è un bell’affiatamento tra me ed il mio cavallo...”
Ripercorriamo insieme brevemente le fasi salienti di questo criterium. Come è stato l’andamento della gara?
“ Dunque ho fatto due errori in prima giornata nella Tab. C piazzandomi al nono posto. Il cavallo mi ha stupito, perché è un soggetto veloce ma sono venuti due errori. Non sono stato contentissimo di come ho montato nel primo giorno. Invece posso dire che nel secondo giorno Rembrando è stato fantastico, il cavallo ha fatto l’unico doppio zero della categoria sotto un temporale terribile, grazie anche al lavoro di Piero Coata che mi ha dato una mano dopo tanti anni. Mi ha rimesso nei ranghi! Il cavallo è rientrato in gran forma per quella gara. Domenica il mio baio è stato bravissimo perché anche lì nel primo giro ha fatto zero saltando molto molto bene. Poi purtroppo questa barrierina della seconda manche di domenica mi ha tradito! Io ero andato al primo posto al primo giro, perché Gianluca Caracciolo ha fatto errore. Poi ho fatto errore io, e lui ha fatto zero, e quindi ci siamo scambiati di nuovo le posizioni, lui primo ed io...secondo! Rembrando ormai ha una certa esperienza, abbiamo ormai un certo feeling anche su questo campo, ma voglio dire che con il temporale è stato veramente difficile. Il cavallo ha dato ancora in quelle condizioni atmosferiche dimostrazione di forza, coraggio e buona volontà”
Queste foto sono tratte dal video registrato durante l'ultima giornata di gara
Dalla ripresa si vede benissimo che Falzini e Rembrando hanno gareggiato
sotto il diluvio ed un campo visivo assolutamente carente

Ma questo argento ha più sapore visto che il cavallo è italiano, nato e cresciuto in “casa”. Ci racconta dall’inizio brevemente chi è Rembrando?
“ Questo piccolo cavallo coraggioso è il figlio della cavalla con cui ho vinto il mio primo premio allevamento intorno agli anni ’90. Quella cavalla si chiamava PAPAGENA ed ha fatto carriera in seguito con Piero Coata ed ha vinto fino agli otto ed oltre , poi  Gran Premi internazionali. Il padre era un cavallo olandese che fu importato per il performance test a Grosseto e poi lo comprò Piero Coata a 6 anni da Susanna Ferrara. Poi hanno fatto un po’ di puledri e dopo è stato castrato e non ci sono molti altri fratelli di Rembrando. Ce n’è solo un altro che è di mia moglie, Repilot. E questi sono due cavalli che abbiamo allevato ed addestrato in famiglia e portato avanti. Hanno fatto tutta la trafila dai 4 ai 9 anni...”
Facciamo un bell’identikit di questo baio sella italiano: carattere ed attitudine?
“ E’ un cavallino piccolo e veloce e di gran cuore. Dotato di grande sensibilità, e’ un cavallino fine si riesce a montare senza speroni senza martingala solo col filetto. La sua gestione quotidiana è basata sul relax, passeggia molto a mano e  montato, non va molto in paddock perché salta tutto! Salta la staccionata e torna nel box. Possiamo anche dire che questo campionato l’ho preparato dando al cavallo un lungo periodo di break. Ho portato Rembrando ad Arcinazzo a non fare niente, ossia  passeggiate e trottate a 1000 metri. Lui soffre un po’ il caldo. Con un mese di sosta dai concorsi, l’ho fatto arrivare all’appuntamento del criterium avendo alle spalle un lavoro di condizione...ed è andata bene!”

Come è stata l’escalation di questo cavallo. Come vi siete accorti che aveva grande qualità?
“A 6 anni quando ha iniziato a fare dei percorsi un po’ più impegnativi di 1,30 mi sono reso conto che , seppur la gestione quotidiana  era difficile perché questo è un cavallo complicato, dimostrava in gara grande attitudine e qualità, dando giorno dopo giorno sempre il massimo. La sua prima eccellenza dei 7 anni, il suo primo percorso di 1,45 ha letteralmente volato, un gran premio 1,50 a Cattolica – in cui è arrivato secondo- volava davvero. La sua massima dimostrazione la dà in gara, in gara dimostra tutto quello che può dare in termini di generosità forza rispetto, davvero delle doti  fuori dal normale.”
Il ricordo più bello di questo Campionato Criterium appena concluso?
“ Per me i percorsi. Li ho trovati molto giusti, molto belli molto impegnativi il campo fantastico che ha risposto molto bene anche alla pioggia torrenziale che ha caratterizzato molte giornate dell’evento agonistico. Elio Travagliati ha fatto un lavoro veramente ottimo.”

Cosa c’è in programma per Rembrando ancora?
“ Tra un mese ci aspettano  gli otto ed oltre che è il Campionato dei Cavalli italiani sinceramente anche lì, Rembrando,  è uno dei favoriti, perché è considerato uno dei migliori cavalli italiani in circolazione. Sarà una gara tranquilla di condizione.”
REMBRANDO: Un cavallino piccolo veloce e di gran cuore!

Vuole cogliere l’occasione per ringraziare qualcuno in particolare?

“ Vorrei ringraziare Piero Coata in particolare perché mi ha seguito 2 giorni come uno junior. Abbiamo ritrovato un bel feeling mai dissolto, ripartendo dal lavoro in piano. Dopo tanti anni che ci conosciamo, è bello avere conferma durante una gara come questa che  c’è ancora molto feeling tra di noi . Il supporto tecnico ed emotivo di Piero Coata mi è stato molto molto utile”.

martedì 13 settembre 2016

UNA VITTORIA INASPETTATA PER GIANNI GOVONI SU JOYAU D'OPAL

Questa è l'intervista a Gianni Govoni che realizzai nell'agosto 2009 "beccando" al cellulare Gianni Govoni in una spiaggia in Sardegna. Dopo averlo rivisto questo settembre al GCT di Roma in sella ad Antonio, il pensiero è corso a quella vittoria in Brasile quando già l'evento agonistico di 7 anni fu funestato dalla pioggia torrenziale. Ma il Gran Premio si disputò e Gianni vinse, con il tempo imbattibile di 36,15 lasciando dietro Eric Lamaze e Marco Kutcher. Vogliamo dunque in onore del grande rientro del cavaliere di Modena riproporvi questa intervista
Photo courtesy Global Champions Tour
Gianni Govoni sul cavallo con cui trionfò 7 anni fa in Brasile
Joyau d'Opal da Diamant de Semilly







il “Master of Faster” dopo il Brasile si concede un momento di pausa e ci parla a lungo  della sua vittoria in Brasile.

La vittoria in Brasile a Rio de Janeiro in sella al selle Francais Joyau d’Opal è già storia. La notizia è rimbalzata velocemente facendo il giro del mondo attraverso tutti i canali d’informazione. Anche il TG1 ha dedicato vari servizi sull’argomento, internet pullula di sintesi e cronache dell’accaduto, il sito del Global Tour ha pubblicato un resoconto molto dettagliato con delle foto bellissime dei momenti salienti del Gran Premio. Abbiamo atteso che Gianni tornasse in Italia per un breve incontro telefonico. Gianni Govoni, molto sereno e sicuramente stanco ma forse ancora incapace di assorbire “quella” vittoria, si è raccontato con grande familiarità e con calma... cosa strana per lui, il “Signore della velocità” come ormai è stato ribattezzato dalla stampa internazionale, scoprirete un cavaliere dotato  di grande umanità,  di valori profondi, e grande sensibilità.
Ci racconta adesso, a giochi fatti, i momenti salienti di questa Vittoria?
una vittoria che definirei inaspettata, in quanto Joyau è un cavallo un po’ particolare. Un cavallo fortissimo, di molti mezzi che ha già fatto buone gare ma in maniera alterna ed irregolare. Diciamo che la tappa è iniziata con un gran nubifragio a seguito del quale hanno dovuto sospendere tutte le gare. Partire direttamente in Gran Premio con questo cavallo è abbastanza difficile, invece, stranamente ha reagito in maniera positiva, non ha avuto problemi ha saltato veramente bene.”

Tutti davano per vincitore Eric Lamaze, era lui il favorito.  Invece  ultimo ad entrare- così racconta il sito del Global tour- è l’Italian speed merchant- ovvero lei il commerciante italiano  veloce ndr-ha fermato il cronometro a 36.15. Si può definire questa la sua più grande vittoria in carriera?ù
“penso di sì, per il tipo di Gran Premio che era, per gli avversari, per il montepremi , sicuramente SI!”

Posso essere anche un po’ materiale? Che effetto fa vincere 95000 euro?
“e’ una cosa bellissima! Sono un po’ di meno in effetti perché si pagano tante tasse. Però non è questo il problema perché in realtà c’è la gioia e la soddisfazione dell’affermazione sportiva in questo contesto di competizione, per me , per MIA MOGLIE, per i due soci del cavallo, per il cavallo stesso che è sotto la mia monta da ben 6 anni. Non abbiamo lavorato per niente!”

Che cosa pensa del fatto che lei potrebbe prendere parte alla finale del Global Tour in Qatar? Sempre il sito ufficiale del Global Tour sostiene che per lei potrebbe essere un fatto nuovo, strano, particolare.
“ in realtà in questo momento purtroppo per la Finale non sono qualificato, perché sono 27mo invece vanno i primi 25. c’è ancora una tappa a fine mese in Olanda e spero di poter racimolare qualche punto lì per partecipare alla finale. Credo che in Olanda per il mio cavallo il Concorso sarà difficile: il campo è in erba e per i cavalli particolari questo fondo è complicato. La Finale nel Qatar è un campo in sabbia e questo terreno si addice molto al mio soggetto francese, dunque io ci ho pensato a tutti questi dettagli, dunque razionalmente le dico che sarebbe molto stimolante qualificarmi!

Lei dispone solo  di 3 cavalli Top Horse, uno di questi è un cavallo giovane. Quindi temo che la scelta obbligata ricada su Joyau, vero?
“ per forza. L’altro è Cipianus Z un cavallo di 9 anni. Non è tanto giovane di età, solo che in carriera era montato da una ragazza Juniores , per cui il cavallo non ha tanta esperienza su percorsi grossi di 160m”.

È stato anche definito con un bell’apppellativo, che mi sembra proprio appropriato: the MASTER OF FASTER-il signore della velocità. Ora, non credo che lei ci possa confidare il segreto della sua velocità, perché è una sua dote innata affinata da esperienza e tecnica, ma vorrei sapere cosa scatta dentro di lei quando entra in campo gara e sfida in questo modo incredibile il cronometro.
“rischio sempre il tutto e per tutto. Tante volte va a finire pure male perché quando osi troppo, l’errore scappa facilmente, però quando va tutto bene e il tracciato ti si addice, allora ce la fai. Ecco come nel barrage in Brasile, io ero l’ultimo ad entrare , eravamo solo 5 zeri, ho pensato di rischiare, tanto più di quinto non potevo scendere in classifica, per cui cavaliere veloce lo sono, il cavallo è predisposto in modo tale da poter andare veloce… è andata bene!”

Allora parliamo dei suoi cavalli. Hanno la “fama” di essere un po’ particolari e difficili!
“Love Affair è una cavalla veloce di natura ed è talmente piccola che sui percorsi che affronta se non avesse un po’ di velocità ad aiutarla, non potrebbe sostenere questi sforzi. Ma è una cavalla che qualsiasi buon cavaliere potrebbe montare bene ottenendo i miei stessi risultati. Joyau è un po’ particolare, lo devi conoscere un po’ in più per il problema che ha timore su alcuni salti.”

E’ attualmente il cavaliere più noto, sulla bocca di tutti, portacolori dell’equitazione italiana nel mondo; prende parte ai concorsi più difficili in circolazione; ha scalato la computer list della Fei in tempi rapidissimi, tutto questo è motivo di orgoglio ? Una annata speciale che ha avuto vari picchi ricordando anche San Patrignano, ma potrei citare ancora tanti momenti del 2009…
“un anno positivo. Ma mi sono dato da fare già l’anno scorso quando a San Patrignano ero, più o meno,  in 130ma posizione della ranking list. In autunno ho visto come andava a finire la Federazione e chi erano i tecnici e quale era il programma. Allora mi sono consultato con mia moglie e mi sono riproposto di cercare una strada mia individuale, trovando degli inviti per dei CSI perché di CSIO non avevo intenzione di farne:  sapevo che non c’era una squadra all’altezza della situazione – anche se i cavalieri a Dublino stanno andando bene- però ho preferito fare dei concorsi individuali per portare avanti i miei cavalli e riuscire ad entrare nei primi 30 della ranking list. Così facendo hai l’invito automatico a tutti i concorsi del mondo. Detto…fatto”.

Quindi Gianni (Govoni) quando lo rivediamo in Coppa, quando lo rivediamo alfiere della squadra italiana?
“innanzitutto ci vuole un cavallo adatto ad una Coppa delle Nazioni e Joyau non è affidabile e regolare. Love affair potrebbe farne qualcuna, ma preferisco più gestirla sulle sue altezze- fare una gara grossa ed una media. Come le ho detto, visti gli attuali programmi federali e la situazione della commissione del salto ad ostacoli, preferisco stare da parte e non far saltare ai miei cavalli 160 a vuoto. La squadra Italiana in Coppa non sta riportando risultati validi ed io non troverei giusto far sforzare a vuoto i miei cavalli.”

Tecnicastilegrinta. Il collega cavaliere che mi ha dato il suo numero la riassume così e mi ha confidato che quando può- e lo fa spesso- si ferma ad osservare il suo lavoro anche in campo prova. E’ bello questo per una disciplina che sostanzialmente è individuale.
“sono parole bellissime.  Sono molto istintivo di solito, magari la tecnica la curo con grande rigore e precisione a casa, ma in gara prevale la ricerca della performance, della prestazione e spesso in campo tralasci un po’ la tecnica a favore della competizione pura”.

Lei è molto amato tra i suoi colleghi e dal pubblico. Questa vittoria è l’espressione massima che ha portato a toccare con mano questa disposizione d’animo, ma è in realtà così da tempo, perché lei è anche umanamente una persona molto disponibile e semplice, anche con i  fan, e nell’immaginario collettivo è il cavaliere che si è fatto da solo. Dico bene?
“mi piace molto avere dei fan, avere degli amici, stare in armonia. Le persone che mi apprezzano sanno che è una vita che monto a cavallo, ho fatto sacrifici, ho fatto tanti sforzi e penso che qualche Gran Premio ben riuscito sia il mio premio più grande, la ricompensa a tanto duro lavoro.”

Dopo tante emozioni adesso anche Gianni Govoni si prenderà una pausa. Poi come programmerà ancora il lavoro?
“ dopo Rio de Janeiro sono venuto direttamente in Sardegna ove c’è la mia famiglia in vacanza. Torno il 16, la settimana subito dopo vado in Olanda a Valkenswaard. Se mi qualifico porterò Joyau mentre Love Affair si riposa per un mese e mezzo. Dopo la  stagione agonistica a mille Love si è meritata un giusto riposo.”

GIULIA IANNONE

domenica 11 settembre 2016

“SPUNTA HARRY SMOLDERS E VINCE IL GRAN PREMIO”

LONGINES Global Champions Tour of Rome 2016GRAND PRIX of ROME
(Competiton continued on Sunday)
Int. jumping competition over two rounds with jump-off (1.60m)
Ecco il vincitore del Grand Prix of Rome 2016 Harry Smolders per l'Olanda
Tutte le foto sono di GIULIA IANNONE


Di Giulia Iannone

Abbiamo assistito quest’anno alla tappa romana di  Global Champions Tour, al primo Gran Premio a “puntate” in due atti!  
Stormy Weather si potrebbe titolare questa due giorni di gare con incipit della canzone del 1933 “Non so perché non c’è più il sole su nel cielo...” Tempo tempestoso!

Quattro binomi sono scesi in campo sabato, tra questi l’eroico e meraviglioso netto di Gianni Govoni su Antonio. Stamane alle 9.15 tutto è ripartito dal quinto binomio sulla start list...ed il sole brillava alto nel cielo!
Sono entrati poi in 18 alla seconda manche del Gran Premio, che sono diventati 17 essendosi ritirata Jessica Mendoza. Avevamo ben 4 italiani ancora in gara : Gianni Govoni su Antonio parte brillantissimo ed altissimo dopo un ottimo campo prova. Il percorso inizia bene ma il cavallo fa errore agli ultimi tre salti. 
La concentrazione di GIANNI GOVONI prima del percorso

Fuori anche Emanuele Gaudiano su Caspar 232 con 8 penalità.  Rappresenteranno in  due il tricolore :  Pierigiorgio Bucci du Casallo Z ed Alberto Zorzi con Fair Light van’t Heike. Il barrage finale si disputerà tra sette binomi, gli altri sono stati: per l’olanda Harrie Smolders su Don VhP Z, per la Francia Simone Delestre su Chesall Zimquest, ancora per l’Olanda Maikel van der Vleuten su VDL Groep Arera C, per la Svezia Rolf Goran Bengtsson su Casall Ask, per il Belgio Jos Verloy su Caracas.  Tre cavalli entrati in barrage e per la precisione Casallo Z, Chesall Zimquest e Caracas sono figli dello stallone Casall – di 17 anni ma ancora in gran forma- presente proprio in gara sotto la sella di Bengtsson.
Peccato che Gianni Govoni non sia entrato in barrage, avremmo visto un bell'inseguimento!
 Fino a questo momento possiamo dire che il Gran Premio è stato interessantissimo e mai noioso ma denso di patos e suspense. Poi alla fine dopo continui botta e risposta a suon di cronometro e secondi ad avere la meglio è stato l’Olandese Harry Smolders su Don VHP Z stallone di 12 anni Zang da Diamant de Semilly, con il tempo di 33.11 , secondo il francese – gran velocista- Simon Delestre che ha chiuso nel tempo di 34. Gradino basso del podio per l’olandese Maikel van der Vleuten su VDL  Groep Arera C – anche se per l’immaginario collettivo il suo nome è legato a filo doppio a Verdi!- nel tempo di 34.07. Quarto per l’Italia Alberto Zorzi su Fair Light van’t Heike con 35.15 che a questo punto avremmo desiderato vedere sul podio, ma la sua monta di classe, il suo stile, la sua compostissima esuberanza anche dopo 3 clean rounds sul terreno di casa hanno ricompensato lo stesso il pubblico di casa che ha provato gioia nel ritrovare l’atleta di casa ancora più cresciuto tecnicamente e certo pronto per ulteriori traguardi e podi futuri. ( ndr. Abbiamo dedicato ampio spazio al cavaliere padovano dedicandogli una intervista da leggere a parte
Piergiorgio Bucci ringrazia il suo meraviglioso Casallo Z 

Quanto al settimo posto dell’italiano Piergiorgio Bucci su Casallo Z, possiamo davvero questa volta parlare di quel tocco di sfortuna che ha fatto cadere l’ultima barriera – maledetta- con un tempo eccezionale di 33.99 che lo avrebbe portato in seconda posizione. Per noi il cavaliere abruzzese porta al collo idealmente la medaglia d’argento, e siamo certi  che presto la dea bendata lo ripagherà di questa maldestra od ingiusta carta servita dal destino, in altra occasione. 
Bucci era stato molto veloce in barrage, senza quell'errore sarebbe balzato in seconda posizione 

Aggiungiamo che “Stormy Weather” si è abbattuto ancora su questa edizione 2016, con una ulteriore tempesta con grandine a seguito della quale è stata annullata la Global Champions League in programma per il pomeriggio. In chiusura di evento vorrei segnalare con una pennellata fatta di parole  , di aver trovato “una bella Italia”,  tra i binomi italiani un bellissimo spirito di coesione e condivisione di squadra e di gruppo: molta voglia di stare insieme, di confrontarsi, di fare la ricognizione tutti insieme aspettandosi, commentando, analizzando con suggerimenti di gruppo. 
Roberto Arioldi molto attivo e molte presente accanto alla rappresentativa azzurra

Bello in campo prova vedere  momenti proprio di bordo campo, spunto per ritrovarsi, per complimentarsi. Ottima e validamente sentita la figura di Roberto Arioldi molto insieme, molto immedesimato nei panni di “guida tecnica” : l’ultimo suggerimento prima di entrare, la carica emotiva, grande ricerca di sguardi, il commento dopo la gara, ottime motivazioni di conforto su qualcosa andato male, belle frasi di incitamento e di incoraggiamento, grande capacità di ascolto e di farsi trovare presente.
Bravo Roberto! Avanti tutta!
Un primo piano di Casallo Z


Il valore dello sport: Maikel Van der Vleuten, va a congratularsi con il suo connazionale Harry Smolders che ha appena ottenuto la vittoria in sella a Don Vhp Z



UN ITALIANO “ALLA CORTE “ di JAN TOPS!


ALBERTO ZORZI ,QUARTO CON TRE CLEAN ROUNDS in GRAN PREMIO 1,60, E’
 IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI AL LONGINES  GLOBAL CHAMPIONS TOUR GRAND PRIX of ROME 2016
Di Giulia Iannone
Alberto Zorzi ritratto in campo prova durante il controllo delle stinchiere dopo il primo netto
Tutte le foto sono di GIULIA IANNONE


Timido, riservato, poco avvezzo alle interviste ed ai riflettori puntati, il 29enne padovano che indossa la divisa dell’esercito, si è raccontato con grande gentilezza e disponibilità alla fine della gara importante – e quest’anno travagliata!- del LGCT tappa di Roma

Subito un commento globale sulla prova di oggi: cosa le è piaciuto, dove avrebbe potuto spingere di più pensando alle caratteristiche della cavalla Fair Light?
“Certo il risultato è buono. Sono molto contento. Un quarto posto è meglio di niente! Sono molto fiero della cavalla perché ha saltato benissimo. Avrei potuto esagerare di più e nelle curve stringere ancora, però lei non è una specialista delle curve  anche se  ha un galoppo molto ampio e posso togliere i  tempi di galoppo nelle linee. Però qui c’erano due o tre curve molto strette. Non ce l’ho fatta però son contento dovessi rifarlo di nuovo, lo rifarei esattamante tale e quale a come lo avete visto oggi!”
Ad un certo punta la cavalla figlia di Vigo d’Arsouilles le ha sbandato verso l’ultimo ostacolo. Cosa è mancato?
“ Si si era l’ultimo verticale di tavole. Lei soffre un po’ quando ci sono i salti vicino alla gente però sono riuscito abbastanza a metterla dritta sul salto ... Dai ha saltato abbastanza bene!”
Alberto e Fair Light. "Si tratta di una cavalla molto speciale"

A guardare dall’esterno, si nota che esiste un bellissimo feeling con  Fair Light van’t Heike. Lei  Ha fatto un bel gesto  dopo il secondo netto:  ha  abbracciato la saura  in segno di profonda gratitudine. Ci parli di lei, che sensazioni ed emozioni le da quando la monta?
“Ah, mi dà delle emozioni fantastiche. Si tratta di una cavalla molto molto speciale. Ogni giorno cambia, ogni giorno è diversa. Non è mai la stessa cavalla : un giorno è calda un giorno è tranquilla un giorno è ... chi lo sa! Però io la adoro anche perché mi da delle soddisfazioni gigantesche. Quando posso, sto sempre con lei e la coccolo molto e la ricompenso molto – carote e zuccherini inclusi- insomma tutto quello che si merita per la sua collaborazione e perché partecipa intensamente  al mio progetto agonistico”
"Attraverso il mio lavoro voglio esprimere che ho voglia di arrivare e che anche in Italia siamo forti"

Lei vive e lavora in Olanda da Jan Tops, ha una bellissima opportunità lavorativa. Ci può raccontare questa esperienza. Un “italiano” alla corte di Jan Tops. Una cosa fenomenale, no?
“Diciamo di si, sono stato molto fortunato. Jan Tops mi ha contattato tramite Massimo Maggiore e così è iniziata la collaborazione con Valkensward. Non pensavo minimamente di ambire a questi livelli...invece! sono stato fortunato. Lavoriamo molto, tutti i giorni, sempre insieme. Piano piano fino a salire a grossi livelli. Adesso i risultati si vedono. Un po’ di fatica all’inizio però adesso sono soddisfatto al massimo”
"Dotata di un galoppo molto ampio, la cavalla mi consente di togliere tempi di galoppo nelle linee"

Con l’umiltà che la contraddistingue, è riuscito a capire cosa ha visto in lei Jan Tops? Forse avrà adocchiato la gamba lunga e fine per lavorare il costato dei cavalli???
“(ride molto)...forse la gamba lunga! Avrà visto che sono un ragazzo giovane che ha voglia di arrivare e  dimostrare che anche in Italia siamo forti”

Fair Light non è una specialista delle curve...

Che cosa significa per lei gareggiare in Italia, sul suo terreno di casa con il suo pubblico?
“Una grande forte intensa emozione. Lo sentivo tanto il pubblico e l’emozione! Più all’inizio del Gran Premio che dopo. Roma è spettacolare, il contesto meraviglioso sono davvero contento”
"Non tornavo in Italia da un anno e mezzo. Sentivo forte il pubblico e l'emozione"


Prossimi impegni agonistici dopo Roma?
“Settimana prossima sono subito al LGCT di Vienna con gli stessi cavalli che ho portato qui , poi Oslo con cui apro la stagione indoor e di nuovo outdoor per la finale di Doha”
"Dopo Roma sarò a Vienna con gli stessi cavalli della tappa romana."