COMPLETO
“ UNA
VITTORIA INATTESA GRAZIE A LAOMACO, CAVALLO GENEROSO!”
"Ho molta fiducia nel mio cavallo Laomaco che è abbastanza esperto! E' stato acquistato, domato e preparato da mio padre..." Photo courtesy Luca Mezzaroba |
A cura di
Giulia Iannone
Abbiamo
intervistato subito dopo la vittoria, Luca Mezzaroba, giovane completista romano young rider
portacolori del Centro Militare di
Equitazione a Montelibretti, allievo di Andrea Mezzaroba, suo istruttore e “padre” ...
Ripercorriamo
le fasi salienti della gara di Ravenna. Cominciamo dal dressage. Come ha
sentito il cavallo durante la prima prova, si reputa soddisfatto? Quali
movimenti sono stati più impegnativi da eseguire?
“Il mio
cavallo, Laomaco è un cavallo italiano, sardo per la precisione. E’ un cavallo
molto sensibile per cui i problemi della prima prova, quella di dressage, sono
sempre collegati al fatto che lui si può tendere facilmente. A Ravenna i
rettangoli sono posizionati lungo un bosco e ogni tanto alcuni rumori che
provengono da lì possono creare una stato di tensione nei cavalli. A causa di
questa situazione, il movimento che temevo di più era il passo. In effetti
l’unico grande errore della ripresa è stato nella ripartenza dal passo al
trotto dove abbiamo “rotto” al galoppo. I movimenti tecnici più impegnativi
come i cambi di galoppo semplice, dopo un galoppo medio, ci sono venuti
abbastanza bene. Nelle nostre possibilità ci poteva stare un punteggio finale
sotto ai 50 punti negativi. Mi piacerebbe riprendere una percentuale del 70%
come ho fatto in qualche occasione, invece siamo rimasti al 65,4% con 51 punti
negativi…”
"Il movimento che temevo di più in rettangolo era il passo!" Photo courtesy Luca Mezzaroba |
Era 5° dopo il dressage, poi ha affrontato la prova
di cross. Una lieve infrazione di tempo e netto agli ostacoli. Può descrivere
il tracciato del CCI2* di Ravenna e quali momenti del percorso la
impensierivano pensando alle caratteristiche del suo cavallo? Ha eseguito tutte
vie dirette o qualche alternativa?
“Non sono
esperto a questo livello, per quanto valga la mia opinione, il percorso era
bello, tecnico e di misura ma tutto molto chiaro per i cavalli. Non
c’erano “trappole” particolari. Comunque
alcune combinazioni in girata, i fronti stretti e il salto in acqua lo
rendevano insidioso. Non c’erano alternative particolari se non la possibilità
di girare largo ed io ho cercato di mantenere sempre le linee corrette. In
campagna Laomaco non ha nessuna difficoltà in particolare, basta che non trovi
confusione in campo prova e parta tranquillo. In pineta è sempre difficile fare
il tempo, io avevo degli ordini di scuderia di mantenere un piccolo margine di
sicurezza sulla velocità essendo alla mia prima partecipazione ad un CCI2
stelle. La differenza di velocità tra una
gara 1 stella rispetto a quella 2 stelle è considerevole. Ma ho molta fiducia
nel mio cavallo che è abbastanza esperto. E’ stato acquistato, domato e
preparato da mio padre con cui ha fatto i circuiti dei giovani cavalli italiani,
prima che smettesse di montare in gara. Poi è stato montato da un giovane
cavaliere che faceva parte del gruppo che mio padre seguiva al Centro Militare
di Equitazione a Montelibretti, e con lui ha ben figurato ai campionati del
mondo dei 7 anni a Le Lion d’Angers in Francia.
Questo
cavaliere oggi è molto esperto e famoso e si chiama Emiliano Portale.”
Il cross l’ha fatta risalire in 2° posizione e con
tale situazione provvisoria ha affrontato la fase di concorso ippico. Come ha
sentito il suo cavallo dopo il cross? Come era il tracciato?
“Le gare di completo sono fatte così, tu fai la tua gara e
poi guardi cosa hanno fatto gli altri. Non mi aspettavo di risalire al 2° posto
perchè non dovevo stare nel tempo.
Laomaco stava
in forma dopo il cross e la mattina era brillante come al solito, lui è un
cavallo che si diverte a saltare in campagna e non si stanca facilmente. Una
preparazione atletica al galoppo adeguata dà sempre buoni frutti. In completo
non basta la tecnica, soprattutto in queste gare dal formato lungo: il cross
durava 9 minuti!
Il tracciato
del salto ostacoli era ben disegnato, non troppo delicato, in linea con quanto
mi aspettavo.”
Laomaco è un cavallo che si diverte a saltare in campagna e non si stanca facilmente (Photo courtesy Luca Mezzaroba) |
Grazie al percorso netto lei ha ottenuto il gradino
più alto del podio. Se lo aspettava?
“Speravo molto
in un percorso netto perchè a causa di qualche barriera sono uscito dal podio
dei campionati Junior lo scorso anno. Credo
di avere fatto un buon percorso e Laomaco è stato molto generoso perchè in una
linea in cui ho ripreso troppo poco, lui è partito togliendo un tempo. Grazie
ai suoi mezzi e alla sua generosità ha coperto comunque l’oxer con grande
facilità. Abbiamo una buona intesa che si sta perfezionando anche in concorso,
così alcune volte riesce a salvare anche i miei errori.
Non mi
aspettavo di vincere e neanche lo speravo perchè davanti a me, in prima
posizione, c’era un mio amico, Andrea
Balacchi che purtroppo ha fatto degli errori in concorso. Sarei rimasto felice
anche secondo dietro a lui.”
Sul podio , con a fianco Juan Carlos Garcia, cosa ha
pensato, sentito, provato magari ricordato?
“Trovarmi in
premiazione davanti a Garcia è stata una grande emozione! Lui per me è un mito
non solo per il salto ostacoli ma anche per il completo!!Ricordo perfettamente
la mia emozione quando Juan Carlos Garcia nel 2009 era in squadra sia nel Salto
Ostacoli che nel completo vincendo la medaglia d’argento in entrambi i
Campionati Europei. Da quando avevo 12 anni faccio le gare e seguo con grande interesse i
Campionati di alto livello sia di salto che di completo: lui e Roberto Rotatori
hanno finito nei primi 10 a livello individuale e le loro prove sono state
determinanti per la medaglia della Squadra. Garcia per me è un esempio e il mio
sogno sarebbe quello di riuscire a montare ad alto livello in entrambe le discipline
come lui, ma so bene che è molto difficile. In gara c’erano anche altri bravi
cavalieri che per me sono dei punti di riferimento come Marco Cappai e Fabio
Fani Ciotti. Comunque sentire l’Inno nazionale e vedere la bandiera Italiana
alzata per il mio risultato è stata un’emozione grande e che conserverò per
tutta la vita.”
"Garcia per me è un esempio e il mio sogno sarebbe quello di riuscire a montare in entrambe le discipline, come lui!" Photo courtesy Luca Mezzaroba |
Durante la pausa invernale come ha gestito il
cavallo? Si è concentrato su qualche dettaglio tecnico da curare in
particolare? Ha curato qualche disciplina più delle altre? Si è avvalso del
consiglio e supporto di qualche altro tecnico in maniera specifica?
“Durante
l’inverno non abbiamo fatto pause particolari. Dopo l’ultima gara dell’anno
scorso che era stato il mio primo CIC 2 stelle e che era andato abbastanza
bene, ho tenuto il mio cavallo in un leggero esercizio di condizione. All’inizio
dell’anno abbiamo ripreso il lavoro di preparazione facendo molti esercizi di
ginnastica nel salto ostacoli, perché la qualità ed il cuore di Laomaco in
campagna, non sono le stesse qualità richieste in un percorso di salto
ostacoli. Ho lavorato molto anche per il dressage perché le riprese a questo
livello prevedono andature riunite, spalle in dentro e appoggiate. Di base ho
la fortuna di poter lavorare a Montelibretti seguito da mio padre! Per il
dressage spero di poter lavorare ancora con Zilla Pearse che gli anni scorsi ha
fatto degli stage per la FISE e che in passato ho avuto la fortuna di conoscere
perché collaborava con la Squadra del completo del Centro Militare di
Equitazione. Da lei sono stato anche a Mustonate a fare uno stage montando dei
cavalli da dressage. E’ una brava istruttrice e sono rimasto molto colpito dal
suo lavoro di amazzone nel crescere
giovani cavalli da dressage di alto livello e poi lei conosce molto bene le
esigenze e il temperamento dei cavalli da completo.
Spero di poter
tornare a fare qualche concorso o qualche stage di salto ostacoli.
“Il mio
Istruttore” mi ha fatto fare qualche stage con Gian Luca Bormioli e con Giorgio
Nuti e trovo molto istruttivo essere seguito da Istruttori diversi perché ti
confermano il lavoro che fai e ti danno qualche dettaglio in più per
perfezionarti. L’anno scorso, “il mio istruttore” mi aveva mandato anche a fare
qualche gara di salto con Luca Marziani, “purtroppo” quest’anno ho la maturità
e non credo che avrò il tempo di ripetere questa esperienza.”
"Spero di poter tornare a fare qualche concorso o qualche stage di salto ostacoli" Photo courtesy Luca Mezzaroba |
La vittoria a Ravenna giunge come ottima motivazione
in vista dei Campionati Europei in programma proprio in “casa” sua,
Montelibretti. Adesso come prosegue la
sua stagione? Cosa si aspetta dall’Europeo di settembre, se ci ha già pensato
un po’?
“Credo che continueremo a seguire il programma della
federazione per quanto riguarda le gare di livello YRiders. Spero molto di poter prendere parte agli europei, ma il mio
vero obbiettivo è quello di riuscirmi a preparare al meglio per poter essere
competitivo. La concorrenza degli stranieri è molto forte.
Ovviamente mi
piacerebbe molto far parte della Squadra, ma questo si vedrà solo alla fine a
seconda di come andranno le prossime gare e di come starà il cavallo.
Credo che per
me ci sarà un occhio ancora più critico
da parte del selezionatore Alberto Casolari e da mio padre non mi aspetto
nessuno sconto… Quando ho iniziato a montare, dopo le prime lezioni mi ha preso
un pony da domare! All’inizio ho fatto un po’ di fatica (certo ho avuto qualche
aiutino!) ) ma poi ho capito l’importanza dell’esperienza che stavo facendo. E’
una pony fantastica, si chiama Trianda, fa parte della famiglia, l’ha montata
mio fratello Marco e adesso la monta mia sorella Chiara che ha 11 anni. Quindi si, ho già pensato agli europei e
questo risultato mi stimola a continuare a crederci! Se alla fine ci saranno
molti binomi più forti, pace… Vorrà dire che sarà un grande europeo per
l’Italia!”
"Si ho pensato agli Europei ed il risultato di Ravenna mi stimola a continuare a crederci" Photo courtesy Luca Mezzaroba |
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