sabato 21 maggio 2016

LUCA MEZZAROBA VINCE IL CCI2* A RAVENNA

COMPLETO
“ UNA VITTORIA INATTESA GRAZIE A LAOMACO, CAVALLO GENEROSO!”
"Ho molta fiducia nel mio cavallo Laomaco che è abbastanza esperto!
E' stato acquistato, domato e preparato da mio padre..."
Photo courtesy Luca Mezzaroba

A cura di Giulia Iannone
Abbiamo intervistato subito dopo la vittoria, Luca Mezzaroba, giovane  completista romano young rider portacolori  del Centro Militare di Equitazione a Montelibretti, allievo di Andrea Mezzaroba,  suo istruttore e “padre” ...
Ripercorriamo le fasi salienti della gara di Ravenna. Cominciamo dal dressage. Come ha sentito il cavallo durante la prima prova, si reputa soddisfatto? Quali movimenti sono stati più impegnativi da eseguire?
            “Il mio cavallo, Laomaco è un cavallo italiano, sardo per la precisione. E’ un cavallo molto sensibile per cui i problemi della prima prova, quella di dressage, sono sempre collegati al fatto che lui si può tendere facilmente. A Ravenna i rettangoli sono posizionati lungo un bosco e ogni tanto alcuni rumori che provengono da lì possono creare una stato di tensione nei cavalli. A causa di questa situazione, il movimento che temevo di più era il passo. In effetti l’unico grande errore della ripresa è stato nella ripartenza dal passo al trotto dove abbiamo “rotto” al galoppo. I movimenti tecnici più impegnativi come i cambi di galoppo semplice, dopo un galoppo medio, ci sono venuti abbastanza bene. Nelle nostre possibilità ci poteva stare un punteggio finale sotto ai 50 punti negativi. Mi piacerebbe riprendere una percentuale del 70% come ho fatto in qualche occasione, invece siamo rimasti al 65,4% con 51 punti negativi…”
"Il movimento che temevo di più in rettangolo era il passo!"
Photo courtesy Luca Mezzaroba

            Era 5° dopo il dressage, poi ha affrontato la prova di cross. Una lieve infrazione di tempo e netto agli ostacoli. Può descrivere il tracciato del CCI2* di Ravenna e quali momenti del percorso la impensierivano pensando alle caratteristiche del suo cavallo? Ha eseguito tutte vie dirette o qualche alternativa?
            “Non sono esperto a questo livello, per quanto valga la mia opinione, il percorso era bello, tecnico e di misura ma tutto molto chiaro per i cavalli. Non c’erano  “trappole” particolari. Comunque alcune combinazioni in girata, i fronti stretti e il salto in acqua lo rendevano insidioso. Non c’erano alternative particolari se non la possibilità di girare largo ed io ho cercato di mantenere sempre le linee corrette. In campagna Laomaco non ha nessuna difficoltà in particolare, basta che non trovi confusione in campo prova e parta tranquillo. In pineta è sempre difficile fare il tempo, io avevo degli ordini di scuderia di mantenere un piccolo margine di sicurezza sulla velocità essendo alla mia prima partecipazione ad un CCI2 stelle. La differenza di velocità tra una  gara  1 stella rispetto a quella  2 stelle è considerevole. Ma ho molta fiducia nel mio cavallo che è abbastanza esperto. E’ stato acquistato, domato e preparato da mio padre con cui ha fatto i circuiti dei giovani cavalli italiani, prima che smettesse di montare in gara. Poi è stato montato da un giovane cavaliere che faceva parte del gruppo che mio padre seguiva al Centro Militare di Equitazione a Montelibretti, e con lui ha ben figurato ai campionati del mondo dei 7 anni a Le Lion d’Angers in Francia.
            Questo cavaliere oggi è molto esperto e famoso e si chiama Emiliano Portale.”
            Il cross l’ha fatta risalire in 2° posizione e con tale situazione provvisoria ha affrontato la fase di concorso ippico. Come ha sentito il suo cavallo dopo il cross? Come era il tracciato?
            Le gare di completo sono fatte così, tu fai la tua gara e poi guardi cosa hanno fatto gli altri. Non mi aspettavo di risalire al 2° posto perchè non dovevo stare nel tempo.
            Laomaco stava in forma dopo il cross e la mattina era brillante come al solito, lui è un cavallo che si diverte a saltare in campagna e non si stanca facilmente. Una preparazione atletica al galoppo adeguata dà sempre buoni frutti. In completo non basta la tecnica, soprattutto in queste gare dal formato lungo: il cross durava 9 minuti!
            Il tracciato del salto ostacoli era ben disegnato, non troppo delicato, in linea con quanto mi aspettavo.”
Laomaco è un cavallo che si diverte a saltare in
campagna e non si stanca
facilmente
(Photo courtesy Luca Mezzaroba)

            Grazie al percorso netto lei ha ottenuto il gradino più alto del podio. Se lo aspettava?
            “Speravo molto in un percorso netto perchè a causa di qualche barriera sono uscito dal podio dei campionati Junior lo scorso anno. Credo di avere fatto un buon percorso e Laomaco è stato molto generoso perchè in una linea in cui ho ripreso troppo poco, lui è partito togliendo un tempo. Grazie ai suoi mezzi e alla sua generosità ha coperto comunque l’oxer con grande facilità. Abbiamo una buona intesa che si sta perfezionando anche in concorso, così alcune volte riesce a salvare anche i miei errori.
            Non mi aspettavo di vincere e neanche lo speravo perchè davanti a me, in prima posizione,  c’era un mio amico, Andrea Balacchi che purtroppo ha fatto degli errori in concorso. Sarei rimasto felice anche secondo dietro a lui.”
            Sul podio , con a fianco Juan Carlos Garcia, cosa ha pensato, sentito, provato magari ricordato?
            “Trovarmi in premiazione davanti a Garcia è stata una grande emozione! Lui per me è un mito non solo per il salto ostacoli ma anche per il completo!!Ricordo perfettamente la mia emozione quando Juan Carlos Garcia nel 2009 era in squadra sia nel Salto Ostacoli che nel completo vincendo la medaglia d’argento in entrambi i Campionati Europei. Da quando avevo 12 anni  faccio le gare e seguo con grande interesse i Campionati di alto livello sia di salto che di completo: lui e Roberto Rotatori hanno finito nei primi 10 a livello individuale e le loro prove sono state determinanti per la medaglia della Squadra. Garcia per me è un esempio e il mio sogno sarebbe quello di riuscire a montare ad alto livello in entrambe le discipline come lui, ma so bene che è molto difficile. In gara c’erano anche altri bravi cavalieri che per me sono dei punti di riferimento come Marco Cappai e Fabio Fani Ciotti. Comunque sentire l’Inno nazionale e vedere la bandiera Italiana alzata per il mio risultato è stata un’emozione grande e che conserverò per tutta la vita.”
"Garcia per me è un esempio e il mio sogno sarebbe quello di riuscire a montare in entrambe le
discipline, come lui!"
Photo courtesy Luca Mezzaroba

            Durante la pausa invernale come ha gestito il cavallo? Si è concentrato su qualche dettaglio tecnico da curare in particolare? Ha curato qualche disciplina più delle altre? Si è avvalso del consiglio e supporto di qualche altro tecnico in maniera specifica?
            “Durante l’inverno non abbiamo fatto pause particolari. Dopo l’ultima gara dell’anno scorso che era stato il mio primo CIC 2 stelle e che era andato abbastanza bene, ho tenuto il mio cavallo in un leggero esercizio di condizione. All’inizio dell’anno abbiamo ripreso il lavoro di preparazione facendo molti esercizi di ginnastica nel salto ostacoli, perché la qualità ed il cuore di Laomaco in campagna, non sono le stesse qualità richieste in un percorso di salto ostacoli. Ho lavorato molto anche per il dressage perché le riprese a questo livello prevedono andature riunite, spalle in dentro e appoggiate. Di base ho la fortuna di poter lavorare a Montelibretti seguito da mio padre! Per il dressage spero di poter lavorare ancora con Zilla Pearse che gli anni scorsi ha fatto degli stage per la FISE e che in passato ho avuto la fortuna di conoscere perché collaborava con la Squadra del completo del Centro Militare di Equitazione. Da lei sono stato anche a Mustonate a fare uno stage montando dei cavalli da dressage. E’ una brava istruttrice e sono rimasto molto colpito dal suo lavoro di amazzone  nel crescere giovani cavalli da dressage di alto livello e poi lei conosce molto bene le esigenze e il temperamento dei cavalli da completo.
            Spero di poter tornare a fare qualche concorso o qualche stage di salto ostacoli.
            “Il mio Istruttore” mi ha fatto fare qualche stage con Gian Luca Bormioli e con Giorgio Nuti e trovo molto istruttivo essere seguito da Istruttori diversi perché ti confermano il lavoro che fai e ti danno qualche dettaglio in più per perfezionarti. L’anno scorso, “il mio istruttore” mi aveva mandato anche a fare qualche gara di salto con Luca Marziani, “purtroppo” quest’anno ho la maturità e non credo che avrò il tempo di ripetere questa esperienza.”
"Spero di poter tornare a fare qualche concorso o qualche stage di salto ostacoli"
Photo courtesy Luca Mezzaroba

            La vittoria a Ravenna giunge come ottima motivazione in vista dei Campionati Europei in programma proprio in “casa” sua, Montelibretti.  Adesso come prosegue la sua stagione? Cosa si aspetta dall’Europeo di settembre, se ci ha già pensato un po’?
            Credo che continueremo a seguire il programma della federazione per quanto riguarda le gare di livello YRiders.  Spero molto di poter prendere parte agli europei, ma il mio vero obbiettivo è quello di riuscirmi a preparare al meglio per poter essere competitivo. La concorrenza degli stranieri è molto forte.
            Ovviamente mi piacerebbe molto far parte della Squadra, ma questo si vedrà solo alla fine a seconda di come andranno le prossime gare e di come starà il cavallo.
            Credo che per me ci sarà un occhio  ancora più critico da parte del selezionatore Alberto Casolari e da mio padre non mi aspetto nessuno sconto… Quando ho iniziato a montare, dopo le prime lezioni mi ha preso un pony da domare! All’inizio ho fatto un po’ di fatica (certo ho avuto qualche aiutino!) ) ma poi ho capito l’importanza dell’esperienza che stavo facendo. E’ una pony fantastica, si chiama Trianda, fa parte della famiglia, l’ha montata mio fratello Marco e adesso la monta mia sorella Chiara che ha 11 anni.   Quindi si, ho già pensato agli europei e questo risultato mi stimola a continuare a crederci! Se alla fine ci saranno molti binomi più forti, pace… Vorrà dire che sarà un grande europeo per l’Italia!”
"Si ho pensato agli Europei ed il risultato di Ravenna mi stimola a continuare a crederci"
Photo courtesy Luca Mezzaroba

             

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