“LA – LUNGA- STRADA
VERSO RIO”
"sono concentrato a portare avanti tutti e tre i cavalli: Apollo, Viscount George e Roulette B perchè ognuno ha dato il suo contributo" Photo di Giulia Iannone |
Di Giulia Iannone
Ecco il commento del completista romano che ha
contribuito ad ottenere il pass olimpico della squadra del completo per Rio
2016. Lo abbiamo contattato al telefono...
Le va di raccontarci la sua emozione per quella che
sarà la sua IV Olimpiade avendo già da tempo messo in cantiere la necessaria
qualifica?
“La strada è ancora lunga perché per esperienza so che
nell’avvicinamento ad una olimpiade è molto importante la preparazione e la
correttezza di prepararsi al meglio. Quindi il primo tassello importante era quello
di ottenere una qualifica. Ho avuto la fortuna tra virgolette di essere
riuscito a programmare la stagione 2015, quella importante, con tutti i miei
cavalli. Quindi ad ottobre sono già riuscito a mettermi in una situazione di
sicurezza rispetto all’obiettivo prefisso. Poi è venuta per fortuna anche
l’entrata di Vittoria Panizzon e Pietro Roman che ci consentono di avere una
squadra. Ricordiamo che è sempre una squadra ridotta ma intanto è importante la
presenza di un team azzurro. “
Come
si procederà da marzo ad agosto come preparazione ed ufficialità e su cosa
si sta concentrando e preparando con Viscount George, Roulette B
ed Apollo?
“Nella preparazione ricordiamo ci sono
tutti e tre i cavalli in quanto si sono guadagnati sul campo di essere inseriti
in una long list così importante. Da qui poi la strada è lunga! Sappiamo che
bisognerà fare delle gare mirate per cercare di mantenere la forma psico-
fisica dei cavalli. Al momento sappiamo che come gara di apertura useremo
Vairano per fare un lavoro e poi il programma è in fase di attuazione nel senso
che dobbiamo concordare con la federazione per cercare le gare migliori.
Purtroppo la programmazione qua in Europa non è così facile ci sono tantissime
gare a livello tre stelle di una certa qualità. Quindi dobbiamo decidere al
meglio le gare che possono “ fare” l’avvicinamento
sia per gara che per posto”
Per grosse linee, quando si saprà
qualcosa di più certo?
“ Credo verso la metà di aprile, in
concomitanza o durante Vairano. Dobbiamo anche pensare che ci saranno delle
preparazioni finalizzate al tipo di cavallo, di binomio, dell’esperienza. E’
normale che a questo livello non ci sia una programmazione unica per tutti ma
si cerca nello specifico di dare la miglior preparazione ad ogni binomio e ad
ogni cavallo”
Lei sta portando avanti la preparazione
di tutti e tre i suoi cavalli di punta, ma in cuor suo sa su quale può contare
di più, vero?
“No diciamo che dentro di me penso quello
che sapete anche tutti voi! Penso di poter contare su di un cavallo come Apollo
che ha una esperienza enorme, dotato di tante qualità; Viscount George è un
cavallo che per me è molto importante e me lo ha dimostrato anche l’anno scorso
quindi vedremo come si comporterà anche quest’anno perché con i cavalli ogni
anno è un anno a sé, dobbiamo vedere come riparte e come si comporta, ma ha
avuto una crescita importante. Roulette B infine ha avuto una crescita rilevante,
nel caso di questo soggetto devo ricercare delle conferme. Insomma ognuno avrà
la sua strada però sono dei cavalli all’altezza della situazione. E’ ancora
tutto aperto, siamo ad inizio anno i cavalli escono fuori dall’inverno devono
ancora fare la prima gara, quindi secondo me strada facendo si delineerà meglio
la situazione. Però posso dire che sono concentrato su tutti e tre i cavalli perché
ognuno ha dato il suo contributo, chi in un modo chi nell’altro. E’ giusto
lavorare su più fronti”.
"Apollo fa parte del mio presente: è un cavallo molto importante e significativo per me !" Photo courtesy Badminton Horse Trials |
Si avvarrà di qualche supporto tecnico specifico
per le tre discipline?
“Al momento no perché per le tre
discipline , come sapete tutti e visto che l’anno scorso abbiamo organizzato
anche uno stage-evento per il nostro paese, ho questa collaborazione molto stretta con Andrew Nicholson che mi copre
abbastanza a 360 gradi, quindi al
momento facciamo un po’ un lavoro con lui. Ci sentiamo a livello di
programmazione, stiamo studiando, poi a breve verrà a casa mia , quindi in
privato la preparazione la seguo con lui. Poi andando avanti vedremo se definire qualche
particolare con qualche aiuto tecnico. Con Andrew Nicholson d’altronde, abbiamo
sempre collaborato. C’è l’idea, inoltre, di vederci un pochino di più in questa fase, sapendo anche che lui ha ridotto un po’ il volume dei cavalli in
lavoro presso la sua scuderia , così
cercheremo anche di incontrarci
qui da me in maniera un po’ più assidua. “
Invece dalla parte ufficiale federale, è
previsto un ritiro tecnico da qualche parte oppure dei momenti di incontro in
vista delle Olimpiadi?
“ No, secondo me ancora è troppo presto
per definire una cosa del genere e quindi non ci hanno fatto sapere nulla in
questo senso. Siamo in una fase di studio e di inizio stagione”
I tre posti sono stati conquistati grazie alla sua performance ed a
quella dei suoi compagni. I nominativi ufficiali quando saranno divulgati o
questi - ossia Brecciaroli, Panizzon,
Pietro Roman- sono da reputarsi i nominativi ufficiali ?
“Su questo, purtroppo, non sta a me
rispondere. Sulla carta sono questi i tre che hanno guadagnato il pass olimpico.
Logicamente sappiamo, da regolamento, che questi posti sono per la nazione.
Magari ci sarà una priorità ma non il diritto assoluto di andare perché siamo
legati sempre ad una forma di cavalli, ad una forma di prestazione. Questo è indiscutibile.
Però possiamo dire che se c’è questo team per Rio è grazie a queste tre persone
su menzionate!”
La sua mente non è ancora proiettata in
questo Team olimpico che ha ottenuto il lasciapassare per Rio?
“ No, no! Sono sincero, in questo momento
penso a gestire tutta l’attività perché oltre ai cavalli da completo ho
altri cavalli giovani che stanno andando
avanti, ho cavalli nel salto ostacoli, quindi diciamo che sto cercando di dare
un po’ di spazio a tutti e cercare di averli un po’ tutti pronti ognuno per la
sua strada agonistica.”
Allora facciamo un passo indietro,
facciamo un tuffo nel passato. Ricordiamo in breve le tre precedenti edizioni
delle olimpiadi alle quali lei ha partecipato, per due volte con “Cappa Hill” e poi con “Apollo”.
“Il ricordo di una esperienza olimpica è
indelebile. Forse la prima volta la vivi troppo in fretta, riesci a godere poco
l’atmosfera speciale che va oltre la gara. Sono tre momenti che hanno lasciato forti emozioni, specialmente l’aver vissuto il villaggio olimpico e poi la gara in se
stessa. Londra 2012 è l’Olimpiade che mi sono goduto di più. Cappa Hill è stato
un cavallo importante per me. Mi era
stato affidato da una grandissima amica mia e del completo che è Maria Speranza
Gardini con cui collaboravo ed il sauro è stato un cavallo che all’inizio aveva delle
grosse difficoltà e per questo mi era
stato affidato, per cercare di
risolverle. Dopo un lungo periodo di lavoro – diciamo che il
cavallo all’inizio era ad un livello 2 stelle- ho fatto un cammino molto bello
con questo cavallo portandolo fino ad una Olimpiade poi addirittura una
seconda. Portare un cavallo dal niente è stato un momento formativo anche per
me come atleta nel riuscire anche a mantenere un cavallo per così tanto tempo
ad alto livello. Apollo invece fa parte anche del mio presente. E’ un cavallo, forse uno dei cavalli più importanti della mia
carriera sportiva per qualità e per risultati che mi ha potuto dare, come un
14mo posto ad un campionato del mondo,
quinto posto ad un campionato d’Europa, 2 titoli italiani, Il cavallo
che mi ha permesso di essere secondo ad Aquisgrana che io reputo uno dei
concorsi più belli al mondo... quindi diciamo un cavallo significativo per me,
cui sono molto legato ed affezionato. Speriamo che ci possiamo regalare e
condividere qualche altra emozione insieme.”
"Roulette B ha avuto una crescita rilevante, nel caso di questo soggetto devo ricercare delle conferme" Photo di Giulia Iannone |
Lei
ha spesso condiviso le Olimpiadi con Vittoria Panizzon. Parliamo in un flash di Vittoria anche come compagna di team azzurro in
tante avventure?
“ Si, Vittoria è una grande professionista.
L’ho avuta con me alle Olimpiadi di Pechino e Londra, le ultime due edizioni
dei Giochi. Diciamo che tra noi c’è una differenza di età e ovviamente l’ho
vissuta poco da vicino perché a parte le Olimpiadi lei vive in Inghilterra
quindi non c’è stato modo di frequentarci. Sicuramente stiamo parlando di una
atleta molto professionale che ha deciso di vivere proprio nella patria del
completo luogo in cui trova una facilità a livello di programmazione e di gare.
Ha fatto una scelta giusta per quello che le serviva. Io ho preferito
stabilirmi qui in Italia e cercare di
sviluppare la mia attività credendo che anche nel sistema italiano si può
riuscire ad arrivare a quei livelli con una programmazione oculata anche se con
tante difficoltà, questo va detto. Per noi la differenza gare e quanto altro , si fa sentire!”
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