PICCOLO GRAN PREMIO
ENGEL & VOLKERS PALM BEACH FLORIDA
INTESA SAN PAOLO
GIANNI GOVONI
VA ALL’INSEGUIMENTO ED ARRIVA SECONDO CON ANTONIO.
LUCA MARIA MONETA SU NEPTUNE VINCE LA SEI BARRIERE.
L’inviato Giulia Iannone
Photo courtesy Marco Proli Piazza di Siena Press Office Gianni Govoni all'inseguimemento di Mclain Ward si classifica al secondo posto su Antonio |
Abbiamo contattato subito dopo la gara l'italiano Gianni Govoni , sempre disponibile e gentile con la stampa, per un commento, qualche dettaglio in più sul suo cavallo Antonio, le impressioni su Piazza di Siena, e le aspettative per il Gran Premio Roma...
Si è trattato della categoria a barrage con ostacoli da 1,50/1,55 con 58 binomi a partire, 22 dei quali hanno avuto accesso al barrage, tra cui anche il giovanissimo 17enne italiano Guido Franchi in sella al Sella italiano Quixotic DC ( 12 anni da Burggraaf) montando quasi con il coltello tra i denti “ Ho montato con più forza ed energia perché penso di rappresentare quest’anno con la mia equitazione tutti i giovani!” ha detto alla fine del primo giro quando ha saputo di essere entrato in barrage. C’erano parecchi specialisti della velocità , potremmo dire così, che avrebbero potuto dare la zampata finale nella lotta contro il cronometro: Eric Lamaze su Fine Lady 5, Kent Farrington su Creedance , Henrik Von Eckermann sull’inossidabile Gotha già sotto la sella del Kaizer Ludger, Elizabeth “Beezie” Madden su Cortes C’ – il cavallo per intenderci con cui ha preso parte l’americana alla finale a scambio del mondiale!- ed un cliente molto scomodo americano quale Mclain Ward su HH Carlos Z, questo castrone Zangescheide di 14 anni da Chellano. Poi in sordina, il nostro italiano che la stampa estera ha sempre definito “The master of faster” un tale Gianni Govoni specialista in sfide di ogni genere specie con il cronometro, su questo “Antonio” castrone di 11 anni da Oklund che ha il merito di averlo riportato dopo alcuni anni a piazza di siena dopo aver ottenuto il bronzo al campionato italiano , green card automatica per l’evento agonistico romano. Se il barrage di Ward è risultato a dir poco favoloso, tra girate, metri guadagnati ed il supporto a questo punto essenziale di un cavallo esperto quale è Carlos Z: 34,78 il tempo da battere. Quello che ha tentato, che ha raccolto il guanto di sfida è stato il nostro Gianni Govoni, con questo Antonio che sta cambiando sempre più forma, energia e stato d’animo divenendo sempre di più alleato di quello che fu uno dei talenti prediletti di Raimondo D’Inzeo. “ Antonio continua a crescere! “ha detto Gianni quando lo abbiamo raggiunto al telefono” ha saltato bene un primo giro che da terra sembrava molto difficile. Invece sono venuti 22 zeri, quindi così non era! c’erano però dei super cavalli e degli ottimi cavalieri, quindi è normale. Il barrage era veloce ma non con troppe alternative. Di pura velocità lo definirei. Credo di aver perso un po’ di tempo nei primi due salti. Avevo programmato una cosa al 2 ed al 3 che non sono riuscito a fare, poi invece il cavallo ha saltato benissimo, sono riuscito a riprendere la velocità e guadagnare, sono contentissimo così!” .
E così Gianni ed Antonio fermano il
cronometro a 36.40 dietro l’americano e davanti all’argentino Josè Maria La Rocca su Eliot DWS. Quarto
l’altro italiano Luca Maria Moneta sul 15enne
“Flying pony” Connery. Ma Gianni si è lasciato anche andare al telefono
a quale altra confidenza post gara “ Mancavo da Piazza di Siena da 4 anni
credo, ed il concorso è cambiato tanto. Non voglio dire se in bene o in male,
ma ho trovato tanti cambiamenti tra i quali ad esempio il campo è più stretto,
però l’atmosfera e la magia di questa competizione resta immutata nel tempo!” In merito alle aspettative sulla gara
di oggi, ossia il Gran Premio Roma affrontato con questo cavallo che sta
imparando in fretta” Domani è domani!” ha esclamato
subito, sentendo che sono 50 i binomi di
alto livello che prendono parte alla gara importante della domenica “ sono
rassicurato perché il cavallo ha saltato bene. Domani sarà un Gran Premio molto
grosso ma il mio cavallo è molto in forma, sta saltando molto bene.” Gianni ci ha ricordato anche come ha trovato Antonio “Era
montato da un amatore olandese dove saltava le 140, lo ha comprato il mio socio
olandese. Dopo un mese che lo avevo in lavoro, ha già fatto bene Verona pur non
facendo niente di eclatante, però avevo già buone sensazioni ed ha fatto
Vermezzo ed un po’ di concorsi bene ed io ho creduto nel cavallo perché ha
tantissime potenzialità. E’ un cavallo molto particolare. È caldo ed ha una
gestione non facile a casa nel lavoro, mi piace molto.” Ed ha concluso dicendo” questo
cavallo quando entra in campo è un genio”. La notizia importante è che finalmente anche Henk Nooren,
presente a Roma nella giornata del venerdì, ha potuto vedere per la prima volta
questo binomio che sta crescendo sempre di più e che con Piazza di Siena ha
riavuto una vetrina di eccezione come meritava “ Ho parlato un po’ durante i primi
giorni con il tecnico! Ma il cavallo non lo conosceva quindi non poteva dirmi
più di tanto”! Quanto ad una
ipotesi sul nome possibile da indicare quale vincitore del Gran Premio Roma,
Gianni non si è potuto sbilanciare “Ma è tutto molto aperto! Ci sono dei
super cavalli e cavalieri. In queste
gare è difficile fare pronostici. Potrei dire 10 nomi ma non è facile”
Si è trattato della categoria a barrage con ostacoli da 1,50/1,55 con 58 binomi a partire, 22 dei quali hanno avuto accesso al barrage, tra cui anche il giovanissimo 17enne italiano Guido Franchi in sella al Sella italiano Quixotic DC ( 12 anni da Burggraaf) montando quasi con il coltello tra i denti “ Ho montato con più forza ed energia perché penso di rappresentare quest’anno con la mia equitazione tutti i giovani!” ha detto alla fine del primo giro quando ha saputo di essere entrato in barrage. C’erano parecchi specialisti della velocità , potremmo dire così, che avrebbero potuto dare la zampata finale nella lotta contro il cronometro: Eric Lamaze su Fine Lady 5, Kent Farrington su Creedance , Henrik Von Eckermann sull’inossidabile Gotha già sotto la sella del Kaizer Ludger, Elizabeth “Beezie” Madden su Cortes C’ – il cavallo per intenderci con cui ha preso parte l’americana alla finale a scambio del mondiale!- ed un cliente molto scomodo americano quale Mclain Ward su HH Carlos Z, questo castrone Zangescheide di 14 anni da Chellano. Poi in sordina, il nostro italiano che la stampa estera ha sempre definito “The master of faster” un tale Gianni Govoni specialista in sfide di ogni genere specie con il cronometro, su questo “Antonio” castrone di 11 anni da Oklund che ha il merito di averlo riportato dopo alcuni anni a piazza di siena dopo aver ottenuto il bronzo al campionato italiano , green card automatica per l’evento agonistico romano. Se il barrage di Ward è risultato a dir poco favoloso, tra girate, metri guadagnati ed il supporto a questo punto essenziale di un cavallo esperto quale è Carlos Z: 34,78 il tempo da battere. Quello che ha tentato, che ha raccolto il guanto di sfida è stato il nostro Gianni Govoni, con questo Antonio che sta cambiando sempre più forma, energia e stato d’animo divenendo sempre di più alleato di quello che fu uno dei talenti prediletti di Raimondo D’Inzeo. “ Antonio continua a crescere! “ha detto Gianni quando lo abbiamo raggiunto al telefono” ha saltato bene un primo giro che da terra sembrava molto difficile. Invece sono venuti 22 zeri, quindi così non era! c’erano però dei super cavalli e degli ottimi cavalieri, quindi è normale. Il barrage era veloce ma non con troppe alternative. Di pura velocità lo definirei. Credo di aver perso un po’ di tempo nei primi due salti. Avevo programmato una cosa al 2 ed al 3 che non sono riuscito a fare, poi invece il cavallo ha saltato benissimo, sono riuscito a riprendere la velocità e guadagnare, sono contentissimo così!” .
Photo courtesy Marco Proli McLain Ward su HH Carlos Z |
E’ Luca Maria Moneta, su Neptune Brecourt a firmare la gara di ieri categoria sei barriere superando l’ostacolo posto a 2 metri di altezza. Una
gara all’insegna del divertimento e della riconoscenza che sempre il cavaliere
lombardo mette al primo posto nel suo rapporto
con i suoi partner a 4 gambe. Da anni la sua monta è all’insegna della gentilezza
e di un approccio etologico di
condivisione e partecipazione emotiva alle gare. Luca e Neptune hanno in
curriculum altri risultati del genere: quelli ottenuti nel 2015 nello CSIO di
Lummen e nel CSI5*-W di Madrid, oltre al secondo posto centrato nella ‘sei
barriere’ del CSI5*-W di Mechelen. Al secondo posto, si è classificato il toscano Matteo Cialdi che
con Lindiamo ha commesso errore sui due metri; terzo Filippo
Moyersoen con Loro Piana Bellami. Superato il metro e 90, Moyersoen non ha affrontato il terzo
barrage scegliendo di ritirarsi.
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