COMPLETO
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" SENZA NULLA TOGLIERE AGLI ALTRI CAVALLI, MA VERDI E' IL CAVALLO DEL MIO CUORE" Photo courtesy Clelia Casiraghi facebook page |
A cura di Giulia Iannone
Clelia Casiraghi classe 1993 è nata a Monza ma vive a
Cornate d’Adda in Brianza, un po’ fuori Milano. Già a 4 anni a cavallo, sua madre
è sempre stata appassionata del cavallo non come strumento per le gare, ma come simbolo di libertà e bellezza. A 5 - 6
anni Clelia si innamora delle competizioni ed inizia prestissimo
a scendere in campo, luogo ideale in cui esprimersi accanto all’amico cavallo.
Come mai allora gareggiare nella disciplina del
completo?
“ E’ una situazione emotiva e tecnica che mi piace in
tutto il suo insieme, è molto formativa e didattica ed insegna a montare in
maniera duttile ! Ho iniziato il
completo nel 2003 e mi ci ha avvicinato Italo Cirocchi che allora era il mio
istruttore. Ho provato a far completo perché montavo un pony molto bello, Lyons
King, che si muoveva bene in rettangolo ma
non era fenomenale in salto ostacoli. Io all’epoca facevo salto ostacoli. E
così provai a gareggiare in completo! In campagna quel pony si esprimeva benissimo, le qualità che non
tirava fuori in salto ostacoli le proponeva con disinvoltura in cross. Era
molto veloce e coraggioso. Con lui ho approcciato questa nuova disciplina, sono
arrivata fino alle categorie 3, ho preso parte ai miei primi internazionali, ho
conquistato un bronzo ai campionati under 13, ho vinto il trofeo allievi emergenti, poi gareggiando in squadra, ho
vinto a Roma il saggio delle Scuole per due edizioni. Questo pony per me è
stato importante e fondamentale per tutta la mia crescita tecnica equestre
successiva. Gli devo molto!”
Clelia Casiraghi nel recente CICO 3 di Fontainebleau Photo courtesy Clelia Casiraghi facebook page |
Dopo il
periodo del pony, sono arrivati anche nuovi risultati per la sua
carriera. Citiamoli brevemente giusto per capire che tipo di esperienza si
è fatta in gara?
“ Da junior ho partecipato ai campionati europei, da Young Rider ancora
campionati europei, la bella soddisfazione di piazzarmi al nono posto ai
campionati italiani assoluti a Ravenna seniores pur essendo young rider, bronzo
al mio primo campionato italiano da
senior. Un bel doppio netto al CCIO3* a Boekelo. Perché poi è arrivato “Verdi”
il cavallo che è stato artefice di tutte queste ulteriori conferme in campo!”
Allora dopo il magico pony sauro quale è il cavallo
del suo cuore?
“Non voglio assolutamente togliere nulla agli altri
cavalli della mia giovane carriera, ma Verdi è fino ad ora il mio cavallo del
cuore. Verdi è un KWPN del 2002 da Indoktro, quindi una linea da salto. L’ho
conosciuto quando ancora montavo alle Querce con Livia Danese. Era il cavallo
di Paolo Belvedersi, un mio amico e compagno di scuderia. Si trattava di un
cavallo verde ed ancora inesperto. Ma già da allora mi piaceva moltissimo. Nel
2010 per una circostanza fortunata mi sono trovata a disposizione Verdi, e così
ho deciso di comprarlo. Ed è allora che è nata la mia storia “d’amore” con il
baio olandese”
"il soprannome di scuderia scelto a furor di popolo per il Kwpn è Psyco" Photo courtesy Clelia Casiraghi facebook page |
Parliamo di Verdi in maniera particolareggiata: che
cavallo è?
“ Il soprannome di scuderia, scelto a furor di popolo
anche dal mio attuale istruttore, Matteo Zoja, è Psycho!!! Ha un carattere
molto particolare, non va mai preso con la forza. È permaloso, sensibilissimo,
esibizionista, caratteriale, difficile in lavoro in piano, particolare, non
consente subito di lavorare in assetto seduto. La parte difficile è farlo
partire per il cross, ma oggi quando parte e comincia a carburare in campagna è
perfetto, è una macchina meravigliosa, difficile non innamorarsi di lui o
commuoversi per la sua generosità e capacità di dare tutto se stesso per portare
a termine la nostra gara. Siamo diventati un vero binomio e ci fidiamo l’uno
dell’altro. A volte anche il mio istruttore dice che mi trovo bene con Verdi
perché sono simile a lui!”
A questo punto della storia, credo che entri prepotentemente in gioco l’istruttore che lei cita sempre, Matteo Zoja. Figura tecnica fondamentale nella svolta agonistica con Verdi che l’ha catapultata nel mondo senior. Quanto conta questo coach per lei?
A questo punto della storia, credo che entri prepotentemente in gioco l’istruttore che lei cita sempre, Matteo Zoja. Figura tecnica fondamentale nella svolta agonistica con Verdi che l’ha catapultata nel mondo senior. Quanto conta questo coach per lei?
“Ho conosciuto Matteo nel 2013 . Abbiamo trovato una buona sinergia e strategia
per lavorare insieme, anche perché Matteo vive in Piemonte e si sposta in
Lombardia per aiutarmi negli allenamenti quotidiani mentre per altre situazioni
sposto il cavallo nella sua splendida scuderia. Badate bene, il mio coach non è
un completista, si definisce un ostacolista adottato dal completo. Quando
ha iniziato a seguirmi, saltava le CNC* ed aveva ottenuto
i mer per fare i CIC*. Non sapeva
quasi niente sulla preparazione di un cavallo completista di quel livello, non aveva mai visto un CIC2* o un CCI3*. Si è "improvvisato"
completista, semplicemente riproponendo le sue conoscenze da ostacolista ad una velocità
superiore. Ha cercato di insegnarmi il suo "sistema" di monta in concorso. La
cosa ammirevole è stata che in poco tempo si è aggiornato, ha studiato si è
preparato al meglio per essere in grado di seguirmi. Credo che mi abbia aiutato
molto modificando in primo luogo l’equilibrio del cavallo. Da ostacolista ha
seguito più le esigenze del cavallo, i suoi baricentri, il suo equilibrio, ho
tolto le piccole rigidità sulla schiena, ha incrementato il lavoro sulla
coordinazione e lo ha reso preciso e fluido. A me quale allieva ha tirato fuori il coraggio e la sicurezza e
la capacità di mettere in gioco tutta la mia voglia di fare e di osare, di
farmi vedere. Matteo mi consente di concentrarmi a pieno in gara. È lui ad
occuparsi di tutto per me . La ricognizione del Cross è ripetuta più e più
volte. Più volte la facciamo, più io mi
tranquillizzo. Alla fine in campagna sento di essere più consapevole. Devo dire che il mio istruttore è molto
preciso, esigente, metodico e questo mi impone un rigore ed una serietà tecnica
e di stile e di pensiero”
Una altra
intuizione di Matteo Zoja, è la dressage coach, Elena Gariglio. Ce ne parla?
“Mi trovo molto bene con lei perché riesce ad
aiutarmi senza interferire troppo con l’equilibrio e con le necessità psico
fisiche di un cavallo da completo. Troppo spesso l’allenamento del dressage
viene esasperato a scapito delle altre due prove, per cui il cavallo fa fatica
a trovare la sua carica espressiva tale per poter affrontare un cross ed una
prova di concorso. Elena Gariglio è il perfetto tassello all’interno del nostro
puzzle”
Alla gara di Montelibretti di fine febbraio, con cui
ha preso avvio la stagione 2016, lei si
è presentata in gara con la cavalla di 9 anni, Afrodita con cui ha vinto la
categoria 3. Dunque oltre a Verdi lei ha anche altri cavalli su cui contare?
“ Si. C’è Afrodita che ho trovato a Cervia e non aveva mai gareggiato in completo. E’
dotata di una bella tecnica in salto ostacoli ed ha molta testa. Abbiamo
pensato di provarci. Ma a casa ne ho anche un altro che si chiama Larsitte, ma
il suo soprannome è “il biondo”. Lui è molto testardo, ma lo adoro lo stesso. Quindi se Verdi è il mio amore, il sauro
biondo è il mio migliore amico, l’intoccabile della famiglia! Con questo
soggetto ho iniziato i completi da qualche anno ed ho preso la qualifica per
l’una stella. Quest’anno porteremo avanti anche lui!”
"a volte anche il mio istruttore dice che mi trovo bene con Verdi perchè sono simile a lui" Photo courtesy Clelia Casiraghi facebook page |
Prossimi impegni agonistici per questo 2016 che è
l’anno olimpico di Rio de Janeiro?
“ A fine marzo ci sarà Fontainebleau, tappa durante
la quale forse, se saranno presenti altri due completisti azzurri, potrei far
parte della squadra da schierare nella Nations Cup. Abbiamo in programma anche
il CCI3 di Saumur e a giugno si pensava a Strzegom o Luhmuhlen. Comunque
rimango sempre a disposizione del CT per il proseguo della stagione di gare”
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