GIAMPIERO GAROFALO VINCE IL PREMIO DEDICATO AL
“CAVALIERE”
Nel Gran Premio Roma su Bella Dior il
cavaliere napoletano fa sfoggio di coraggio puro!
A cura di Giulia Iannone
Credo di potermi ritenere soddisfatto delle mie gare... Giampiero Garofalo a Piazza di Siena 2015 Foto di Giulia Iannone |
Assolutamente positiva
l’esperienza di Giampiero Garofalo, il
più giovane cavaliere azzurro a Piazza di Siena quest’anno, selezionato dal Ct
Gianluca Bormioli assieme a Roberto Previtali.
“Credo di potermi ritenere
soddisfatto delle mie gare e di come si sono comportati i miei cavalli” ha
commentato il talento napoletano in viaggio per rientrare in Germania, nella
regione della Renania dove lavora attualmente presso le scuderie Gaudiano ed
aggiunge entrando, risultati alla mano, nello specifico dei risultati : “ un
errore in seconda fase per Stolberg della Verdina nella categoria 1,45; una
penalità di fuori tempo per Bella Dior nella categoria 1,50 ed un errore con Corbanus
nella 1,55 del giovedì questi alcuni dei dati più rilevanti fino alla giornata
di chiusura. La domenica nel Premio
Corriere del Sport, ha ottenuto la settima posizione su Stolberg della Verdina,
stallone di 11 anni da Stolzenberg,
nella gara di altezza 1,45 contro il tempo vinta da Lorenzo de Luca su
Zoe II.
Abbiamo
avuto modo di incontrare in campo prova
il padre di Giampiero, Paolo Garofalo cavaliere ed istruttore di equitazione in
Campania.
Un padre ed al contempo una guida tecnica eccezionale con un senso spiccato della paternità che con queste parole ha ricordato la propria personale esperienza romana in
Piazza di Siena negli anni 90 “Ho
partecipato per due volte nel 1994 e poi nel 1995. I cavalli si chiamavano Ei delle Folle, di proprietà dei fratelli Siniscalchi di Agropoli ed il “famoso” Julius era in comproprietà con 4 persone. Ho preso parte anche al Gran
premio Roma. Ho fatto un po’ di errori
anche se il primo giorno sono stato il migliore degli italiani, mi sono piazzato
in tutte e due le gare, secondo in una gara e sesto nella grossa. Poi la
prestazione è andata calando.” In
vena di ricordi, tra una risata e l’altra, smontiamo il mito del dressagista
ungherese che secondo la leggenda che circola in Campania da anni, sarebbe
stato alle spalle del cavaliere Garofalo senior per affiancarlo nel lavoro in
piano “ ma quale dressagista ungherese! A
quell’epoca non esisteva una cosa del genere! Si trattava di un groom di
nazionalità ungherese che all’occorrenza si trasformava anche in maniscalco!” Quanto
all’ultimo atto della nota leggenda che ci siamo premurati di demolire
totalmente proprio quest’anno in occasione dell’esordio di Giampiero nello
storico ovale, Paolo ha detto “ Non mi
ritirai per paura, se questo è quello che volete sapere! Non ho mai avuto paura
dei cavalli bensì degli esseri umani” quanto
all’emozione di accompagnare e vedere il proprio figlio in un contesto tecnico
internazionale di questa levatura, Paolo ha detto “ è una emozione ed un piacere enorme. Non vedo l’ora di ammirare Giampiero ed Antonio ancora e sempre più alla
ribalta in concorsi internazionali di questo genere. “
"Ho partecipato per due volte a Piazza di Siena, nel 1994 e poi nel 1995" Paolo Garofalo aiuta il figlio Giampiero in campo prova Foto di Giulia Iannone |
" E' una emozione ed un piacere enorme vedere mio figlio in un contesto tecnico internazionale di questa levatura" Foto di Giulia Iannone |
Rocambolesco il Gran Premio Roma di Giampiero Garofalo
nella giornata di domenica : la femmina baia di 9 anni, Bella Dior gli ha
riservato proprio una bella sorpresa ed un bell’imprevisto “la cavalla è un pò caratteriale” ha
spiegato a freddo il figlio d’arte, “sinceramente
non me l'aspettavo proprio, però conoscendo la baia AES e sapendo che inizialmente me lo ha fatto già
in una altra gara, sono riuscito a
mantenere la calma e cercare di trovare una strada alternativa per andare sul
numero uno. Non ho assolutamente pensato
a ritirarmi perché sapevo che la cavalla aveva le potenzialità per affrontare
quel gran premio”.
Una
impresa reale quella di Giampiero Garofalo che ha risolto l’indecisa Bella Dior
montando convinto e risolvendo in avanti, per niente intimorito dallo storico
ovale, dalla scomoda situazione portata a termine con 12 penalità e 2 di fuori
tempo.
Poco
dopo Giampiero Garofalo ha ricevuto dalle mani del neo-Presidente Vittorio
Orlandi il premio istituito dalla Fise proprio quest’anno dedicato alla memoria
di Graziano Mancinelli.
“Sono molto onorato di aver ricevuto quel
premio” ha voluto sottolineare il
21enne napoletano, “io personalmente non
ho conosciuto il Cavalier Mancinelli ,ma sentendone parlare e guardando dei
video posso dire che è stato un pilastro della nostra nazionale, un grande
cavaliere da tenere come esempio ancora oggi”.
Nel Gran Premio Roma Giampiero Garofalo ha fatto "sfoggio" di coraggio puro Nella foto di Giulia Iannone, Giampiero Garofalo su Stolberg della Verdina |
Credo
che dalla sua dimora celeste, “Il Cavaliere” non abbia potuto che sorridere
alla vista del percorso di Giampiero Garofalo su Bella Dior condotto e
combattuto fino all’ultimo con la classe e la tenacia di un leone. Graziano
Mancinelli sapeva bene per esperienza e vocazione cosa significhi montare un
cavallo difficile, riottoso, che si esibisce in stravaganze imbarazzanti.
Ussaro fu così, un grande sauro dal brutto carattere difficile, nevrastenico,
ipersensibile, che obbedì ad una sola persona per tutta la vita, poi ci fu
Elke, una cavalla tedesca grigia potente ma irregolare, ancora una volta usiamo
il termine difficile, perché molto nevrile, Rockette una dolce bisbetica...Turvey
il suo capolavoro un purosangue terribile di carattere che Mancinelli aveva
interpretato con estrema sottigliezza psicologica e con altissima bravura
meccanica.
Ma
Mancinelli dava una altra definizione di difficile” Difficile diciamo noi? Ma è che su certe altezze tutti i cavalli
diventano fatalmente difficili” ...
Che
questo premio sia di buon auspicio per il futuro del figlio d’arte della
famiglia Garofalo, e che sulla scia del grande Campione italiano Graziano
Mancinelli, trovi un giorno il “suo” cavallo del cuore con il quale raggiungere
la “sua grande occasione” fatta di intesa, di impegno e sacrificio ed anche
forza di volontà.
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