INTANTO, L’OUTSIDER
EVELINA TOVEK SU CASTELLO 194, VINCE IL
GRAND PRIX ROME DEL LONGINES GLOBAL CHAMPIONS.
Dall’inviato , testo e foto by Giulia Iannone
Tutto pronto per la premiazione E' la svedese di 24 anni Evelina Tovek a vincere oggi in quel di Roma su castello 194 |
Ore 16.00 tutto pronto al
Foro Italico in Roma, Stadio “Pietro Mennea”, per l’inizio del Gran Premio
Table A, Against the clock with jump off.
L’anno scorso sulla caput
mundi si scatenò l’inferno in termini di pioggia lampi e tempesta elettrica e
la gara fu sospesa e poi rimandata alla domenica.
Quest’anno alle ore 15 si è
disputata una simultaneità di eventi sportivi.
Due stadi attivi in parallelo.
Quello del calcio vedeva
svolgersi la partita Roma-Udinese, terminata col risultato di 3-1 allo Stadio
Olimpico.
Questa accadeva di fianco ed al di sopra dello Stadio dedicato a Pietro Mennea ove vinceva nel tardo pomeriggio, al jump off, la 24enne Evelina Tovek. Prima di addentrarmi però, più nello specifico della manifestazione equestre, motivo del mio scrivere, vorrei solo sottolineare che oggi si sono rincorse e sono state affiancate due realtà sportive che vivono e si nutrono di due verità concettuali in maniera diversa ed antipodica. Il calcio vive di rumori, di suoni, di tifo “da stadio” appunto, di boati, urla, prodotti da una folla, spesso invasata dall’entusiasmo , che grida, esultanza espressa in maniera confusa e caotica. Il mondo del cavallo e l’equitazione si nutre di silenzio, vive e si esprime con delicatezza, alla ricerca di calma, ordine, concentrazione, meditazione, il “nostro” pubblico sa che deve stare composto, fermo, talvolta senza respirare, non deve sbagliare l’attimo destinato all’applauso concesso solo a fine percorso per non disturbare il binomio impegnato nel momento agonistico. Il cavallo rifugge tutto ciò che è improvviso, esagerato, che spaventa, che rompe lo stato di mancanza di suoni da cui, per codice genetico, fugge per difesa. Oggi abbiamo “costretto” le creature del silenzio ad esprimersi in una categoria massima di salto ostacoli, insomma a gareggiare ad altissimo livello su di un campo difficilissimo, per boati e grida e urla e inni calcistici e vibrazioni poderose - si avvertivano dalla diretta Tv- e per noi che abbiamo seguito la gara in loco si sentivano le vibrazioni sul suolo, e non posso descrivere la sensazione da panico sopraggiunta all’urlo della tifoseria all’annuncio dei ben 4 goal segnati durante la partita. Temo che ci siano capitati il cavallo di Roges Yves Bost e quello di Marcus Ehning durante il jump off. Detto questo, non so come si possa fare ad ovviare ad una concomitanza, ma qualcosa andrebbe rivisto e verificato e riprogrammato perché questi due sport di pari passo non possono svolgersi.
Calcio ed Equitazione non possono svolgersi in contemporanea Due stadi, due sport troppo diversi da affiancare |
Questa accadeva di fianco ed al di sopra dello Stadio dedicato a Pietro Mennea ove vinceva nel tardo pomeriggio, al jump off, la 24enne Evelina Tovek. Prima di addentrarmi però, più nello specifico della manifestazione equestre, motivo del mio scrivere, vorrei solo sottolineare che oggi si sono rincorse e sono state affiancate due realtà sportive che vivono e si nutrono di due verità concettuali in maniera diversa ed antipodica. Il calcio vive di rumori, di suoni, di tifo “da stadio” appunto, di boati, urla, prodotti da una folla, spesso invasata dall’entusiasmo , che grida, esultanza espressa in maniera confusa e caotica. Il mondo del cavallo e l’equitazione si nutre di silenzio, vive e si esprime con delicatezza, alla ricerca di calma, ordine, concentrazione, meditazione, il “nostro” pubblico sa che deve stare composto, fermo, talvolta senza respirare, non deve sbagliare l’attimo destinato all’applauso concesso solo a fine percorso per non disturbare il binomio impegnato nel momento agonistico. Il cavallo rifugge tutto ciò che è improvviso, esagerato, che spaventa, che rompe lo stato di mancanza di suoni da cui, per codice genetico, fugge per difesa. Oggi abbiamo “costretto” le creature del silenzio ad esprimersi in una categoria massima di salto ostacoli, insomma a gareggiare ad altissimo livello su di un campo difficilissimo, per boati e grida e urla e inni calcistici e vibrazioni poderose - si avvertivano dalla diretta Tv- e per noi che abbiamo seguito la gara in loco si sentivano le vibrazioni sul suolo, e non posso descrivere la sensazione da panico sopraggiunta all’urlo della tifoseria all’annuncio dei ben 4 goal segnati durante la partita. Temo che ci siano capitati il cavallo di Roges Yves Bost e quello di Marcus Ehning durante il jump off. Detto questo, non so come si possa fare ad ovviare ad una concomitanza, ma qualcosa andrebbe rivisto e verificato e riprogrammato perché questi due sport di pari passo non possono svolgersi.
Ecco quando è venuto l'errore in barrage per Marcus Ehning che aveva fatto registrare il MIGLIOR TEMPO |
Detto questo, nessuno si
aspettava che vincesse la bionda e giovanissima Evelina Tovek su Castello 194,
castrone grigio Westfalen di 9 anni da
Cristallo. Ha stupito prima di tutto il suo netto in percorso base , che si è
andato ad affiancare a quelli di Harry Smolders su Don VHP Z e quello
perfettamente eseguito con la sua solita “classe e semplice perfezione” di
Marcus Ehning su Funky Fred. Sinceramente, chi scrive, vedendolo così ispirato
ed in giornata credeva fosse la giornata del cavaliere tedesco dai capelli
rossi e pregustava un barrage testa a testa con l’olandese Harrie che non
poteva sbagliare nulla. Ma tra di loro è arrivata, in punta di piedi , di
sorpresa la giovane svedese che ha per sorella una dressagista, Isabella, due
ragazze che appartengono ad una famiglia molto appassionata di cavalli. Il
percorso base aveva visto commettere errore da molti cavalieri quotatissimi:
Scott Brash, Lorenzo De Luca versione Halifax, il campione d’Europa Peder
Fredricson, Eric Lamaze, Roger Yves Bost ha avuto molte difficoltà su Sunshine
du Phar che ha deciso di andare a dare qualche consiglio ad un cameran in
curva, John Whitaker su Crumley si è ritirato…Alberto Zorzi, con Fairlight non
è riuscito a rientrare nei migliori 25 “non
sto bene!” ci ha detto al telefono “ Sono
ammalato e senza forze”. Nella notte il cavaliere veneto è stato colpito da
una pesante colica che non ci voleva proprio.
Altra strategia per Smolders: cercare e portare a casa il netto senza cercare il tempo! |
AL barrage entra per primo, in posizione poco
vantaggiosa perché senza riferimenti, Marcus Ehning spinge a caccia del tempo e
della precisione ma Funky Fred guarda un po’ troppo il blu del penultimo
verticale e scappa la barriera. Il tempo era 47.90, il migliore ovviamente.
Harry Smolders fa un altro tipo di ragionamento: cerca il netto e chiude con
52.43. Sembrava essere questa la zampata di un cavaliere che è in forma
straordinaria e che oggi con questo risultato vince a tavolino l’edizione 2017
del Global Tour. Ma arriva Evelina su Castello, che sinceramente “ben
sostenuta” al kiss and cry corner da un Henrik Von Eckerman molto attivo –
forse contemporaneamente faceva il tifo da stadio per la Roma !- ha chiuso con zero
fermando il cronometro a 50.71. “Sono veramente scioccata di questo meraviglioso
risultato” ha dichiarato in
conferenza stampa una incredula entusiasta
raggiante portacolori svedese,
” La mia strategia in campo? Devo essere sincera: nessuna in particolare. Ho solo montato come sempre e fatto affidamento sul fatto che il mio cavallo, che pure non è uno specialista della velocità, ha una falcata di galoppo molto ampia. Ed il che ci ha ovviamente aiutato.”
Nessuna strategia per Evelina. Solo montare come sempre! ma oggi la fortuna aveva scelto lei! |
” La mia strategia in campo? Devo essere sincera: nessuna in particolare. Ho solo montato come sempre e fatto affidamento sul fatto che il mio cavallo, che pure non è uno specialista della velocità, ha una falcata di galoppo molto ampia. Ed il che ci ha ovviamente aiutato.”
Domani alle 12.45 la gara 145/150 sempre against the clock, with jump
off.
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