“L’APPETITO VIEN MANGIANDO!” PAROLA DI GIORGIO NUTI
"Speriamo l'anno prossimo di eguagliare questa estate così ricca di soddisfazioni" Cit. Giorgio Nuti Photo di GIULIA IANNONE |
Abbiamo contattato telefonicamente Giorgio Nuti, al
ritorno dalla trasferta fortunatissima del
Campionato Europeo di Samorin, per raccogliere il suo commento, emozioni
e riflessioni su quanto accaduto in Slovacchia. Il giorno di ferragosto il
campione lombardo l’ha trascorso come sempre al lavoro, tenendo lezioni. Non si
ferma mai il nostro tecnico italiano!
Ecco cosa ci ha detto…
Intervista a cura di Giulia Iannone
Facciamo un bilancio di questa trasferta che si è
colorata di tanto oro e bronzo?
Si aspettava una prestazione del genere?
“ No, sicuramente così no! Però sapendo che i ragazzi
montavano bene …in qualche cosa speravo. Devo dire a questo punto: bravi ragazzi perché hanno montato bene. Sono
stati diligenti, puntuali agli allenamenti; bravi agli istruttori perché ho
lasciato loro spazio in campo prova per lavorare, sempre con la mia supervisione. Devo
dire : bravi a tutti! E’ stata una trasferta che meglio di così non sarebbe
potuta andare! A questo punto dico che sarebbe potuta andare meglio perché noi
nei children siamo partiti in tre. Perché si è fatto male il cavallo della
Martina Simoni e siamo rimasti in tre e abbiamo continuato la gara , senza
togliere nulla di merito, prendendo la seconda e la terza riserva, che sono state
bravissime perché la Giulia Bertolla
ha concluso con due netti nella Coppa delle nazioni dei children”
"Lorenzo Correddu ha seguito tutte le mie indicazioni. Ha fatto un barrage eccezionale" Cit. Giorgio Nuti |
Allora quando ha capito che la situazione stava
volgendo a favore dell’Italia?
“ I cavalli il primo giorno, ossia nella gara di
qualifica, hanno saltato tutti bene.
Perciò quando sei lì …l’appetito vien mangiando! Devo dire che i ragazzi ci
hanno creduto molto. Sono stati molto volenterosi. Tutto poi è venuto bene. Poi
ci siamo dovuti dividere io e Piero (Coata, ndr) perché lui ha continuato a
seguire gli junior ed io gli young
riders. Questi ultimi hanno montato veramente bene. Previtali ha avuto i
complimenti da Albert Voorn che è venuto a farli a me, perché ha fatto un giro
in Coppa davvero straordinario. Sono stati tutti bravi. Il secondo giorno
eravamo terzi ed ai ragazzi ho chiesto davvero di tenere duro per cercare di
mantenere il risultato. E così è stato. Ci siamo persi un po’ con i ragazzi
nell’individuale. Però voglio dire che non mi aspettavo nella categoria Young
riders dei percorsi così grossi e difficili. Credevo in percorsi interessanti
ma lì c’erano le larghezze le altezze c’era tutto, non mancava niente: la
riviera, la gabbia di fossi , linee contro linee…tutto!”
Abbiamo visto, grazie al web, molte immagini che
la ritraevano mentre parlava ai ragazzi. Dunque cosa ha detto loro per
motivarli in campo prova e prima delle gare più significative?
“ Li ho motivati all’inizio e nello stesso tempo tra un giro e l’altro…sa
quando andavano bene non c’era da motivarli troppo, ma solo da tranquillizzarli e concentrarli, quando
facevano degli errori nell’individuale, con qualcuno, mi sono anche inquietato perché cercavo ancora
un altro risultato essendo arrivati fino a quel punto, bisognava tentare il tutto e per tutto. Qualche
ragazzo ho dovuto riprenderlo. Qualcuno avrà pensato che invece di motivarli
volessi demotivarli! Ma non era così. Volevo reattività, uno scatto in avanti,
grinta, determinazione. Devo aver motivato bene, perché qualcuno, nella seconda
manche dell’individuale, ha fatto zero!”
Quale era il livello degli altri team e dei binomi
presenti al campionato e cosa l’ha colpita stupita impressionata di loro?
“ Il livello era buono! Mi ha colpito il numero delle
nazioni che c’erano! Negli young riders ho visto già lavorare come dei piccoli
professionisti. Lavorano con consapevolezza, la mattina escono, fanno 10 minuti di galoppo, sono dei ragazzi preparati. Mi sono rimasti
impressi anche alcuni cavalli. C’è stato il cavallo di un olandese e di uno
svizzero che saltavano molto bene e poi ho visto un cavallo di 18 anni che
saltava in categoria junior benissimo. “
Parliamo di queste due medaglie individuali Correddu
e Casadei. Cosa possiamo dire di loro? Se l’aspettava questa affermazione?
“ Ho creduto molto in tutti e due. Sono due talenti!
Giacomo Casadei è stato richiesto da Stefan Contier per andare a lavorare nella
loro scuderia! Questo sta a significare
che lo hanno già notato e fin dal primo giorno. Lorenzo Correddu ha fatto un
barrage che , mi sia consentita una battuta, forse avrebbe fatto fatica anche
Gianni Govoni “master of faster” in persona a prenderlo quel giorno! Ha seguito
tutte le mie indicazioni, è stato eccezionale. Giacomo (Casadei, ndr) è un
ragazzo che veramente non lo smuove nulla, freddo calcolatore, bello da veder
montare , sbaglia pochissimo. In un percorso lo hanno fermato e poi è dovuto
ripartire. Quando è risuonata la campana, dopo una decina di secondi, è dovuto ripartire dal muro – questo nella
Coppa- ed è rimasto freddo ed imperturbabile fino a fare zero penalità. Non è
da tutti!”
Parliamo della delegazione italiana. Citiamo tutte le
figure che hanno lavorato con te nel dietro le quinte?
“Vorrei cominciare citando il veterinario, il Dott.
Ugo Carrozzo che è stato molto bravo. Ha seguito tutto il tempo i cavalli. Sui
campi di gara l’ho visto veramente poco , è stato sempre dietro i cavalli dei
nostri ragazzi. Allora Marco Bergomi in
qualità di Capo Missione , Chef de
Equipe Stefano Scaccabarozzi al quale voglio esprimere un “bravo” perché da
quello che abbiamo visto ha fatto delle scelte giuste, Piero Coata era lì come tecnico ossia mi aiutava a lavorare nei campo prova visto
che molte gare si svolgevano in simultanea. Meno male che c’era lui ad aiutarmi
altrimenti o juniores o Young riders sarebbero rimasti soli per un momento,
certo con i propri istruttori di riferimento, ma senza tecnico federale.”
Questo 2017 è stato un anno pieno di lavoro, impegno
ripagato subito da due ori e due bronzi. Le aspettative per l’anno prossimo?
“ Sa, ho montato a cavallo per tanti anni! Dico
sempre che dopo il sole viene anche a piovere. Speriamo almeno l’anno prossimo
di eguagliare questa di estate. Sempre con tanto sole! “
"Ho fiducia nella strada che abbiamo intrapreso. Per l'anno prossimo bisogna concentrare le forze!" Cit. Giorgio Nuti Photo di GIULIA IANNONE |
Però possiamo dire che siete e siamo sulla strada giusta
anche con i giovani?
“ Dobbiamo dire grazie agli istruttori perché hanno
portato i loro allievi a questo campionato europeo davvero in forma. Io ho
fiducia nella strada che abbiamo intrapreso, per l’anno prossimo vorrei cercare
di rivolgere gli stages in maniera più
mirata a quelli che sono di interesse federale e dei papabili cavalieri di
interesse europeo. Dobbiamo concentrarci di più su questo tipo di allievi. Dobbiamo
disperderci di meno e lì subentra il ruolo di Piero Coata che sarà il tecnico che
si dedicherà ai binomi di secondo livello. Io dovrei dedicarmi più a quelli di
primo livello. Uno stage solo prima dei Campionati Europei è un po’ poco
bisognerebbe cercare di farne due o tre sempre agli stessi binomi. Bisogna
concentrare le forze. Spero di essere riuscito a far capire il ragionamento!”
Questa è la sua prima esperienza da tecnico? Come
l’ha vissuta?
“ Una volta ho fatto il Capo Equipe ad una squadra
senior però questa è la prima esperienza da tecnico! L’ho vissuta bene solo
alla fine ero un po’ cotto e stanco. Non sembra ma guardando il contapassi sul
telefono vedevo che al giorno ci facevamo dai 13 ai 14 km . Secondo mia moglie,
questa esperienza mi ha fatto bene! “
In chiusura di conversazione, può raccontarci
qualcosa che le è rimasto davvero impresso in maniera indelebile: una scena,
una immagine, un episodio, un momento speciale ed emblematico ?
“ Diciamo subito che la parola d’ordine di questa
“missione” a Samorin è stata “State in Campana”. Me lo diceva sempre Moretti ed
io ho chiesto a tutti i ragazzi di stare attenti e molto svegli! Quanto al momento indimenticabile posso dirvi
che Francesco Correddu è stato richiesto come cavaliere, in Germania, da Renè Tebbel mentre come ho già detto Giacomo
Casadei è stato notato da Stephan Conter che lo vorrebbe affiancare in scuderia
niente di meno chè a Daniel Deusser. Quelli che montano bene vengono chiamati
all’estero. Questo mi riempie di orgoglio per i nostri giovani talenti. “
Nessun commento:
Posta un commento