mercoledì 17 luglio 2024
LA VISITA INDIMENTICABILE ALL'ACCADEMIA TEDESCA DI VILLA MASSIMO
IL GIARDINO.SEGRETO DELL'ACCADEMIA TEDESCA DI VILLA MASSIMO.
Una visita da non dimenticare ...
Di Giulia Iannone
Sono passata davanti a questa Accademia Tedesca di.Villa Massimo, almeno per un mese. Andavo a fare delle visite e delle medicazioni ed essendo sempre in anticipo per essere puntuale, ho esplorato un pó i paraggi. Il mio segno zodiacale, quello del gemelli, è il più curioso, e mi porta ad osservare e ad indagare, ma questo edificio ha davvero una intensa energia. Sapete i luoghi chiamano, attirano, attraggono, chiedono di essere visitati per raccontare delle storie. Credo.che.mi abbia davvero chiamata. Ho un certo legame con la Germania, mia nonna era stata educata da una tata tedesca, nel.sonno.spesso parlava in tedesco e recitava Goethe, poi il dressage, la disciplina equestre di elezione, trae le sue origini tecniche in Germania, studio continuamente la tecnica, e gli stili dei maggiori cavalieri ed amazzoni di quella terra. Per me leggere accademia tedesca è come vedere un magnete! Il grande cancello d'ingresso con il portone ed il viale alberato parla di maestosità, ricorda le grandi case signorili di un tempo. Sbirciando poco alla volta ho.iniziato a fantasticare, su come fosse fatto all interno, cosa ci fosse dentro. Sembrava il Giardino.Segreto del famoso romanzo per ragazzi. Ma.in.quel caso la protagonista Mary trova la chiave in una buca, e sotto.una fitta vegetazione di edera trova la porta d'ingresso. Ma qui il grande portone è visibile. Come fare per entrare? Ho.usato.un metodo più moderno. Ho cercato il sito su internet, ho scoperto che l'Accademia organizza visite settimanali gratuite e una guida interna racconta la storia della villa. Ho scritto "sono affascinata dal giardino e dall'edificio, mi piacerebbe visitare la villa, come si può fare? ".... e mi hanno.inserito nella lista di visita. Dopo poco tempo mi hanno contattata e sono entrata. La.villa finalmente mi ha mostrato i suoi viali e tesori. Ha una storia bellissima e vi è una atmosfera toccante. Sa un pó dell epoca del Grand Tour, quando gli artisti mitteleuropei affascinati da Roma e dalla Bella Italia, accorrevano in massa per trarre ispirazione dalla cultura, arte e storia del nostro paese.
La cosa più intensa da notare?
Varcato il cancello è come passare un confine, si visita qualcosa di italianissimo, tenuto bene come una perla rara e maestosa, con la mentalità e la gestione ed il modus vivendi della Germania. Una Italia germanizzata. Tutto ordinato pulito preciso.
Fa impressione sinceramente.
Come esci e ti lasci alle spalle l' accademia sembra di tornare nel caos e nel disordine italiano, eppure della Germania non vi è il cielo grigio, la pioggia e la freddezza, ma l 'azzurro ed il verde del bel paese, i nostri profumi, la nostra vegetazione autoctona , i colori, i reperti dell'epoca romana disseminati per il giardino come ornamenti banali e scontati. 2 leoni meravogliosi eleganti e trionfanti sono sicuramente gli elementi più affascinanti.
Una strana sensazione.
Sembra che a Roma vi siano 24 di queste accademie.
Tutti vengono a studiarci a copiarci ad imitarci, a "rubare"un pezzettino di Roma da portare con sé in giro per il mondo.
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