Da un
giorno all’altro i proprietari di cavalli hanno visto ngare la possibilità di
accudire e curare i propri cavalli.
Photo courtesy Un cavallo in famiglia facebook page
Di Giulia Iannone
Abbiamo seguito con attenzione
l’associazione “Un cavallo in famiglia” che attraverso il proprio
quotidiano on line appunto, “Un cavallo in famiglia” diretto dal giornalista
milanese Glauco L.S Ricci, sta portando avanti
l’ "ottima e giusta" campagna in favore della riapertura dei
maneggi e soprattutto la giusta indicazione di riunire i proprietari ai propri
cavalli, da troppi mesi tenuti lontani dai propri reali riferimenti a due
gambe. Abbiamo contattato la redazione
di questa associazione, nell'intento di
sostenere l’ iniziativa e farla conoscere a più lettori:
Come nasce questa campagna ?
Come nasce questa campagna ?
La nostra campagna nasce dalle numerose richieste che ci sono arrivate
dai soci della nostra associazione chiamata “Ucif-Un cavallo in famiglia”, dai
nostri iscritti al gruppo facebook “Ucif”, dai nostri lettori del nostro
quotidiano on line: proprietari di cavalli, spesso piccoli proprietari, che da
un giorno all’altro, hanno visto negare loro la possibilità di accudire e
curare direttamente i propri compagni di vita e di sport. Il messaggio “ state
a casa” è stato preso alla lettera dagli enti equestri, soprattutto dalla
nostra federazione che, in buona fede, ha deciso di affidare i cavalli nelle
complete mani dei centri equestri, invitando i proprietari a non recarsi nei
centri se non per motivi indifferibili. Abbiamo evidenziato come il termine “ indifferibili”
fosse, secondo noi, largamente collegato al benessere dei nostri cavalli che,
pur con il grande impegno dei centri equestri, non poteva essere certamente
garantito mentre turnazioni controllate e sicure dei proprietari potevano
aiutare a perseguirlo”
A che punto siamo e quando i proprietari potranno recarsi di nuovo dai propri cavalli, qualcuno scrive sul web" ostaggi" nei maneggi?
A che punto siamo e quando i proprietari potranno recarsi di nuovo dai propri cavalli, qualcuno scrive sul web" ostaggi" nei maneggi?
“ Dopo petizioni, raccolte forme, articoli, post, lettere…finalmente
qualcosa si sta muovendo, per diversi motivi. Da una parte, ci sono centri
ippici allo stremo, dall’altra c’è una situazione sanitaria leggermente
migliorata e la forte spinta a un’immediata ripresa economica. La parola
“ostaggi” forse è troppo forte ma crediamo che tra poco si possa davvero
“liberare” di nuovo il nostro amore verso i cavalli, sempre nella massima
sicurezza”
"Anche per i proprietari, questa emergenza è stata una lezione: in futuro, si spera, andranno preferiti maneggi dove è garantito sempre il benessere anche con paddock, spesso assenti, purtroppo.” |
Quale sarà a vostro avviso la modalità "in sicurezza" per poter riaprire i maneggi: turnazioni?
“La federazione ha lavorato a un
protocollo in tal senso, ma già esiste il protocollo lavoratori del 14 marzo 2020,
emanato dal nostro governo in concerto con le parti sociali che rappresenta una
ottima base per la corretta gestione delle attività lavorative. Certamente,
nessun tipo di assembramento, dispositivi di protezione, disinfettanti e una
pre-sanificazione degli ambienti doverosa. Sarà una ripresa graduale nella
speranza di poter tornare presto alla vita di prima”.
Sarà utile mantenere una sorta di piano di sicurezza per emergenze simili future, giusto?
Sarà utile mantenere una sorta di piano di sicurezza per emergenze simili future, giusto?
“Assolutamente, come ogni fatto negativo,
anche questo ci lascerà una lezione utile per il futuro. Soprattutto nel nostro
mondo equestre, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro è sottovalutata,
nonostante ci siano precise legislazioni al riguardo. Inoltre, spesso, chi va a
cavallo, crede di essere immune da qualunque tipo di incidente o malattia: ne
sono un esempio, i cavalieri che montano senza casco. Anche per i proprietari, questa emergenza è stata una lezione: in
futuro, si spera, andranno preferiti maneggi dove è garantito sempre il
benessere anche con paddock, spesso assenti, purtroppo.”
Nessun commento:
Posta un commento