Abbiamo contattato al telefono, appena
rientrato dal North Carolina, il
Direttore sportivo della Fise, per un commento ed una prima impressione sul
Tryon Equestrian Center (USA) che sarà la sede dei Campionati del Mondo in
programma il prossimo settembre. Ci troviamo in North Carolina. La capitale è
Raleigh ma la città più grande è Charlotte. Geograficamente questo stato
americano – giusto per inquadrare - è
ubicato fra l’Atlantico ed i monti
Appalachi. È uno stato in gran parte agricolo e con una industria turistica
sulla riva atlantica e sulle montagne. Il centro- si legge sul sito web- è stato inaugurato nel giugno del 2014: vanta
12 campi di equitazione ed oltre 1200 box permanenti. Vi sono già all’interno
ristoranti, negozi, opzioni di alloggio, un campo da golf e club sportivo. La
futura espansione prevede un hotel resort da 180 camere, condomini ed
appartamenti, centro visitatori, complesso sportivo.
Ecco cosa ci ha raccontato Francesco
Girardi …
A
cura di Giulia Iannone
Le foto sono state gentilmente concesse
da Francesco Girardi
Quale è la sua prima impressione in merito agli
impianti del Tryon Equestrian Center?
“Si tratta di una opera molto grande, che ovviamente
va terminata. Tanti lavori devono essere ancora eseguiti. C’è in campo, un grandissimo dispiegamento di forze: si
lavora senza sosta, giorno e notte. Quindi abbiamo potuto visitare
un impianto in parte molto bello e molto grande che deve essere ulteriormente
completato”.
Di che zona dell’America si tratta?
“Attorno al Tryon International Equestrian Center c’è
davvero poco, è campagna e spiccano delle coltivazioni di mele. La definirei
una “oasi nel deserto”. La città più vicina è Charlotte dove è sito
l’aeroporto, sarà distante circa un centinaio di km. Dentro al Centro Equestre, dovete immaginare
Arezzo moltiplicata per 10, con delle potenzialità di espansione enorme. La
parte dolente del Centro Equestre sono gli alberghi. L’organizzazione aveva
promesso di costruire delle strutture già all’interno, invece credo che per quest’anno non ce la
facciano. Quindi la location è carente di alloggi per atleti, probabilmente in
occasione dei mondiali saranno smistati in alberghi diversi e distanti forse 30
minuti di macchina”.
"Il percorso del cross country si sviluppa a 3- |
A cosa ha potuto assistere nei giorni della sua
permanenza?
“ Era in programma un Eventing test Event ed una
prova di volteggio. Ci saranno due grandissime arene. Una è già costruita e si
chiama “ Morris” , in mezzo c’è una impalcatura temporanea che diventerà una
enorme tribuna ristorante che darà sull’altra arena, dove organizzeranno invece
il salto ostacoli ed il dressage. Quindi nell’arena Morris faranno la prima
settimana il concorso completo e
dall’altra parte dressage, nella seconda settimana, nell’arena Morris ci sarà il paradressage e nell’altra il salto
ostacoli. Nella stessa settimana sono occupate tutte e due le arene, con questa
struttura centrale ( che non è finita) strategica, che si affaccia su entrambe
le arene.”
Parliamo della qualità del terreno… il pensiero va
principalmente a quello della prova di cross country. Cosa possiamo dire?
“L’Arena destinata al dressage ed al salto ostacoli
si presenta con materiale moderno: sabbia silicea. Il percorso del cross
country si sviluppa a 3-4 km
dal Centro Equestre, gira tutta attorno ad un laghetto, ed in origine nasceva
come campo da golf. Quindi è caratterizzata da dolci pendenze. Invece, la parte
finale, che porterà dentro l’arena del salto, presenta oggi una pendenza molto
ripida. Ma la stanno modificando e smussando. Credo che la parte finale del
cross sarà molto faticosa però non sappiamo ancora con che tipo di pendenza si
presenterà perché la stanno costruendo. Il terreno sembra essere buono. La
notte ha piovuto e la mattina aveva assorbito bene l’acqua. Il problema ,
essendo vicino all’Atlantico, è che non si può stabilire perfettamente il tipo
di clima. E’ molto variabile, è tipo l’Irlanda. “
Cosa l’ha colpita, pensando che l’America fa sempre
le cose in grande ed è sempre originalissima?
“ Il dispiegamento di macchine e forze umane messe in
campo per la costruzione dell’impianto per i Mondiali. Siamo a 5 mesi
dall’evento, ed è ancora tutto work in progress! L’impresa, capiamo bene, non è
finalizzata solo ai WEG 2018 ma a creare un Centro equestre pari, per dimensioni
e qualità, a Wellington, con un fattore clima diverso. Wellington è attivo solo
nel periodo invernale perché in estate fa troppo caldo, invece Tryon è
migliore. L’impianto dovrebbe emulare e riproporre il più famoso di Wellington.
Sfarzo, ricchezza, grandi capitali che per noi europei sono impensabili. Tutto
grandioso e imponente”
"coloro che avranno la fortuna di essere selezionati, potranno vivere una esperienza impareggiabile in un paese giovane, vivace, brillante, pieno di soluzioni e strategie nuove.” |
Altre difficoltà concrete, oltre clima ed alloggi?
“ Il clima è una variabile, direi. La difficoltà sta
nel non poterlo prevedere. Per noi Italiani il problema maggiore è rappresentato dal viaggio, i cavalli saranno in quarantena, lì
c’è tutta una area riservata, dove staranno in osservazione per 40 ore senza poter uscire dalla zona
dedicata: sono state preparate due grandi scuderie attaccate, dove i cavalli
potranno camminare al passo, l’accesso sarà riservato solo ai groom e verranno
fatte tutte le analisi ed i controlli del caso. Gli Americani sono attentissimi
. Quanto all’organizzazione, basandoci
sul Weg Test cui abbiamo assistito, credo vada perfezionata! La struttura è
molto bella ma l’organizzazione va collaudata. Noi in Europa abbiamo un sistema
molto preciso e puntuale, e non siamo secondi a nessuno. Ci sono poi delle
difficoltà oggettive: i cavalli viaggiano in aereo, con un peso prestabilito
per i bagagli in termini di cassoni. L’organizzazione deve preoccuparsi di
fornire tutto ciò che non è stato
possibile portare: tipo forche, secchi, carriole…per noi è una trasferta molto
complicata ed onerosa. Però coloro che avranno la fortuna di essere
selezionati, potranno vivere una esperienza impareggiabile in un paese giovane,
vivace, brillante, pieno di soluzioni e strategie nuove.”
Tutto il materiale fotografico e video raccolto, in questo WEG TEST, come sarà divulgato?
“ Faremo subito una riunione, con i cavalieri e
tecnici del completo, la settimana
prossima, durante l’Internazionale di Vairano. Proietteremo i video e poteremo
le informazioni più utili che abbiamo raccolto e che ci sono state fornite, ad esempio, le vaccinazioni richieste per la trasferta.”
Chi sono i cavalieri interessati a queste “WEG info”?
“ Tutti i cavalieri qualificati al Mondiale come
prima tranche, andando avanti saranno quelli presenti nella long list e alla
fine nella short list finale. Le fasi sono tre. Ad oggi noi abbiamo un gruppo
di cavalieri qualificati, nel completo, ad esempio, sono tutti coloro che hanno
terminato un CCI3* per la qualifica, per il salto ostacoli sono quelli presenti
nella prima lista dunque 12 cavalieri. Ora a mente faccio fatica a ricordare i
nominativi, comunque il concetto è chiaro”
"Faremo subito una riunione, con i cavalieri e tecnici del completo, la settimana prossima, durante l’Internazionale di Vairano e daremo le informazioni raccolte durante la trasferta in america" |
Giusto una piccola curiosità: Lei in carriera a
quanti campionati del mondo ha assistito o preso parte?
“ Non tanti. Ho assistito a Roma 1998. Come cavaliere
ho preso parte ad Olimpiadi ed Europei. Consideriamo però, che l’Italia ha
iniziato tardi a presentare una rappresentativa ai campionati del Mondo,
soprattutto in concorso completo. La mia esperienza come atleta è stata
principalmente in completo, e devo dire che schierare una squadra azzurra non è
facile in questa disciplina. I WEG sono la gara dei professionisti, la più
grossa che c’è, superiore ad Olimpiade ed Europeo. In questa gara bisogna avere
atleti da poter mandare e non è sempre stato così”
C’è qualcosa in particolare, di questo WEG TRYON
EVENTING TEST, che le è rimasto impresso?
“ Le macchine, sinceramente! Gli Americani hanno dei pick up enormi, che da
noi non sono nemmeno commercializzati, della Ford, con due ruote dietro… ma
qualcosa di gigantesco. Attaccano un trailer –anch’esso gigantesco che è grande
come un nostro van- e gli equestri girano con questi veicoli. Una immagine
indimenticabile per forza, perché da noi è impensabile, ma credo che non esistano neanche delle strade
così grandi, dove far circolare dei
veicoli del genere!”
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