“ SE NON CAMBIA NULLA, NEL 2017 LA SQUADRA ITALIANA DI SALTO OSTACOLI
PUO’ESSERE UNA DELLE PIU’ FORTI AL MONDO ! ”
"Antonio ha avuto una escalation in questo anno agonistico incredibile. La vittoria in Austria giunge come giusta ricompensa" Un momento della premiazione. Photo courtesy Gianni Govoni facebook page |
A cura di Giulia Iannone
“The Master of faster” in chiusura di stagione fa un
bilancio dell’anno 2016, parlando dell’escalation tecnica del suo cavallo di
punta Antonio, di quanto sia riuscito a comprenderlo ancora meglio dal punto di
vista psico- emotivo.
Programmi ed obiettivi agonistici per l’inizio
dell’anno 2017…
Possiamo fare un commento dopo la vittoria in Gran
Premio a Salisburgo. Se l’aspettava?
“ Non me l’aspettavo proprio di vincere però ci
tenevo a fare una buona prova. Credo che Antonio ha raggiunto un livello
atletico e di preparazione che mi dà la possibilità di affermare che si è
meritato a pieno di vincere. L’ho
preparato molto bene per la fase saliente di questa gara. Il primo giorno ho
fatto una gara tranquilla, mentre la domenica gli ho chiesto di impegnarsi al
massimo.”
Da chi si guardava in questa competizione oppure ha
fatto la sua gara senza pensare agli altri?
“ Devo dire che la fase importante è stata
rappresentata dal barrage. Ero quarto ad entrare in barrage. Ho visto che dopo
di me c’era Annina Zuger, l’amazzone svizzera che poi è arrivata seconda, abbastanza veloce
perché ha un buon cavallo di nome Louis . Invece quelli più veloci che mi
facevano più paura erano quelli prima di me. Ma poi ho visto che hanno chiuso
con 4 e qualcosa del genere sicchè ho eseguito un barrage tirato ma non
spingendo fino alla morte! Ho pensato di controllare un po’ la gara senza
esagerare e si è rivelata la scelta vincente. Mi sono detto che avrei potuto
agguantare il primo o la seconda posizione e con questo pensiero ho affrontato
il jump off. “
Dunque quando ha vinto e si è trovato sul podio è
stato qualcosa di inaspettato?
“ Inaspettato… però credo che il mio cavallo Antonio
quest’anno se lo merita, per l’escalation che ha fatto. Credo che abbia chiuso
la stagione in maniera appropriata e assolutamente meritata”
E’ tempo di bilanci perché sta per finire il 2016.
analizziamo questa annata di gare. Noi abbiamo cominciato a parlare da quel
magico campionato italiano che le ha aperto tante porte. Si ricorda? Da allora
sono successe tante cose molto significative. Ci racconta il suo pensiero?
“ Sono molto contento di questo cavallo Antonio! Ero
partito a fare gli indoor un anno e mezzo fa e vedendolo adesso non posso se
non affermare che ha fatto passi da gigante. Però credo che sia stato aiutato
anche da Roberto (Arioldi, ndr) il quale mi ha dato la possibilità di provare
il cavallo ed ha creduto nel binomio Antonio-Gianni Govoni, in più credo che la
squadra italiana del salto ostacoli stia vivendo un momento molto favorevole.
Da quando monto non credo di ricordare un momento così positivo! Sono sincero.
Funziona tutto, la squadra soprattutto. Roberto Arioldi si è dimostrato ancora
una volta un ottimo tecnico ed ha riunito di nuovo la squadra insieme. Siamo
tutti molto vicini quando siamo in concorso. Credo che se non succede niente…
secondo me … incrocio le dita mentre lo dico…. L’anno prossimo possiamo essere
una delle squadre più forti al mondo. Credo che Roberto l’anno prossimo abbia
due buone prime squadre. Ripeto se non cambia niente tipo infortuni o vendite
di cavalli o cose del genere. Ci sono davvero molte buone possibilità in questo
senso. “
Antonio è migliorato tantissimo. Noi ce ne accorgiamo
visivamente dall’esterno, ma vorremmo da lei la conferma e una indicazione
precisa. E’ migliorato ma in che modo?
“ E’ un concetto che va inquadrato ad ampio raggio.
E’ migliorato in tante cose. Innanzitutto è un cavallo che adesso conosco direi
a fondo, dopo un anno e due mesi di lavoro con lui. E’ fondamentale come si
gestisce a casa: non va stressato. In campo gara è bravissimo e molto preciso.
In campo prova è particolare. Va detto che è un cavallo di sangue quindi a casa
è difficile saltare. Va maneggiato con grande cura ed attenzione, ma posso dire
che ho, a questo punto, il grande
vantaggio di conoscerlo e comprenderlo molto bene. Ho capito come va preso. Non
va preso assolutamente con la forza. Va molto tranquillizzato, calmato,
ricercata la collaborazione. Bisogna definire un punto di incontro e da lì
creare confidenza e sinergia. Anche nel lavoro in piano è migliorato molto. Il
problema ribadisco è cercare di presentargli il lavoro con leggerezza, come una
cosa piacevole. Lui è caldo e tende ad arrabbiarsi. Ma si già nel lavoro in
piano, questo cavallo di carattere, inizia a decontrarsi. Sono dei cavalli
particolari, bisogna stargli ogni giorno vicino e vanno compresi a fondo.
Studio molto e tendo ad immagazzinare l’esperienza fatta durante l’anno. Cerco
di unire tutte le tessere del puzzle selezionando tutto ciò che ha funzionato e
scartando tutto quello che è risultato dannoso. Così facendo creo ed inanello
una sequenza metodologica per inquadrare un cavallo. Io faccio così!”
Non vogliamo fare torto agli altri cavalli che lei
monta. Quindi descriviamo insieme l’anno di Winn Winn e di Larbraker. Ci parli
anche di loro?
“ Allora ricordiamo che Winn Winn l’ho ricomprata a
giugno. Era una cavalla che montavo io già 3 anni fa. Poi è andata in America
con un ragazzo ed ha fatto un po’ di gare. Il ragazzo non era molto contento, e
dato che era stata messa in vendita, l’ho ricomprata insieme al mio socio
olandese Bart Gommeren ed un mio caro amico italiano che è Antonio Salvo. Mi
serviva un altro cavallo per affiancare Antonio e dargli un po’ di fiato.
Purtroppo quest’anno ancora non l’ho potuta sfruttare al massimo , ossia non sono riuscito a fare qualche gran premio o piazzamento in
classifica. Per adesso non ce l’ho fatta
perché volevo ancora testare Antonio bene ed avere ancora un po’ più di
conferme da Antonio. Forse con Winn Winn ho un po’ esagerato nelle gare a tempo
ed a tirare un pochino le gare. L’anno prossimo, dato che già conosco Antonio e
so come prenderlo, credo di poter sfruttare lei meglio, sicuramente, rispetto a questi 6 mesi fatti nel 2016. Larbraker
è un cavallo di tantissimi mezzi, tanta tanta potenza. Un cavallo bravissimo.
Non ho fatto tanto con lui in questa stagione . Ma credo che il cavallo, per il
passato che ha avuto, ha solo ricevuto benefico effetto da una situazione di
calma senza fare troppi concorsi. Credo che sia un cavallo che mi può essere
utile. Lo definirei un po’ un jolly : può fare tutto tipo gare a tempo, la gara grossa…un po’ di tutto! “
Adesso ci sarà una pausa per le festività natalizie.
Quindi un break e poi come si riprende?
“ Mi piacerebbe molto fare a metà gennaio Basilea con
Antonio e Winn Winn. Poi vorrei fare Amsterdam a fine gennaio e poi vorrei
lasciare i cavalli un po’ tranquilli a febbraio ed iniziare con gli outdoor ad
Arezzo”
Le rivolgo una
richiesta particolare. Vuole fare un augurio speciale ai nostri cavalieri
lettori, dando un consiglio su come gestire i
cavalli durante questa pausa natalizia. Noi pensiamo sempre a noi
stessi. Invece come possiamo stare vicino ai nostri compagni di sport ,
tenendoli bene e alleggerendo il lavoro?
“ Il mio break dura circa due settimane. Magari non
li monto. I cavalli lavorano alla corda, vanno in paddock , li metto liberi
in maneggio, vanno in passeggiata, cerco un po’ di allontanare la mente dagli
sforzi, dal lavoro, dai concorsi, dai viaggi. Per un cavallo atleta che
sostiene una vita frenetica, credo sia importante. Lo faccio io e lo facciamo
in molti. Auguri a tutti voi, ed ai Vostri cavalli!”
Gianni Govoni nella splendida foto di Michael Graf per Gianni Govoni "Antonio è un cavallo che non va stressato. va maneggiato con cura ed attenzione" |