Eccoli Simone e Luca Coata rispettivamente su Cannavaro 17 e Quite Beauty |
Il commento di Luca e Simone
Coata di ritorno rispettivamente dallo Csi 5 *W e dallo CSI 2* di Verona , Fieracavalli.
Simone Coata : “Avrei potuto avere accesso al
Gran Premio di Domenica, visto che poi sono rimasti 3 posti vuoti ed hanno
disputato la categoria in 37 partenti ”
A cura di Giulia Iannone
Ha vinto la categoria 140
gold , “against the clock” di venerdì 11 novembre, Luca Coata in sella a Quite
Beauty, cavalla italiana del 2005 da Quite Easy x Estasy della Mezzaluna, con
il tempo di 54.85 con il quale si è lasciato alle spalle Ernesto Vacirca su
Ultimo FS con 54.96 e Giovanni Lucchetti su Bella Strade con 55.5 e Giampiero
Garofalo su Duarte con 55.86. In occasione di questo magnifico podio ha
dichiarato il cavaliere romano “Quite è
stata veloce e precisa e , come un anno fa , mi ha regalato una vittoria qui a
Verona! È sempre bello far suonare l'inno, farlo suonare in questo prestigioso
contesto agonistico ancora di più”. Più che positivo il bilancio per il minore dei
Fratelli Coata sulla 118ma
Fieracavalli in generale “Partecipare alla
manifestazione di Verona è sempre bello
ed emozionante. Sicuramente è una
location particolare ed il numeroso
pubblico che gremisce le tribune riempie di energia e di carica emotiva utile
alla performance di gara. Sono contento di come è andata la trasferta e di come
abbiano saltato i miei cavalli ossia Crandessa impegnata nello CSI under 25 nello stesso campo in cui si è
disputata la World Cup ;
Carito e Quite Beauty, di cui ho già accennato in esordio, impegnati nel Fixdesign CSI 2* !”
Significativa anche la
prestazione di Simone Coata, il primo genito di Piero Coata , che nell’occasione ha portato lo
storico baio oldenburg Cannavaro 17, poi
LB Castello il baio di 11 anni e “Last but not least” la grigia italiana di 9 anni Luce Luce,
cavalla con la quale si è guadagnato ad ottobre sul campo di Arezzo
, di diritto, il lasciapassare per Verona vincendo il Campionato riservato al cavallo
italiano degli 8 e oltre,. Ecco cosa ci ha detto Simone Coata sulla sua Verona
2016 “quello del Veneto è sempre un
concorso cui teniamo molto. E’ l’unica tappa di Coppa del Mondo che c’è in
Italia insieme a Piazza di Siena, cui poi da due anni a questa parte si è
aggiunta anche la Tappa
di Global Tour allo Stadio dei Marmi sempre di Roma. Una delle tre grandi
manifestazioni equestri a cinque stelle che
ospitiamo in Italia. I cavalli
che ho montato nell’occasione hanno saltato tutti bene: Cannavaro è stato un
po’ sfortunato perché porta a termine le due gare grosse con un errore, il chè
si poteva evitare soprattutto nel piccolo Gran Premio. In questa gara avevo
deciso di fare 8 tempi andando verso
quel falso largo che veniva dopo la doppia gabbia: evidentemente non ho preso abbastanza spazio e
siamo arrivati 20 cm
più vicino di quello che serviva! Secondo me si poteva evitare calcolando che
c’erano solo 6 o 7 netti in quella gara, sarebbe stato un buon piazzamento. Gli
altri due cavalli hanno saltato bene, Castello fa un errore sull’ultimo durante
la gara di apertura, e poi conclude al
settimo posto nella ’50 di sabato. Luce Luce è nona nella ’50 di venerdì,
sabato termina settima nella ’50 a Tabella C, poi domenica commette un errorino
sul Jolly ma ha saltato bene! I miei cavalli sono stati bravi non posso dirgli niente!”
Con poche parole, quasi una pennellata, ci siamo fatti delineare da Simone Coata i tratti salienti dei tre cavalli con i quali sta gareggiando negli ultimi tempi “Cannavaro è il cavallo che conosco meglio e che ha tutti i mezzi per saltare a questo livello. Nelle arene un po’ strette come può essere quella di Verona ed in generale negli indoor lui può fare più fatica però può saltare la categoria più grande in programma, non rappresenta un problema per lui; LB Castello è un cavallo con cui scendo in campo da 5 concorsi, stiamo ancora conoscendoci e spiegandoci per questo motivo secondo me il baio da Contender si è comportato molto bene: la gara di sabato in cui è arrivato settimo era una gara difficile e poi c’è Luce Luce...che dire! Mi stupisce ancora ogni volta! Il fatto che è migliorata così tanto in breve tempo , che ha vinto il Campionato degli 8 ed oltre, che è entrata a Verona in un ambiente che le poteva risultare problematico e denso di elementi fastidiosi ed invece il primo giorno si piazza subito nella ’50 e poi continua a saltare bene tre giorni, mi fa sorgere la curiosità di vedere e scoprire dove potrà arrivare l’anno prossimo. Lo vedremo andando avanti.” Giunto a Verona con tre cavalli ben preparati ed il morale abbastanza alto, Simone Coata ha aggiunto “Anzi! Secondo me si poteva anche partecipare al Gran Premio visto che poi sono rimasti tre posti vuoti perché c’è stato un regolamento alla base che non ci consentiva di gareggiare. Penso che succeda solo in Italia. Spiego meglio: in Gran Premio di Coppa del Mondo si parte in 40. Nel Gran Premio di Coppa del Mondo disputato in Italia e precisamente a Verona siamo partiti in 37. Una cosa del genere capita solo in Italia. Penso , con modestia ed umiltà, che il mio cavallo, la cavalla di Paolo Paini, di Davide Sbardella ad esempio e non so chi altro... avrebbero potuto disputare il GP di domenica. Magari senza fare 0, terminando con 4 o 8...ma sempre in gara ad un Gran Premio di Coppa del Mondo che si disputa in casa nostra. “ I tre cavalli di Simone Coata si erano preparati prendendo parte al GESE di Bologna - Circuito di Crescita tutti e tre chiudendo senza alcuna penalità , dimostrando di essere in forma e pronti per la tappa del Nord Italia. Nelle due settimane prima di Verona un lavoro sempre di condizione svolto in serenità e tranquillità. Momento di verifica, inoltre, con il tecnico Giorgio Nuti, che ciclicamente si reca alla scuderia “ I pioppi” di Campagnano per una supervisione ed un confronto tecnico. Niente più di questo perché ha detto il cavaliere trentenne” quando i cavalli stanno bene sono collaborativi e confidenti e amano il proprio lavoro, non c’è bisogno di fare cose particolari”. In aggiunta a ciò, il cugino di Stefano Brecciaroli ha voluto aggiungere una riflessione equestre ”al momento non me ne ero accorto.
Ma durante la preziosa lezione che sono riuscito a farmi fare dal grande campione neozelandese di completo Andrew Nicholson, ho inquadrato meglio un concetto tecnico molto profondo e significativo, un dettaglio che fa la differenza in percorso, che già mio padre Piero e Giorgio Nuti mi avevano sempre ripetuto in precedenza, e chissà perché sono riuscito a focalizzarlo con Nicholson. La sensazione ed il concetto di stare dietro al cavallo, con il cavallo ben avanti alle gambe. Una situazione che ho fatto sempre fatica ad esprimere con continuità. Certo ci devo pensare ogni volta, ma in questo periodo sto riuscendo – speriamo di mantenere la concentrazione giusta- a montare stando dietro al cavallo!”
" Quando i cavalli stanno bene sono confidenti e collaborativi, non c'è bisogno di fare cose particolari" Simone Coata su LB Castello |
Con poche parole, quasi una pennellata, ci siamo fatti delineare da Simone Coata i tratti salienti dei tre cavalli con i quali sta gareggiando negli ultimi tempi “Cannavaro è il cavallo che conosco meglio e che ha tutti i mezzi per saltare a questo livello. Nelle arene un po’ strette come può essere quella di Verona ed in generale negli indoor lui può fare più fatica però può saltare la categoria più grande in programma, non rappresenta un problema per lui; LB Castello è un cavallo con cui scendo in campo da 5 concorsi, stiamo ancora conoscendoci e spiegandoci per questo motivo secondo me il baio da Contender si è comportato molto bene: la gara di sabato in cui è arrivato settimo era una gara difficile e poi c’è Luce Luce...che dire! Mi stupisce ancora ogni volta! Il fatto che è migliorata così tanto in breve tempo , che ha vinto il Campionato degli 8 ed oltre, che è entrata a Verona in un ambiente che le poteva risultare problematico e denso di elementi fastidiosi ed invece il primo giorno si piazza subito nella ’50 e poi continua a saltare bene tre giorni, mi fa sorgere la curiosità di vedere e scoprire dove potrà arrivare l’anno prossimo. Lo vedremo andando avanti.” Giunto a Verona con tre cavalli ben preparati ed il morale abbastanza alto, Simone Coata ha aggiunto “Anzi! Secondo me si poteva anche partecipare al Gran Premio visto che poi sono rimasti tre posti vuoti perché c’è stato un regolamento alla base che non ci consentiva di gareggiare. Penso che succeda solo in Italia. Spiego meglio: in Gran Premio di Coppa del Mondo si parte in 40. Nel Gran Premio di Coppa del Mondo disputato in Italia e precisamente a Verona siamo partiti in 37. Una cosa del genere capita solo in Italia. Penso , con modestia ed umiltà, che il mio cavallo, la cavalla di Paolo Paini, di Davide Sbardella ad esempio e non so chi altro... avrebbero potuto disputare il GP di domenica. Magari senza fare 0, terminando con 4 o 8...ma sempre in gara ad un Gran Premio di Coppa del Mondo che si disputa in casa nostra. “ I tre cavalli di Simone Coata si erano preparati prendendo parte al GESE di Bologna - Circuito di Crescita tutti e tre chiudendo senza alcuna penalità , dimostrando di essere in forma e pronti per la tappa del Nord Italia. Nelle due settimane prima di Verona un lavoro sempre di condizione svolto in serenità e tranquillità. Momento di verifica, inoltre, con il tecnico Giorgio Nuti, che ciclicamente si reca alla scuderia “ I pioppi” di Campagnano per una supervisione ed un confronto tecnico. Niente più di questo perché ha detto il cavaliere trentenne” quando i cavalli stanno bene sono collaborativi e confidenti e amano il proprio lavoro, non c’è bisogno di fare cose particolari”. In aggiunta a ciò, il cugino di Stefano Brecciaroli ha voluto aggiungere una riflessione equestre ”al momento non me ne ero accorto.
Ma durante la preziosa lezione che sono riuscito a farmi fare dal grande campione neozelandese di completo Andrew Nicholson, ho inquadrato meglio un concetto tecnico molto profondo e significativo, un dettaglio che fa la differenza in percorso, che già mio padre Piero e Giorgio Nuti mi avevano sempre ripetuto in precedenza, e chissà perché sono riuscito a focalizzarlo con Nicholson. La sensazione ed il concetto di stare dietro al cavallo, con il cavallo ben avanti alle gambe. Una situazione che ho fatto sempre fatica ad esprimere con continuità. Certo ci devo pensare ogni volta, ma in questo periodo sto riuscendo – speriamo di mantenere la concentrazione giusta- a montare stando dietro al cavallo!”
Subito dopo
Verona, Simone Coata assieme al fratello Luca,
scenderà in campo a Cattolica in un concorso nazionale, e poi terminerà
la stagione 2016 con il quattro stelle di Salisburgo.
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