"Non me l'aspettavo proprio di vincere questo campionato, ma ho lavorato tanto per arrivare fino a qui!" Photo courtesy Matilde Piovani |
UNA VITTORIA INASPETTATA:
” Ho pensato
solo a fare la mia gara, tranquillamente
e nel modo giusto”
A cura di Giulia Iannone
E’ Matilde Piovani la nuova
campionessa italiana di completo per la categoria junior in sella a Qilkeny
M’Aurea , castrone sauro sella francese
del 2004 da Corland. Sale sul gradino più alto del podio con 48.70 punti
negativi complessivi, lasciandosi alle sue spalle Gaia Mazzocchi su Quenji de
Beny con 49.10 pn e al terzo posto Allegra Ragaini su Athina Quandolyn con il
punteggio negativo finale di 49.20 pn.
Confusa, felice emozionata e
disorientata con la medaglia d’oro al collo, Matilde ha subito dichiarato “Sinceramente non me l’aspettavo proprio
perché prendevo parte ad una gara una stella solo per la terza volta e si
trattava del mio primo internazionale in carriera , con un cavallo che non
monto neanche da tanto, solo da gennaio. Capite bene quando dico che non mi
aspettavo di arrivare così bene tanto da centrare l’obiettivo! Per me chiudere
la gara tra i primi 10 sarebbe stato un
ottimo risultato stagionale. Comunque ho lavorato tanto per arrivare fino a
qui. Il mio sauro sella francese è molto bravo nel cross country e nella prova
di concorso, mentre, in dressage, se non lavori molto e cerchi di fare un lavoro
molto pulito, non prende punti perché non è un soggetto dotato di grandi movimenti. Quindi con il mio istruttore,
Stefano Busi, abbiamo lavorato tantissimo per riuscire a migliorare. Infatti
sono riuscita a portare a termine un rettangolo trovandomi in decima posizione.
Posso ritenermi abbastanza soddisfatta della prova perché io ed il mio cavallo
abbiamo eseguito una buona prova, il
lavoro in rettangolo è stato pulito, non straordinario ma considerando le
caratteristiche del cavallo, mi reputo più che soddisfatta. Ero decima nella
gara internazionale e sesta nell’ottica
del campionato. Ho pensato che sarei potuta arrivare più vicina al podio,
quarta o terza magari , poiché Qilkeny è
molto forte in cross country e si comporta bene in salto ostacoli. Dunque si
trattava di fare la mia gara tranquillamente e nel modo giusto. ”. Così la
Piovani , decima dopo il dressage con 48.30 punti negativi ed
una percentuale del 67.80, ha affrontato
la prova del cross country grazie alla quale è risalita al quarto posto con
netto agli ostacoli ed una lievissima sbavatura di tempo. “ Sono partita per il cross con un po’ di
ansia, che c’è sempre, ma al contempo abbastanza tranquilla perché il mio
cavallo si trasforma in una macchina in campagna. Posso tranquillamente
concentrarmi sul percorso e posso pensare a montare bene perché lui se lo punti
su un salto... non lo togli neanche a morire!” In merito ad una descrizione più tecnica e
puntuale del percorso di cross country a Ravenna, questa la puntuale
spiegazione dell’allieva di Stefano Busi “partiamo
da un presupposto che il cavallo che monto è molto lungo. Questo comporta che
io debba stare un po’ attenta, se ci sono delle combinazioni un po’ strette,
a girare su tutte e due le mani perché se no rischio di uscire. Sinceramente mi aspettavo un cross
più grande! Non ho trovato difficoltà ad eseguire il giro, mi è sembrato molto
facile. Per il tempo posso dire che sono uscita di un secondo, quindi
semplicemente deve essere venuto un
salto più vicino del solito. Il cavallo ha ripreso subito il fiato, non ha
avuto alcun problema, ha saltato in campagna senza sforzo. Quindi ripeto, mi
aspettavo qualcosa di più grande, non ho trovato difficoltà!” .
La prestazione della seconda giornata di gara del campionato, fa balzare il binomio dal sesto al terzo posto, ed è stato forse, in quel momento, che ha iniziato a farsi strada nella mente della giovane allieva del Pony Club Montevecchio, il pensiero di poter essere concretamente sul podio” certo! A questo punto mi sono resa conto di essere molto vicina” ha esclamato al telefono Matilde trasmettendo grande gioia perché la voce si è fatta calda e piena di orgoglio” ovviamente prima della prova di concorso l’ansia non era quella solita! Era molto più forte! Però sono riuscita a controllare bene il mio stato emotivo e questo è stato frutto di un altro grande progresso che ho fatto perché l’ansia è stata sempre il mio punto debole. Non riuscivo proprio a controllarla in passato, invece con questa gara mi sono resa conto di essere cresciuta e maturata. Ad ogni modo, quando entro in campo mi isolo, faccio la mia gara! Quanto al cavallo saltava magnificamente. In campo prova Stefano mi ha messo i salti bassi perché Qilkeny si sparava troppo per aria, il chè mi ha fatto partire sicura perché sarebbe bastato montare bene e concentrata. Sapevo che il mio cavallo non avrebbe toccato alcun ostacolo. Come di solito non fa! Ho fatto il mio percorso che era alto il giusto, a mio avviso era1 metro
e 15 un po’ pieno però giusto per un campionato italiano. Le misure delle linee
erano tutte regolari, c’erano un po’ di linee spezzate ...forse bisognava
prestare molta attenzione all’ultimo salto, il numero 10, che era un verticalino molto vuoto e magari il
cavallo si sarebbe potuto un po’ distrarre perché in fondo scorgeva il campo
prova ...però niente di troppo difficile o insidioso!”. Alla fine la presa di coscienza della prima
posizione, ecco la descrizione di quel momento “ Gaia, tra l’altro mia compagna di scuderia, (Mazzocchi, ndr) che occupava la prima
posizione provvisoria, ha commesso un
errore. Mi sono dispiaciuta per lei, perché certo speravo di vincere ma non che
lei commettesse errore in percorso! E’ stato allora, però, che ho capito di
essere prima, al momento non ci potevo proprio credere, ci ho messo un po’ ad
assimilare questo stato d’animo. E’ stato un traguardo che non mi aspettavo,
molto inatteso. Ho lavorato tanto per arrivarci, ma non me lo aspettavo così
presto.”
Compagno di avventura e del trionfo, un cavallo speciale di 12 anni, del quale la neo laureata campionessa italiana junior ha voluto raccontarci “Ho comprato questo cavallo a Ravenna, era il cavallo di Alessandra Rubboli. L’ho preso perché ho altri due cavalli: una si chiama Herodiade che ho preso da Argenta Campello quando ero molto piccola ed inesperta , lei è una cavalla di grandi mezzi ma un po’ impegnativa quindi abbiamo avuto un po’ di problemi per cui adesso , è sempre mia, ma mi sono un po’ staccata da lei. La riprenderò a montare tra un po’! Poi avevo un altro mio cavallo, un grigio di 9 anni di nome Armstrong, che ho comprato a 3 anni , un cavallo di ottime potenzialità e genealogia, che però si è fatto male l’anno scorso. Deve stare fermo perché ha una lieve lesione ad un tendine. Quindi, per non rimanere ferma abbiamo deciso di prendere Qilkeny! A primo impatto non mi ci sono trovata molto bene, perché sono abituata a dei cavalli molto piccoli, molto raccolti, invece lui è molto lungo, un po’ pesante. Preso attraverso un accordo di fitto e provato in alcune gare, abbiamo deciso di comprarlo perché secondo Stefano è un cavallo che può darmi tanto, con cui posso andare avanti. Si tratta di un soggetto che dà l’anima, che mette tutto se stesso, che aiuta molto il cavaliere. Non sa cosa significhi essere cattivo o inaffidabile! . Il suo punto debole è un po’ il dressage perché non è bello da vedere,è un po’ lungo e con movimenti comuni, però se si riesce a fare un buon lavoro preciso, col cavallo ordinato e nella mano, il tuo 68 percento lo prendi. “ Una ragazza molto equilibrata, puntuale nella comunicazione e nella ricostruzione del suo campionato, che a tratti è stata tradita nella voce da sentimenti quale l’emozione, lo stupore, il grande affetto per il proprio anzi per i propri cavalli, ha manifestato gratitudine e riconoscenza per il proprio istruttore “Desidero ringraziare tanto il mio istruttore, Stefano Busi, che mi sostiene tanto, crede molto in me. Insegna con tutto il suo essere e tutta la sua anima. Si impegna a fondo e ci fa lavorare tantissimo! Credo che a Ravenna ha avuto una bella soddisfazione professionale, nel vedere premiate al primo ed al secondo gradino del podio due sue allieve. Ho visto, penso, per la prima volta commuoversi il mio istruttore durante la cerimonia di premiazione. E’ principalmente grazie a lui se ho ottenuto questo risultato.
Desidero ringraziare al contempo i miei genitori che mi aiutano a conciliare
studio – frequento un liceo classico!-
ed attività agonistica. Inoltre monto tutti i giorni tranne lunedì e
giovedì e quando ho poco da studiare vado comunque in scuderia a montare. Ho
molto bisogno dei miei genitori che mi aiutano a studiare a ripassare a fare
tutto! Ringrazio anche la mia squadra del pony club Montevecchio, perché siamo
un team molto unito, al campionato erano
tutti presenti per sostenermi e motivarmi con il tifo. La mia carriera equestre
è iniziata lì, sono allieva da 7 anni in quel circolo. La mia crescita sportiva
ed interiore è avvenuta grazie a tutti loro!”
La prestazione della seconda giornata di gara del campionato, fa balzare il binomio dal sesto al terzo posto, ed è stato forse, in quel momento, che ha iniziato a farsi strada nella mente della giovane allieva del Pony Club Montevecchio, il pensiero di poter essere concretamente sul podio” certo! A questo punto mi sono resa conto di essere molto vicina” ha esclamato al telefono Matilde trasmettendo grande gioia perché la voce si è fatta calda e piena di orgoglio” ovviamente prima della prova di concorso l’ansia non era quella solita! Era molto più forte! Però sono riuscita a controllare bene il mio stato emotivo e questo è stato frutto di un altro grande progresso che ho fatto perché l’ansia è stata sempre il mio punto debole. Non riuscivo proprio a controllarla in passato, invece con questa gara mi sono resa conto di essere cresciuta e maturata. Ad ogni modo, quando entro in campo mi isolo, faccio la mia gara! Quanto al cavallo saltava magnificamente. In campo prova Stefano mi ha messo i salti bassi perché Qilkeny si sparava troppo per aria, il chè mi ha fatto partire sicura perché sarebbe bastato montare bene e concentrata. Sapevo che il mio cavallo non avrebbe toccato alcun ostacolo. Come di solito non fa! Ho fatto il mio percorso che era alto il giusto, a mio avviso era
"Sapevo che il mio cavallo, anche nella prova di concorso, non avrebbe toccato nessun ostacolo!" Photo courtesy Matilde Piovani |
Compagno di avventura e del trionfo, un cavallo speciale di 12 anni, del quale la neo laureata campionessa italiana junior ha voluto raccontarci “Ho comprato questo cavallo a Ravenna, era il cavallo di Alessandra Rubboli. L’ho preso perché ho altri due cavalli: una si chiama Herodiade che ho preso da Argenta Campello quando ero molto piccola ed inesperta , lei è una cavalla di grandi mezzi ma un po’ impegnativa quindi abbiamo avuto un po’ di problemi per cui adesso , è sempre mia, ma mi sono un po’ staccata da lei. La riprenderò a montare tra un po’! Poi avevo un altro mio cavallo, un grigio di 9 anni di nome Armstrong, che ho comprato a 3 anni , un cavallo di ottime potenzialità e genealogia, che però si è fatto male l’anno scorso. Deve stare fermo perché ha una lieve lesione ad un tendine. Quindi, per non rimanere ferma abbiamo deciso di prendere Qilkeny! A primo impatto non mi ci sono trovata molto bene, perché sono abituata a dei cavalli molto piccoli, molto raccolti, invece lui è molto lungo, un po’ pesante. Preso attraverso un accordo di fitto e provato in alcune gare, abbiamo deciso di comprarlo perché secondo Stefano è un cavallo che può darmi tanto, con cui posso andare avanti. Si tratta di un soggetto che dà l’anima, che mette tutto se stesso, che aiuta molto il cavaliere. Non sa cosa significhi essere cattivo o inaffidabile! . Il suo punto debole è un po’ il dressage perché non è bello da vedere,è un po’ lungo e con movimenti comuni, però se si riesce a fare un buon lavoro preciso, col cavallo ordinato e nella mano, il tuo 68 percento lo prendi. “ Una ragazza molto equilibrata, puntuale nella comunicazione e nella ricostruzione del suo campionato, che a tratti è stata tradita nella voce da sentimenti quale l’emozione, lo stupore, il grande affetto per il proprio anzi per i propri cavalli, ha manifestato gratitudine e riconoscenza per il proprio istruttore “Desidero ringraziare tanto il mio istruttore, Stefano Busi, che mi sostiene tanto, crede molto in me. Insegna con tutto il suo essere e tutta la sua anima. Si impegna a fondo e ci fa lavorare tantissimo! Credo che a Ravenna ha avuto una bella soddisfazione professionale, nel vedere premiate al primo ed al secondo gradino del podio due sue allieve. Ho visto, penso, per la prima volta commuoversi il mio istruttore durante la cerimonia di premiazione. E’ principalmente grazie a lui se ho ottenuto questo risultato.
"Qilkeny è un cavallo che può aiutarmi tanto..." Photo courtesy Matilde Piovani |
Conclusa la stagione di gare con questo splendido
trionfo, Matilde Piovani ha in programma di effettuare un lavoro molto leggero
e di mantenimento con il sauro sella francese per circa un mese, perché il
lavoro di questa annata è stato intenso, poi sicuramente per allenamento
parteciperà ad un paio di concorsi di salto ad ostacoli per ripartire poi a
marzo del 2017 con le categorie una stella di concorso completo.
Il resto si deciderà strada facendo!