PAOLO BELVEDERESI
SFIORA IL GRADINO PIU’ ALTO DEL PODIO
"Chatsworth è stato il primo concorso dell'anno in cui ho gareggiato per vincere" Photo Courtesy BlackHeart Imagery by Paolo Belvederesi facebook page |
COLORI EMOZIONI E
MOMENTI DEL CIC * IN UK
A cura di Giulia
Iannone
“lo intitolerei così il week
end trascorso a Chatwsworth, una delle
località più belle e prestigiose per i completi in UK. Ero già stato l’anno
scorso e quest’anno sono tornato
volentieri. L’atmosfera a Chatsworth è sempre speciale: sarà l’enviroment da Top Event, sarà la Villa Padronale
che diventa di colore oro al tramonto, sarà che come tutti gli eventi simili in
UK ti ritrovi a condividere il campo prova con “i best eventing riders in the
world” insomma... le emozioni sono forti e ogni volta sono uno stimolo a fare
bene.
Chatsworth è stato il terzo
completo quest’anno, ma il primo in cui ho gareggiato per vincere. In questa
stagione avevo fatto una novice di allenamento e un’intermediate in cui ho
preferito tenere una cadenza molto (forse troppo!!!) moderata in cross. Io e
Elk siamo arrivati a Chatsworth il giovedi sera un po’ affannati perchè come al solito ho
dovuto conciliare la gara con gli impegni di lavoro. Questa volta per fortuna
avevo anche una fedele compagna di gara, Rachele Ottaviani, a cui sono
affezionato e con cui condivido giornalmente gioie e dolori della preparazione meticolosa
a cui la nostra coach Francesca Pollara ci sottopone ogni giorno. La prima
giornata di gara prevedeva dressage al mattino e salto ostacoli al pomeriggio.
Quando sono andato nel box di ELK venerdi mattina, lui sapeva già tutto. Sapeva
che avrebbe dovuto gareggiare e che
avrebbe dovuto fare le tre prove nei tre giorni di gara. So che sembro un po’ pazzo quando parlo in questo
modo del mio cavallo, ma ELK è così: lui
cambia postura, atteggiamento e carattere nelle tre fasi. E così in campo prova
del dressage era in avanti, concentrato e attento ai miei aiuti. Siamo entrati
nella linea di centro con un trotto che a casa nemmeno con le cannonate riesco
a tirargli fuori e ci siamo aggiudicati il primo 8 della ripresa, il resto è venuto come doveva venire.
Il lavoro invernale, sia mio (dure sessioni in palestra) che di ELK ha dato i suoi frutti. Per il Salto Ostacoli ero un po’ preoccupato, non tanto per l’altezza dei salti e per la tecnicità del giro, ma quanto per l’enviroment. Era il primo appuntamento in un enviroment da livelli top, con stands, bandiere, pubblico, tribune, cani, van ovunque. Insomma il campo gara sembrava calato nel bel mezzo di una fiera dell’agricoltura!
"Ci tenevo che suonassero l'inno italiano nel campo verde di Chatsworth, ma così non è stato" Photo courtesy Paolo Belvederesi facebook page |
Il lavoro invernale, sia mio (dure sessioni in palestra) che di ELK ha dato i suoi frutti. Per il Salto Ostacoli ero un po’ preoccupato, non tanto per l’altezza dei salti e per la tecnicità del giro, ma quanto per l’enviroment. Era il primo appuntamento in un enviroment da livelli top, con stands, bandiere, pubblico, tribune, cani, van ovunque. Insomma il campo gara sembrava calato nel bel mezzo di una fiera dell’agricoltura!
Devo dire che ELK mi ha
stupito è entrato in campo fiero e in
avanti, sicuro del suo compito, che
questa volta era quello di saltare senza mai toccare! Il giro è venuto bene,
ed ho preferito assicurarmi alcuni salti mettendo
un tempo in più in un paio di linee, cercando di recuperare il tempo perduto
con alcune girate più strette. Devo dire che è stato bello entrare nel campo
gara e sentirsi annunciare dallo speaker, soprattutto visto che eravamo secondi
dopo il dressage! La prova di cross del sabato non mi preoccupava. Era un giro
che avevo già fatto l’anno scorso, senza penalità. Così ho preferito
focalizzarmi sul ritmo e sulla cadenza. L’obiettivo era quello di tenere una
cadenza elevata, consona alle gare che andrò a fare da qua a breve e devo dire
che ci sono riuscito visto che siamo stati dentro il tempo di diversi secondi.
Finito il cross ero molto felice e lo
dico in modo sincero. Ho sperato fino all’ultimo che il primo in
classifica facesse qualche penalità per il tempo!
Ci tenevo che suonassero l’inno nazionale nel
campo verde di Chatsworth!
Ma così non è stato e me ne
sono tornato a casa con un secondo posto.
E ora?? Beh...
"Elk il mio cavallo sapeva già tutto, lui cambia postura ed atteggiamento a seconda delle tre fasi di gara!" Photo courtesy Blackhear tImagery by Paolo Belvederesi facebook page |
ora arriva la parte forte
della stagione, come ho scritto nel post ai miei amici di FB: “ora è ora di
togliersi la maschera da amatore e iniziare a fare sul serio”! eh, si, non lo dico per spavalderia... ma purtroppo le
difficoltà tecniche dei giri dei CIC** e dei CIC***, soprattutto qua in UK, non
consentono un approccio “da amatore” la preparazione, l’atteggiamento mentale e
il modo di affrontare la gara deve essere per forza il più professionale
possibile, per il bene proprio e del cavallo. Questo indipendentemente dai
risultati. Con Francesca Pollara quest’anno abbiamo deciso di lavorare sui
dettagli. Abbiamo steso un programma graduale, in cui ogni gara è la
preparazione per quella successiva. Vogliamo essere competitivi ad ogni gara in
modo da poter “magicamente” ritrovarsi competitivi anche a livelli importanti.
Il programma prevede un Advanced Intermediate a inizio giugno, il CIC** di
Nunney, il CIC*** di Barbury, l’Advance di Aston le Walls, il CIC*** di
Hartpury (posto a cui sono affezionato) e poi se tutto va per il verso giusto
altri due CIC*** molto importanti, che solo a pronunciare il nome mi vengono i
brividi dall’emozione.
Io nel frattempo continuo ad
andare in palestra... perchè altrimenti sono dolori!!”
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