Rock Model, Bug per gli amici e fans. TB 1995 assieme all'amata Vittoria Panizzon Photo courtesy Vittoria Panizzon web page |
“Bug” per gli amici si addormenta per
sempre tra le braccia di Vittoria Panizzon
Di Giulia Iannone
“Cerco di tenere sempre in attività il mio Rock Model, altrimenti
rischia di annoiarsi, anzi, sarebbe sempre buona norma tenere in lavoro i
cavalli avanti negli anni, forti in
spirito ed integri di fisico, perché
questo è vitale per loro e li fa sentire utili ed importanti. Bug entra nel
diciannovesimo anno di età ma sembra non volerlo sapere!
Quindi trotta fuori, ogni tanto faccio due salti o un
canterino: per la cronaca, e' in super
forma.
Oggi abbiamo giocato facendo due giri di campo con
cambi a 4tempi perfetti! E un paio di piroette al galoppo! “
"Bug è stato allevato magistralmente da Sarah Bullen" Photo Giulia Iannone private |
Questo mi diceva Vittoria
Panizzon del suo mitico Rock Model circa un mese fa, data nella quale ci
aggiornava in merito alla ripresa degli allenamenti in vista della stagione di
gare 2014.
Solo per la cronaca, Rock
Model, thoroughbred, da Rock King e Little Model, nasce nel 1995.
E’ stato allevato magistralmente da Sarah
Bullen ed apparteneva a Vittoria Panizzon e Lord Leigh.
Aveva solo 6 anni quando è
passato sotto la sella di una Vittoria Panizzon 17enne.
Molte le gare vinte a livello avanzato ed internazionali. Ha accompagnato la nostra portacolori azzurra in
Portogallo, Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Polonia, Hong Kong. “Si è
classificato 16° con un doppio netto alle mie prime olimpiadi (Pechino 2008), è
arrivato 8° e bronzo agli Europei e avrebbe dovuto vincere l’oro (errore mio,
quindi argento) agli Europei young riders. Ha vinto due volte a Belton. L ’anno scorso si è classificato 3°a Belton e
2° (solo a Woody) a Oasby nel suo ultimo concorso dell’anno. Chi l’ha detto che
159 cm
siano pochi?”
European Bronze 2007 Photo courtesy Panizzon web page |
La giornata di ieri, nell’incantevole
Gloucester, contea inglese ricca di verdi e lussureggianti distese di
erba , si era aperta all’insegna di una training session mattutina gioiosa e
leggera nel team Panizzon. “ Dopo aver
superato Pennyz e Woody mentre galoppavamo sul prato più grande di tutti, con
davanti a noi il panorama migliore del mondo e verso il punto più alto di tutta
la tenuta, Bug, ha deciso di correre direttamente in paradiso. Ho avuto il
privilegio di condividere con lui l’ultima ora della sua vita, durante la quale
si è divertito a muoversi impettito per farsi notare, impressionandoci con il
suo più eccentrico trotto e poi tirandosi dietro Alice – colei che lo stava
montando, ndr- al galoppo , la sua andatura
preferita, in quella che è stata la corsa a tre migliore di sempre. Poi ha
avuto un arresto cardiaco ed è morto tra le mie braccia.”
La mattinata , dunque, si è trasformata in un congedo, in un saluto
elegante e discreto, sull’erba e con attorno gli amici di sempre, l’amazzone
del cuore, atleta, compagna, amica, costante presenza di mille avventure, fino
all’ultimo volo, verso il sole, verso il tempo.
Bug è sempre stato descritto, come un cavallo dal
forte carattere e dal sense of humour molto british, “E’ l’unico cavallo che conosco capace di lanciare bastoncini, saltare
qualsiasi cosa, ad esempio recinzioni elettriche e cavi inclusi e fare velocissime pirouette!”
Un cavallo dal grande coraggio, che amava molto la
competizione e la sua vita quotidiana “detestava
le vacanze mentre diventava persino più grande di se stesso quando poteva farsi vedere di fronte a
grandi e gremite tribune.”
Un cavallo dal cuore grande e misterioso Photo Giulia Iannone |
Un cavallo dal cuore grande
e misterioso “ aveva un soffio al cuore
da molti anni” ricorda la
completista italiana in queste ore in cui già sente la profonda mancanza di
quel soggetto che ha rappresentato una fase considerevole della sua carriera
agonistica ad alto vertice. In quel cuore soffiava già un alito di vento, una
brezza leggera, un impeto di velocità, destrezza, volontà, vortice di libertà,
brama di sconfinata leggerezza.
E così il vento interiore ed
innato dell’infinito, che era
circoscritto nel petto, ieri si è
impossessato del suo essere e lo ha travolto del tutto.
Ecco cosa rendeva Rock Model
un cavallo speciale: aveva racchiuso in sé il vento dell’infinito.
Non è andato via, sta solo
“soffiando nel vento”!
Ciao, Rock Model, blowin in the wind. |
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