domenica 16 febbraio 2014

ROCK MODEL “BLOWIN IN THE WIND”


Rock Model, Bug per gli amici e fans. TB 1995 assieme all'amata Vittoria Panizzon
Photo courtesy Vittoria Panizzon web page


“Bug” per gli amici si addormenta per sempre tra le braccia di Vittoria Panizzon
Di Giulia Iannone

Cerco di tenere sempre in attività il mio Rock Model, altrimenti rischia di annoiarsi, anzi, sarebbe sempre buona norma tenere in lavoro i cavalli  avanti negli anni, forti in spirito ed integri  di fisico, perché questo è vitale per loro e li fa sentire utili ed importanti. Bug entra nel diciannovesimo anno di età ma sembra non volerlo sapere!
Quindi trotta fuori, ogni tanto faccio due salti o un canterino: per la cronaca,  e' in super forma.
Oggi abbiamo giocato facendo due giri di campo con cambi a 4tempi perfetti! E un paio di piroette al galoppo! “
 "Bug è stato allevato magistralmente da Sarah Bullen"
Photo Giulia Iannone private

Questo mi diceva Vittoria Panizzon del suo mitico Rock Model circa un mese fa, data nella quale ci aggiornava in merito alla ripresa degli allenamenti in vista della stagione di gare 2014.
Solo per la cronaca, Rock Model, thoroughbred, da Rock King e Little Model,  nasce nel 1995.
 E’ stato allevato magistralmente da Sarah Bullen ed apparteneva a Vittoria Panizzon e Lord Leigh.
Aveva solo 6 anni quando è passato sotto la sella di una Vittoria Panizzon 17enne.
 Molte le  gare vinte a  livello avanzato ed internazionali.  Ha  accompagnato la nostra portacolori azzurra in Portogallo, Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Polonia, Hong Kong.  “Si è classificato 16° con un doppio netto alle mie prime olimpiadi (Pechino 2008), è arrivato 8° e bronzo agli Europei e avrebbe dovuto vincere l’oro (errore mio, quindi argento) agli Europei young riders. Ha vinto due volte a Belton.  L ’anno scorso si è classificato 3°a Belton e 2° (solo a Woody) a Oasby nel suo ultimo concorso dell’anno. Chi l’ha detto che 159 cm siano pochi?”
European Bronze 2007
Photo courtesy Panizzon web page

La giornata di ieri, nell’incantevole Gloucester, contea inglese   ricca di verdi e lussureggianti distese di erba , si era aperta all’insegna di una training session mattutina gioiosa e leggera nel team Panizzon. “ Dopo aver superato Pennyz e Woody mentre galoppavamo sul prato più grande di tutti, con davanti a noi il panorama migliore del mondo e verso il punto più alto di tutta la tenuta, Bug, ha deciso di correre direttamente in paradiso. Ho avuto il privilegio di condividere con lui l’ultima ora della sua vita, durante la quale si è divertito a muoversi impettito per farsi notare, impressionandoci con il suo più eccentrico trotto e poi tirandosi dietro Alice – colei che lo stava montando, ndr-  al galoppo , la sua andatura preferita, in quella che è stata la corsa a tre migliore di sempre. Poi ha avuto un arresto cardiaco ed è morto tra le mie braccia.”

La mattinata , dunque,  si è trasformata in un congedo, in un saluto elegante e discreto, sull’erba e con attorno gli amici di sempre, l’amazzone del cuore, atleta, compagna, amica, costante presenza di mille avventure, fino all’ultimo volo, verso il sole, verso il tempo.
Bug  è sempre stato descritto, come un cavallo dal forte carattere e dal sense of humour molto british, “E’ l’unico cavallo che conosco capace di lanciare bastoncini, saltare qualsiasi cosa, ad esempio recinzioni elettriche e cavi inclusi  e fare velocissime pirouette!”
Un cavallo  dal grande coraggio, che amava molto la competizione e la sua vita quotidiana “detestava le vacanze mentre diventava persino più grande di se  stesso quando poteva farsi vedere di fronte a grandi e gremite tribune.”
Un cavallo dal cuore grande e misterioso
Photo Giulia Iannone

Un cavallo dal cuore grande e misterioso “ aveva un soffio al cuore da molti anni”  ricorda la completista italiana in queste ore in cui già sente la profonda mancanza di quel soggetto che ha rappresentato una fase considerevole della sua carriera agonistica ad alto vertice. In quel cuore soffiava già un alito di vento, una brezza leggera, un impeto di velocità, destrezza, volontà, vortice di libertà, brama di sconfinata leggerezza.
E così il vento interiore ed innato  dell’infinito, che era circoscritto nel petto,  ieri si è impossessato del suo essere e lo ha travolto del tutto.
Ecco cosa rendeva Rock Model un cavallo speciale: aveva racchiuso in sé il vento dell’infinito.
Non è andato via, sta solo “soffiando nel vento”!
Ciao, Rock Model, blowin in the wind. 







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