“
Essere in squadra è assai motivante!
Spinge
ogni cavaliere a voler dare il meglio di sé”
Arianna Schivo in trasferta Photo courtesy Elise Levrault on Schivo facebook page |
Di Giulia Iannone
Il
nome di Arianna Schivo è balzato all’attenzione con la tappa
conclusiva della Nations Cup : a Boekelo, era in squadra a difendere i colori del nostro paese.
La completista italiana, classe 1986, ormai da 3 anni in Francia, si è raccontata in questa lunga intervista ...
"amazzone professionista, abito e lavoro a Saumur in Francia..." Photo courtesy Libby Law Photography NZL da An Eventful Life |
Arianna Schivo...si presenti ai lettori
come più le fa piacere
“ Mi definirei una amazzone professionista. Abito e
lavoro attualmente a Saumur in Francia. Ho conseguito il diploma di istruttore
presso la scuola Nazionale d' Equitazione francese ( ENE ). Al contempo, mi occupo della preparazione di giovani
cavalli ,collaboro saltuariamente con l' ENE e pratico l' attività agonistica
nella specialità del completo sotto la guida dell' Ecuyer del Cadre noir,
Didier Dhennin”.
Didier Dhennin, Ecuyer del Cadre Noir Photo Courtesy Arianna Schivo facebook page |
Come comincia la sua carriera equestre?
“Il mio cammino con i
cavalli è cominciato all' età di 7 anni. All ’inizio ho praticato un pò di volteggio, poi
dressage e salto ostacoli con i pony, in vari centri ippici a Roma e dintorni. Tra i 17-18 anni, mi sono
trasferita nella scuderia di Francesco Cinelli, (in Ciociaria) che è stato il
mio istruttore per diversi anni. Grazie
a lui ho conosciuto il concorso
completo. A questo punto, mi sono spostata in Francia, prima nella
scuderia di Sebastien Poirier (ex cavaliere olimpionico di dressage) dove ho
potuto lavorare a fondo sul dressage con i miei cavalli per qualche mese. Poi mi sono allenata un anno da Nicolas Touzaint per un'
intera stagione, infine a Saumur, più
precisamente all' ENE, dove ho seguito il corso istruttori. Contemporaneamente
sono stata seguita nella mia preparazione agonistica da Didier Dhennin.”
Come mai ha scelto tra le altre, la
disciplina del concorso completo e cosa le piace?
“Ho iniziato il completo
solo all’età di 16 anni, dopo aver
comprato il mio primo cavallo ed è, forse, grazie a quest' ultimo, che mi sono
appassionata a questa disciplina. In completo, ho compreso nel tempo, bisogna avere una complicità speciale con il
cavallo.
Cross: rischio ed adrenalina! Bramham 2013 Photo courtesy Arianna Schivo |
Durante il cross, siamo sempre messi di fronte al rischio
e a tanta adrenalina. Inoltre forma,
interiormente e tecnicamente, il cavaliere come nessuna altra specialità
equestre, visto che ci si confronta con
3 diverse prove , con il medesimo cavallo”
Lei è italiana, ma vive ed opera in Francia. Come mai si è
trasferita in altro paese per portare a compimento il suo risvolto tecnico?
Quando è avvenuto questo trasferimento?
“Mi sono trasferita in
Francia 3 anni fa. Tutto è nato da un' incontro fortuito in gara, durante la quale ho conosciuto un commerciante svizzero ed il suo
cavaliere Sebastien Poirier. Costoro mi hanno messa in contatto con Nicolas Touzaint e l' ENE. Ho deciso, così, di trasferirmi in Francia per l' elevato
numero di concorsi che favorisce il confronto con cavalieri di altissimo
livello, e non ultimo, per la presenza di migliori strutture. Tutto
questo agevola e rende più semplice la mia scelta lavorativa in ambito equestre”.
"una complicità speciale con il proprio cavallo" Photo courtesy Schivo facebook page |
Ci parli dei suoi cavalli, senza i
quali in equitazione nulla è possibile! Quali i soggetti con i quali gareggia
attualmente ed ovviamente ci parli di più
del cavallo con il quale ha partecipato alla Nations Cup di Olanda.
Carettere, punti di forza, punti deboli...
“Attualmente ho 3 cavalli
di mia proprietà e altri 2 in
lavoro, di 4 e 7 anni.
Ho una 4 anni ,Pygmalian,
S.I. che ho allevato e preparato io e che quest' anno ha debuttato nel circuito
dei 4 anni sia in completo che in salto ostacoli, concludendo bene la sua
stagione con la finale dei 4 anni a Pompadour. Si tratta di una cavallina molto onesta e volenterosa, che
risponde a tutto quello che le si chiede. Sono molto soddisfatta di lei.
"attualmente ho tre cavalli ed altri due in lavoro" Photo courtesy Arianna Schivo facebook page |
L’ altra cavalla di 3 anni,
Altesse de l' ormeau ,S.F., che sto domando in questo momento, nella quale credo
molto per il futuro, è la sorella della
mia cavalla più matura (Quefira) e che sembra avere la sua stessa stoffa!
E poi c' è, appunto, Quefira de l' ormeau con la quale ero in
Olanda, S.F. di 9 anni. Ho cominciato la preparazione agonistica di Quefira a 7
anni portandola progressivamente a livello 1-2 stelle e quest' anno in 3 stelle.
Il suo debutto e stato il
CIC*** di Bramham, in Inghilterra, dove ha dato prova di essere più che all'
altezza di questo livello, segnando già un doppio netto nella prova di cross e
in concorso concludendo in 23ma posizione. Il suo secondo CIC*** mi ha dato
una grande soddisfazione poiché ci siamo classificate in 13ma posizione, sempre con un doppio netto nelle 2 prove, su
un terreno difficile come quello dell' Haras du Pin.
Il suo debutto in CCI*** é
avvenuto invece a Boekelo.
Quefira è una cavalla che
ha molto carattere e molto insanguata , quindi non sempre facile nel lavoro in
piano.
"Quefira è una cavalla non sempre facile in lavoro in piano..." Haras Du Pin 2013 Photo courtesy Schivo facebook page |
La specialità in cui deve migliorare ancora è senz' altro il dressage, fondamentale per
raggiungere una buona posizione in classifica. Le sue qualità migliori sono una
testa, una forza e un' attitudine al salto straordinarie”
Facciamo un commento su Boekelo: lei, i suoi compagni, il team, la
preparazione, l’approccio... come si è trovata con la delegazione?
“La preparazione e l'
approccio alla gara si sono svolte come previsto grazie all' aiuto del mio
coach Didier Dhennin.
"Daily work con Didier Dhennin" Photo courtesy Schivo facebook page |
Una volta sul posto, mi sono trovata bene ed a mio agio dato che
conoscevo già i miei compagni , ma anche grazie al CT Andrea Mezzaroba, che pur dandomi un incarico
importante come quello di mettermi in squadra per la prima volta , è riuscito a
darmi fiducia senza farmi sentire sottopressione.”
Perché aveva scelto la tappa
olandese? si aspettava di essere in
squadra a rappresentare l’Italia? Cosa ha provato in quella situazione, sapendo
che si trattava anche della tappa finale alla presenza di tanti e cotali top
riders del completo internazionale?
“Ho scelto Boekelo perché è un buon CCI*** per far debuttare un giovane
cavallo come Quefira. Speravo di poter essere inserita in squadra , poiché il
CT Mezzaroba aveva già potuto notare che
il nostro binomio aveva le possibilità di essere competitivo e poter far
bene.
Sotto l'occhio vigile di Didier durante la training session a casa Photo courtesy SChivo facebook page |
Ho parlato di avere una
speranza, ma sapevo che nulla era certo, perché c' erano dei buoni cavalieri che mi
affiancavano con maggior esperienza della mia. Sapere di essere in squadra mi
ha dato una grande gioia e soddisfazione. Sono stata onorata di poter
affiancare in squadra cavalieri di elevatissimo livello. Nello stesso tempo, ho sentito la responsabilità di
dover effettuare una buona prova per poter ottenere il miglior piazzamento
possibile per la squadra in questa importante finale.”
Era davvero impegnativo il cross di Boekelo che ha fatto
tanta selezione?
“Si! il cross è stato senz’ altro la prova più selettiva,
viste le difficoltà che hanno avuto anche i grandi Campioni presenti in gara. D’ altronde, arrivati a questo livello, è normale che ci sia questa selezione...fa
parte del gioco”
"A Boekelo il cross è stato senz'altro selettivo, viste le difficoltà che hanno avuto anche i grando campioni presenti in gara". Photo courtesy Uptown Eventing |
Esperienza “squadra”: le farebbe
piacere vivere di nuovo la squadra magari in un appuntamento “nevralgico” del
settore?
“Certamente, ne sarei
onorata! sarebbe una altra occasione per poter esprimere qualcosa in più
.Far parte di una squadra ha il suo peso, perché si hanno parecchie
responsabilità, ma è qualcosa di estremamente motivante: spinge ogni
cavaliere a voler dare il meglio di se stesso. “
"far parte di una squadra ha il suo peso..." Daily work Photo courtesy Schivo facebook |
Quale è il suo cavaliere o amazzone di
riferimento? Il suo cavallo famoso del cuore?
“Restando in casa, Vittoria
Panizzon con Borough Pennyz e Stefano Brecciaroli con Apollo, sono per me due
pilastri importantissimi del completo, un esempio da seguire. Sono due cavalieri che
stimo e apprezzo moltissimo. Potrei citare...Andrew Nicholson.La sua
fluidità,la sua fermezza e lucidità sopratutto durante il cross ,sono a mio
avviso, un magnifico esempio di come si
monta in completo.”
Dressage, cross e concorso: cosa
preferisce???
“Il cross, come penso sia
per la maggior parte dei cavalieri di completo. Essendo la prova più lunga, c'è un' intensità maggiore di emozioni, in
essa , si vede realmente la complicità
tra il cavallo ed il suo cavaliere”
"In cross c'è una intensità maggiore di emozioni..." Haras Du Pin 2013 Photo courtesy Schivo facebook |
Facciamo un bilancio di questa stagione
di gare: progetti per il futuro ed obiettivi da raggiungere?
“Il bilancio di questa
stagione mi sembra più che positivo, perché ha segnato il debutto, mio
e di Quefira, su un livello ***, ottenendo risultati più che soddisfacenti ,come la 13ma
posizione sul CIC*** all' Haras du Pin.
L'obiettivo che vorrei
raggiungere, sono le prossime olimpiadi a Rio,
in preparazione del quale mi
farebbe piacere poter partecipare anche ad un eventuale campionato.
So che è un progetto
ambizioso, ma penso che Quefira abbia tutte le potenzialità per farlo e
continuando a lavorar sodo, ci si può
arrivare!”
"Obiettivo Olimpiadi a Rio de Janeiro: so che è un progetto ambizioso! Ma continuando a lavorare sodo ci si può arrivare" Saumur 2013 Photo courtesy Uptown eventing |
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