“.
L’importante è aver lavorato bene con l’intensità e la passione che ci lega al
nostro sport. “
Di Giulia Iannone
Il CT Jacopo Comelli insieme alla squadra Italiana pony completo agli Europei del 2013 Photo Courtesy Comelli |
Partiamo da
lontano. Ottenuto l’incarico di CT Pony per la disciplina del completo, lei ha
cominciato un ciclo di stage in giro per l’Italia. Questo è stato il primo passo
compiuto.
“Gli stage sono stati tre, uno a Roma al centro
militare di Montelibretti, uno al Nord alla Capinera e l’altro al centro Italia
a Scandiano, tra fine gennaio inizi di febbraio per prendere conoscenza dei
binomi e confrontarmi con gli istruttori. Diciamo che io già operavo nel
settore dei pony per via di alcuni miei allievi- che hanno partecipato agli Europei- quello
però avveniva nel mio ruolo di istruttore! Siamo partiti così. Poi sono cominciate
le tappe di Coppa Italia, le 7 tappe che poi son diventate 8, perché è stata
aggiunta quella di Arezzo.”
Questo il punto di partenza. Poi come ha operato in
seguito? Da solo o con la collaborazione di qualcuno?
“Senza peccare di presunzione, ho fatto
le mie considerazioni. Inoltre sono stato facilitato per la scelta. Le gare
hanno fatto la selezione. Man mano c’è stata una scrematura naturale non ho
dovuto prendere decisioni importati
perché comunque i 6 binomi che hanno partecipato in maniera definitiva erano
quelli che si sono distinti nella Coppa Italia e durante tutta la stagione.”
Lei aveva due punti da verificare ad
inizio mandato. La preparazione per il dressage, e come inserire gli stage con
Giorgio Nuti. Come si è mosso, poi, su questi due argomenti?
“In merito alla preparazione dressage
abbiamo fatto una collaborazione con gli istruttori. Alla fine, credo che
questa cosa abbia giovato. Dopo il dressage degli Europei eravamo secondi! Per gli stage con
Nuti siamo partiti un po’ tardi, non
sono riuscito ad organizzare. Sicuramente è una cosa che voglio portare a
compimento ed ho già parlato con chi di competenza all’interno del settore
affinché si possa realizzare. Sa, ad inizio mandato, c’è anche il problema che
bisogna far conoscenza con la macchina burocratica. Adesso credo di aver capito
alcuni meccanismi. Per la fine dell’anno credo di poter partire.”
Poi è venuto il tempo del ritiro a
Montelibretti. Come si è svolta la preparazione?
“I ritiri per gli Europei sono quasi
sempre stati ai Pratoni del Vivaro. Questo cambiamento ha destato un po’ di preoccupazione
e turbamento, sa, il ritiro ai Pratoni è un simbolo! Dopo invece abbiamo potuto
contare su Montelibretti e devo dire che l’organizzazione è stata impeccabile. A tale proposito ci tengo a ringraziare il
Colonnello Giacomo Dalla Chiesa per la disponibilità. A livello di
preparazione, abbiamo fatto un lavoro mirato. Il ritiro è durato 7 giorni, due
giorni di lavoro in piano con il supporto di Roberto Smith, poi un giorno è stato
dedicato ad un percorso di cross vero e
proprio e una giornata l’abbiamo dedicata al concorso nel campo in erba “Piazza
di Siena” . Gli altri giorni condizione
e dettagli da rivedere pro cavaliere”
Campionati Europei. Due giorni di fiato sospeso, siamo stati secondi, poi...
Il CT PONY Completo Jacopo Comelli Insieme al Capo equipe Photo Courtesy Comelli |
Campionati Europei. Due giorni di fiato sospeso, siamo stati secondi, poi...
“sono partito con le idee chiare , avevo una
squadra competitiva, sapevo di poter puntare ad un risultato importante. In
gara però ci sono gli imprevisti! La
prima di squadra a partire in rettangolo, Emma Pasqualini vincitrice della
Coppa Italia, ha avuto un problema: il
pony quando è entrato nel rettangolo non ha tenuto la concentrazione solita e
nonostante la freddezza di Emma ha finito la prova con 68 punti negativi. Insolito per lei che tutto
l’anno ha fatto bene. Una situazione che ha messo a dura prova anche il morale
della squadra: ma nonostante ciò alla fine delle due giornate di dressage, eravamo secondi.!! Il
giorno del cross hanno fatto una splendida gara , quattro netti nel tempo ( a
livello individuale buona la prova di Manfredi netto qualche secondo fuori
tempo e sfortunata la prova di Chiara) .Poi è arrivato il fatidico giorno del
concorso ippico che purtroppo ci ha negato la medaglia!”
Il quarto posto è sempre quello
dell’amaro in bocca. Vero?
“Una prima esperienza un po’ amara, è
inutile negarlo. Avevamo fatto un bellissimo ritiro, era nato un bel feeling di
squadra. Abbiamo creato una bella empatia. Hanno fatto una bellissima gara.
Anche la domenica, non ho avuto niente da dire, sono cadute le barriere, ma
solo perché dovevano cadere. Non ci sono stati degli errori drastici o tecnici
da correggere. Doveva andare così.”
Un CT, un Coach deve non solo motivare
la squadra prima dell’evento agonistico, ma dopo, comunque vada, deve radunare
la squadra e riordinare le idee. Cosa ha
spiegato il CT COMELLI?
“Ho mandato un messaggio alla sera
della domenica a tutti loro. L’sms recita “ peccato, perché eravamo veramente
vicini. La vita e lo sport talvolta sono crudeli. L’importante è aver lavorato
bene con l’intensità e la passione che ci lega al nostro sport. Per me è stata
una esperienza indimenticabile”. I ragazzi hanno risposto tutti, e le risposte
le tengo per me! Lì ho capito che il mio lavoro era sconfinato fino a creare
uno spirito di squadra ed unione: la medaglia sarebbe stata la ciliegina sulla
torta”
Ha avuto modo di osservare gli altri
team? Cosa l’ha colpita di loro?
“In questo Campionato le prime 4
squadre erano molto equilibrate dal
punto di vista tecnico. Ho pensato che queste stesse squadre si sarebbero giocate
tutto fino alla fine e cosi è stato!. Invece vorrei dire cosa mi ha colpito
della mia squadra : nel Team Italia Pony completo si è creato un grande gruppo. Si è istaurata strada
facendo una fiducia reciproca, che credo sia una cosa difficile da creare in
questo ruolo. Ognuno ha le sue teorie e le sue strategie. C’è stato invece
questo spirito di collaborazione che ci ha portati molto vicini ad un risultato
prezioso. Anche i ragazzi hanno sentito di poter collaborare con me e di
potersi fidare a pieno di me. Ogni mio intervento è stato colto nella giusta
maniera sia dagli istruttori che dagli allievi”
Vedrà che questo quarto posto è un
mattone importante. Volgiamo lo sguardo al futuro verso nuovi obiettivi e
risultati, facendo tesoro di questa preziosa esperienza. Che impegni la
attendono?
“Riparto per Arcinazzo, ho due Young
Rider ed uno Junior nella long list. Niente vacanze! Cerchiamo di portare
qualcuno agli Europei!”
Allora rimaniamo in argomento Europei.
Parliamo di Jung. E’ di queste ore la notizia che il fuoriclasse tedesco ha
dovuto ritirare Sam dagli Europei di Malmo. Potrebbe essere una pedina in meno
contro cui confrontarsi, per la squadra italiana Senior, no?
“Penso che il Tecnico Mezzaroba quest’anno abbia fatto un buon lavoro ma anche per lui c’è
stata un po’ di sfortuna. E’ noto che qualche tassello importante della squadra,
Stefano Brecciaroli, non parteciperà. Chi
verrà inserito in squadra comunque sarà all’altezza della situazione e saprà
fronteggiare l’impegno rilevante di Malmo. Per cui, Forza Italia.”
C’è stato tra voi CT un filo diretto,
una occasione di collaborazione o di confronto?
“Ho avuto modo, durante l’anno di incontrare spesso Roberto Rotatori. Le gare
pony sono spesso in concomitanza con le gare cavalli junior e young rider. Abbiamo vissuto le stesse gare e ci siamo
confrontati diverse volte, Roberto Rotatori è Tecnico Federale da più tempo di
me, quindi qualche consiglio l’ho strappato! Trovo importante che ci sia un rapporto
di collaborazione tra noi tecnici delle squadre giovanili , anche se qualche
volta ha dato adito a polemiche!
Vuole aggiungere qualcosa in più?
Vorrei dare un consiglio ai miei
ragazzi: trasformiamo l’amarezza e la delusione in grinta e determinazione per
la prossima stagione per provare a conquistare quella medaglia in cui avevamo
tanto creduto!! Grazie ragazzi!
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