GIEQUIREPORT Deep in the equestrianism
martedì 29 ottobre 2024
DULCIS IN FUNDO, CECILIA MAGNI
COMPLIMENTI A...
Di Giulia Iannone
DULCIS IN FUNDO,- non mi sono scordata di lei, solo volevo raccogliere ancora qualche idea-
Cecilia Magni , trionfatrice nella finale Fise 4 anni su Sandfield Jorolity, Irs 2020, di proprietà della stessa Cecilia. Mette al collo l'oro l' amazzone lombarda di soli 21 anni, con un doppio clean round in campagna e nella prova di concorso, mantenendo il punteggio intonso dalla prova di dressage , 24 pn ovvero pari ad una percentuale di 76.050.
Trionfa di nuovo con Tara Van Hey Leliehof , Belga 2019, di proprietà di Sofie Vereenooghe e Charlotte Alm, nella Finale Fise 5 anni élite ( in cui ha preceduto Rebecca Chiappero) con 28.30 pn, una prestazione puntuale sin dalla prima giornata di dressage, ( anche per questo binomio molti 8 e 8.50 in movimenti, come ad esempio, l'alt finale e l'impressione generale) con una lievissima sbavatura per il tempo solo nella prova di cross.
Abbiamo sentito parlare di questa ragazza sin dagli anni in cui montava i pony. Charisma e Cascada i più famosi, con uno ha anche partecipato agli Europei di dressage. La bambina si destreggiava con abilità nelle due discipline, con impegno, eleganza e dedizione. Un giornalista sportivo la soprannominò il Colibrì di Somma, per la sua leggerezza e raffinatezza negli aiuti. Poi un bronzo junior tre anni fa in Svezia, in squadra nel completo, su Piano Star. Infine ha sorpreso tutti, con la scelta particolare, coraggiosa e sicuramente complicata, di puntare seppur giovanissima, sul cavallo giovane e non più su cavalli già preparati e di esperienza. Dopo tutto il pony importante da dressage, era stato allevato e preparato da lei ! In una intervista, disse cosi "Più avanti vorrei iniziare a portare dei cavalli giovani. Ora, a casa, ne ho uno di quattro anni che a fine stagione farà il suo primo Completo. Poi ci siamo aggiudicati a un’asta tre puledre di un anno, ma per loro vedremo più avanti come comportarci». Il 4 anni del tempo credo sia Mr. PADDINGTON, che quest'anno è risultato il miglior 7 anni in circolazione, anche qualificato per il Mondial du Lion , che Cecilia MAGNI ha deciso di non affrontare perché non reputava che fosse l'appuntamento giusto per il binomio, e la 4 anni dei Pratoni deve essere una delle puledre di 1 anno, individuata all'asta. Alcuni questo inverno, sostenevano fosse passata al salto ad ostacoli definitivamente, poiché stava lavorando semplicemente alcuni cavalli giovani per un allevamento! La verità è che questa ragazza ha scelto una carriera formativa didattica e sicuramente piena di sacrifici e molte più responsabilità, perché il colibrì tra le mani anzi tra le ali, ancora in attesa di maturità, deve far volare dei piccoli giovani cavalli. Chiuderei la riflessione di questo post, inserendo la frase che ieri sera sua madre Caterina, ha postato sul web. " così non andate da nessuna parte" pare qualcuno gli abbia detto all'inizio dell'impresa. Dipende, come disse lo stregato ad Alice in the wonderland " dove realmente desideri andare!" E Cecilia non ha preso una scorciatoia, ma la strada, tutta sua, per andare dove realmente desidera andare. E questo ce lo dirà strada facendo.
Percorrendo una strada tutta sua!
Photo courtesy Cecilia Magni fb
martedì 8 ottobre 2024
BAHKSIA, LA "ROSA RAMPICANTE "SELLA ITALIANA DI 6 ANNI
REBECCA CHIAPPERO AL MONDIAL DU LION 2024, CON BAHKSIA, LA "ROSA RAMPICANTE "SELLA ITALIANA DI 6 ANNI
di Giulia Iannone
Rebecca Chiappero, amazzone Lombarda classe 1985, specializzata nel l'addestramento di giovani cavalli da completo torna alla kermesse francese anche quest'anno. L'ho ribattezzata "Rebecca Mondial " perché ha all'attivo 5 partecipazioni a questa vetrina annuale dedicata ai giovani soggetti, talento del concorso completo. L'abbiamo incontrata, come ogni autunno, in intervista, e ci ha parlato del sella italiano di nome Bahksia, femmina del 2018 da Ladro di Cuori x Malva del Quadrifoglio. Ecco cosa ci ha raccontato, Rebecca, di questa "rosa rampicante " nata ed allevata in Piemonte...
Mondial du Lion D'Angers 2024, Rebecca Chiappero ci sarà con Bahksia. Quanti sono fino ad ora i tuoi Mondial? Ci ricordi quante sono le partecipazioni, anno, nome del cavallo e risultato finale, così facciamo un breve riepilogo?
"La mia prima partecipazione è stata nel 2019 per i 6 anni con Tintoretto del Quadrifoglio (fratello uterino di Bahksia) che chiude con doppio netto al 16° posto e torna l'anno successivo per i 7 anni facendo netto in cross con soli 5 secondi di fuori tempo e un errore in salto. Nel 2020 oltre a Tintoretto nei 7 anni, monto anche Cooley Kil Mhantain nei 6 anni, che, dopo un ottimo dressage e impeccabile cross (eravamo decimi dopo la seconda prova) si taglia un glomo in cross e decidiamo di non presentarlo alla terza ispezione.
Nel 2021 Cooley Kil Mhantain torna per i 7 anni, ma uno sfortunato missing flag su un angolo, macchia una bella gara, invece nei 6 anni, con Bonmahon Chelsea finiamo al 3° posto, facendo uno dei risultati più belli della mia carriera finora. Nel 2023 torno dopo un anno di assenza, e chiudo al 10° posto con Kassiopea Preziosa.
Chi è questa "rosa rampicante " che partecipa ad ottobre, nella categoria 6 anni? Carattere della cavalla, doti, pregi, difetti, linea di sangue, e forse anche una sorella illustre. Ma nel nome, ha una h che non dovrebbe esserci, cosa è successo al suo nome originario?
" Bahksia, o Banksia come avrebbe dovuto chiamarsi, se non fosse stato per un refuso al momento dell'iscrizione appena nata, è come già detto, sorella uterina di Tintoretto e figlia di Ladro di Cuori di Ca' San Giorgio, e ciò la rende diversa dal fratello "più purosangue " dandole mole importante e forza da vendere. È una cavalla molto intelligente, ma per certi versi ancora immatura, e questa stagione è stata una sorpresa continua, se solo 6 mesi fa qualcuno mi avesse detto che sarebbe andata a Lion, non ci avrei scommesso un euro. Invece, anche grazie alla mia recente collaborazione con Francesco Falorni, giorno dopo giorno, abbiamo lavorato per trovare la giusta chiave di lettura di questa gigantessa dal cuore buono.
A che età è arrivata da te la cavalla, da dove proviene, come è stato il processo di addestramento e maturazione fino ad ora. Ti aspettavi di partire ancora una volta per la Francia?
" La cavalla mi è stata affidata fin dagli inizi, appena domata per intenderci, e la strada è stata tutt'altro che semplice, innanzitutto non sono solita avere a che fare con cavalli così grandi, e questo mi ha reso le cose più difficili, poi il suo carattere fino allo scorso anno era molto discontinuo, anche se di base c'era "quel qualcosa " che mi ricordava in parte il fratello con cui avevo sempre avuto un feeling molto buono. Durante questa stagione, trovando anche la chiave di lettura grazie all'aiuto di Francesco Falorni e completando anche la sua crescita fisica e mentale, la cavalla ha fatto "click" specialmente in cross, prova in cui Rosa è decisamente nel suo habitat e performa sempre al 100%!
Credo ci sia una dedica particolare per questo sella italiano, che dici?
"Sicuramente dietro a questa cavalla c'è un forte sentimento che ci lega al suo proprietario/allevatore, che è il Sig. Alberto Bolaffi, che segue la carriera del suo ultimo prodotto con estrema attenzione e tifa per noi ogni volta. "
Come stai Rebecca dopo l' incidente grave di 2 anni fa? So che sei seguita da uno staff medico e fisioterapia molto speciale. Ce ne parli?
"Ormai è passato un anno e mezzo dal mio incidente e quello che mi ha lasciato è "solo" una ernia, che a fine stagione , dovrò infiltrare, ma che al momento sto gestendo evitando che mi faccia troppo male! Per fortuna mi sono ripresa al 100% e questa è la cosa più importante!
Photo courtesy Rebecca Chiappero fp
venerdì 27 settembre 2024
OMAGGIO AL MAESTRO AMALFI
intervista a cura di Giulia Iannone
E 'stato pubblicato, nel mese di marzo 2024, dalla Zoraide Editore, a firma di Mario Gennero, il libro " Scritti Equestri" di Francesco Amalfi, che fu cavaliere, soldato, maestro d'equitazione, nato a Sant'Agnello, Napoli, il 2 ottobre 1883 e morto a Roma, l'11 dicembre del 1968, e sepolto a San Mauro Torinese. Simbolo di coraggio e dedizione nella cavalleria italiana del novecento, la sua essenza si proietta nel secolo successivo al suo, attraverso questo libro, dedica e tributo sentito di Daria Camilla Fantoni, che fu per 8 anni giovane allieva nella disciplina del salto ostacoli, prima di diventare l'amazzone dressagista che tutti conosciamo, 5 volte campionessa italiana e con all'attivo, 3 partecipazioni olimpiche. Abbiamo parlato con Daria in intervista, di questo testo sul Gen. Amalfi, omaggio che ci ha colpito non poco. Ecco cosa ci ha raccontato ...
Come nasce concettualmente l' idea di questo libro, Scritti Equestri, fortemente voluto da te, Daria ?
"Avevo a casa ben conservati degli appunti che erano stati preparati proprio da Amalfi, una altra tranche me l' aveva portata la figlia Raffaella, qualcosa risaliva all'epoca delle mie lezioni con il Generale. Sono stata sua allieva per ben 8 anni, e dopo il lavoro a cavallo, mi consegnava dei fogli preparati da lui, per ripetere o approfondire qualche argomento. Il materiale complessivo era bello corposo, risaliva alla sua vita e carriera equestre. Era davvero un bel malloppo di fogli, scritto a mano, abbastanza problematico, a volte da interpretare e decifrare, per via della calligrafia e della foga con cui era trascritto il pensiero su carta. Mario Gennero, cultore equestre, scrittore, giudice di salto ad ostacoli, autore, ha lavorato a questi appunti dal novembre al febbraio 2024 pian piano ha analizzato, assemblato, studiato il testo, qualche volta ho dato qualche consulenza e conforto in merito a qualche parola che non sembrava chiara per via della grafia. Devo dire che è stato davvero un grande e buon lavoro effettuato dall'ottimo Mario Gennero, ne è venuto fuori un testo che reputo essere fonte di saggezza, di conoscenza ed arte equestre."
Concretamente, il libro come è stato realizzato?
"L'idea ed il materiale originale è mio. L'opera è stata finanziata e realizzata da Mario Gennero, che ha trovato questa casa editrice, Zoraide Editore, in Puglia, che ha stampato il manoscritto. Alla fine io compro i libri e li divulgo per ora in attesa di presentare l' opera. La cosa importante da sottolineare, è che quello che Amalfi ha scritto, è stato riportato testualmente sul libro, esattamente come sugli appunti. Forse saranno state aggiunte 2 o 3 virgole"
Parlare del Generale Amalfi oggi: che valore ha, che eredità ci ha lasciato attraverso gli scritti ed i suoi allievi e quale può essere la greencard sempre viva e moderna delle sue intuizioni e convinzioni tecniche?
"Lo stesso libro lo chiarisce benissimo, tutta la vita di Amalfi fatta di esperienze, conoscenze, contatti, confronti, viaggi, approfondimenti è una greencard per il futuro. Il grande Maestro è venuto a contatto con della figure equestri molto importanti, soprattutto in Germania. In Italia ,come sempre succede con le personalità innovative, non era molto amato questo tecnico, soprattutto da una parte dell'ambiente militare in sé, che comprendeva persone poco preparate ed ignoranti. Amalfi ha lavorato 2 anni e mezzo in Ungheria, a 50 km da Budapest, come consulente tecnico alla scuola di Orkény. Li era stato invitato da alcuni militari ungheresi per approfondire le conoscenze sulla disciplina del salto ad ostacoli. In tale scuola, ha potuto imparare ancora, apprendere ed approfondire da questi militari ungheresi, che in campo equestre erano molto più preparati e colti dei nostri militari. L' apprendimento è stato effettuato adoperando anche i cavalli lipizzani, per cui vi era molto riferimento agli schemi e metodi della scuola spagnola di Vienna. La tecnica classica vale per sempre, è una matematica, per sempre precisa, durevole, incontestabile ".
Ci colpisce molto la tua dedica a questo Maestro. Cosa rappresenta per te questa figura equestre non solo tecnicamente, ma anche per la tua identità personale, nonché di atleta e campione che ha rappresentato il nostro paese in tutto il mondo,dopo con il Dressage?
"Ho lavorato, ribadisco 8 anni con Francesco Amalfi, dalla fine dei miei 18 anni ai 26. Lui aveva 76 anni. Per me non è stato solo l'istruttore di equitazione, ma un maestro di vita, una guida, un punto di riferimento, un esempio. Era un uomo eccezionale. Aveva delle intuizioni moderne ed innovative e tutto quello che aveva previsto, si è avverato. Uomo molto difficile, come tutte le persone con un genio particolare, però impersonava , incarnava la filosofia del cavallo e della vita in generale "
Ma il dressage Daria, nella tua vita di allieva, quando arriva?
"Dopo di lui io ho continuato l'attività equestre col salto ostacoli, poi per 10-11 anni ho montato in corsa, grande lezione per il concetto di contatto, e poi bel 1976 a 34 anni, ebbi l'occasione di comprare, da Fausto Puccini, un vecchio cavallo di nome Mylord, un purosangue livello Grand Prix. È stato questo soggetto che mi ha permesso di approcciare il dressage di vertice"
Ci saremmo aspettati da te, onestamente, un libro sui Maestri del dressage, non so Theodorescu o Tempelmann. Come mai, tu che sei uno dei dressagisti olimpici italiani, fondatori della disciplina nel nostro paese, scrivi di un tecnico del salto ad ostacoli e soprattutto Caprilliano?
" in primo luogo, ci tengo a precisare, che Amalfi non
era un Caprilliano. Non era questo cavaliere né contro, né a favore di Caprilli.Tutti gli allievi che venivano a Pinerolo, tedeschi, russi, americani, inglesi, francesi, inserivano la nuova intuizione di Caprilli, all'interno del loro sistema di lavoro, inteso come messa in mano ed equilibrio del cavallo, ad esempio, i tedeschi, e di conseguenza poi ci battevano! Quanto alla dedica...io non ho scritto niente. Questo libro lo ha scritto il mio maestro natio di Sorrento. Io ho solo conservato tutto il suo materiale cartaceo, e l ho dato alle stampe. Un pó glielo avevo promesso. È un tributo, un omaggio, ho solo portato a compimento un lavoro che aveva fatto lui. Lui spesso mi dava molte indicazioni a voce. Era contrario all'idea di scrivere un libro, se ne erano già scritti tanti ai suoi tempi. Tra l'altro, chi legge un libro di equitazione è una persona che già conosce la tecnica pratica e desidera fare un ripasso. Invece un giorno mi disse" il libro, lo scriverai tu, quando moriro". In realtà lo aveva scritto lui tutto da solo. Questo è il mio dono da allieva ad un uomo molto particolare ".
La punta dell'iceberg della tua carriera e vita equestre è il dressage Grand Prix. Quanto c è nell'insegnamento di Amalfi, che è confluito, ha permeato e costituisce la base solida di questa disciplina nobile di vertice?
"Posso dire di aver compreso gli insegnamenti di Amalfi, dopo che lui era morto. L'ho capito nel tempo, attraverso la comunicazione, l'esperienza, la sensibilità, i cavalli me l'hanno insegnato, l'amore per questi magici animali, la maturità equestre. Io dico l'arte equestre e non il dressage. Il dressage è uno spicchio, una fetta dell'arte equestre, se vogliamo è anche una brutta parola. Il dressage è una preparazione atletica, è la ginnastica artistica del cavallo, un addestramento di base conforme alle altre discipline. Sarà il tipo di cavallo che si ha tra le mani a fare la differenza: quello che ha attitudine al salto, salterà meglio, quello da corsa, correrà meglio in ippodromo, e quello dotato di 3 belle andature, e memoria si esprimerà in dressage, con l'equilibrio giusto, un corpo che funziona come atleta, con una giusta muscolatura, e così avremo ottenuto un cavallo più longevo e che si infortunerá di meno."
nella foto, gentilmente concessa da Daria Camilla Fantoni, l'amazzone accanto a Sonny Boy.
giovedì 22 agosto 2024
LA LEZIONE TECNICA DAI CAVALLI MAESTRI
EMOZIONI EQUESTRI E SENSAZIONI A CONFRONTO....
LA LEZIONE EQUESTRE DA 2 CAVALLI A CONFRONTO.
Dal mio viaggio in Germania.
di Giulia Iannone
La sensazione di un 6 anni Pre+warmblood= testa e carattere eccezionale, immerso ed avvolto come in una nuvola di pace e serenità, andature poco da cavallo nord europeo, direi ancora barocco. È questa la nuova frontiera ed apertura tedesca che sta tentando questo ibrido puntando sui bei caratteri dei cavalli spagnoli. A mio avviso, ci.vuole ancora un pó di tempo per bilanciare il concetto
VERSUS
una linea davvero elegante, di talento, forse troppo leggera e delicata, una etoile da balletto classico, con gambe sottilissime e lunghe, bocca delicatissima e corpo molto leggero, con struttura sottile. Due estremi, due antipodi, due esperienze di monta intesa come sensazione, ma adoperando la stessa tecnica. È incredibile come con la.stessa tecnica derivino effetti diversi.
Grande lezione equestre da portare con sé.
lunedì 19 agosto 2024
VISITA NELLA REGIONE DI HANNOVER:ALLA RICERCA DELL'ALTRA PARTE DI ME STESSA
VISITA NELLA REGIONE DI HANNOVER:
di Giulia Iannone
I luoghi della cultura e del mio studio equestre, i luoghi della mente, finalmente visitati.
Mi mancava solo un tassello:
visitare la Germania del.nord per ricongiungermi solo totalmente con la mia esperienza culturale equestre coltivata dentro di me, giorno dopo giorno, dall'infanzia, attraverso studi di libri tecnici, video tecnici, riviste di settore sul dressage e la tecnica equestre per eccellenza, quella tedesca. Poi da proprietaria ed amazzone di un cavallo hannover per ben 12 anni, linea G, trovato per caso e per fortuna in un luogo sperduto del Sud Italia, questo cavallo portava ancora i segni di un illustre passato. Le sue origini, ls sua terra natale.
sapevo già benissimo cosa significa essere orgogliosi, fanatici e sicuri di possedere uno dei cavalli più speciali al.mondo e forse anche complicati e perfetti, sapevo bene cosa significa montare alla perfezione quei cavalli, perché se no non ti accettano, che provengono da una terra magica, dalla natura affascinante e quasi sognante, con i tetti a punta, le betulle, le foreste, l' erba verde e grassa, le cicogne, i cervi, le storie di draghi e gli gnomi, la Luneburge Lande, la brughiera di erica, il fiore portafortuna di cui si fa dono alle spose. Sapevo tante cose, tanti aneddoti di cavalieri e campioni tedeschi, che ho usato come talismano per farmi ben vedere dagli allevatori del luogo, e solo concretamente i pensieri si sono ricongiunti a dei posti come se ci fossi sempre stata, come se mi fossero sempre appartenuti ed in un quasi istintivo ricongiungimento, ci siamo ritrovati. Chi ama, studia, ha passione, ha il culto del dressage non può non andare nella regione di hannover. Io l' ho sempre capito. ...ci sono i cavalli, e a parte , ci sono gli Hannover, c è la terra da cui hanno origine, chi li monta, chi li alleva. Ho visto una parte che ne conserva la tradizione, che tramanda di padre in figlio allevamento e addestramento- delle amazzoni fantastiche figlie d'arte della migliore stirpe- e chi , oggi mescola con linee spagnole, barocche, la cultura classica. Una nuova frontiera, una nuova apertura, sempre nel rigore e rispetto della tradizione.
domenica 28 luglio 2024
UN MONDIALE A MISURA DI CAVALLO GIOVANE
UN MONDIALE A MISURA DI CAVALLO GIOVANE
di Giulia Iannone
Ricordi dal Mondial...
Rebecca Chiappero , in viaggio per rientrare in Italia dopo la sua prestazione al Mondial du Lion D'Angers, ha potuto completare il commento post gara che le avevamo chiesto ieri a fine gara, interrotto per l'approssimarsi della premiazione della categoria 6 anni. Ecco cosa ci ha detto Rebecca per concludere il pensiero " vorrei ringraziare tanto per lo spazio e l'attenzione particolare che mi avete dato in questi giorni, mi sono quasi commossa. Per concludere il commento su questo prestigioso evento agonistico, posso rimarcare che è stata una gara importante, vissuta istante per istante. Già per me il Mondial , dal momento che sono una amazzone professionista dedita all'addestramento del cavallo giovane da completo, è la gara per la quale si lavora per molti anni. È il progetto che si compie e si sviluppa sul lungo percorso, quando ti è stato affidato o hai scelto quel determinato puledro. Quest'anno è la gara speciale della mia annata, ce lo siamo già detti molte volte, io volevo e dovevo esserci. La cavalla desidero ribadirlo, è stata impeccabile. Sicuramente a me è mancata un pó di routine delle gare. Questi 3 mesi di stop mi hanno resa un pó legnosa, diciamo così, e soprattutto mi hanno messo più pressione del solito. Il risultato va al di là di ogni più rosea previsione e sono veramente felice, in una maniera che non avrei mai immaginato. In relazione alla gara, vi posso dire solo del bene. Lion d'Angers è l'esaltazione del cavallo giovane destinato al concorso completo, rispetto anche a tutte le gare affrontate durante la stagione, come fase di preparazione e selezione finale. I cavalli qui saltano meglio, certo ovviamente i cavalli preparati e montati bene, ma saltano meglio, perché in cross è tutto costruito apposta, in concorso nonostante una miriade di gente che è accorsa - perché credetemi, domenica non si riusciva a trovare un posto nelle tribune- e nonostante tutto i cavalli sono realmente a proprio agio, perché è tutto fatto, pensato, ideato e strutturato per loro. Quindi è una gara che non si può non amare, ed è davvero la.mia gara del cuore. Prima l'amavo perché mi sono specializzata nel lavoro del cavallo giovane, adesso la amo ancor di più perché è la gara che mi ha riaperto il cuore alla speranza, alla volontà, a credere nell'impossibile.
Grazie di tutto, perché ho toccato con mano che più di qualcuno riesce a capire cosa c'è e c'è stato dietro ad una competizione che tanto ovvia e scontata non è proprio per niente ".
A completamento del servizio, ci va di ricordare che ad aprire la sequenza radiosa del mondial, per l'Italia, è stato Emiliano Portale che nel 2011 condusse alla medaglia di bronzo Rubens delle Sementarecce, figlio di Dollar de la Pierre e Ballerina, cavallo del quale abbiamo scritto molto anche dopo, visto che ha avuto una fulgente carriera internazionale anche negli anni successivi, portando molto lustro al nostro paese. 2 anni fa, il bronzo è stato ripetuto, dunque 10 anni dopo, proprio dalla nostra Rebecca Chiappero, in sella al cavallo irlandese Bonmahon Chelsea, da Chellsini Z x Ramiro B, subito dopo ceduto all'amazzone australiana Hazel Shannon, che lo adocchió proprio in terra francese. In quella gara, la Chiappero risalí dal 14mo al terzo posto. Oggi quel soggetto gareggia sotto i colori dell'Australia, ma era stato individuato e preparato dalla nostra amazzone lombarda Rebecca Chiappero.
**
Photo courtesy Rebecca Chiappero, e ringraziamo il fotografo Solene Bailly, che riconosciamo in firma su uno scatto.
REBECCA CHIAPPERO TORNA AL MONDIAL
Un mondial dal valore speciale per Rebecca Chiappero
di Giulia Iannone
Ricordi daĺ Mondial, Aspettando quello del 2024
Dopo un mondiale mancato l'anno scorso per Un cavillo burocratico e l'incidente a luglio, la completista lombarda, torna in gara nella massima vetrina francese del cavallo giovane da completo. Già qualificata di diritto alla gara francese di ottobre dedicata ai giovani cavalli del cavallo, la Chiappero si impone con forza alla partenza con la vittoria a Palmanova nella categoria 6 anni masaf e fise. Stavolta è in sella ad un soggetto Italiano di nome Kassiopea Preziosa.
Di Giulia Iannone
Come nasce Kassiopea Preziosa? Da dove proviene e come è arrivata fino a te? Che lavoro hai fatto, che carattere e caratteristiche morfologiche e tecniche ha questa cavalla italiana ?
" Kassiopea è una cavalla figlia di Lohengrin di Villa Emilia e di una cavalla ungherese che si chiama Cassia. Infatti il suo stable name è proprio Cassia, in onore della sua mamma, cavalla da completo che aveva gareggiato fino alle vecchie categorie 3 di completo attuali 1 stella. Nella linea di sangue di Kassiopea sono però presenti dei buonissimi cavalli da completo, tra cui Holderlin Casper, che al tempo era montato da Francesca Colombo e con il quale affrontò i campionati Young Rider. La caratteristica di questa fattrice, è di trasmettere ai propri discendenti una testa eccezionale, il che li rende intelligenti e pronti all'apprendimento. Infatti ho in lavoro anche il fratello di Kassiopea, Kantos dei preziosi, che ha 4 anni, bellssima testa anche lui, con già all'attivo una tappa giovani cavalli e questo week end in gara con me ai pratoni, e spero di fare ovviamente la finale della categoria 4 anni. Kassiopea è arrivata nella mia scuderia alla fine dei 3 anni, ovvero dicembre del 2020. La giovane cavalla è di proprietà di Colomba Leddi, che si è trovata tra le mani una puledra per la quale bisognava immaginare una carriera agonistica per il futuro. In questo caso ha funzionato un pó il passaparola dell'ambiente equestre. La proprietaria è amica di Mario Maicu, figura di spicco del mondo allevatoriale sardo ma italiano in generale, specie nel salto ostacoli, che a sua volta è amico di Marina Sciocchetti, figura di spicco del mondo completo. Tramite questo intreccio di conoscenze, è stato stabilito il futuro espressivo di Kassiopea, perché la Sciocchetti ha indicato me come addestratrice ed amazzone, nella disciplina del completo: buoni movimenti, testa, sangue, agilità, doti adatte alla carriera in completo. La cavalla così giunse fino a me e da allora l'ho montata sempre e solo io, ha fatto gare solo con me. Ha chiuso tutto il ciclo dei 4 anni vincendo tutte le tappe cui aveva partecipato ed arrivando seconda nella finale, poi ottimi piazzamenti nei 5 anni e chiudendo terza nella finale a causa di un errore in concorso ippico, di cui mi attribuisco io la colpa. Quest'anno a 6 anni, la cavalla è sbocciata. La cavalla è piccolina, esile, compatta, sembra un piccolo.purosanguetto, ma quest'anno ha fatto un pó uno switch notevole, mostrando sangue, carattere, forza ed è diventata un piccolo fenomeno. Ha affrontato il suo primo 2 stelle a Radolfzell in aprile, su 120 partenti, un doppio netto con qualche penalità sul tempo perché il terreno era bagnato, finendo 13ma su 120 partenti. Poi ha fatto Marbach, il 2 stelle a Kaposvar concluso con un secondo posto. In luglio io incappo in un incidente abbastanza grave : frattura di 6 costole, lesione alla milza, frattura del condilo occipitale. Tutto sembrava in forse e non si sapeva quando avrei ripreso. Sono stata 2 mesi senza montare, ho ricominciato i primi di settembre. Desidero dunque ringraziare ed elogiare le ragazze del mio team che hanno continuato a casa a lavorare ed allenare i cavalli in maniera magnifica, sono stati tutti meravigliosi. Cosi ,in fretta e furia, ho avuto il desiderio e la voglia di uscire in gara a Palmanova, ( dove la cavalla ha trionfato nella categoria 6 anni, con 35.40 pn , score intonso dalla prima giornata, categoria 2 stelle corto, chiusa in seconda posizione, ndr). A Palmanova sono arrivata un pó, come dire...non sapevo come sarebbe andata, ma la cavalla mi ha portata con sé, è stata fenomenale, dal primo giorno ed ha fatto l'unica cosa che poteva fare. Vincere senza grossi problemi il campionato sia masaf che fise dei 6 anni, con un bel margine sui secondi classificati. Nonostante fossimo già qualificati per le Lion prima di questa gara di Palmanova, ho messo tutti tranquilli sul fatto che sia io che la cavalla siamo in forma e pronti per affrontare l'impegno francese. "
Cosa significa per te, portare l'ennesimo cavallo al Mondial du Lion D'Angers?ma stavolta parti con un cavallo italiano, binomio tutto tricolore, cosa provi?
"Vorrei trovare una parola adatta ad esprimere bene quello che sento dentro. Dico che significa tantissimo, per via di questo incidente, dell'infortunio, del tempo che è passato, del recupero, la voglia di tornare in sella, la gioia di tornare in gara affidandomi pienamente al cavallo che mi ha portata con fiducia, sciogliendo ogni preoccupazione e pensiero. È un risultato veramente importante questo del 2023, in più con quello che è successo l'anno scorso, ovvero non essere partita per un
cavillo burocratico, l 'emozione è ancora più forte. Credo che questa cavalla possa fare molto bene. "
Ti rivedremo ancora in categorie senior oppure ormai sei concentrata e dedita alla crescita e sviluppo del cavallo giovane e categorie ad esso dedicate?
"Mi dispiace, mi dispiace davvero dirti che probabilmente, se tutto andasse bene, se ricevessi una offerta, la cavalla verrà venduta . Alla fine dei 4 anni ne ho rilevato una quota, la metà, in modo da avere appunto una quota della cavalla insieme alla proprietaria. Adesso ne abbiamo la metà per ciascuno. L'idea del progetto Kassiopea Preziosa prevedeva di portarla avanti e vedere di venderla, in caso di giusta offerta. Purtroppo o per fortuna, la mia attività è diventata questa, mi riesce bene, ed ho ottenuto stima nell'ambiente nel crescere, addestrare e mettere in luce giovani soggetti per poi affidare la fase matura ad altri cavalieri. È indubbiamente anche questa una attività tecnica non indifferente, certo i sogni nel cassetto ci sono sempre. Il giorno che dovesse capitare tra le mie mani il "cavallo del destino" , forse lo riconoscerei e non vi nascondo che mi piacerebbe tornare a fare un certo tipo di gare. Ma...montare il cavallo giovane ha il suo fascino e da le sue soddisfazioni."
** il materiale fotografico ci è stato fornito e messo a disposizione da Rebecca Chiappero , che ringraziamo. Ringraziamo e menzionano gli autori sassofotografie e Kiruu Photo che riconosciamo in firma sugli scatti.
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