mercoledì 29 gennaio 2025

QUATTRO CHIACCHIERE CON LAURA CONZ

CLOSE UP 4 CHIACCHIERE CON LAURA CONZ Di Giulia Iannone
( le immagini scattate da Giulia Iannone, sono state gentilmente abilitate e concesse da Laura Conz, che ringraziamo) Lo scorso week end, a Roma, abbiamo avuto la fortuna di incontrare, in campo prova Laura Conz, amazzone azzurra olimpica, coach, volto iconico del dressage azzurro... di nuovo alla guida del dressage italiano come Team Manager, per il nuovo quadriennio olimpico. Sempre disponibile e sorridente, si è resa disponibile a scambiare 4 chiacchiere, toccando diversi argomenti tecnici e concettuali. Riconfermata Team manager fise, yrider, junior e children;capo equipe Campionato d'Europa Dressage; membro nella commissione di selezione per le medesime categorie giovanili. Come ha accolto questa conferma di incarico? " Sono davvero molto contenta di poter lavorare nuovamente con i giovani e poterli aiutare a migliorare tecnicamente e a raggiungere i loro obiettivi " L'abbiamo vista all'opera, con molti giovani binomi azzurri , di queste fasce di età, a Roma, lo scorso week end, per una gara di esercizio e di allenamento. L'inverno è sempre una pausa stagionale, utile per studio, preparazione e organizzazione del training. Su cosa sta lavorando con i giovani binomi? Quali sono gli obiettivi della stagione 2025 e gli appuntamenti salienti in calendario? " Le gare di qualificazione nazionale sono già iniziate , un pó in tutta Italia, sia al nord che al centro. Il 31 gennaio/ 1-2 febbraio, abbiamo il primo stage con il tecnico federale, il giudice a 5 stelle, Ghislain Fouarge, e già dal 21 al 23 febbraio molti binomi si incontreranno a Cattolica, in occasione dell'internazionale in programma. Nella pausa invernale, tutti i ragazzi hanno lavorato con i propri istruttori, i cavalli hanno fatto un pó di riposo e qualche gara nazionale, a parte Manzato, Borghesi, Tommasoni e Spoenle che hanno fatto gare a fine novembre/ primi di dicembre" È fresca la notizia:lei sta per ricevere dal Coni, la palma d argento. Una onorificenza al merito tecnico che si ottiene dopo 20 anni di attività svolta. Come ha accolto questa notizia? "Di sicuro, come ogni benemerenza del Coni, è un simbolo di grande prestigio riceverla. È un onore per me. Spero di raggiungere anche quella d'oro, così faccio l'en plein"! Credo che ce la farà! Basterà raggiungere i tempi giusti, non pensa? " Allora devo tenere botta!"( risponde scherzosamente ,ndr) L'ho osservata , ancora una volta in campo prova, sempre sorridente, positiva, solare, trascinante con i ragazzi. Trapela gioia ed entusiasmo in quello che trasmette, sembra stia montando con tutti i suoi allievi. Ma come fa? Meglio quando era amazzone o adesso? " Sono due situazioni diverse, ma che si complementano. Quando sei amazzone, sei più responsabile del risultato. Sei tu che entri, tutto dipende dalla tua capacità di eseguire ciò che ti è stato detto o la strategia che è stata pensata. Come istruttore, trovo il momento più difficile perché quando gli allievi sono entrati in rettangolo, sei impotente e devi guardare cosa combinano i ragazzi ed alcune volte è complicato, perché vedi magari degli errori che stanno per arrivare, ma ovviamente, non puoi fare nulla" Inarrestabile nelle sue attività, in dicembre è uscito anche un manuale equestre, che la vede tra gli autori, assieme ad altre personalità equestri. Che valore ha l'opera e di che si tratta? "È un manuale di base di tutte le attività equestri, appunto di base. Proprio gli inizi per l 'equitazione. Per me ha un grande significato, perché l'ho realizzato assieme all'amico Stefano Paperini, per altro durante il Covid. Ora Stefano è mancato, e per me è stato un grande onore e gioia portare a compimento questo lavoro con lui. Adesso finalmente è stato dato alle stampe" Nelle sue indicazioni tecniche, in campo, l' ho ascoltata bene, lei è molto chiara. Ripete costantemente 3 punti: redine esterna, assetto prima della gamba specie col cavallo giovane, ed energia ovvero buon ritmo. Allora , lo dica lei bene, quali sono i "focal points" dello stile Laura Conz, che lasciano una orma indelebile nella vita equestre ed interiore di chi ha la fortuna di essere seguito da lei? " Credo che uno dei miei punti principali tecnici sia quello di mettere "comodo" il cavallo, sia come andature che come atteggiamento, per esempio, del collo. Non tutti i cavalli possono stare , diciamo, "su" perché magari sono giovani e non hanno ancora forza, altri cavalli devono stare ancora un pó più lunghi per potersi muovere liberamente con la schiena. Quello che guardo sempre è che i cavalli si muovano bene , correttamente in equilibrio, con energia e "comodi". Un'altra delle cose cui tengo molto, è di non fargli fare fatica, per un tempo prolungato, quando si fanno degli esercizi, qualunque esso siano. Bisogna sempre interrompere, magari con un circolo in distensione o con una pausa al passo o qualcosa d'altro. Ma non tenerli sempre sotto pressione e per troppo tempo. Quando poi i cavalli si stancano ovviamente, non performano più, e poi non è giusto. È come andare a fare ginnastica in palestra e fare per una ora sempre sforzi " Soddisfi una mia curiosità! Durante il warm up, lei ha chiesto a dei binomi di eseguire dei trotti allungati. Ha dato, come indicazione preparatoria, di "alzare il morso". Ma cosa intendeva dire? " Mi spiace , ma io non ho mai detto di alzare il morso! Quello che intendo è che alcuni ragazzi anticipano il tempo di ceduta. È come quando si va a saltare e bisogna andare avanti con la mano, e non va fatto prima che il cavallo stacchi. Si deve andare insieme. Se tu dai l'indicazione di trotto medio, e svuoti davanti, è come fare una rimessa sul salto. Bisogna tenere il contatto, mantenere il contatto e poi, quando il cavallo è in equilibrio, diciamo, nell'allungo che desideri, allora piano piano vai avanti con la mano e permetti al cavallo di allungare il collo. È un problema di "timing" , di tempismo dell'azione. Soprattutto i bambini, o si catapultano indietro con le spalle, ed in tal modo si appendono in bocca, producendo una rimessa, facendo l'equiparazione col salto ostacoli, perché sono dietro al movimento; oppure vanno avanti, chiedono ma svuotano con le mani. Bisogna restare "con il movimento".

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