Di Giulia Iannone
E’ lui a portare al collo la medaglia
d’argento al campionato italiano 2019 e si è guadagnato di diritto l’accesso
allo storico ovale di Piazza di Siena. “Sono nato in mezzo ai cavalli e non
posso vivere senza di loro”. Ecco cosa ci ha raccontato al telefono il vice
campione italiano….
Un argento al campionato italiano 2019
che forse ha un po’ il sapore della vittoria. Te lo aspettavi? Pensavi di poter
vincere?
“Il risultato ottenuto è incredibile! Sono davvero felice. Dopo mesi di
duro lavoro speravo in una medaglia. Sicuramente quest’anno avevo le carte in
regola per portare a termine un buon campionato: e così è stato”
Hai un bel palmares di titoli italiani
da quello children fino a quello Yrider. Allora qui bisogna insistere con
quello senior, giusto?
“La
mia carriera giovanile è stata importante perché mi ha permesso di fare molta esperienza. Da senior, però, le
cose cambiano. Tutto diventa più difficile e bisogna dimostrare quanto vali e lavorare sodo. Solo in questo modo, prima o
poi, i risultati arrivano”
Ripercorriamo in breve, emotivamente e
tecnicamente, le fasi salienti di questo campionato. Raccontaci come hai
impostato con il cavallo le tre prove.
“
Il Campionato è andato esattamente secondo i nostri piani. Giovedì un warm up
per far sì che Giulio 8, prendesse confidenza con il campo. Venerdì nella gara
a caccia, l’obiettivo era ottenere un percorso netto senza però esagerare con
la velocità. Infine sabato, puntavamo a effettuare due giri puliti, macchiati
solo da un errore nella seconda manche. Alla fine del primo giro di sabato, ero
settimo in classifica e la tensione era molto alta. Al termine del mio
percorso, tutti i cavalieri, tranne Marziani, hanno commesso degli errori, così
la mia posizione è salita. Il mio team, non staccava gli occhi dal tabellone
della classifica. Quando abbiamo capito che la medaglia era certa, siamo tutti
scoppiati a piangere dalla gioia. Una emozione che ricorderò sempre.”
Parlaci dunque del tuo compagno di
gara, Giulio 8, castrone baio del 2006. confidaci quanto più puoi in merito a
carattere qualità pregi e difetti e che tipo di intesa avete instaurato?
“
Giulio è un cavallo unico. Tra noi c’è stato subito feeling anche se abbiamo
dovuto lavorare, perché lui è un cavallo speciale. Carlo (Pfyffer) è stato
fondamentale perché ha cresciuto lui il cavallo e lo conosce alla perfezione.
Giulio è potente ed estremamente qualitativo ed è molto sensibile!”
Ti sei qualificato di diritto per
Piazza di Siena. Continua la frase in base a cosa senti!
“Mi
sono qualificato per Piazza di Siena, il bello è proprio questo, aver ottenuto
la qualifica sul campo, grazie al merito di aver ottenuto una medaglia. Sarà la
prima partecipazione per me, ed averla ottenuta così, mi rende estremamente
orgoglioso.”
Come prosegue poi la tua stagione di
gare?
“Ora
in vista di Roma, effettuerò due CSI 3 stelle a Busto Arsizio e Montefalco.
Dopo Roma, non abbiamo ancora programmato le gare”
Già da un anno lavori in Svizzera da
Carlo Pfyffer. Allora come procede e come ti sei organizzato? Quanti cavalli ti
sono stati affidati?
“
E’ da settembre che ho iniziato a montare presso le scuderie di Carlo Pfyffer e
posso dire che mi trovo molto bene . L’organizzazione di scuderia è perfetta ed
i cavalli sono di ottima qualità. Mi sono stati affidati all’incirca una decina
di cavalli tra adulti e giovani.”
Sei noto per il tuo talento, per la tua
freddezza, umiltà, gentilezza, disponibilità…addirittura sei definito il
“Marcus Ehning” Italiano! Invece tu come vorresti presentarti ai lettori? Cosa
non è stato detto della tua personalità e della tua passione per i cavalli?
“Il
paragone mi lusinga molto ma penso di avere ancora molta strada da percorrere!
Sono una persona semplice, sono nato in mezzo ai cavalli e non posso vivere
senza questi meravigliosi animali”.
Photo courtesy FISE facebook page "Sono una persona semplice, sono nato in mezzo ai cavalli e non posso vivere senza questi meravigliosi animali”. |
Quale è il tuo sogno nel cassetto
legato all’equitazione?
“
Penso che ogni atleta abbia lo stesso sogno…le Olimpiadi”
C’è un istruttore importante al quale devi dire
grazie per i suoi insegnamenti?
“ Nel corso della mia giovane carriera, ho cercato
di imparare da tutti, il più possibile, ma, sicuramente colui che sento di
dover ringraziare di più è mio padre”
Invece, quale è il cavallo, che non potrai dimenticare, nonostante la tua
giovane età?
“
Ci sono stati tanti cavalli importanti, che mi hanno permesso di vincere delle
medaglie. Ma quello che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore è Temple.
Il mio pony con il quale ho conseguito il primo grado. Purtroppo oggi non c’è
più, ma è stato con noi ben 17 anni!”
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