Luca Mezzaroba si è classificato al 12mo posto, a livello individuale, ai recenti
Campionati giovanili europei di Completo a Millstreet ,in sella a Laomaco.
Con lo score di 53,60 pn , il cavaliere Young
Rider sul baio 13enne figlio di Ksar Sitte, è risultato il miglior binomio
italiano a livello individuale.
Abbiamo raggiunto telefonicamente
il nostro giovane completista romano: Ecco come ha commentato la trasferta ed
il suo risultato personale. . .
A cura di Giulia Iannone
Dal bronzo europeo
conquistato in squadra nel 2016
a Montelibretti , al 12mo posto individuale del recente
campionato in Irlanda. Puoi descrivere le diverse sensazioni dei due momenti ed
il significato che attribuisci a questi due risultati che ormai appartengono al
tuo bagaglio di esperienza vissuta?
“Montelibretti 2016 è stato il mio primo campionato europeo
in assoluto, davanti al pubblico di casa e nelle strutture in cui mi alleno
ogni giorno, tutto questo ha creato un'atmosfera incredibile, elettrica che mi
ha provocato emozioni fortissime. Abbiamo fatto una bella gara di squadra ed è
venuto il risultato collettivo anche se con il rammarico personale di aver
sciupato un piazzamento importante a titolo individuale a causa di qualche
errore di troppo nella prova conclusiva di salto ostacoli. Quest’anno per me è
andata bene fino in fondo mentre, purtroppo, non è andata altrettanto bene per
la squadra. La mia performance può essere sovrapponibile a quella dell'anno
scorso per le prime due prove ed è proprio nella terza prova che sono riuscito
a migliorare. Sento di dover ringraziare mio padre, papà, coach,
proprietario, mia madre e tutta la famiglia che mi è sempre vicina, l'Esercito
e L’Associazione Arma di Cavalleria per la possibilità di potermi
allenare al CME di Montelibretti, Zilla Pearse per l'aiuto nel lavoro in piano, Michele Caporro per l'aiuto in scuderia, tutto lo staff veterinario militare, il
maniscalco Maresciallo Franco Mohoric, il veterinario di squadra Marco
Eleuteri e il Tecnico selezionatore Jacopo Comelli. “
Con quale spirito
sei partito dall’Italia alla volta di Millstreet 2017?
“ Onestamente,
speravamo molto di poter tornare a salire sul podio come squadra. Era nelle
nostre corde. Individualmente volevo fare una gara al massimo delle mie possibilità, consapevole
che il livello delle nazioni più forti è molto, molto alto e che lavorano molto
per migliorarsi ancora! Comunque ogni gara fa storia a sé: il mio punteggio
finale di quest’anno sarebbe valso a conquistare
la medaglia d'argento individuale a
Montelibretti. Si, sono partito con la voglia di essere competitivo.”
"Sento di aver fatto una buona prova in rettangolo" Luca e Laomaco in rettangolo a Millstreet nello scatto di "Jumpinaction.net" |
Entriamo
nel dettaglio della tre giorni di gara. Aiutaci a ripercorrere le fasi salienti
del dressage, cross e concorso. Una tua analisi e commento della performance di
gara.
“Per la prova di dressage, è andato tutto abbastanza bene,
sento di aver fatto una buona prova. Il punteggio è stato discreto anche se le
posizioni più alte di classifica vengono occupate da binomi più performanti in
dressage e con cavalli dotati di movimenti più appariscenti del mio. In cross è
andato tutto bene. Mio padre mi aveva messo in guardia su alcune situazioni,
che poi si sono verificate, creando non
pochi problemi anche a binomi molto esperti nel corso dello svolgimento della
gara. Laomaco in cross è fantastico! Devo
solo fare attenzione che non attacchi i salti con troppa foga, perchè
lui adora il cross!! Nella prova di salto ostacoli sono dovuto rimanere molto
concentrato su quello che dovevo fare e non lasciare spazio a pensieri
negativi. Sono rimasto impressionato dal livello di Germania, Gran Bretagna e Olanda. Comunque le gare di completo non
sono mai scontate e non mi aspettavo che la Francia , squadra campione in carica, potesse
incappare in una giornata così storta.”
"Laomaco adora il cross, devo stare solo attento che non attacchi i salti con troppa foga" Photo by "Jumpinaction.net" |
In cross sei stato
molto competitivo con Laomaco, sei uscito un solo secondo dal tempo. Questo è
un bel fiore all’occhiello per un binomio italiano. Ci racconti come ti sei
ulteriormente preparato, sapendo che il
baio “Lollo” ha una discreta esperienza alle spalle?
“ In effetti, quest’anno ho potuto approfittare della
nostra esperienza e di tutta la serie positiva di gare che abbiamo fatto
assieme, per cui abbiamo potuto fare qualche gara di completo in meno e
riservare qualche momento di preparazione specifica al salto ostacoli. La
fondamentale preparazione al galoppo sono riuscito a farla interamente al
Centro Militare di Equitazione dove sono tesserato.”
Abbiamo assistito ad un tuo miglioramento
straordinario nella prova di concorso ippico. Facendo un bilancio, secondo te,
cosa hai inserito nel tuo bagaglio tecnico?
“Credo che abbia giocato un ruolo essenziale l’esperienza e
la consapevolezza nelle nostre possibilità. In realtà, mi
capita di fare qualche errore in salto ostacoli con Laomaco, ma non mi era mai
successo di andare male come ai Campionati a Montelibretti… è stato uno shock!
Quindi ,penso, che il miglioramento nel concludere un campionato importante,
sia stato soprattutto nel corretto approccio mentale al concorso. Laomaco è un
cavallo fantastico, ma la prova di salto
ostacoli è per lui delicata. Come ho detto, abbiamo fatto qualche gara di
completo in meno, e questo ci ha permesso di fare qualche gara di salto. Su
quei giri, dopo il cross, so che per noi non è sicuro fare un percorso netto,
ma sono consapevole che possiamo saltarli bene… una barriera ci può anche
scappare… In più quest’anno ho avuto il vantaggio di poter avere mio padre più
presente per me.”
"La prova di salto ostacoli è delicata per Laomaco. Possiamo però saltare bene, magari può scappare una barriera" Photo by "jumpinaction.net" |
Dopo
l’Europeo di Montelibretti ci è giunta voce che ti sei trasferito…Dove, perché, e cosa hai potuto aggiungere
alla tua preparazione tecnica?
“Si, è vero! Ma non è nulla di relativo alla tecnica
equestre… Alla fine dell’anno scorso sono stato ospite per alcuni mesi da amici
di famiglia che hanno uno studio dentistico e che sono proprietari di un bel
centro ippico a Misano Adriatico, il Circolo Ippico “Il Fondo”. Ho montato
anche a cavallo, ma in realtà questa
mia trasferta è stata motivata da questioni relative allo studio. Fabio… il
Dott. Fabio Costa è un medico specializzato in ortognatodonzia e si occupa
degli squilibri mandibolo-mascellari, delle maleocclusione e delle patologie
temporo mandibolari. Da un punto di vista medico sono stato suo paziente e gli
sarò sempre grato, ma la cosa che mi incuriosiva e che continua a farlo, sono
le ripercussioni di tutti questi aspetti medici del cavaliere sulla performance
sportiva: c’è un mondo da scoprire! Se poi applicassimo queste conoscenze anche
al cavallo, chissà quanto
si potrebbe fare… Quindi la verità è che mi sono trasferito perché tra gli
impegni legati alla maturità e
quelli relativi alla preparazione agli europei, non ero ancora riuscito
a tracciare un programma preciso sul mio
futuro.”
Quindi ,cosa hai fatto dopo questo periodo a Misano Adriatico?
“Il settore medico è affascinante e le connessioni con il
mondo sportivo lo sono ancora di più. Però devo confessare che mi sono un po’ spaventato di fronte
all’ esigenza di dover studiare a tempo pieno per i prossimi 11-12 anni! Non so
se ho ancora trovato la mia strada ma nel frattempo ho fatto il concorso per
entrare come Allievo Ufficiale all’ Accademia Militare di Modena. Ho capito che
mi piacerebbe diventare un Ufficiale di Cavalleria, come mio padre, anche se
sono consapevole che oggi non è più possibile che un Ufficiale si possa
dedicare completamente ai cavalli e allo sport. Ho terminato positivamente
tutte le fasi del concorso ma non so se rientrerò in una posizione utile per
essere ammesso. La selezione è molto dura.”
Allora tuo padre non
sarà più
il tuo coach. Chi ti preparerà?
“Qualora riuscissi ad entrare in Accademia, dovrò fare ben
altre cose! L’equitazione è limitata a poche ore settimanali come altri sport.
Il mio coach rimane comunque mio padre anche se mi fa fare delle esperienze
diverse.”
Dopo questo campionato , Luca Mezzaroba cosa
ha in programma per il futuro?
“Vedremo. Molto dipende dal fatto se sarò ammesso in
Accademia o meno. Ad ogni modo ho ancora un anno da Young Rider e spero di
poterlo sfruttare al meglio. Per ora mi godo qualche giorno di vacanza.”
"Non so se ho ancora trovato la mia strada" Photo di Giulia Iannone Montelibretti 2016 |
Su
facebook e’ apparso, sotto una tua foto, il saluto dell’allevatore di Laomaco.
Raccontaci le origini del tuo cavallo “Home made”. Credo che entrambe abbiate
in comune la Sardegna !
E’ bello poter contare nel settore giovanile del completo, di un binomio tutto
italiano. Tu cosa pensi e provi riflettendo su questo dettaglio?
“Si, Laomaco è Sardo, come mia madre. Da bambino ho sempre
apprezzato questo collegamento sul piano sentimentale. Oggi mi rendo conto che
c’è qualche cosa di più. Papà ha
acquistato Laomaco a 2 anni, dal Sig. Antonino del Rio che lo ha allevato a
Sindia, vicino a Bosa. Lo ha domato e lo ha portato a fare i circuiti dei 4 e
dei 5 anni. Poi quando papà ha
smesso di montare in gara, Laomaco è stato montato per un po’ da Emiliano Portale,
è sempre stato seguito da papà ed
è arrivato a ben figurare ai Campionati del Mondo per giovani cavalli di Le
Lion D’Angers, in Francia. Io dopo i pony, sono subito cresciuto con lui. Ho
montato spesso altri cavalli ma poche volte in gara. Con lui sento l’importanza
del binomio. So che una volta c’erano
degli incentivi per i cavalli italiani impiegati nei settori giovanili, peccato
non ce ne siano più… Peccato che ci siano così pochi cavalli italiani in
completo. Ad ogni modo, se potessi scegliere, mi piacerebbe poter ricominciare
con un’altro cavallo italiano, sicuramente con un cavallo giovane da domare e
da crescere da solo.”
" per questo risultato, credo che abbia giocato un ruolo essenziale l'esperienza e la consapevolezza delle nostre possibilità" Photo Courtesy Luca Mezzaroba facebook page |
Cosa sogni o desideri per il tuo
futuro equestre ?
“ Spero di poter continuare a montare e a seguire dei
progetti sportivi di qualità.
Non sono ancora sicuro di quello che farò da grande ma certo non riesco ad
immaginare il mio futuro senza cavalli. Un sogno? Credo che tutti gli sportivi
abbiano un sogno inconfessabile in fondo al cuore… una partecipazione a cinque
cerchi!”
Nessun commento:
Posta un commento