IL GRAN PREMIO ROMA VINTO DAL CANADESE ERIC LAMAZE
Eric Lamaze su Zigali PS (GD, KPWN 10 ANNI da Kigali ) Photo di Giulia Iannone |
Testo e foto di Giulia Iannone
La giornata conclusiva di
Piazza di Siena, parte alle 12.15 con il Premio Corriere dello Sport, formula
Point Race, altezza 1,45 che viene vinta dall’italiano Roberto Previtali su Ram
Watch Ambra, Femmina oldenburg di 11 anni da Argentinus. Al secondo posto
Natale Chiadani su Sly della Magnifica , stallone Hannover di 8 anni da
Stakkato, dietro di lui il belga Niels Bruynseels su Domingo, castrone belga di
11 anni da Thunder Van de Zuthoeve.
Il Gran Premio Roma comincia alle 14.15.
Ostacolo 9 del primo round al Gran Premio Roma durante la ricognizione Photo Giulia Iannone |
Le
difficoltà sono disseminate con sapienza lungo il tracciato davvero
impegnativo. Gli occhi sono puntati sui “soliti” fuoriclasse che vediamo ogni settimana districarsi, in giro per il mondo, su tracciati di questo tipo. Eppure oggi, in Gran Premio Roma, quei consueti
specialisti sono caduti nella trappola dello Chef de Piste. Anzi, bello
segnalare che Uliano Vezzani, a fine percorso, si è complimentato con grande
gioia e gratificazione, con gli artefici del percorso netto del primo round.
Nella prima fase, i netti sono stati dieci, ad opera di Marie
Hecart, Hans Dieter Dreher, Michael Whitaker, Eric Lamaze, l’italiano Lorenzo
de Luca, Penelope Leprevost, Alexander Zetterman, Frank Schuttert, Daniel
Deusser, Patrick Stuhlmeyer. Ammessi al secondo round – se ne prendono fino a
13- anche Peter Charles, Katharina Offel, Jur Vrieling con all’attivo 1 una
sola penalità per fuori tempo.
Quelli che hanno sbagliato in realtà sono stati inaspettati.
E’ il caso, solo per menzionare l’entità dei concorrenti scesi in campo durante questa competizione, Scott Brash su Hello Sanctos, il britannico numero 1 nella ranking list, Gerco Schroder su Glock’s London, Steve Guerdat su Nino Des Buissonets lo svizzero campione olimpico a Londra 2012, per altro alla sua premiere qui a Roma ove aveva dichiarato di non essere venuto a fare il turista, Maikel Van der Vleuten su Verdi, Kevin Staut, Ben Maher su Cella, cavaliere britannico numero due nella ranking list.
Ludger Beerbaum su Chiara
ha preferito ritirarsi dato che il giro era già compromesso e sarebbe stato
inutile sforzare oltre la cavalla, Malin Baryard ha avuto ancora noie con lo
stallone testardo Baltimore 1178 che dopo aver pedalato in un largo, ha
presentato per ben due volte il conto rifiutando l’ostacolo successivo,
Emanuele Gaudiano cui si è staccato uno staffile e si è dovuto ritirare uscendo
dal campo con il medesimo staffile in mano.
Anzi, potremmo dire che al cavaliere italiano Gaudiano, di istanza all’estero, a Piazza di Siena accadono numerosi imprevisti. Ricordiamo tutti la caduta ( in realtà cadde in piedi ) dell’anno scorso in Coppa, quando trascinò con sé la testiera ed il cavallo rimase fermissimo impietrito da questo fatto. Mentre ieri, durante la potenza, la vittoria di Emanuele Gaudiano è stata caratterizzata dalla ricezione acrobatica sulla sabbia, subito dopo aver saltato il muro. Forse la serie dovrebbe essere finita!
"Vola alta " sui salti Flora de Mariposa e Penelope Leprevost al primo round del Gran Premio Roma Photo Giulia Iannone |
Quelli che hanno sbagliato in realtà sono stati inaspettati.
E’ il caso, solo per menzionare l’entità dei concorrenti scesi in campo durante questa competizione, Scott Brash su Hello Sanctos, il britannico numero 1 nella ranking list, Gerco Schroder su Glock’s London, Steve Guerdat su Nino Des Buissonets lo svizzero campione olimpico a Londra 2012, per altro alla sua premiere qui a Roma ove aveva dichiarato di non essere venuto a fare il turista, Maikel Van der Vleuten su Verdi, Kevin Staut, Ben Maher su Cella, cavaliere britannico numero due nella ranking list.
Anche Ben Maher sbaglia al primo giro di GP Roma Photo Giulia Iannone |
Sbaglia subito Steve Guerdat, fuori al primo giro Photo Giulia Iannone |
Anzi, potremmo dire che al cavaliere italiano Gaudiano, di istanza all’estero, a Piazza di Siena accadono numerosi imprevisti. Ricordiamo tutti la caduta ( in realtà cadde in piedi ) dell’anno scorso in Coppa, quando trascinò con sé la testiera ed il cavallo rimase fermissimo impietrito da questo fatto. Mentre ieri, durante la potenza, la vittoria di Emanuele Gaudiano è stata caratterizzata dalla ricezione acrobatica sulla sabbia, subito dopo aver saltato il muro. Forse la serie dovrebbe essere finita!
Il salto 12 b ( doppia
gabbia vericale-verticale- largo) ha mietuto vittime eccellenti. Anche il
verticale ad ondine 10 in
curva davanti all’ingresso non è stato da meno.
Nel secondo round, forse, l’esclusa illustre è stata Penelope Leprevost , sulla saura belga Flora de Mariposa. Forse una interruzione brusca della cadenza brillante della cavalla, ha spento troppo in fase di battuta del salto, tanto da provocare l’errore. Lorenzo De Luca, altro nostro portacolori all’estero, ha comunque ben figurato entrando in secondo round, durante il quale è scappato l’errore. I netti di Patrick Stulmeyer, Marie Hecart, Alexander Zetterman sono stati puntuali ma non oltre il tempo di 44.01. Sarà Frank Schutter su Winchester Hs, castrone Kwpn dal salto difficile, ad arrivare a 42.26. Il testa a testa si è giocato tra due cavalieri. Uno è Michael Whitaker, il britannico pietra miliare del salto ostacoli non solo inglese ma internazionale , che su Viking, castrone olandese di 12 anni fa un vero capolavoro. Girate davvero impossibili per ridurre al massimo gli spazi, ostacoli presi in diagonale e con velocità, una richiesta di massima copertura di schiena ben corrisposta dal cavallo dalla bocca sensibilissima. Tempo finale 41.31. Infine entra Eric Lamaze.
Emanuele Gaudiano si ritira e porta in mano staffa e staffile Photo GIULIA IANNONE |
Nel secondo round, forse, l’esclusa illustre è stata Penelope Leprevost , sulla saura belga Flora de Mariposa. Forse una interruzione brusca della cadenza brillante della cavalla, ha spento troppo in fase di battuta del salto, tanto da provocare l’errore. Lorenzo De Luca, altro nostro portacolori all’estero, ha comunque ben figurato entrando in secondo round, durante il quale è scappato l’errore. I netti di Patrick Stulmeyer, Marie Hecart, Alexander Zetterman sono stati puntuali ma non oltre il tempo di 44.01. Sarà Frank Schutter su Winchester Hs, castrone Kwpn dal salto difficile, ad arrivare a 42.26. Il testa a testa si è giocato tra due cavalieri. Uno è Michael Whitaker, il britannico pietra miliare del salto ostacoli non solo inglese ma internazionale , che su Viking, castrone olandese di 12 anni fa un vero capolavoro. Girate davvero impossibili per ridurre al massimo gli spazi, ostacoli presi in diagonale e con velocità, una richiesta di massima copertura di schiena ben corrisposta dal cavallo dalla bocca sensibilissima. Tempo finale 41.31. Infine entra Eric Lamaze.
Stasera abbiamo certo
guardato la gara del cavaliere canadese, con due occhi: quelli contemporanei e quelli del ricordo.
Giro d'onore per Eric Lamaze Photo Giulia Iannone |
Possiamo solo dire che, per
chi era presente nel 2011 a
Roma, quella vittoria con Hickstead risuonò imponente per la galoppata dello
stallone: la terra tremava allora al
passo di quel cavallo. Oggi il piccolo Kigali, castrone di 10 anni, ha fermato
il cronometro a 41.29. Gioia, commozione, emozione sul volto di Eric Lamaze,
entrato per la seconda volta nell’albo
d’oro del Gran Premio Roma.
Nessun commento:
Posta un commento