“Mi mancherai , mia Principessa Lisa.
Je t’aime”
"MI MANCHERAI; MIA PRINCIPESSA LISA. JE T'AIME" Photo courtesy Christophe Bricot |
Di Giulia Iannone
“Tu sei e resterai sempre una delle cose più belle
che mi siano successe nella vita e non potrei mai ringraziarti abbastanza per
quello che hai fatto per me. Mi mancherai mia Principessa Lisa. Io ti amo”
E’ con queste parole
toccanti e bellissime che Steve Guerdat, dalla sua pagina web personale, ha
dato voce e corpo alla tragica notizia della scomparsa della cavalla del cuore,
parte fondamentale della sua carriera importante. Jalisca Solier aveva 17 anni.
Tutto il team ed il proprietario della fantastica campionessa a 4 gambe , Yves G.Piaget hanno
annunciato via web la dolorosa situazione, un incidente, nella nuova scuderia a Herrilberg, che ha determinato la scelta
repentina di addormentare la cavalla per evitare inutili sofferenze.
La cavalla di 17 anni aveva
recentemente cambiato “vita”. Dopo aver dato l’addio alla sua attività
agonistica, con una cerimonia delle
grandi occasioni, durante lo CSI di Ginevra, lo scorso dicembre, Jalisca
avrebbe dovuto trascorrere le sue giornate come fattrice nella sua terra natale:
la Normandia. La
sorte era in agguato ed ha deciso in maniera diversa. Una scivolata in paddock
ha provocato una frattura irreversibile all’arto anteriore destro. Così la
decisione necessaria e quanto mai coraggiosa, di addormentare la cavalla del
cuore di Steve, affinché non soffrisse inutilmente. Il cavaliere svizzero, oro
individuale a Londra 2012, era in gara questo week end, allo CSI5* di Zurigo,
da qui ha dedicato la vittoria alla sua cavalla preferita con gli occhi pieni
di lacrime e tenerezza.
Jalisca Solier, sella
francese classe 1997, da Aligator Fontain e discendente da Jalisco B. Di lei
Steve aveva scritto: “ è una combattente,
molto rispettosa, con una grande mente e un guerriero in campo.
"Noi ci intendiamo a meraviglia. Lei è la Regina della scuderia" Photo courtesy Guerdat web site |
E’ vero che non
ha né il volto, né il carattere di un guerriero Ha un movimento molto bello e
cerca di fare sempre del suo meglio. Sin dal nostro primo incontro ho avuto una
sensazione speciale, mai sperimentata prima. Provo un sacco di cavalli, spesso
si tratta di un gioco di azzardo, ma con Jalisca non è mai stato così. Noi ci
intendiamo a meraviglia, lei è la regina della scuderia, semplice da gestire,
ha il problema che mangia un po’ troppo rispetto agli altri cavalli, e devo stare attento. Inoltre è molto
riservata ed ha un box appartato perché non ama troppo le altre persone”
In coppia, Steve e Jalisca
hanno formato alcune bellissime vittorie. Inutile dire che Jalisca era stata la
cavalla della svolta per il cavaliere elvetico, che nel 2006 aveva lasciato,
per una scelta professionale mirata, Jan Tops. Con lei Steve torna a vincere ,
è proprio il caso di dirlo, nel 2006 nel nel GP World Cup di Geneva, nel 2007 a Vigo, è bronzo di squadra nel 2008 ai Giochi
Olimpici di Beijing (Kong Kong), conquista il titolo di Campione Europeo a
squadre a Windsor nel 2009. Amatissima dal pubblico di casa, Jalisca ha vinto
nel 2010 la finale Rolex Top Ten e molte altre sono state le vittorie tra il 2011 ed il 2013 con l’ultima affermazione
in termini cronologici a Chantilly, durante il CSI 5* Global Champions Tour .
Bronzo di squadra ai giochi olimpici di Pechino 2008 Photo courtesy Guerdat web site |
La cavalla, dotata di una volontà di ferro, era tornata per ben due volte competitiva dopo un intervento per
colica nel 2007 e dopo una frattura felicemente risoltasi grazie alla dedizione
ed alla vicinanza del suo cavaliere adorato Steve Guerdat. Prima di lui, era
stata montata da Jerome Chartier e Ronan Lerat prima di passare ad una carriera
ad alti livelli con Penelope Leprevost e Virgine Couperie. Alla fine la
consacrazione con il cavaliere elvetico figlio d’arte che aveva lasciato le
scuderie di Jan Tops perché soffriva troppo: “Preferisco lavorare su altre basi, con i cavalli che rimangono, e non
con quelli che partono per essere venduti di continuo”.
Jalisca Solier era arrivata
per restare, ed è stata con lui sette anni meravigliosi.
"è una combattente, molto rispettosa, con una grande mente ed un guerriero in campo. fin dal nostro primo incontro ho avuto una sensazione speciale" Photo courtesu sporthorse-data |
Forse a far la mamma in
Normandia si sentiva troppo sola senza
il suo Steve, ora che la sua carriera agonistica si era conclusa. Agile, scattante, veloce, energica e vigorosa sui campi di gara internazionali sui quali tutto ha potuto esprimere ed eseguire per il suo cavaliere, altrettanto fragile ed impacciata sul terreno della sua natia terra, alla quale non era più avvezza. La "regina della scuderia" come un cigno bellissimo, altero, elegante, leggiadro solo nel suo ambiente regale. Fuori da esso, friabile e delicata come un cristallo purissimo.
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