Bilanci e progetti del cavaliere azzurro che si
“divide” tra salto ostacoli e completo.
Juan Carlos Garcia , nato a Bogotà il 2 ottobre 1967 Photo courtesy ecuestreonline.com |
“ Dall’errore tecnico bisogna trarre forza, grinta
e voglia di migliorare per crescere ancora”
Di Giulia Iannone
Facciamo il punto della sua stagione agonistica: Lei
è tornato da una gara di salto ostacoli in Portogallo ed ora sta partendo per la Spagna.
“ La mia stagione,
quest’anno, finisce qui! Farò fuori Italia la gara in Spagna con il
salto ostacoli e dopo in Portogallo con il completo.”
Il suo ritmo di gare è molto serrato, come fa a
conciliare con la condizione atletica dei suoi cavalli ed ovviamente con il suo
privato?
“Fortunatamente ho una buona organizzazione, gente molto valida al mio fianco che mi consente di portare a termine
tutti i programmi di lavoro. La verità è che io non sono quasi mai a casa! “
Mi parli dei suoi cavalli di punta, nella disciplina
del salto c’è questo fantastico Bonzai Van de Warande... Che tipo è ?
Bonzai Van de Warande Photo courtesy Gianluca Stisi |
“Ora le spiego un po’! si tratta di un cavallo con
tanto carattere e dotato di tanta sensibilità allo stesso tempo molto
coraggioso. Mi piace molto questo temperamento un po’ irruento , un po’
quasi aggressivo, forte, molto grintoso”
Per quanto concerne i suoi cavalli da completo, può
citare qualche soggetto interessante e come si sta muovendo in questa altra
disciplina equestre che lei porta avanti ad alto livello ?
“Attualmente ho un cavallo che viene dalla Spagna che sta
facendo ancora esperienza e deve ancora maturare un po’ prima di prendere parte
a gare di una certa rilevanza.
Devo dire che nel Concorso del completo sono un filino più indietro rispetto al salto ostacoli perché, diciamolo chiaramente, io sto puntando TUTTO alla qualifica per avere accesso alle Olimpiadi del 2016. E mi riferisco sia alla disciplina del salto ostacoli ma soprattutto del completo. Quest’anno nel completo ho fatto solo delle gare che definirei di collaudo, sono gare nelle quali non ho assolutamente cercato un risultato. Sto lavorando sicuramente in questa direzione per centrare l’obiettivo Rio 2016. Dunque ancora il prossimo anno non è un anno definitivo ed i prossimi due sono molto importanti.”
Garcia ai Weg di Lexington 2010 su Iman du Golfe Photo courtesy Equimage Media |
Devo dire che nel Concorso del completo sono un filino più indietro rispetto al salto ostacoli perché, diciamolo chiaramente, io sto puntando TUTTO alla qualifica per avere accesso alle Olimpiadi del 2016. E mi riferisco sia alla disciplina del salto ostacoli ma soprattutto del completo. Quest’anno nel completo ho fatto solo delle gare che definirei di collaudo, sono gare nelle quali non ho assolutamente cercato un risultato. Sto lavorando sicuramente in questa direzione per centrare l’obiettivo Rio 2016. Dunque ancora il prossimo anno non è un anno definitivo ed i prossimi due sono molto importanti.”
Come si destreggia, proprio da un punto di vista
tecnico, tra i due CT della Federazione. In effetti lei si trova ad interagire
con quello del salto ostacoli, e quello del completo. Come si orienta tra le
esigenze tecniche e di squadra, tra due
personalità diverse?
“Si, completamente diverse. Il Tecnico del completo
lo vedo una volta l’anno praticamente perché gli appuntamenti del completo sono
veramente pochi, quelli del salto sono più costanti e continuativi ogni 15-20
giorni ho un incontro o personale o telefonico col tecnico del salto “
Il suo team del settore completo è ancora ubicato in
Francia?
“No no! I cavalli sono in Spagna ma il team è pressoché
lo stesso in quanto il coach, Jean Luc Forze, ha due scuderie una Francia ed
una in Spagna.”
Come va il suo rapporto con il dressage?
“ Devo dire meglio, mi sto piano piano appassionando.
Fortunatamente negli ultimi 4 o 5 rettangoli mi sono piazzato tra i primi dieci, dunque un aspetto positivo
che dà ragione del mio miglioramento. “
Perché porta avanti due carriere agonistiche
parallele: una esigenza espressiva o cosa?
“Dopo tanti anni, quasi 35 anni di carriera sportiva, credo ci
sia un momento in cui il tutto diventa monotono. Ho deciso di fare un
cambiamento nella mia vita per avere nuove sfide e nuovi obiettivi da
raggiungere. Ecco perché ho voluto tentare questa esperienza equestre. Faccio
sempre un paragone: il salto è come la formula 1 ed il completo è come il rally
trasmettono emozioni e sensazioni diverse pur passando per una matrice equestre
comune”
Con tutti questi impegni, con la famiglia come fa?
“Ho la fortuna di poter portare con me in molte
trasferte mia figlia Maria Francesca che ormai ha 17 anni. Monta anche lei ma
in maniera molto dilettantistica! (Juan Carlos Garcia ha anche un figlio di 9 anni, di nome Edoardo anche lui molto appassionato di cavalli. Monta già in gara e vince davvero molto con il suo pony, ndr)
La fine dell’anno è sempre tempo di bilanci e
progettualità. Facciamo un bilancio del 2013 e valutiamo in prospettiva cosa si
profila per il 2014?
“Diciamo che l’anno si chiude in maniera positiva
senza nulla di eclatante, non c’era un appuntamento rilevante da affrontare,
questo è da sottolineare. Ho una programmazione a lungo termine ossia punto
alle Olimpiadi 2016 passando per i Campionati del Mondo.”
Quale è il cavallo per il completo che la aiuterà in
questo progetto?
“Si chiama Quico del Duero, classe 2004
da Venuste Du Pont x Concorde”
"La disciplina equestre richiede grande equilibrio, capacità di analisi e pause di giuste riflessioni" Photo courtesy CSI San Patrignano |
C’è un messaggio in particolare che desidera
rivolgere ai lettori appassionati del settore equestre?
“Questo sport è caratterizzato da grande passione, da
molto lavoro, dedizione, alti e bassi.
Molti sono i bassi rispetto agli alti. Il consiglio che posso dare, ogni volta
che si va in basso, è quello di prendere ancora più forza e grinta e
determinazione. Dagli errori trarre lo spunto e la voglia di migliorare e di
crescere. Bisogna sempre ricordare che abbiamo a che fare con un essere vivente
dotato di istinti, carattere e sensibilità, non si tratta di una racchetta da
tennis! La disciplina equestre richiede
grande equilibrio, capacità di analisi e pause di giuste riflessioni per
valutare cosa si sbaglia e come si possa fare per superare l’errore in cui
siamo incappati. Vorrei con una immagine semplificare il discorso: noi
cavalieri siamo collaudatori e piloti. La bravura risiede principalmente
nell’ essere un buon collaudatore prima che pilota. Dobbiamo farci tante domande
che aiutano a trovare il giusto lavoro per ogni tipo di cavallo che abbiamo la
fortuna di montare. “
Per visionare la ripresa di Juan Carlos Garcia al recente CIC ** di Le Pouget lo scorso novembre su Off Set
http://www.troisfontaines-eventing.com/affich_video.php?id_video=Dressage_Garcia.flv
Per visionare il percorso della prova di concorso su Iman Du Golfe
http://www.troisfontaines-eventing.com/affich_video.php?id_video=jumping_cic2_Garcia.flv
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