giovedì 30 gennaio 2025

4 CHATS WITH LAURA CONZ

CLOSE UP
By Giulia Iannone (the images taken by Giulia Iannone were kindly enabled and granted by Laura Conz, whom we thank) * We have translated an excerpt into English from the original interview with Laura Conz Last weekend, in Rome, we were lucky enough to meet, in the warm up arena , Laura Conz, Olympic italian rider, coach, iconic face of Italian dressage... back at the helm of Italian dressage as Team Manager, for the new four-year period Olympic. Always available and smiling, she made herself available to have a chat, touching on various technical and conceptual topics. I observed you, once again on the test pitch, always smiling, positive, cheerful, engaging with the boys. You exudes joy and enthusiasm in what you transmit, you seem to be riding with all your students. But how do you do it? Better when you was a rider or now? " They are two different situations, but they complement each other. When you are a rider, you are more responsible for the result. You are the one who enters, everything depends on your ability to execute what you have been told or the strategy that has been thought of. As a coach , I find the most difficult moment because when the students have entered the pitch, you are helpless and you have to watch what the kids are up to and sometimes it's complicated, because you maybe see some mistakes that are about to arrive, but obviously, you can't do anything" In your technical instructions on the arena , I listened to you well, you are very clear. you constantly repeats 3 points: external rein, position before the leg especially with a young horse, and energy or good rhythm. So, if you say it carefully, what are the "focal points" of Laura Conz's style, which leave an indelible mark on the equestrian and interior life of those lucky enough to be followed by her? "I believe that one of my main technical points is to make the horse "comfortable", both in terms of gait and attitude, for example, of the neck. Not all horses can be, let's say, "up" because perhaps they are young and not they still have strength, other horses still have to stand a little longer to be able to move freely with their backs. What I always look for is that the horses move well, correctly balanced, with energy and "comfortable". I care a lot, it's not make them work hard for a long time when doing exercises, whatever they are. You must always interrupt them, perhaps with a relaxing circle or with a pause in pace or something else Obviously, when the horses get tired, they no longer perform, and then it's not right. It's like going to the gym to do gymnastics and always making an effort." Satisfy my curiosity! During the warm up, you asked some pairs to perform extended trots. you gave, as a preparatory indication, to "turn up the weymouth". But what did you mean? "I'm sorry, but I never said to raise the bit! What I mean is that some kids anticipate the time to give in. It's like when you go to jump and you have to move forward with your hand, and it shouldn't be done before the horse takes off. You have to go together. If you give the indication of medium trot, and clear in front, it's like doing a throw on the jump. You have to keep contact, maintain contact and then, when the horse is in balance, let's say. in the draw you want, then slowly move forward with your hand and allow the horse to stretch its neck. It is a problem of "timing", especially children, or they catapult backwards with their shoulders, and in this way they hang in the mouth, producing a throw, making the comparison with show jumping, because they are behind the movement; or they go forward, ask but empty with their hands."

mercoledì 29 gennaio 2025

QUATTRO CHIACCHIERE CON LAURA CONZ

CLOSE UP 4 CHIACCHIERE CON LAURA CONZ Di Giulia Iannone
( le immagini scattate da Giulia Iannone, sono state gentilmente abilitate e concesse da Laura Conz, che ringraziamo) Lo scorso week end, a Roma, abbiamo avuto la fortuna di incontrare, in campo prova Laura Conz, amazzone azzurra olimpica, coach, volto iconico del dressage azzurro... di nuovo alla guida del dressage italiano come Team Manager, per il nuovo quadriennio olimpico. Sempre disponibile e sorridente, si è resa disponibile a scambiare 4 chiacchiere, toccando diversi argomenti tecnici e concettuali. Riconfermata Team manager fise, yrider, junior e children;capo equipe Campionato d'Europa Dressage; membro nella commissione di selezione per le medesime categorie giovanili. Come ha accolto questa conferma di incarico? " Sono davvero molto contenta di poter lavorare nuovamente con i giovani e poterli aiutare a migliorare tecnicamente e a raggiungere i loro obiettivi " L'abbiamo vista all'opera, con molti giovani binomi azzurri , di queste fasce di età, a Roma, lo scorso week end, per una gara di esercizio e di allenamento. L'inverno è sempre una pausa stagionale, utile per studio, preparazione e organizzazione del training. Su cosa sta lavorando con i giovani binomi? Quali sono gli obiettivi della stagione 2025 e gli appuntamenti salienti in calendario? " Le gare di qualificazione nazionale sono già iniziate , un pó in tutta Italia, sia al nord che al centro. Il 31 gennaio/ 1-2 febbraio, abbiamo il primo stage con il tecnico federale, il giudice a 5 stelle, Ghislain Fouarge, e già dal 21 al 23 febbraio molti binomi si incontreranno a Cattolica, in occasione dell'internazionale in programma. Nella pausa invernale, tutti i ragazzi hanno lavorato con i propri istruttori, i cavalli hanno fatto un pó di riposo e qualche gara nazionale, a parte Manzato, Borghesi, Tommasoni e Spoenle che hanno fatto gare a fine novembre/ primi di dicembre" È fresca la notizia:lei sta per ricevere dal Coni, la palma d argento. Una onorificenza al merito tecnico che si ottiene dopo 20 anni di attività svolta. Come ha accolto questa notizia? "Di sicuro, come ogni benemerenza del Coni, è un simbolo di grande prestigio riceverla. È un onore per me. Spero di raggiungere anche quella d'oro, così faccio l'en plein"! Credo che ce la farà! Basterà raggiungere i tempi giusti, non pensa? " Allora devo tenere botta!"( risponde scherzosamente ,ndr) L'ho osservata , ancora una volta in campo prova, sempre sorridente, positiva, solare, trascinante con i ragazzi. Trapela gioia ed entusiasmo in quello che trasmette, sembra stia montando con tutti i suoi allievi. Ma come fa? Meglio quando era amazzone o adesso? " Sono due situazioni diverse, ma che si complementano. Quando sei amazzone, sei più responsabile del risultato. Sei tu che entri, tutto dipende dalla tua capacità di eseguire ciò che ti è stato detto o la strategia che è stata pensata. Come istruttore, trovo il momento più difficile perché quando gli allievi sono entrati in rettangolo, sei impotente e devi guardare cosa combinano i ragazzi ed alcune volte è complicato, perché vedi magari degli errori che stanno per arrivare, ma ovviamente, non puoi fare nulla" Inarrestabile nelle sue attività, in dicembre è uscito anche un manuale equestre, che la vede tra gli autori, assieme ad altre personalità equestri. Che valore ha l'opera e di che si tratta? "È un manuale di base di tutte le attività equestri, appunto di base. Proprio gli inizi per l 'equitazione. Per me ha un grande significato, perché l'ho realizzato assieme all'amico Stefano Paperini, per altro durante il Covid. Ora Stefano è mancato, e per me è stato un grande onore e gioia portare a compimento questo lavoro con lui. Adesso finalmente è stato dato alle stampe" Nelle sue indicazioni tecniche, in campo, l' ho ascoltata bene, lei è molto chiara. Ripete costantemente 3 punti: redine esterna, assetto prima della gamba specie col cavallo giovane, ed energia ovvero buon ritmo. Allora , lo dica lei bene, quali sono i "focal points" dello stile Laura Conz, che lasciano una orma indelebile nella vita equestre ed interiore di chi ha la fortuna di essere seguito da lei? " Credo che uno dei miei punti principali tecnici sia quello di mettere "comodo" il cavallo, sia come andature che come atteggiamento, per esempio, del collo. Non tutti i cavalli possono stare , diciamo, "su" perché magari sono giovani e non hanno ancora forza, altri cavalli devono stare ancora un pó più lunghi per potersi muovere liberamente con la schiena. Quello che guardo sempre è che i cavalli si muovano bene , correttamente in equilibrio, con energia e "comodi". Un'altra delle cose cui tengo molto, è di non fargli fare fatica, per un tempo prolungato, quando si fanno degli esercizi, qualunque esso siano. Bisogna sempre interrompere, magari con un circolo in distensione o con una pausa al passo o qualcosa d'altro. Ma non tenerli sempre sotto pressione e per troppo tempo. Quando poi i cavalli si stancano ovviamente, non performano più, e poi non è giusto. È come andare a fare ginnastica in palestra e fare per una ora sempre sforzi " Soddisfi una mia curiosità! Durante il warm up, lei ha chiesto a dei binomi di eseguire dei trotti allungati. Ha dato, come indicazione preparatoria, di "alzare il morso". Ma cosa intendeva dire? " Mi spiace , ma io non ho mai detto di alzare il morso! Quello che intendo è che alcuni ragazzi anticipano il tempo di ceduta. È come quando si va a saltare e bisogna andare avanti con la mano, e non va fatto prima che il cavallo stacchi. Si deve andare insieme. Se tu dai l'indicazione di trotto medio, e svuoti davanti, è come fare una rimessa sul salto. Bisogna tenere il contatto, mantenere il contatto e poi, quando il cavallo è in equilibrio, diciamo, nell'allungo che desideri, allora piano piano vai avanti con la mano e permetti al cavallo di allungare il collo. È un problema di "timing" , di tempismo dell'azione. Soprattutto i bambini, o si catapultano indietro con le spalle, ed in tal modo si appendono in bocca, producendo una rimessa, facendo l'equiparazione col salto ostacoli, perché sono dietro al movimento; oppure vanno avanti, chiedono ma svuotano con le mani. Bisogna restare "con il movimento".

sabato 25 gennaio 2025

BECKY MOODY E JAGERBOMB ALLA WCUP DI AMSTERDAM:LA 'NORMALITÀ' DEL DRESSAGE SI TINGE DI ARGENTO

DALLA COPPA DEL MONDO DI DRESSAGE, AMSTERDAM. vorrei parlare di.... BECKY MOODY e Jager bomb
Dalle olimpiadi di Parigi 24, da quando è apparsa come outsider questa ragazza inglese, accanto al suo cavallo, onestamente mi sta portando alla memoria delle bellissime sensazioni di un dressage "normale" , dalla parte del cavallo, che i nostri tempi ci hanno fatto perdere tra le nebbie dell'esagerazione e della spettacolarità. La storia di questo cavallo, ormai si sa, sarebbe dovuta essere diversa. Oggi noi non lo avremmo visto con Becky, perché, cavallo home bred, era stato scartato da giovane, perché non dotato di 'flashy movement '. Pur figlio di Jazz, Bomb non è proprio la bomba esplosiva e guizzante che il dressage contemporaneo si aspetta. Ha altre doti, altro talento, e ha un feeling pazzesco con la sua amazzone, solare, gioiosa e dai capelli rossi. Da Parigi 24 una crescita esponenziale. GARA DOPO GARA, SEMPRE PIÙ UNITI, ARMONIOSI, UN PIACERE GUARDARE IL GP TEST. PERCHÉ? SONO NORMALI, GENUINI, VERI. UN CAPOLAVORO DI ADDESTRAMENTO, UNA PUREZZA DELL'ADDESTRAMENTO. LA BRIGLIA IMPOSTATA DA MANUALE, IL GALOPPO, I CAMBI BEN SALTATI. 9 NELLE DUE PIROETTE AL GALOPPO. UN BEL GALOPPO IN AVANTI CON VERA VARIAZIONE. IL BINOMIO È AGILE PUR NELLA FISICITÀ IMPONENTE, SIA DI BOMB CHE DI BECKY. SONO UN.BINOMIO DAVVERO INTERESSANTE, CHE VIVE LA NORMALITÀ COME UN PREGIO, PER LAVORARE BENE , PER UN BUON LIVELLO DI ADDESTRAMENTO. 77.087, UN SECONDO POSTO IN GP CHE VALE...ORO! LA CORRETTEZZA ED IL RISPETTO DEL PROPRIO ESSERE È LA CARTA VINCENTE. IMPARIAMO CHE LA SPETTACOLARITÀ SPESSO È NEMICA DEL BENE, DEL BELLO, DEL DRESSAGE. SOLO UNA COSA... CARA BECKY, RESTA COME SEI:SOLARE, FRESCA, NORMALE, SPONTANEA, COERENTE CON TE STESSA E QUESTA IDEA. NON CAMBIARE MAI. (GIULIA IANNONE) Photo estrapolate da youtube a solo scopo didattico 🇬🇧 FROM THE DRESSAGE WORLD CUP, AMSTERDAM. I would like to talk about.... BECKY MOODY and Jager bomb Since the Paris 24 Olympics, since this English girl appeared as an outsider, next to her horse, she is honestly bringing to mind the beautiful sensations of "normal" dressage, on the horse's side, which our times have made us lose among the mists of exaggeration and spectacularity. The story of this horse, we know by now, should have been different. Today we would not have seen him with Becky, because, as a home bred horse, he had been rejected when young, because he did not have 'flash movement'. Even though he is the son of Jazz, Bomb is not quite the explosive and darting bomb that contemporary dressage expects. He has other skills, other talent, and he has a crazy feeling with his rider, sunny, joyful and red-haired. Exponential growth from Paris 24. RACE AFTER RACE, EVER MORE UNITED, HARMONIOUS, A PLEASURE TO WATCH THE GP TEST. WHY? THEY ARE NORMAL, GENUINE, TRUE. A MASTERPIECE OF TRAINING, A PURITY OF TRAINING. THE BRIDLE SET BY MANUAL, THE GALLOP, THE CHANGES WELL MADE. 9 IN THE TWO PIROETTES AT A GALLOP. A NICE GALLOP FORWARD WITH REAL VARIATION. THE COMBINATION IS AGILE EVEN WITH THE IMPRESSIVE PHYSICALITY OF BOTH BOMB AND BECKY. THEY ARE A TRULY INTERESTING COMBINATION, WHO EXPERIENCES NORMALITY AS AN ADVANTAGE, FOR WORKING WELL, FOR A GOOD LEVEL OF TRAINING. 77,087, A SECOND PLACE IN THE GP THAT IS WORTH...GOLD! CORRECTNESS AND RESPECT FOR ONE'S OWN BEING IS THE WINNING CARD. WE LEARN THAT SPECTACULARITY IS OFTEN THE ENEMY OF GOOD, OF BEAUTIFUL, OF DRESSAGE. JUST ONE THING... DEAR BECKY, STAY AS YOU ARE: SUNNY, FRESH, NORMAL, SPONTANEOUS, CONSISTENT WITH YOURSELF AND THIS IDEA. NEVER CHANGE. (Giulia Iannone)

lunedì 20 gennaio 2025

ANDREA GIOVANNINI, CAMPIONE ITALIANO ASSOLUTO SENIOR 2022

Ti aspettavi di vincere il campionato Italiano tecnico assoluto di dressage 2022 e cosa rappresenta questo riconoscimento per te? "Assolutamente non mi aspettavo un risultato del genere. Mi sono preparato al meglio durante l'anno, sono sceso in campo a presentare il mio lavoro. Per me e la cavalla era il primo campionato assoluto e come tale, non potevo immaginare un risultato del genere. La cavalla è giovane, ha 11 anni, e ribadisco che non me l'aspettavo! Abbiamo dato il meglio possibile, dopo si sono allineate una serie di circostanze e di elementi a nostro favore, perché nello sport agonistico , spesso la Dea Bendata, ci mette il suo zampino, nonostante un errore nei cambi ad un tempo, e così abbiamo vinto l'oro del campionato tecnico. Ma in categoria c'erano 14 binomi di vertice del nostro panorama dressage italiano, ed una super giuria internazionale, con giudici stranieri 4 e 5 stelle. Una occasione di grande spessore in cui contendersi tale titolo. Per me, un orgoglio doppio, perché oltre al titolo assoluto, vinco anche il criterium freestyle in sella a Jambo Deaa, un cavallo di soli 8 anni, l'unico soggetto di 8 anni nella sua categoria, che nel tecnico arriva quarto e la domenica chiude quasi con quasi il 71 % " Che cosa rappresenta per te questo titolo? "La ricompensa di tanti anni di sforzi, sacrifici, dedizione, lavoro silenzioso ed instancabile, una maniera concreta anche per ringraziare tutta l'equipe che ruota inevitabilmente intorno a questo risultato, dai proprietari, trainer, maniscalco, veterinario, groom. Tutte le pedine instancabili che muovono gli ingranaggi di questo sistema che mi ha portato sul gradino alto del podio, e in realtà dal 2016 al 2022, a diversi premi in campionati italiani,ottenuti in varie categorie di tale evento agonistico, salendo piano piano, anno dopo anno, con cavalli giovani, home made, verso la categoria dell'assoluto" The best, cavalla oldenburg di 11 anni. Non sembra essere una cavalla facile, dal punto di vista emotivo e biomeccanico. Cosa ci puoi dire? " Quando mi arrivò in lavoro, circa 6 anni fa, dalla scuderia Equitago, presentava molti problemi caratteriali. Con tanta pazienza, sono riuscito a trovare il bandolo della matassa. È una cavalla femmina, di gran qualità, ma con tanto carattere , molto calda, molto sensibile, da maneggiare con cura. Sono tanti i problemi che derivano da questo tipo di carattere. Bisognava affrontare ogni tassello con calma e costanza." Credi che il carattere di questa cavalla sia maturato? " Si, il carattere è maturato molto, anche nella gestione e scansione della gara. Credo che da questo momento in poi, lei potrà raggiungere l'apice del suo lavoro, perché psicologicamente ed emotivamente adesso accetta il lavoro, e la pressione che non poteva mettere nelle richieste. Ancora non posso chiedere tutto fino in fondo, però siamo sulla strada giusta". Come ti sei preparato a questo appuntamento clou della stagione? "Non ho cambiato molto la mia routine quotidiana. Il lavoro era programmato da un anno. Io arrivo sempre molto presto in scuderia, e chiudo tardi la sera. Ho lavorato col mio trainer, José Daniel Martin Dockx, che è venuto dalla Spagna a seguirmi, per alcuni giorni di seguito, dopo aver terminato i campionati del mondo di dressage. La decisione di portare anche l'altro cavallo, Jambo Deaa, non era premeditata. Infatti l'ho iscritta quasi all'ultimo" Le due vite di Andrea Giovannini: spettacoli equestri e dressage agonistico. Non credi che queste due anime, nel sancta sanctorum del dressage, possano confondere e opacizzare la tua credibilità di dressagista? " A mio avviso possono esaltare la mia immagine di dressagista, sono complementari, non si disturbano perché dialogano molto bene tra loro e si arricchiscono. Tutti sanno che io nasco come stuntman a cavallo, e lavoro molto negli spettacoli equestri in giro per l'Italia ed anzi per il mondo. In questo settore avevo raggiunto il massimo e sentivo di aver bisogno di nuovi stimoli e traguardi per la mia anima eclettica. Ho iniziato a montare in dressage a 29 anni, senza avere alle spalle una famiglia di tradizione equestre, e non ho effettuato il classico iter a cavallo dal pony in su. Tutto quello che ho fatto, l 'ho fatto da solo, prima con i cavalli iberici, e poi con cavalli del nord Europa, che ho preso da giovani a 4 anni fino a livello Grand Prix. Ci vuole coraggio, dedizione e passione, che mi viene dagli spettacoli equestri. Ho molto equilibrio in sella, perché ho fatto lo stuntman, io a 9 anni passavo al galoppo sotto la pancia dei cavalli al galoppo! Gli spettacoli equestri mi rendono avvezzo a seguire la musica, non ho problemi se sono in anticipo o in ritardo su di essa, perché la conosco, la posso interpretare, a patto però che sia solida e ben presente la tecnica. Ed quella che ho raffinato nel tempo, avendo equilibrio e musicalità. Io quest'anno ho vinto il campionato assoluto tecnico, non freestyle. Vuol dire che piano piano, lavorando con umiltà e diligenza, sto maturando anche come cavaliere ." Ti piacerebbe, dopo questo titolo, poter lavorare per difendere i colori azzurri in una squadra? "È il sogno di una vita, oltre a portare con orgoglio il tricolore sul petto, difendere i colori del mio paese, in una qualsiasi competizione. Nonostante il grande risultato, noi continuiamo a lavorare, per crescere sempre di più, raggiungere maggiore consapevolezza equestre, espressività e maturitá. Battersi su campi stranieri per confrontarci, aprirà anche nuove sfumature al lavoro. Credo di avere le basi giuste e le persone giuste che mi aiuteranno a migliorare ancora di più e sicuramente andare anche oltre il titolo italiano. O per lo meno provarci". Quali sono i programmi post campionato? "La cavalla avrà un meritato periodo di riposo, e ricominceremo la preparazione. A gennaio assieme al mio coach, decideremo quali gare fare. Il mio obiettivo è poter contare su di un cavallo di punta, che per lo meno giri attorno alla percentuale del 70. Nel rispetto dei proprietari e di chi investe su di me, è inutile uscire all'estero, con la percentuale del 66. Il mio coach spagnolo mi ha prospettato un bel progetto per l'anno prossimo, per confrontarci all'estero ". Vuoi dirmi qualcosa di più del tuo metodo di lavoro:tu usi la tecnica spagnola? "No, per favore la tecnica spagnola non esiste! Ho sempre frequentato la Spagna, fin da bambino, in primis perché hanno grande armonia ed energia nel lavoro equestre. I professionisti collaborano tra loro sempre con grande entusiasmo e non perdono tempo ad essere rivali. Hanno la mentalità di prendere il giovane cavallo e portarlo al gran premio , poi tutto dipende dalle qualità del cavallo. Ma ci arrivano tutti i cavalli, non scartano nulla. È un concetto vecchio dire che la doma spagnola è quella del circo. È obsoleto, non si può sentire. I risultati degli ultimi anni del dressage di vertice, ci fanno capire che non è più così. Ricordo che molti cavalieri tedeschi, oggi si fanno supportare, specie per il piaffe e passage, da cavalieri spagnoli. Jose Antonio garcia Mena, mio carissimo amico, frequenta la scuderia di Isabell Werth, in supporto di alcuni cavalli complicati, che hanno problemi col piaffe/passage. Ormai i cavalieri spagnoli sono entrati nel dressage agonistico con grande forza. Dire che spagnolo equivale al circo, proviene dagli stolti e da chi non si aggiorna. La Spagna del dressage di vertice oggi, è tra le prime 6 nazioni al mondo. " photo courtesy Andrea Giovannini fb