Il giovane completista italiano chiude la stagione agonistica a “Le Pouget”,
questo week end, esordendo nel tre
stelle internazionale sul fido
trakehner “Feldheger”.
A 20 anni il figlio d’arte , spicca il
volo verso nuovi traguardi.
Ecco cosa ci ha raccontato al telefono,
appena rientrato dalla Francia, dopo la gara in cui ha chiuso al 15mo posto su
68 partenti.
A cura di Giulia Iannone
A 20 anni, ancora Young Rider, Fosco Girardi passa nella categoria tre stelle, in sella al fido trakehner Feldheger. Photo GIULIA IANNONE , CAMPIONATO ITALIANO 2017 |
Cosa possiamo dire del tuo esordio in categoria tre
stelle questo fine settimana a Le Pouget?
“ Un esordio sicuramente molto positivo e stimolante.
Quello che mi lascio alle spalle è un anno durante il quale ho avuto qualche
difficoltà in alcune gare : ho fatto un po’ di fatica ai campionati europei, ho fatto una gara sfortunata,
soprattutto in cross, ai campionati italiani, e non ho potuto finire per via di
un piccolo, e poi rivelatosi banalissimo, infortunio. Ecco, questa gara
internazionale era molto importante per me soprattutto perché mi accingevo a
fare il passaggio ad una categoria superiore, pur avendo da percorrere ancora
un anno da young rider. Perché ho 20 anni ! “
Eccolo il binomio YR Italiano impegnato in cross a Le Pouget *** Photo Courtesy Fosco Girardi |
Ci hai un po’ sorpreso, infatti. Come mai hai deciso
di fare a fine stagione, il passaggio di categoria, così presto?
“ Abbiamo sentito
che il cavallo era pronto. Dico in confidenza che Il mio cavallo ha sempre molto bisogno di allenamento in vista di gare così importanti. Ma
la programmazione di gare della stagione ed il crescendo personale, non solo
fisico ma mentale e tecnico che Feldheger, ha mostrato di avere raggiunto in questa
stagione , ci ha dato la sensazione –
rivelatasi a questo punto concreta- di poterci insieme affacciare ad una
categoria superiore.”
Fosco e "Poldo" un momento del dressage in Francia Photo Courtesy Fosco Girardi |
Puoi raccontarci nel dettaglio le varie fasi della
gara?
“ In dressage credo di aver presentato in rettangolo
un buon lavoro, forse anche superiore rispetto alle ultime uscite. Dobbiamo
considerare che anche il grafico era per me ed il cavallo, nuovo e di livello
maggiore, rispetto a quello che affronta un cavaliere young rider. Sono inseriti ad esempio, cambi a volo e quindi
movimenti molto più avanzati. La giuria
si è un po’ divisa nel giudizio perché due giudici, tra i tre, mi hanno visto tra i primi dieci. Ho chiuso
con 50 punti negativi.”
Come mai in questa gara si è disputata la prova di
concorso dopo il dressage ?
“C’erano molti
partenti in tutte le categorie. Erano almeno 70 o 80 partenti, nell’una stella
almeno 100 partenti. Per questo hanno deciso di dividere il cross in vari
giorni. Il due stelle lo ha fatto il venerdì, l’una stella sabato e
noi del tre stelle domenica. Per avere una organizzazione più precisa ed
ordinata. “
Tu pensi che questo ti abbia favorito con il cavallo,
ossia saltare in concorso dopo la prova di dressage?
“ Non in modo particolare. Il mio non è un cavallo
che si stanca o fa fatica l’ultimo giorno, perché è dotato di molta forza.”
Quindi, cosa ci puoi dire del tuo percorso in salto
ostacoli?
“ Mi reputo soddisfatto. Si trattava davvero di un
bel giro, nel quale hanno fatto fatica un po’ tutti. Ho avuto delle risposte molto positive dal
cavallo, nonostante io abbia commesso un errore, “Poldo” ( questo lo stable
name del cavallo di Fosco, ndr) ha saltato molto bene.”
Come hai trovato la prova di cross country? Come
l’hai vissuta emotivamente?
“ Ero un po’ agitato, non posso nasconderlo. Abbiamo
valutato la possibilità di fare una via alternativa, trattandosi di un giro tre
stelle impegnativo. Forse per me lo era
ancora di più perché monto a livello young rider! Le difficoltà si presentavano
già dai salti singoli a parte le combinazioni con un tasso tecnico molto alto. Lo
stacco da un due stelle ad un tre stelle è visibile, adesso posso
testimoniarlo, perché c’è molta più ampiezza dei salti, stiamo parlando di
ostacoli che richiedono altro coraggio, e lo stesso discorso vale per le
combinazioni. Ero abbastanza tranquillo, perché avevo fiducia nelle possibilità
del mio cavallo e lo sentivo bene in forma. Non mi sentivo a disagio, mi
sentivo adeguato assieme al mio compagno di gara. Pensavo , essendo all’ esordio,
di utilizzare una via alternativa, invece poi abbiamo usato tutte le vie
dirette …ed è andata bene! Il cavallo era davvero sereno, non ha accusato la
categoria superiore. Eravamo al posto giusto al momento giusto”
"sento e spero che la strada sulla quale stiamo procedendo, sembra essere quella giusta.”cit. Fosco Girardi PHOTO DI GIULIA IANNONE, warm up dressage CAMPIONATO ITALIANO 2017 |
Hai visto in Francia qualche binomio che ti ha
particolarmente colpito ed ispirato?
“ Sicuramente posso dire Maxime Livio, è un esempio
di un cavaliere dotato di una monta molto pulita, molto bella da vedere e vincente. Ha chiuso al primo e terzo posto
nella mia categoria, comunque monta sempre 4 o 5 cavalli in tutti gli
internazionali, è venuto anche un mese fa a Montelibretti.”
Ti aspettavi di finire la gara con una posizione
tanto alta in classifica?
“ Mi aspettavo di finire tra i primi 15! Comunque se
non avessi preso 2, 8 punti per il tempo in cross- che potevo evitare in alcune
girate- sarei stato sesto. Sarebbe stato un bel risultato chiudere al sesto
posto. C’è un po’ di rammarico. Però sono molto contento perché il cavallo si è
comportato bene, ho avuto belle risposte ed ho potuto vivere una bellissima
esperienza, sotto tutti i punti di vista”
Questo ottimo esordio nel tre stelle, ha per certi
versi controbilanciato l’amarezza di esserti ritirato, durante il campionato
italiano, quando eri tangibilmente in corsa per una medaglia di colore
pregiato?
“ Sicuramente si. Sono sincero. E’ una buona rivincita!
Anche ai campionati italiani mi sentivo pronto per vincere una medaglia, d’oro
possibilmente. Un po’ mi sono riscattato. Inoltre al campionato italiano non ci sono stati errori tecnici particolari,
non c’è stato un demerito sportivo, ho avuto solo un po’ di sfortuna. Un infortunio
davvero piccolissimo, risolto dopo un giorno. Sapevo che come binomio stavo
vivendo una crescita, ed aspettavo solo il momento giusto per dimostrarlo a
pieno. Non mi sono sentito privato di questo risultato al campionato italiano o
di questa medaglia, perché so che in futuro, ci saranno altre mille occasioni
per raggiungere questi obiettivi. Perché sento e spero che la strada sulla quale stiamo procedendo, sembra essere quella
giusta.”
Si chiude così
la tua stagione agonistica, con la soddisfazione di avere un cavallo al top della forma fisica?
“ Eh, si! Le gare di completo sono finite, purtroppo!
Devo comunque lavorare sodo quest’inverno. Ho 4 cavalli, che prendono parte,
tutti, a gare internazionali, da portare avanti. Quindi di lavoro ce n’è. Ci
prepareremo al meglio per l’inizio della prossima stagione. Farò molte gare di
salto ostacoli per rafforzare il bagaglio tecnico e se ne avvantaggerà anche la
mia preparazione per il completo. Spero, a breve, di prendere il II grado nella
disciplina del salto ostacoli ed esordire in Gran Premio con la mia cavalla da
salto. “
"Poldo" al controllo stinchiere al Campionato Europeo 2016 di Montelibretti. Accanto a lui, lo "zio" Deodato e l'onnipresente groom Sorin PHOTO GIULIA IANNONE |
Dulcis in fundo, parliamo del vero protagonista della
tua ascesa in tre stelle: Feldheger, Trakehner baio scuro del 2007 da Betel XX
x Feldfee, che cavallo è, che carattere ha, cosa ti piace del tuo amico a
quattro gambe?
“ E’ un cavallo al quale sento di voler bene ed al
quale sono molto legato. Lo abbiamo preso quando era molto giovane, a 6 anni.
Sono partito con lui in una categoria 3 ed ho appena esordito in una categoria
tre stelle. Credo che sia il mio compagno migliore di gare: è coraggioso in
campagna come un leone, ha sempre cercato il salto. E’ una sicurezza in cross. Stiamo crescendo insieme, stiamo risolvendo
dei difetti tecnici che avevamo entrambe e che stiamo cercando di superare. Credo
che stiamo vivendo un momento in cui siamo in sintonia. E’ un cavallo sensibile
e delicato, ha bisogno di tanto lavoro , ma consono alla sua interiorità. Credo di aver
capito che ha bisogno di comprendere ciò che gli si chiede di fare, nulla gli
va imposto con la forza o con fretta. Deve capire e così poter scegliere di
collaborare con fiducia e serenità. Rispettando questo assioma, dà cuore ed
anima”
Quindi la tua prova preferita è il cross?
“ Con “Poldo” in special modo, devo dire di si. Mi
piace molto anche il salto ostacoli, non solo all’interno del completo, ma
proprio come disciplina a sè stante”
Con il dressage come facciamo?
“ Fortunatamente posso contare su un istruttore, che
è anche mio zio, Deodato Cianfanelli, che mi aiuta tantissimo, e che mi ha
portato fino ad oggi a poter conseguire ottimi risultati. Piano piano ci stiamo
conoscendo meglio con il dressage, miglioreremo…!”
Il Team "tecnico" di Fosco Girardi: suo padre Francesco Girardi e sua madre "Lalla" con lo zio Deodato Cianfanelli. Campionati Europei di Completo , settembre 2016 PHOTO GIULIA IANNONE |
Vogliamo parlare degli altri volti del tuo team,
oltre al dressage coach?
“Il mio Team è costituito da mia madre
Lalla, che è stata la mia prima guida tecnica al tempo dei pony, e che mi
sostiene e mi sorregge sempre, non solo come madre, Vincenzo Cinelli , amico di
famiglia ed ex completista , che mi aiuta nel salto ostacoli , mio padre Francesco Girardi mi segue a tutto
tondo. Lui è il mio “mentore” , il mio modello, la mia fonte di ispirazione. Compatibilmente
con i suoi numerosi impegni di lavoro, lui cerca di seguirmi sempre
tecnicamente sulle tre discipline. E’ fautore e sostenitore della monta
naturale di tradizione italiana, che mira a creare un cavallo con la “quinta
gamba” , un animale autonomo, che pensa con la sua testa, responsabile, in
grado di risolversi con l’equilibrio psico-fisico in ogni situazione. C’è anche
da ringraziare il mio bravissimo groom Sorin, che lavora molto bene con “Poldo”
ma in general con tutti i cavalli, , sia
a casa che in trasferta. E’ un grande team che funziona, ogni tassello
del puzzle è al punto giusto. Ogni figura è fonte di arricchimento per me in termini di esperienza, tecnica e confidenza
equestre. Ringrazio tutti loro per quello che fanno per me”.
"La mia prova preferita è il cross country ed il salto ostacoli... con il dressage ci stiamo conoscendo meglio e miglioreremo!" PHOTO GIULIA IANNONE, Warm up Cross CAMPIONATI ITALIANI 2017 |
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